15
Ago

Ho letto da qualche parte, non so se sia vero (credo sia vero ma non è poi così importante che lo sia), che alcuni dei principali social network (penso Twitter e FB ma forse anche altri) nelle recenti modiche ai loro algoritmi hanno iniziato a privilegiare la visibilità dei post senza link. Il link come si sa è farina del demonio, distrae e porta il cliente altrove: prima o poi verrà eliminato fisicamente oppure – meglio – previsto come servizio premium a pagamento. Così capita spesso di leggere post che parlano di qualcosa e che poi, cripticamente, a fine testo avvisano: link nel primo commento. L’algoritmo magari è temporaneamente gabbato ma l’idea di convivere colpevolmente con degli stronzi resta.

2 commenti a “Link”

  1. Luca Sartoni dice:

    Bisogna anche ammettere che gli account social sono diventati principalmente mezzi di distribuzione in cui il link non era più un elemento per arricchire il contesto del messaggio, o approfondire. I link su Twitter, FB, LinkedIn sono spesso l’unico motivo per cui qualcuno si preoccupa di pubblicare un messaggio: veicolare traffico.
    Per questo motivo un algoritmo che incoraggia il contenuto nativo sulla piattaforma ha trovato spazio, cercando di stimolare contesti di conversazione. Non credo funzioni come lo si vorrebbe, ma comunque ha una intenzione interessante.
    Io ritengo un errore misurare queste piattaforme proprietarie con gli stessi strumenti con cui si misura l’open web, che invece trae dai link il principale valore.
    Viva i link, ma viva soprattutto il web aperto.

  2. Watkin dice:

    Io sapevo questa cosa da tempo, penso sia da anni che è così (ad esempio i video caricati su fb sono più visibili dei video di YT postati)