Dopo il mio articolo sul Post sui detrattori di Immuni mi scrive un medico di Roma per raccontarmi la sua esperienza disastrosa con la app di contact tracing. Pubblico la sua testimonianza dopo la sua autorizzazione:


Buongiorno

Dopo aver letto oggi il suo articolo sulle varie categorie dei detrattori di Immuni, le consiglio di inaugurarne un’altra.
Quella dei detrattori pragmatici o realisti.
Ho fatto il download di Immuni fin dal primo giorno, giudicando ridicoli e lontani dalla realtà, i santi difensori della privacy… e d’altra parte sono un medico e mi premono alcune priorità, la, salute ad esempio!
MA ECCO!
Anche a me tocca un bagno di realtà.
Tento invano di caricare da giorni sull’applicazione i miei codici, per segnalare la mia positività, ma non lo posso fare.
Il numero verde di immuni non sa che pesci pigliare…son solo dei tecnici loro… né dal centro di prevenzione della mia ASL, ne sanno
di più, pur avendolo il mio medico di famiglia inviato loro la mattina stessa in cui l’ho effettuato presso la clinica convenzionata in cui lavoro. (tampone molecolare refertato dall’ospedale Spallanzani)
Passano i giorni e le segnalazioni.
Mi curo da sola a casa e da sola eseguo il mio Contact tracing.
Uno dei responsabili di Immuni mi ha assicurato che il il problema sarebbe stato segnalato ai loro referenti di Governo.
Ma la situazione…a ben 9 gg dall’esordio dei sintomi non cambia ed io non sono autorizzata a caricare i miei codici, così come mi segnala in rosso la finestra a questo dedicata.
Dalla centrale asl si dicono sopraffatti da mail giacenti inevase e non aperte…Circa 1000 al giorno.
A che pro una tecnologia Bluetooth perfetta ed avanzata, se non siamo in grado di interfacciare e far dialogare i componenti di tutto il sistema?
È molto semplice.
Immuni non funziona.
E quando riescono…le segnalazioni avvengono con settimane di ritardo che vanificano qualunque tracciamento.
O almeno così mi è stato riferito da amici spaventatissimi.
Gli errori son sempre possibili, ma guai a non riconoscerli ed ammetterli!
Nasconderli poi è Intollerabile.
Cordiali saluti


4 commenti a “Altri guai di Immuni”

  1. Michele De Paola dice:

    Non so se può interessare, ma giorni fa la mia compagna ha scritto sul suo blog la sua esperienza con Immuni. Non è andata malissimo, o meglio è partita male ma poi entrati nel giro giusto tutto ha funzionato bene. Ti metto il link così per avere un racconto più preciso del mio.

    https://nerdwife.blog/2020/10/03/immuni-se-la-conosci-la-scarichi-ecco-come-ha-funzionato-con-me/

  2. massimo mantellini dice:

    Grazie Mick, l’avevo letto

  3. unAlberto dice:

    Per rimanere in questa assurda realtà, parlando delle “mascherine” mi rendo conto che il principale presidio medico chirurgico, l’unico, il più semplice da usare difenderci dalle droplet o sputazze, termometro dei prezzi dei i giorni di accaparramento nonché simbolo della battaglia epocale vax-no vax… etc etc. … sono messe in vendita nel bazar universale di Amazon con differenze di prezzo inimmaginabili sul medesimo prodotto, che c’e una confusione (voluta) su caratteristiche su marchi CE, autorizzazioni, che alla fine, c’hanno ragione i gombloddisti di ogni grado e categoria.
    Questa considerazione dopo aver letto , questa mattina un articolo su PI Punto Informatico, che il gentil tenutario dovrebbe conoscere bene, articolo dal titolo “Amazon e mascherine FFP2/KN95: qualcosa non torna”
    Insomma alla fine della fiera, beh si le indosso, ed anche bene, ma se mi sento o sembro un idiota,
    C’ho pure ragione

  4. unAlberto dice:

    … di “immuni” si parlava, allora per versare anch’io i miei 2cents, non so quale sia la percentuale di installazione dell’app in questione qui in Veneto, quello che ci dicono adesso è che è inutile installarla, perché al momento chi dovrebbe caricare i dati e popolare gli archivi, ancora non lo fa e quindi è inutile