Nel 1910 una giovane ragazza russa si suicida a Parigi per amore. Il suo nome è Tanioucha Rachevskaya. L’oggetto del suo amore non corrisposto è un giovane medico rumeno. Il suo nome è Solomon Basile Marbe. Anche Costantin Brancusi è rumeno. Giunge a Parigi nel 1905. È reduce da un lungo viaggio a piedi che […]
Su un volo dal nord Italia per Bruxelles, nell’unica fila di business class, ci sono due signore che chiacchierano fra loro. Sono due europarlamentari note, elette nel centro sinistra, con frequentazioni televisive abituali. Per tutto il volo le due signore discutono esclusivamente di borse vestiti scarpe micro chirurgia estetica lo avranno fatto sicuramente per non […]
Eppure non dovrebbe essere difficile. Quando ci si riferisce a civili inermi non si può scrivere “giustiziati”, si deve scrivere “trucidati” o “uccisi” o “assassinati”. Il paese intero collassa incessantemente anche nelle parole, e l’informazione con lui.
Ciclicamente qualche politico italiano in cerca di visibilità ripropone la questione dell’autenticazione obbligatoria sui social network. Si tratta di un’idea doppiamente stupida. Prima di tutto perché è un tema sociale e tecnologico molto delicato che attiene al controllo del potere sui cittadini già da tempo in qualche maniera risolto. In Occidente con la convinzione che […]
Un buon articolo del Post su un tema che i media generalmente ignorano: le reticenze e le bugie del sistema nei confronti dei cosiddetti attacchi informatici ad aziende o siti governativi. In casi del genere la bugia, spesso una bugia preventiva (sempre la solita, “sono stati gli hacker!”) è del tutto indistinguibile da altre forme […]
Nove volte su dieci quando scoppiano sui social furibonde polemiche sulle frasi incredibili pronunciate da questo o da quella sui temi più vari (capita circa una volta a settimana), io non riesco a concentrarmi su quelle frasi, sulla loro gravità. Non riesco ormai nemmeno più a partecipare all’indignazione che scatenano. Perché ogni volta sono costretto […]
Mi sono chiesto spesso come sia possibile che molte aziende italiane, principalmente grandi società dell’energia e delle TLC, alcune delle quali perfino ad ampia partecipazione statale, società che spendono milioni di euro ogni anno per raccontare sé stesse dentro scenari da cartolina, accettino di affidare l’utilizzo del proprio nome a legioni di piazzisti e truffatori […]
(The costs of war, The New Yorker)
Mi aveva colpito molto la frase di Meloni sull’essere continuati. Grazie a @conciossiacosache scopro che è una citazione di Benito Mussolini. Fino a dove arriva l’impudenza.
«Senza figli, senza la gioia di essere continuati, non c’è niente» Nel caso specifico di Giorgia Meloni, che ha pronunciato questa ed altre frasi a Milano oggi alla convention di Fratelli d’Italia, l’idea di essere continuati assomiglia abbastanza ad un piccolo incubo reazionario che si ripete.