I riflettori bianchi accesi su allenatori e fidanzate.
Il pubblico sugli spalti in blu elettrico stile discoteca a Crevalcore anni 80.
L’occhio di bue che vortica sugli spalti tipo circo Medrano.
Il DJ, la sua console, la musica di merda nei cambi di campo.

Tutti questi piccoli orrori silenziosamente trasformati in normalità.


6 commenti a “Tennis a Torino”

  1. gluca dice:

    crevalcore!

  2. Giovanni Fornoni dice:

    Curiosa coincidenza: ho fatto lo stesso tipo di considerazioni oggi, guardando il ciclismo su pista.
    Probabilmente ognuno di noi lo nota nello sport che ama, ma l’effetto “Eurovision Festival” sta contagiandoli tutti.

  3. Alessio dice:

    Purtroppo da anni questo schifo è la norma anche negli eventi internazionali di pallavolo.

  4. Bruno Anastasi dice:

    Massimo … finalmente! ma che solo a Torino? il “Gioca Jouer” ha distrutto tre generazioni … Paolo Liguori e Claudio Brachino sono considerati “giornalisti” e se qualcuno si azzardasse a definirli davvero per quel che sono si offenderebbero a morte e fioccherebbero le querele

  5. Bruno Anastasi dice:

    … per non parlare del figlio del piduista

  6. Bruno Anastasi dice:

    … per non parlare del figlio del piduista sulla nota questione … “signori professionisti” … ma ci rendiamo conto? come lo raddrizzi un paese messo così?