Sto leggendo Persone normali di Sally Rooney (Einaudi, 2019 traduzione di Maurizia Balmelli). La cosa che mi colpisce, ancora prima di finirlo, è che è un romanzo scritto da una ragazza di ventisei anni che parla del suo mondo. Rooney scrive benissimo ma prima di tutto scrive da una scrivania ben piantata dentro il suo ambiente. Non mi pare che da noi esista qualcosa del genere. L’età adulta della letteratura (di quella poca che c’è) da noi comincia in genere più avanti. La profondità di questo libro è molto in questo.

5 commenti a “Giovani persone normali”

  1. Lele dice:

    Mantellini, per favore, un po’ di cura. Lo tratti bene, questo blog. Rilegga, perbacco! Non può scriverci prima Rooney e due righe dopo Ronney.

  2. massimo mantellini dice:

    Grazie Lele, ho corretto

  3. Valerio dice:

    Una giovane promessa, davvero. Io ho preso qualche appunto, del tipo:


    Marianne rimette lo yogurt nel frigo e chiede a Joanna se non le sembra strano essere pagata per le ore di lavoro – in altre parole, scambiare porzioni del suo tempo estremamente limitato su questa terra per quell’invenzione umana chiamata denaro.
    «È tempo che nessuno ti restituirà, aggiunge Marianne. Voglio dire, il tempo è reale.»
    «Anche i soldi sono reali.»
    «Be’, ma il tempo di piú. Il tempo è un fenomeno fisico, i soldi sono solo una costruzione sociale.»
    «Sí, ma al lavoro sono comunque viva, dice Joanna. Sono comunque io, sto comunque facendo esperienza. Tu non lavori, ok, ma il tempo passa anche per te. Nemmeno a te lo restituiranno.»
    «Però posso decidere cosa farci.»
    «A questo oserei obiettare che anche la tua facoltà di decidere è una costruzione sociale»

  4. Isa dice:

    Mantellini, per favore, un po’ di cura. Lo tratti bene, questo blog ;) Sally Rooney scrive benissimo, ma sarà anche tradotta benissimo, o no? Una minima menzione del nome di chi ce l’ha portata in italiano ci può stare? Perché non ne facciamo un’abitudine, quando parliamo di libri in traduzione?

  5. massimo mantellini dice:

    hai ragione Isa, hai ragione ;)