26
Set
Contrappunti, su Punto Informatico di domani.
Cio’ che possiamo fare liberamente e’ “muggire”. Siamo – tutti noi che usiamo nuovi e meno nuovi strumenti tecnologici (dai cellulari a internet, dalla Tv satellitare ai sistemi di musica digitale) – il parco buoi della tecnologia. Un ammasso di senzadimora ai quali qualsiasi cosa può essere tranquillamente propinata. Quello che qualcuno crudelmente chiama “mercato” è invece, nel nostro paese, un posto nel quale valgono sempre e comunque solo le regole del venditore. (continua)
Settembre 26th, 2004 at 09:02
Bellissimo articolo, davvero.
Settembre 26th, 2004 at 10:35
standing ovation.
Settembre 26th, 2004 at 11:40
tutto assolutamente vero
pensiamo a quale incentivo alla nostra economia riuscirebbe a dare la connettività a banda larga venduta al prezzo reale, cioè forse anche a meno di quello francese, visto che il costo di produzione è praticamente uguale a zero.
la verità è che le nostre armi di cittadini democratici sono completamente spuntate (leggi voto, referendum, garante) e sarà dura farci riconoscere il diritto sbandierato da tutti i politici ma nei fatti continuamente calpestato e vilipeso di voler diventare "cittadini d'europa".
complimenti vivissimi, mantellini, continuiamo così
dalle nostre parti si dice "daie e daie, pure la cipolle divente ajie…"
Settembre 26th, 2004 at 11:43
Triste, perché vero.
Settembre 26th, 2004 at 11:52
una chicca!
Settembre 26th, 2004 at 13:43
Grande
Settembre 26th, 2004 at 15:45
Bell'articolo, intelligente e pungente. Tra le altre cose hai dimenticato di chiederti che fine ha fatto la legge di tutela dei risparmiatori che pare si sia arenata da qualche parte.
Settembre 26th, 2004 at 23:33
Approvo ( con tristezza, ma non con rassegnazione). Boicotto !!!!
P.S. chiedo scusa ma mi è partito il tasto invio
Settembre 27th, 2004 at 04:11
Incredibilmente vero …!
Ma il punto è : Rassegnazione e tristezza oppure coraggio e voglia di cambiare le cose?
Ovviamente scelgo la seconda opzione, ma come…IN CHE MODO…?
Tante cose costano troppo ma privarsene sarebbe un primo passo verso l'arrendevolezza…
Muggire è davvero l'unica soluzione…?
Settembre 27th, 2004 at 05:18
Di solito non commento solo per fare scontati complimenti, ma questa volta faccio uno strappo.
Settembre 27th, 2004 at 05:31
Complimenti.
Privarmi dell'ADSL non e' possibile ( ci lavoro ).
Privarmi di Sky gia' fatto da un pezzo.
Boicottare Cinema e Musica pure.
Acquistare all'estero SEMPRE.
Ma io ne sono solo 1….. e di italiani "mucche da mungere" ne e' pieno lo Stato…..specialmente quando inizia il Grande Fratello……
Settembre 27th, 2004 at 06:18
beh e che dire della proposta di sky di avere pure lei i contributi statali, visto che ce l'ha pure il digitale terrestre?? a quanto pare in italia si ha un'idea di libero mercato tutta particolare…e come al solito la gente non sa e qualcuno fa di tutto perchè non sappia…cosa di una tristezza sconfortante…
saluti…
Settembre 27th, 2004 at 06:33
Ancora questa palla del Gasparri affossatore del Wi Fi italiano? Cos'e', a forza di ripeterla diventa vera?
;-)
Ciao, Fabio.
Settembre 27th, 2004 at 07:52
ricordo che a testa dobbiamo allo stato/lo stato ci deve ben 25000€, compresi i neonati, lo chiamano debito pubblico.
Settembre 27th, 2004 at 10:45
Metitieri studia anche tu, vecchio professore. Per esempio: a Vicopisano il Comune aveva collegato in Wi-Fi i suoi edifici ed aveva offerto agli abitanti l'accesso ad Internet, visto che quella zona non è coperta dall'Adsl. Con il Decreto Gasparri esperienze simili sono diventate illegali questo perchè i gestori di telefonia mobile che hanno pagato fior di quattrini le licenze Umts si oppongono a forme di offerta di servizi Wi-Fi che eccedano area chiuse come stazioni, aeroporti, centri commerciali. Da qui il giudizio su Gasparri affossatore del Wi-Fi che è, purtroppo, vero.
Poi se Tu Fabio sei un buon camerata ed hai grande ammirazione per Gasparri, oltre che per Feltri, sono affari tuoi. Non sfoggiarmi benemerenze tue e/o familiari di sinistra perché non mi interessano e poi potresti essere un infiltrato, anzi lo sei, Basta!
Settembre 27th, 2004 at 11:22
Che palle, che sei Tolardo. Si era gia' discusso anche di Vicopisano, qui….
Rete wireless che esiste ancora, malgrado Gasparri, e che scrive nelle sue pagine informative:
VicoNet rispetta la legge essendo pienamente conforme alla legislazione vigente in materia di telecomunicazioni di tipo radiolan.
Che poi un Comune su questi terreni sia un po' al confine del lecito, mi pare ovvio. Ti ricordi di Iperbole, che si e' beccata una condanna dal Tar (sacrosanta, Imo) per turbativa di mercato? No, allora Internet non sapevi manco cosa fosse…
Ciao, Fabio.
Settembre 27th, 2004 at 12:16
Se ne hai già discusso non parlarne neanche più anche Tu, è ovvio che Vicopisano vuole continuare la sua esperienza e che Gasparri non manderà i Carabinieri o la Polizia Postale in Comune ma questo non significa che di per sè la legge non proibirebbe queste realtà .
E' un po come quando abbiamo fatto la querelle sui sistemi automatici di telemarketing: Tu ti ostinavi a ricordarmi la legge, io mi sono ostinato a dirti che "fatta la legge trovato l'inganno", in questo caso non mi interessa ribaltare le parti.
Non credo che avrai difficoltà a concordare con me che il decreto Gasparri non è proprio il massimo come sostegno e promozione del Wi-Fi, quel sostegno che molto più generosamente è stato dato all'Umts(anche se lautamente pagato) con il decreto Gasparri sull'elettrosmog o al digitale terrestre.
Se poi non concordi, non me ne frega niente!
Settembre 27th, 2004 at 12:27
Quanto al fatto che poi il Comune non possa intervenire come Isp è tutto opinabile: l'iniziativa pubblica dell'Ente locale in questo campo, come da sempre nel campo dell'energia e dei trasporti e anche dell'istruzione, è giustificata quando l'iniziativa privata è assente o a costi troppo elevati, e quando risponde ad un bisogno/diritto fondamentale. Nel caso di Vicopisano se Telecom Italia non trova conveniente o non vuole portare l'Adsl non è che i cittadini devono rimanere senza e non esercitare i loro diritti costituzionali di comunicazione tra cui il diritto di accesso al Web nel modo migliore che le tecnologie offrono.
Settembre 27th, 2004 at 12:28
Tolardo, a questo punto manco a me frega un beato di cosa pensi tu. Discuti pure da solo, tanto hai sempre ragione, anche quando non conosci l'esistenza di una legge in un settore vicino al tuo, o la tranquilla sopravvivenza di una rete comunale che hai appena spacciato per chiusa dal decreto Gasparri.
Ciao, Fabio.
Settembre 27th, 2004 at 12:31
Oltretutto l'art.117 della Costituzione nella sua nuova versione approvata nella scorsa legislatura e confermata con Referendum popolare prevede che anche le Regioni possano avere potestà in materia di comunicazioni e quindi una legge regionale potrebbe, ancheentrando in conflitto con il decreto Gasparri, legittimare queste esperienze alla Vicopisano e poi il Governo se vuole dovrebbe ricorrere alla Cort. Costituz.
Ma vedo Metitieri che sei (come attesta la tua bella barba)un liberale cavourriano, probabilmente da giovane hai subito l'influenza di Malagodi, no, io ero troppo piccolo, allora.
Settembre 27th, 2004 at 12:34
Sei in malafede Metitieri: non ho detto che Vicopisano aveva chiuso il suo Wi-Fi, ho detto che secondo il decreto Gasparri è illegale e così che svolgi il tuo lavoro di giornalista professionista e poi vuoi avere sempre ragione?
Settembre 27th, 2004 at 12:38
Comunque, Fabio, citami un altro Comune che si sia azzardato ad operare nel settore dopo il decreto Gasparri e hai ragione tu sul fatto che il Decreto Gasparri non abbia bloccato lo sviluppo del Wi-Fi.
Settembre 27th, 2004 at 15:35
Metitieri, se mi citi casi tipo http://www.seattlewireless.net http://www.sown.org.uk http://www.patraswireless.net/ oppure uno dei tanti casi di cui si parla in http://www.locustworld.com che si siano sviluppati in Italia allora ti daro' ragione e affermero' anche io che la Gasparri non ha affossato il wifi in Italia "regalando" di fatto una frequenza ai grossi gruppi della Telefonia.
E, bada bene, la colpa dell'assenza di progetti di questo tipo non e' da ricercarsi nella mancanza di volonta' o di capacita' di noi italiani (tanto e' vero che esistono rari casi moooolto isolati e particolari in cui c'e' parecchio fermento, vedasi wireless.has.it, ma limitatissimi e lontani anni luce dai progetti di cui sopra).
D'altronde lo si doveva in qualche modo tutelare "l'affare" dell'UMTS, dopo tutti i soldi spesi. E per tutelare gli interessi dei gruppi privati, noi cittadini siamo costretti a beneficiare della tecnologia col contagocce, un pochino alla volta, e solo nei modi e nei tempi che fanno piacere a mamma Telecom (vedi la storia analogico -> ISDN -> ADSL Pezzente -> ADSL un po' meno pezzente…etc etc).
La Gasparri non e' un freno allo sviluppo tecnologico del wifi in Italia, e' proprio la sua tomba.
Settembre 27th, 2004 at 17:39
Anomimo, la normativa non vieta un cazzo, solo la rivendita di servizi di telecomunizione. E che palle, e quante volte ce lo siamo gia' detto, qui?
Se vuoi farti la rete wireless con i vicini di casa, nessuno ti puo' dire un cazzo. Almeno finche' gli Isp piu' furbetti, tipo Nocable, inizieranno a proporti il "treat or trick", ovvero controlleranno se hai una rete wireless e ti diranno che o scendi a patti o ti segano… ah, gia', scusa, ma loro secondo Mante sono i buoni, non hanno obiettivi economici…
E iniziative come quella di Vicopisano sopravvivono tranquillamente, anche se il Comune dovra' decidere prima o poi se vuole fare il Provider o cosa.
Insomma, dopo due o piu' anni che i talebani italiani del wireless spaccano le palle a destra e manca, dove sono tutte queste reti libere e belle, nate dal basso e in grado di distruggere la telefonia cellulare? Bullshit…
Anche worldwide, dove Gasparri forse non arriva, le varie wireless "spontanee" sono cosi' rare che fanno (quasi) ancora notizia, come a Philadelphia (che peraltro tanto spontanea non sara').
Proliferano invece i totem negli aeroporti, negli hotel, negli Starbucks, nei MacDonald… che si pagano piu' o meno quanto la telefonia cellulare.
E facciamocene una ragione: la rivoluzione del wireless gratuito, dopo anni che tanti profeti nostrani da quattro centesimi la danno per gia' avvenuta, non c'e' ancora stata e – se mai ci sara' – sembra lontana da venire.
Tra l'altro, a qualcuno sovviene mai che per le reti mesh (altre chimere che i talebani raccontano come gia' esistenti da anni) una soluzione reale, economica, affidabile e alla portata dell'utente normale, ancora non c'e'?
Quanto al motivo del "Grande Complotto per Reprimere il Wireless" (suppongo solo italiano), cioe' la difesa dell'Umts, bo'… in qualche anno di interviste tutti, primi fra gli altri gli operatori italiani del WiFi, mi hanno spiegato in modo abbastanza convincente che vedere il Wi Fi come un concorrente della telefonia cellulare e' una sonora stronzata. Bullshit, di nuovo.
Ma, Ok, se volete vivere nel mondo sogni, dove quello che volete non si realizza solo perche' i kattivi vi perseguitano, fate pure. In fondo chissenefrega, ognuno ha diritto di star bene come meglio gli riesce… c'e' anche chi si droga, che e' ben peggio.
Ciao, Fabio.
Settembre 27th, 2004 at 17:46
E, in definitiva, visto che si e' deciso che e' lecito esprimere i propri giuìdizi, anche vuoti e inutili, su un post…
Il solito articolo di Mante, lo stesso che scrive da anni dappertutto, cambiando appena un po' gli argomenti. Ideologia e populismo, senza argomentazioni, senza fondamenta, giusto per far contenti i beoti che ci credono. Che, prontamente, qui rispondono all'appello, loro si', come un piccolo parco buoi.
Ciao, Fabio.
Settembre 28th, 2004 at 04:54
Mi chiedo che razza di interviste Metitieri abbia letto dei manager delle grandi imorese di telefonia mobile. Vincenzo Novari, amministratore delegato di H3G Italia ha sempre tuonato contro un eccessiva liberalizzazione del Wi-Fi dicendo chiaramente che non era giusto dopo che si era pagata a caro prezzo la licenza Umts. E' vero che altri manager come Colao, fino a pochi mesi fa N.1 di Vodafone abbiano più messo l'accento su un eventuale completarietà di cellulare e Wi-Fi cercando soprattutto di ridimensionare i vantaggi del Wi-Fi come tecnologia limitata mentre il mobile sarebbe più sicuro, più veloce, etc. una tattica più morbida e più politica.
Dimentica Metitieri che Telecom Italia ha cercato più volte di acquisire NoCable per neutralizzarla e per fortuna che c'è l'Antitrust.
Poi è evidente che non è solo un Grande Complotto, che in un Paese a scarsa alfabetizzazione informatica e dove siamo indietro a diffusione dello stesso Pc ci sono altri motivi, ma che qualcuno remi contro non si può negare, a meno che non sia dei verginelli come Metitieri.
Settembre 28th, 2004 at 05:02
Caro Metitieri,
scaldarsi e offendere il proprio interlocutore, non porta ad avere ragione.
Se io faccio una rete wireless col mio vicino, sono ILLEGALE. Per restare nella legalita', debbo chiedere una autorizzazione al ministero delle poste e telecomunicazioni, e debbo dichiarare tutti gli apparecchi che uso, tutte le potenze emesse e le locazioni dove si trovano questi apparecchi. Oltre a dover utilizzare solamente prodotti marchiati CE e non modificati da me medesimo e a dover pagare una tassa che non e' stata ancora quantificata.
Questo vuol dire alcune cose: uno, la frequenza 2,4 GHZ che in teoria dovrebbe essere libera per gli scopi ISM (industrial – scientifical – medical), viene di fatto ad essere una frequenza data in concessione ma senza alcun tipo di garanzia (ovvero quella stessa frequenza lo stato te la concede in utilizzo ma la da a te e ad altre migliaia di persone, ovvero la festa dell'interferenza, dove chi spara piu' forte sopravanza tutti gli altri); due, non posso modificare le apparecchiature per farle funzionare come dico io (mettere una distribuzione di linux all'interno del firmware degli ap in modo che mi trasformi un giocattolo da 100 euro in un qualcosa di molto piu' interessante); tre, debbo stare sempre li' ogni volta che cambio un'antenna per provarla a comunicare il tutto al ministero, ministero che mi tiene puntata sul collo la spada di damocle della tassa non ancora stabilita (ammettiamo che esiga 500 euro per ogni apparato all'anno…mi dite un povero studente con 3 ap come fa a pagarsi questa tassa?).
Poi se vuoi avere per forza ragione non c'e' problema, basta dirlo.
Te la cedo volentieri.
L'unica cosa che voglio farti notare, e' che io parlo di iniziative che partono dal basso, dai semplici utenti che si organizzano in comunita' per far nascere qualcosa utile a tutti rimettendoci di tasca propria.
Tu parli con alcune persone il cui solo interesse e' il profitto e che, sono pronto a scommettere, della tecnologia vera e propria non ne sanno un cazzo.
Un saluto
Settembre 28th, 2004 at 05:05
Una aggiunta al post numero 27 di Tolardo: non dimentichiamoci che Telecom un paio d'anni fa, ha acquistato la prima e piu' grossa societa' che portava avanti il wifi in italia, tal Megabeam se non erro.
Il tutto, come storia insegna, l'ha fatto per dare una spinta alla tecnologia.
Certo.
Settembre 28th, 2004 at 09:53
Anonimo, ti sbagli. Rileggiti la normativa vigente.
Ciao, Fabio.
Settembre 28th, 2004 at 10:09
Tolardo, nemmeno Intel, che sta lavorando alle soluzioni mesh e che l'unico che forse potrebbe lanciarle, vede concorrenza tra Wi Fi e telefonia cellulare. Anzi, Intel si preoccupa di dare un sistema di autenticazione unico e sicuro agli utenti. E come pensa di realizzarlo? Con una Sim. E chi le distribuisce le Sim? Sai fare due piu' due, vero?
Ma parliamo dei fatti. Son piu' di due anni che Mante e altri spaccano i marroni sul Wi Fi che distruggera' l'Umts…. Bene, oggi, in concreto, dove sarebbe la concorrenza tra i due sistemi? Quando, chi potrebbe comprarsi un cellulare Umts si compera invece una scheda Wi Fi? Io vedo un'utenza di fascia alta che si comtrera' sia la scheda wireless sia quella Wi Fi, da usare in situazioni diverse.
Ciao, Fabio.
Settembre 28th, 2004 at 11:18
ROTFL!
Metitieri, leggi un po' qui:
http://www.harpax.com/contents/show_news.php?show_n_id=93&t=Magazine&st
In particolare questa parte:
—begin quote—
Chi fa collegamenti wireless sul proprio fondo (o attraversa una serie di fondi di proprietà ) non deve pagare alcun contributo nè presentare alcuna domanda. I contributi e la domanda di autorizzazione generale sono richiesti quando il collegamento attraversa suolo pubblico.
Per ottenere l'autorizzazione generale per rete privata occorre presentare una domanda diversa in base alla tipologia di apparato wireless impiegato (ottico o radio) e precisamente:
Apparati Wireless Radiolan e Hiperlan (art. 104, lettera c, numero 3) per le bande dei 2.4GHz, e da 5.150GHz fino a 5.725GHz
Questo caso, fra l'altro il più diffuso, non è contemplato nel codice: non sono riportati nè i costi nè i moduli da compilare che dovrebbero comunque essere riconducibili all'allegato 19, tanto che alcuni distretti territoriali lo impiegano; più in basso mettiamo a disposizione l'allegato 19. Il Ministero emetterà una circolare in cui correggerà la svista. Si parla comunque di spese molto contenute (nell'ordine di qualche decina di euro l'anno).
Non è stato comunque abrogato il decreto ministeriale del 30 gennaio 2002 – Determinazione transitoria dei contributi relativi all'esercizio delle licenze e delle autorizzazioni generali in materia di telecomunicazioni ad uso privato.
—end quote—
Come vedi non c'e' una legge certa, tutto e' in un limbo dal quale volontariamente non si vuole uscire. E mi chiedo, ma chi me lo fa fare di rischiare fedina penale, studi, lavoro e tutto il resto per dare una connessione wifi anche a gente come te, Metitieri?
Settembre 28th, 2004 at 11:32
Metitieri, aggiungo: fai un po' il conto delle apparecchiature wifi vendute in poco meno di un anno e dei cellulari umts venduti in quanti?, 3-4 anni? E dimmi se effettivamente c'e' confronto. No, non c'e' proprio il confronto.
Le periferiche wifi superano di un ordine di grandezza le apparecchiature UMTS.
Ad oggi sarebbe possibile metter su un'infrastruttura wifi in cui diversi client possono comunicare tra di loro via Skype, penso ad esempio con dei palmari Ipaq (che tra l'altro hanno piu' o meno le dimensioni di telefoni UMTS, ma offrono una serie di caratteristiche in piu') e la comunicazione fra i dispositivi verrebbe a costare ZERO. Inoltre ci vorrebbe ben poco per poi permetterti di chiamare un telefono di rete fissa/mobile in tutto il mondo a soli 1,7 centesimi di euro a minuto (sempre tramite skype).
Come vedi la tecnologia c'e', ma allora perche' non si fa?
La risposta e' fin troppo elementare, e non la suggerisco per non offendere le tue capacita' intellettive.
Settembre 28th, 2004 at 12:20
Pirlone di un anonimo, da quando i vicini di casa stanno su un altro fondo non contiguo? Besides, quando necessaria, la concessione della licenza e' automatica. Impara almeno a leggere. Quanto a collegare gli Ipaq tra loro… 1) la tecnologia per il mesh non c'e' 2) il tubo Internet comunque deve metterlo un Isp, che prima o poi controllorebbe quante persone lo usano. E stop, mi hai rotto le palle anche tu, con questo parlare a braccio di cose che non sai, e sono stanco di ripetere sempre le stesse, ovvie e banalisisme, cose. Tanto di che stiamo parlando? Di cose che non esistono…
Ciao, Fabio.
Settembre 28th, 2004 at 12:32
Si, Metitieri, stiamo parlando senza capirci: anche il Colao che negava che ci sia un incompatibilità tra Umts e Wi-Fi poi non investe nel Wi-Fi, al massimo offre per le aziende che hanno grandi edifici un servizio misto, all'interno Wi-Fi, all'esterno Gsm/Umts. Esiste un diverso interesse tra chi produce terminali e Reti, che potrebbe avere interesse a sistemi misti e chi gestisce i servizi di telefonia mobile che invece sta puntando di più solo sull'Umts. Poi, oltretutto, lo stesso Umts sta andando a velocità molto più lenta del previsto, non parliamo della fibra ottica dove la stessa Fastweb ha più della metà degli utenti su Adsl ed è la società leader della fibra in Italia ed in Europa, e della stessa Adsl che in molte parti del Paese è un miraggio, nonostante Telecom Italia sventoli i dati del boom dell'Adsl. Il problema di un ritardo, dato oggettivo, nella diffusione e nell'accesso delle Reti in un Paese come l'Italia che avrebbe tutto l'interesse a svilluparle massicciamente per colmare altri gap, è un fatto oggettivo. Non si tratta di mitizzare uno strumento o una tecnologia ma neanche negare che la politica in Italia anzichè promuore lo sviluppo digitale spesso lo rallenti o lo intralci. Questa è la verita: ma se poi uno ha adottato l'ottimismo berlusconiano ad oltranza, non ci sono mai problemi, etc, beh, allora è un altro paio di maniche, caro Ciao Fabio
Settembre 28th, 2004 at 12:45
AHAHAHAHAHAHAHAH Metitieri!
Calmati che ti viene qualcosa!
E' inutile che sbatti i piedini per terra e ti metti ad offendere eh!
Informati, Metitieri, prima di sparar castronerie in giro!
Ti cito la legge e tu te ne esci con un'altra fesseria! Ma che bello! Ma lo sai che se tra casa tua e quella del tuo vicino passa una strada quella e' suolo pubblico? E, guarda un po', la stragrande maggioranza delle case sono costruite proprio in quel modo!
Per quanto riguarda la licenza, lo so che e' automatica, Metitieri. Ma piu' che automatica, la definirei soggetta al consenso-assenso. Restano inalterati i tre punti del messaggio numero 28, che non sto a ripetere e su cui sorvoli.
Poi dici che manca la tecnologia mesh…ma http://www.locustworld.com l'hai letto? Hai capito almeno due parole di quello che e' scritto li'? Lo sai che modificando il firmware di alcuni access point e' possibile dotarli di funzionalita' di routing e roaming (ovvero le funzionalita' che stanno alla base di quello che tu chiami mesh)?
Ma soprattutto, lo sai che del wifi non conosci proprio niente?
Il che non mi stupisce, visto che dichiari di essere un giornalista, ovvero qualcuno che trascrive le cose che ha letto/sentito da altri e di cui non capisce un fico secco.
E con questo concludo, visto che mi sembra di aver gia' speso troppo tempo nel tentativo di dilavare il capo all'asino.
Un saluto
Settembre 28th, 2004 at 13:14
Oh, ma guarda. Certo che sei furrrrbbbo, tu….
Io pensavo alle reti condominali, che sono anche la situazione piu' comune. E con due muri maestri e una strada di mezzo, il WiFi di oggi solitamente non gliela fa (le soluzioni commerciali che ho provato io, arrivano nel mio giardino a una ventina di metri dal muro, non di piu'). Ah, si', ma certo, si metterebbero tutti a smanettare e a cambiare il firmware, e in cosi' tanti che rovinerebbero in un sol colpo Telco, Isp, Umts, Gasparri, Berlusconi e il Grande Fratello 5…
Anyway, dove sono tutti questi cittadini italiani che vorrebbero mettere in piedi reti mesh (con soluzioni che non esistono), ma non lo fanno perche' sarebbe illegale? Non ci sono, non ci sono mai stati e non ci saranno neppure domani.
Quello che mi fa girare i coglioni e' questo: sia Mante sia tu parlate a braccio di dei "forse", dei "si potrebbe", dei "magari si potra'", di desiderata, in definitiva, senza saperne un cazzo e senza alcun riscontro nella realta' pratica, ma insistete a presentare come vere e reali le vostre fantasticherie. Solo perche' ideologicamente e' buono e giusto. Disgustoso. Drogatevi, che in fondo rompereste di meno i coglioni.
Ciao, Fabio.
Settembre 28th, 2004 at 13:22
>Disgustoso. Drogatevi, che in fondo >rompereste di meno i coglioni.
Fabio, sai che io sono paziente ma tu cerca di non superare il limite di un buongusto minimo. Questo e' un avviso amichevole. Prima di sbatterti fuori. E vale del resto per tutti.
Settembre 28th, 2004 at 15:04
pier luigi:
lo stesso Umts sta andando a velocità molto più lenta del previsto
scusa, ma la banda totale è quella che è: una cella più di tanto non può fare, quindi o cominci a fare loculi più che celle, o il numero di connessioni veloci è implicitamente ridotto, se vuoi lasciare i 384 kb/s. (e tralasciamo che anche con i loculi almeno in teoria dovresti mandare il segnale su più celle per fare il soft cell handling)
la stessa Adsl che in molte parti del Paese è un miraggio, nonostante Telecom Italia sventoli i dati del boom dell'Adsl
Sono ovviamente due cose completamente diverse, visto che per fare il boom basta cablare le città . L'unica vera soluzione sarebbe fare diventare ADSL parte del servizio universale.
Settembre 28th, 2004 at 16:32
Scusa .mau forse mi sono espresso male: volevo dire che la diffusione dell'Umts intesa anche come sviluppo delle Reti da parte di Wind, Tim e Vodafone sta andando più a rilento del previsto, non mi riferivo alla velocità Umts in senso stretto.
Per Adsl e Telecom Italia hai ragione.
Settembre 28th, 2004 at 16:38
Hai ragione Massimo, scusa, non cadrò più in altre provocazioni.
Settembre 28th, 2004 at 17:33
>Fabio, sai che io sono paziente ma tu
>cerca di non superare il limite di un
>buongusto minimo.
Non capisco perche' rimbrotti. A me sembra un'ottima chiosa. E poi un anonimo non merita riguardi. Tu invece non patisci. E Tolardo, secondo me, di qualcosa gia' si fa, per scrivere cosi' tanto…. ;-)
Ciao, Fabio.
Settembre 29th, 2004 at 03:11
ah, ok. Per la diffusione di umts, a parte le voci che sentivo in giro (tim e vodafone hanno appositamente ritardato il loro umts, per mettere in difficoltà tre che così non aveva nessuno con cui fare le videofonate), credo che la verità sia un po' diversa. UMTS in teoria fa faville, in pratica ci sono stati casini inenarrabili per avere qualcosa di funzionante. D'altra parte anche GPRS ha cominciato ad andare decentemente solo nel 2002, se ci pensi…
Settembre 30th, 2004 at 11:14
Piu' che voler mettere in difficolta' tre, forse aspettavano che tre avesse una base di clenti…. utile anche per loro. E ora non c'e' neppure piu' bisogno di lanciare il prodotto telefonata con video, dato che l'ha gia' fatto tre.
Quanto ai tempi, si e' sempre saputo che sarebbero stati lunghi. Me lo aveva specificato con molta enfasi anche il dir gen di Tim, gia' tre anni fa. Aveva detto qualcosa del tipo: per mettere in piedi il Gsm ci abbiamo messo 10 anni, con l'Umts ci metteremo di meno, ma ci vorra' comunque parecchio tempo. Parlare di diffusione rallentata rispetto alle previsioni, quindi, non ha molto senso, a meno che non si leggano solo Eva3000 o i blog…
Ciao, Fabio.