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Ott
Il gesto del tizio che ha gettato la vernice rossa nella fontana di Trevi è artistico, è un gesto futurista (e io che pensavo che il futurismo fosse un movimento storicamente concluso!), anche e soprattutto perché non ha danneggiato il monumento. Eh no, se l’arte è contenuta nel gesto –di cui si è fatta un’ampia dietrologia attribuendo al tutto un significato che forse nemmeno “l’artista†si era mai sognato di attribuirvi- anche se il monumento si fosse irrimediabilmente rovinato, sempre di arte si sarebbe trattato. Oppure chi difende ora il gesto artistico avrebbe urlato contro il vandalo? Ci vuole coerenza. Perché il tizio che sfregia il quadro di Manet non compie un gesto artistico? Fonde la sua idea di spazio (un concetto spaziale quasi fontaniano) all’interno di una visione spaziale impressionista. D’altronde da Duchamp in poi tutto può essere definito arte, anche il nostro scolapiatti. Nessuno si sognerebbe di non chiamare arte un’icona del Duecento. Invece non è arte. Non è mai stata pensata come tale: serviva a glorificare Dio, aveva una funzione cultuale, devozionale, magari apotropaica ma nessuno l’aveva concepita come arte. Riassumendo: una lattina di vernice rossa è arte; il nostro scolapiatti è arte; Cimabue …no. Scusate, non volevo essere dissacrante, solo provocatoria (e poi a me Duchamp piace), ma credo che occorra andare un po’ cauti quando si enfatizzano troppo certi comportamenti. Magari se con qualche conoscenza in più di storia dell’arte amassimo fontana di Trevi come testimonianza artistica del passato e non la vedessimo solo come un collettore di monetine o come la vasca da bagno dell’Anitona, forse quel rosso ci avrebbe creato un sentimento di disagio.Â
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Ottobre 26th, 2007 at 03:56
La sensibilità artistica è come il coraggio di don Abbondio : se uno non ce l'ha non se la può dare. C'è un sacco di gente che confonde la spettacolarità con l'arte.
Ottobre 26th, 2007 at 03:58
Scusami, ma non c'è bisogno di svilire l'arte d'avanguardia, per giudicare quello stronzo che ha usato la bellezza universale della fontana di Trevi, per scopi personali.
Secondo me basta dire che lo scopo dell'arte, quando è provocatoria, è di attirare l'attenzione su una circostanza trascurata, sottovalutata, o considerata "invisibile" dall'autore.
Quello che fa dello stronzetto un vandalo e non un artista, è che la fontana di Trevi non appartiene a nessuna delle tre categorie.
Anzi è uno dei luoghi dove l'attenzione alla bellezza si rinnova ogni giorno. Quindi non c'era bisogno di lui.
Altrimenti, per dire, i cani che mollano gli stronzi sui marciapiedi, e i loro padroni che ce li lasciano, sono artisti come e più di lui: ti costringono a tenere il marciapiede, anonimo e spesso brutto, al centro della tua attenzione :-)
Ottobre 26th, 2007 at 03:59
Quando l'ho vista ho semplicemente pensato: finalmente qualcuno ci ha pensato! Bisognerebbe farlo periodicamente, colorare la fontana.
Poi, di rosso…bellissimo. Non so chi l'ha detto ma sono d'accordo: sembrava fosse scoppiata la fertilità di Roma; dunque non una città morta, ma viva, fertile, capace ancora di dare vita.
Ottobre 26th, 2007 at 04:01
Alessandra, però non puoi continuare a contestare una cosa che non esiste, o che è stata del tutto minoritaria nella discussione sulla Fontana di Trevi, ed essere così rassicurata sulle tue ragioni. Ti do ragione anch’io, così. Ma come hanno scritto in molti, e anche su questo blog, la questione arte/non arte è una questione insulsa e fuorviante: è la questione blogger/giornalisti. àˆ l’atteggiamento pigro di chi vuole sempre mettere tutto in categorie e poi discutere delle categorie. Invece, abbiamo detto in molti, la fontana di Trevi era bella o brutta agli occhi di chi la guardava: il dibattito su cosa è l’arte, ammesso che abbia ancora senso nel 2007, era del tutto fuori luogo e l’hanno affrontato in pochissimi.
Se la Gioconda fosse stata dipinta da un dilettante in spregio di una giostra di cavalieri sopra una tela preesistente di Piero Della Francesca, e il dilettante si fosse rivelato un idiota nel racconto del Vasari, non sarebbe meno bella: avrebbe un altro significato, certo, e i libri ne parlerebbero diversamente. Ma chi lo trovasse un bel quadro non dovrebbe essere costretto a fare i conti con l’analisi sulle ragioni del gesto.
Insomma, in estrema sintesi: hai ragione. Ma stavamo parlando d’altro: stavamo parlando del fatto che il gesto artistico, come molti altri gesti, possa essere giudicato anche dal risultato estetico e non dal suo definirsi tale a priori. Luca.
Ottobre 26th, 2007 at 04:10
Mondieu
Giotto, prima ancora Cimabue… che cos'erano? Ma indove l'hai studiata la storia dell'arte? sui manuali di anatomia?
Ora persino le disquisizioni su cosa sia arte e cosa artistico. Ma se Federico Zeri inciampò nele teste del Modì, novello Argan, hai pensato di prendere le misure?
comincia appunto dal distinguo su artitico e arte. Il primo è sì aggettivo, rispetto al sostantivo però comprende un'infinità di cose. Non si spiegherebbe appunto la pop art, densa di gesti artistici, povera di opere d'arte.
Ottobre 26th, 2007 at 04:32
La fontana rossa era semplicemente bella, a mio parere. E l'autore non ha fatto danni. Che sia arte o no, francamente me ne infischio. La cosa che mi aveva veramente infastidito (e preoccupato) era il coro mediatico che gridava al vandalo, laddove in questo gesto – discutibilissimo, per carità – di "vandalismo" non ce n'era neanche l'ombra. Vandalo è chi distrugge per il piacere di distruggere. Questo invece era un gesto dimostrativo, e come tale andava commentato dai media "ufficiali", che invece si sono ormai adeguati al pensiero unico repressivo-proibizionistico. Non ci restano che i blog, dove, se Dio vuole, c'è ancora un confronto tra idee diverse.
Ottobre 26th, 2007 at 04:35
NOTA DI SERVIZIO PER MANTELLINI.
Come mai, nel commento #6, nella homepage, invece dell'indirizzo del mio blog che avevo indicato (<http://alister.splinder.com>), è apparso questo strano indirizzo:
http://yaccs.rateyourmusic.com/redir/go?url=http%3a%2f%2falister%2esplinder%2ecom
Mi sembra che ci sia qualcosa che non va.. magari controlla. (E ora vediamo cosa appare in questo commento)
Ottobre 26th, 2007 at 04:56
Non ha fatto danni?
Sembra strano, ma un monumento come la fontana di Trevi, richiede lo sforzo di un'intera comunità , e l'elaborazione collettiva di una cultura, per esistere e significare.
Un patrimonio collettivo, e sottolineo collettivo, sembra strano, ma NON è a completa disposizione del singolo – nemmeno se il singolo fosse l'autore (!).
Secondo me credere che le pietre della fontana siano lì come una gigantesca lavagna concreta, sulla quale inscrivere (inscrivere è diverso da incidere, ma non meno permanente) sulla quale inscrivere le pulsioni individuali, è un danno grosso.
E' una rottura dannosa del patto collettivo, che permette anche alle pietre di significare.
Certo, mi ricordo bene che hanno usato la fontana di Trevi per fare il cinema, per farci arte, per girare una scena immortale che però alcuni, ancora adesso, non accettano, ma credo che siamo tutti d'accordo nel sapere che la passeggiata di Anita e Marcello nella fontana, è stata concordata preventivamente. E' stata proposta dalla produzione, accettata dai responsabili della custiodia del monumento.
In altre parole, per quanto discutibile, quel gesto è stato inscritto nella cultura collettiva.
Nella prepotenza dello stronzetto il danno invece c'è stato: la fontana è de tutti, ce faccio il cazzo che me pare. Oppure: siccome il Picasso me l'ho comprato io, se me me va da bruciarlo, 'o brucio.
:-)
Ottobre 26th, 2007 at 05:26
Credo che "artistico" sia ciò che "emoziona", ciò che la comunità , col tempo, riconosce come "degno" di essere ammirato e conservato. Non tutta l'arte è nei musei o nelle gallerie, ma non tutto ciò che è nei musei o nelle gallerie è arte… La "Fontanarossa" è arte (potrebbe esserlo?) in quanto siamo ancora qui a discuterne e – ovviamente – in quanto non ha danneggiato la fontana. I "tagli" di Burri sono arte, un taglio su Manet no, è solo vandalismo. Non è il "tagliare" l'arte, è come il rappresentare il taglio.
Ottobre 26th, 2007 at 05:27
Io l'ho giudicato come un emerito cretino.
L'effetto era indubbiamente particolare, affascinante, spiazzante direi. Ma il solo pensiero che il nostro bellissimo "fontanone" potesse rimanere danneggiato per l'azione di protesta (giusta o meno, io però parlo dei mezzi con cui è stata fatta) mi ha fatta imbestialire.
Fortunatamente nessun danno. Rimane la consapevolezza che le nostre forze dell'ordine non ci sono quando rubano le monetine come non ci sono quando gettano della vernice rossa nelle sue acque. Tutto questo è molto triste.
Miss
Ottobre 26th, 2007 at 05:56
esatto: cimabue, michelangelo e mantegna *certamente* non sono arte in senso moderno, sfregiare gli impressionisti e colorare le fontane (anche indelebilmente) *può esserlo*. e non c'è nulla di cui scandalizzarsi, mica si dice che non vanno arrestati, no? solo che sono degli artisti :-)
Ottobre 26th, 2007 at 06:30
Scusa, ma in che senso sfregiare un quadro impressionista, può essere arte?
E anche: in che senso è artistico usare le fontane monumentali come la propria vasca da bagno?
Lo chiedo seriamente, perché io non riesco proprio a vederlo. Mi sembrano gesti facili, spensierati, che sfruttano la fragilità naturale di una grande idea: lasciare accostare tutti alle opere di talento.
Più profondamente, e più precisamente, ti chiedo: cose c'è di artistico nel concetto, perché colorare l'acqua della fontana ovviamente ha un valore d'arte solo in campo concettuale, cosa c'è di artistico nel concetto di disporre dei beni comuni a proprio capriccio? Perfino l'estetica del danno, mi pare, richiede un certo talento, una certa potenza immaginativa.
Rovesciare del colorante in una fontana incustodita, e farsi anche beccare, in che senso è artistico?
Ottobre 26th, 2007 at 06:40
Mi permetto di segnalare in proposito l'opinione di CuloDritto, che è interessante :D
http://www.culodritto.com/2007/larte-non-e-una-cosa-seria-dico-sul-serio/
(mi verrà sicuramente filtrato dall'antispam)
Ottobre 26th, 2007 at 08:21
@Alister
E' un problema del blog di Mantellini
Ottobre 26th, 2007 at 08:23
Mi piace molto quest'articolo. E' possibile pubblicarlo all'interno del nostro blog? Naturalmente con riferimento a questo sito…
Oppure se ti va potresti pubblicarla direttamente dalla nostra pagina:
http://www.quadreria.com/invia-notizia/
Complimenti a presto!
Ottobre 26th, 2007 at 08:32
Io vedo la fontana di Trevi come una testimonianza artistica del passato. Non mi interessano le monetine o il bagno della Ekberg. Ciò non toglie che l'effetto scenico dell'acqua rossa era notevole e nulla toglieva alla fontana. Anzi, riproponendola con qualcosa di nuovo le conferiva un tono diverso, vivo, ed in questo senso ha un significato.
Sulla faccenda vandalismo direi che forse bisognerebbe capire bene di cosa si parla. Se consideriamo le città e le opere d'arte come un qualcosa di immutabile le riduciamo ad un qualcosa di morto e la morte è la peggior cosa per l'arte. Se invece accettiamo che siano vive, che possano mutare ed evolversi allora capiamo cos'è l'arte. Chi parla in questo caso di vandalismo probabilmente non sa cos'è l'anilina, il colorante usato. La scelta è stata casuale? Non ci è dato a saperlo ma il punto è che questa scelta non ha danneggiato il monumento, non lo ha, cioè, sottratto alla nostra possibilità di fruizione in quanto tale.
Per capirci, l'esempio dei tagli su un quadro di Manet, probabilmente non è arte se il quadro fosse un quadro importante e rappresentativo ed i tagli non sono contestualizzati; se il quadro fosse anche un bel quadro, ma di valore artistico basso, ed i tagli apportassero maggior valore allora sarebbe arte, senza ombra di dubbio.
Lo stesso si potrebbe dire della differenza tra i graffiti di Keith Haring, considerati quasi unanimemente opere d'arte, ed i graffiti che imbrattano spesso i muri delle nostre città . La differenza sta che gli uni rappresentano un valore aggiunto universale al posto dove sono stati fatti, gli altri sono di alcun valore aggiunto se non addirittura di detrimento.
Ottobre 26th, 2007 at 08:57
Sommerso da una valanga di commenti che gli davano torto, Mantellini chiama in aiuto l'esperta. Va un po' meglio, ma mica tanto.
Domani chi si chiama? :D
Ottobre 26th, 2007 at 09:29
L'esperta non ha per nulla convinto, anzi, e alister ha detto le due cose giuste da dire senza bisogno di fare sfoggio di cultura artistica come se questo sito fosse frequentato da raffinati intellettuali. La fontana era bella così, sì parecchio, ci sono stati danni vandalici? no per nulla? E allora perchè tanto chiasso e tante parole?
E aveva ragione non mi ricordo più chi che tirava in ballo l'assurda normativa sulla sicurezza del governo, si comincia considerando pericoloso terrorista (culturale) colui che versa solo un po' di coloronte nell'acqua e si finisce per sbattere in galera un writer o un lavavetri (anche lui è un vandalo?).
Evviva le menti aperte e libere.
Ottobre 26th, 2007 at 09:58
leggendo alcuni dei commenti a questo secondo post mi sto spostando totalmente sulle posizioni dei coniugi mantellini. ero in un posizione mediana.
Qualcuno ha tirato in ballo la Gioconda. Bene, anzi male. La Gioconda OGGI è un'opera d'arte inutile. E' inutile perchè non è "fruibile" non la puoi ammirare. Se vai nel museo dove è custodita te la fanno vedere dai tre a cinque metri di distanza protetta da un cristallo spesso 5 cm. Casso la esponete a fare? chiudetela in cassaforte che fate prima. Perchè la Gioconda è blindata in quella maniera? Perchè in giro ci sono i coglioni, gli esibizionisti, i pazzi che vivono di luce riflessa. Cercano gloria e noi gliela diamo. Questo è l'errore, non altro.
Ottobre 26th, 2007 at 10:29
il mondo sta arrossendo: avete visto le mani insanguinate in faccia a Condoleeza?
Ottobre 26th, 2007 at 10:52
Non e' arte, pero' e' stato un gesto geniale, contrapposto al passeggio di tanti pavoni nostrani sul tappeto rosso del Fesival del Cinema.
Chiaramente gli emulatori non saranno piu' geniali ma teppisti (se rovineranno i monumenti).
E poi, con l'acqua rossa, i parassiti che si rubano le monetine (altrimenti raccolte dal Comune e date in beneficenza) hanno fatto un po' di fatica a trovarle.
Enrico
Ottobre 26th, 2007 at 12:16
come dicono a bologna… "parliam di niente"
Ottobre 27th, 2007 at 06:39
Alessandra, facciamola facile, senza troppe masturbazioni mentali e senza alcuna velleita' polemica.
Per me, da imbecille ignorante che non sa nulla di arte, da semplice cittadino, la questione e' semplicissima. Proprio facile facile.
C'e' stato un danno per la fontana?
Se si', il fatto e' grave, molto grave; io non sono un esperto di legge, ma da semplice cittadino gradirei che il responsabile fosse punito. E che si sappia e che serva da esempio e da deterrente.
Danneggiare un'opera d'arte storica non e' arte, e' un reato. Stop. Se vuoi fare arte, lavori su altro materiale, costruisci altro, ma non danneggi la storia.
Saro' un becero mediocre, ma per me e' cosi'. Non e' che domani vado a scolpire il Colosseo per fare arte… dai….
Se no, come e' successo, se la fontana non e' stata danneggiata… OK, nessun problema, ma magari il prossimo (emulazione) usa un colorante diverso e fa dei danni. Quindi la cosa non andrebbe incoraggiata. Comunque sarebbe gradita una moderata repressione.
Detto questo, secondo me, sempre parlando da ignorante, tutto cio' che non fa danno e crea qualcosa, puo' essere arte… il resto no.
Tanto per andare sul concreto e per far crescere commenti e classifiche di questo blog delle palle con un argomento un po' piu' sensibile, io sbatterei in galera i graffitari che rovinano i vagoni delle metropolitane, ma non mi danno affatto fastidio quelli che spruzzano sulle orribili basi di cemento della ferrovia di Milano.
Eh, son rozzo, lo so… troppo pratico. Ma a volte la vita e' molto semplice. Basta evitare i voli pindarici. Voglio dire: i parametri per la valutazione artistica del cenacolo leonardesco forse – dico forse – devono essere diversi da quelli da usare per un pirla che cerca di diventare famoso buttando vernice in una fontana.
Giusto i miei due cent, da completo ignorante.
In addendum…. tra Cimabue, Duchamp e lo scolapiatti…. non vedo il nesso… Ok, chi e' il tuo pusher? Mi passi il suo cellulare?
Ciao, Fabio.
Ottobre 27th, 2007 at 07:51
Scusate un certo presenzialismo sospetto (al terzo commento).
Ma qui passa un concetto interessante, travestito da bonomia: qualsiasi azione è arte, oppure, se non è proprio arte, può essere giustificata purché non faccia danni.
Ovvero l'arte è (potenzialmente) tutto ciò che non fa danni.
Sembra di vederlo il quadretto che genera questa visione: un esercito di innocui simpatici pittori, che la domenica col basco e la pancetta, ritraggono amabili scene sul naviglio. (Nella frase precedente sostituire qualsiasi scena di proprio gradimento alla parola naviglio).
Fate quello che vi pare, ma non rompete i coglioni. Soprattutto non fate danni, che papà riposa.
Personalmente continuo a restare molto perplesso. Ma molto.
:-)
Ottobre 27th, 2007 at 08:59
Palmasco, e' semplice. Te la spiego ancora piu' facile.
Se non fai danni, fai quel che ti pare. Poi, se e' e' arte o no, lo decidera' Sgarbi (oh, per dirne uno, eh…, non che io ami Sgarbi, ma e' l'unico che conosco). Se invece martelli il Colosseo, anche se hai una grande idea e se sei un genio, ti si sbatte in galera.
E, se eri veramente un genio, pazienza… perdiamo il tuo genio, pero' abbiamo salvato il Colosseo.
Ce la fai, o devo aggiungere altri sottotitoli?
E, voglio dire… io di arte non so nulla, ribadisco. E' solo un mio dire che secondo me il problema e' semplice. Leonardo? Scriveva con la sinistra, o al contrario, o cosa cavolo combinava? Capperi suoi. Potevano decidere che era scemo o potevano decidere che era un genio. Si e' deciso che e' un genio? Va bene. Se fai anche solo un puntino su un suo documento non sei un artista, ma o un folle o un criminale.
Insomma, vecchia battuta…. il Colosseo e' tutto senza finestre, il che, oggettivamente, e' una cazzata… E poi, sinceramente, a cosa serve? Pero' ai turisti piace…
Ciao, Fabio.
Ottobre 27th, 2007 at 10:14
Poca cognizione è una cosa pericolosa Alessandra, ma anche molta.
Non era arte. Non si racconterà nelle scuole d'arte ma (forse) a scienza della comunicazione. Magari nemmeno, per come funziona. Ho visto che anche la moglie di Luca ne ha parlato, non è che quando le cose arrivano alle mogli è ora di cambiare discorso? :-) (Batutta, eh!)
Ottobre 27th, 2007 at 23:08
Massimo B., certo, hai ragione.
Quando i bloggher, i veri uomini, i veri intellettuali, disgustati dalla bassa qualita' degli interlocutori che trovano on line, non intervengono piu', neppure per parlare della materia in cui sono piu' ferrati, l'Arte, e mandano a rispondere in loro vece le mogli, per la serie: io non mi abbasso piu' a parlare con te…
Si', e' vero, ho/abbiamo esagerato.
Mante, ti prego, torna a scrivere tu in prima persona… non farci l'affronto di lasciare che a scriverci e ad edurci qui sia "solo" tua moglie.
Sull'Arte, poi… materia tutta tua… come tutte le materie, del resto.
Oh, e anche Sofri sta facendo cosi'?
Non ho visto dove, perche' Sofri non lo leggo, ma anche lui con noi non parla piu', ma ci schiaffeggia moralmente, costringendoci a dialogare solo con sua moglie?
Ohh….. ne sono veramente umiliato…. essere ritenuto degno di parlare solo con le mogli…. che terribile modo di disprezzarmi… scusatemi e perdonatemi.
Mi comportero' meglio in futuro, ma riprendete in mano voi la grande conversazione della blogosfera, per favore.
Ciao, Fabio.
Ottobre 28th, 2007 at 06:57
Fabio scusa sei un troll?
Ottobre 28th, 2007 at 07:25
E del tipo che ha lasciato morire di fame e di sete un cane giustifandosi in onore dell'Arte, ne vogliamo parlare? Disprezzo, odio, rabbia e dolore assoluto, verso chi ha permesso tutto questo e ora…gli da anche notorietà .
A.
Ottobre 28th, 2007 at 11:30
Alessandra, ci metto la firma.
Ottobre 28th, 2007 at 12:34
Se siamo qui a parlarne un risultato l'ha raggiunto comunque.
Arte non arte? Chi ha l'autorità per dare una risposta, specialmente in questi tempi così confusi? Son sicuro però che se la performance l'avesse fatta un'artista famoso, preceduto dalla grancassa dei media allora nessuno avrebbe trovato niente da dire. Ecco, forse è stata artistica la sorpresa.
Ottobre 29th, 2007 at 08:10
Per Ally (#29)
La storia del cane ovviamente era una bufala. Oggi ne ha parlato perfino Platinette su Radio DeeJay.