Scrivere una puttanata inverosimile che sia in grado di generare:
1) vaste rapide citazioni della puttanata medesima.
2) critiche e accurati controlli sul fatto che la puttanata sia per davvero una puttanata.
3) discese in campo di argomentatori che spiegano come mai poi non è detto che la puttanata sia per forza una puttanata.
Tutto questo contrapporre verosimile all’inverosimile è una dinamica vincente – da sempre – nella comunicazione digitale.
In Italia se ne sono accorti anche i media professionali che, nel disastro economico dal quale sono avvolti, si trovano di fronte ad un bivio. Valutano per un istante la notorietà e il danno di immagine che la puttanata che si sta per mettere in circolo darà a loro e alla loro residua reputazione per poi pubblicarla senza indugi.
Parte del lavoro il giorno successivo sarà sottolineare e ridicolizzare le puttanate prodotte dalla concorrenza dimenticando le proprie.
Il cerchio a quel punto è chiuso: media professionali e chiacchiere online dei cittadini diventano la stessa cosa.
Gennaio 20th, 2023 at 13:12
Il post è per caso ispirato dalla bidella pendolare Napoli – Milano?