È utile constatare come un idiota possa diventare uno degli uomini più ricchi del mondo. L’esatta percezione di sé, o meglio la totale distanza fra la nostra valutazione e quella che gli altri hanno di noi, resta uno dei miracoli della neurobiologia (e nel caso di Musk si esprime nel paradosso per cui il magnate massimizza la portata delle proprie idiozie diffondendole appositamente attraverso un social network che si è comprato). Nello spazio tangibile fra pensiero di sé e giudizio degli altri tutto potrà insinuarsi e mille differenti modulazioni saranno possibili. Ma in alcune situazioni ogni sforzo sarà vano: l’idiota – a dio piacendo – resterà un idiota. A differenza di un tempo, quando i sentimenti erano celati da un residuo commovente imbarazzo e l’idiota scalava le vette del mondo silenziosamente e quasi sempre non visto, ora l’idiozia non solo non si preoccupa di sé ma si vanta sui social network. O su quello che, fortunatamente, ne resta.
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Luglio 29th, 2024 at 14:38
Ecco, proprio di questo parla il buon Mantellini