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Oggi L’Unità titola a tutta pagina sulle dimissioni di Calderoli. Calderoli, a ben vedere, non ha fatto nulla che non abbia già fatto in passato. Calderoli nel caso Kyenge ha fatto Calderoli, che è una cosa di per sé abbastanza ributtante alla quale ci siamo nel tempo abituati. Con grande coraggio civico l’organo di stampa del partito del Presidente del Consiglio scopre che Calderoli è Calderoli e ci comunica che la misura è colma. Enrico Letta ieri ha perfino dettato un ultimatum alla Lega (e io stupido che pensavo lo dettasse ad Alfano). Quindi, certo, la misura è senz’altro colma ma lo sembrava già qualche anno fa quando Calderoli, facendo Calderoli, causò dieci morti a Bengasi. Voglio dire, una persona normale dopo una cosa del genere se ha un minimo di amor proprio si ritira in montagna a meditare sulla propria pericolosità, ma Calderoli ovviamente no. Invece Calderoli, al quale nessuno di noi può impedire di essere Calderoli è rimasto sulla piazza e devo dire che ha avuto ragione visto che oggi è Vice Presidente del Senato. Eletto con la complicità di tutti, PD compreso, ma questo probabilmente per l’Unità è un piccolo particolare. Calderoli è certamente indifendibile, ma lo era già da tempo: oggi indifendibili sono quelli che hanno eletto lui e tutti gli altri Calderoli come lui che infestano Governo e Parlamento.

14 commenti a “Being Calderoli”

  1. frank dice:

    Son d’accordo, al quadro però aggiungo anche la legge elettorale “porcata” fatta su ordinazione, e proprio per amor proprio Calderoli definisce “porcata” la principale legge della Democrazia, una legge voluta da Berlusconi con un blitz. Come a dire “viva la sincerità”: è una porcata, non è colpa mia. E come il PD “siamo stati costretti ad allearci a Berlusconi”

    ma non è vero: è sempre una scelta.

    Un particolare fondamentale, su ordinazione. come questi comportamenti eversivi. Degli “strappi” progressivi e la misura sempre più colma. e sempre da colmare.

    c’è un livello direi pedagogico e politico: la progressiva instaurazione di un regime, che dura anni, non pochi mesi “d’emergenza”. Anche un ventennio

    come se fosse un ordine: stop con la DC, avanti voi dalle seconde linee. Fuori Craxi, avanti il corruttore di Craxi, vecchia conoscenza

  2. stefano nicoletti dice:

    Quando i bambini dicono le parolacce per attrarre l’attenzione, tutti sanno che bisogna far finta di niente perchè altrimenti non la smettono più.
    Calderoli ha scoperto che con le parolacce gli dedicano le prime pagine di tutti i giornali e quindi di certo non capisce il perchè dovrebbe smettere.

  3. diamonds dice:

    su Calderoli ho sempre pensato,ascoltando quello che provava a farfugliare a vanvera,che fosse merda,ritenendo che usare l’articolo per uno come lui equivalesse a uno sperpero di risorse.Ma sui fatti di Bengasi,al di la della tragedia umana,ha agito esclusivamente come cartina di tornasole.E’ impensabile da 50 anni a questa parte che si possa trascendere dall’indignazione per un atto considerato blasfemo a fatti di una violenza inaudita.Ogni azione tesa alla laicizzazione della società è una conquista sul terreno della civiltà.Meglio ricordarselo sempre

  4. Shylock dice:

    Quoto diamonds: non si è mai vista una maglietta causare morti (neanche se te la tieni addosso un mese): è il fondamentalismo idiota che causa morti, con il pretesto delle magliette, dei corani bruciati, delle bambine che vanno a scuola, o anche senza bisogno di alcun pretesto.

  5. stefano nicoletti dice:

    Ed a proposito di bambini cattivi, ecco spuntare da dietro i cespugli i genitori con la giustificazione in bianco, quelli che “Lui avrà anche fatto qualcosa, ma la maestra dov’era? e i compagni? lo avranno sicuramente provocato!”

  6. luciano pontiroli dice:

    sunt lacrimae rerum

  7. frank dice:

    come racconta lo stesso Berlusconi in realtà quella maglietta poi fatta indossare al volenteroso Calderoli è stata cambiata all’ultimo momento

    sulla prima c’era scritto: “Fuori le BR dalle PROCURE”

    sempre a proposito di laicizzazione

  8. Giancarlo dice:

    @diamonds: prova andare in una curva di uno stadio qualsiasi con una maglietta con scritto il nome della squadra associata alla parola comunemente usata al posto di “feci”. Poi io scrivo un trattato sociologico sulla violenza negli stadi, tu invece se te la cavi, quando esci dall’ospedale vinci di sicuro il premio come stupido dell’anno. Calderoli ha fatto lo stesso, solo ha usato il sedere degli altri al posto del suo. Bell’esempio di coraggio padano.

  9. diamonds dice:

    infatti penso che ci sia del lavoro da fare sulla cultura

    http://www.youtube.com/watch?v=7rXhXLsNJL8

  10. Luigi dice:

    Sottoscrivo quanto scritto da Giancarlo.
    Quando si parla di Calderoli bisognerebbe ricordare più spesso che 11 persone sono morte a causa di una sua bravata, oltretutto a rischio zero per lui.

  11. Cacaspillo dice:

    Sottoscrivo Giancarlo e vorrei chiedere a Diamonds se la laicizzazione di cui parla riguarda anche la pratica di omettere gli spazi dopo la punteggiatura.

  12. diamonds dice:

    si(nessun confine.Finchè nessuno si fa male)

    http://www.youtube.com/watch?v=gvzHGYSv8kw

  13. diamonds dice:

    (per intenderci.”LA COSA PAZZESCA”, per usare espressioni grillesche,è che,non trovandoci in presenza di un attacco personale,qualcuno possa interpretare l’espressione altrui,anche quando come nel caso di calderoli possa trattarsi di rifiuti psichici tossici,come causa scatenante di una reazione capace di cagionare un danno ad altri)

  14. Bifenile dice:

    Sì è vero, Calderoli è Calderoli, quindi teniamocelo stretto, colpa sempre del più puro che non lo è stato abbastanza. La colpa vera è di Letta che lo ha votato, peggio, di D’Alema che ha voluto Letta, colpa del PD che in 10 anni non ne ha azzeccata una. Dimettiamoci tutti, è colpa nostra.