L’articolo che il Guardian pubblicò il 17 luglio 2008 a proposito del pestaggio della Scuola Diaz a Genova durante il G8 (tradotto da Internazionale nel 2015).
Così, tanto per ricordare con un po’ di esattezza.

Mancava poco a mezzanotte quando il primo poliziotto colpì Mark Covell con una manganellata sulla spalla sinistra. Covell cercò di urlare in italiano che era un giornalista, ma in pochi secondi si trovò circondato dagli agenti in tenuta antisommossa che lo tempestarono di colpi. Per un po’ riuscì a restare in piedi, poi una bastonata sulle ginocchia lo fece crollare sul selciato.

Mentre giaceva con la faccia a terra nel buio, contuso e spaventato, si rese conto che i poliziotti si stavano radunando per attaccare l’edificio della scuola Diaz, dove 93 ragazzi si erano sistemati per passare la notte. Mark sperò che rompessero subito la catena del cancello, così forse l’avrebbero lasciato in pace. Avrebbe potuto alzarsi e raggiungere la redazione di Indymedia dall’altra parte della strada, dove aveva passato gli ultimi tre giorni scrivendo articoli sul G8 e sulle violenze della polizia.

Proprio in quel momento un agente gli saltò addosso e gli diede un calcio al petto con tanta violenza da incurvargli tutta la parte sinistra della gabbia toracica, rompendogli una mezza dozzina di costole. Le schegge gli lacerarono la pleura del polmone sinistro. Covell, che è alto 1,73 e pesa meno di 51 chili, venne scaraventato sulla strada. Sentì ridere un agente e pensò che non ne sarebbe uscito vivo.


14 commenti a “Per non dimenticare la Diaz”

  1. savonarola dice:

    A.C.A.B._

  2. Shylock dice:

    @savonarola: degno commento da centro sociale per un post da centro sociale.
    E niente, Placanica e colleghi, sopravvissuti a un tentativo di linciaggio, non commuovono: da questo parti credo che non leggeremo mai un appassionato articolo su come ci si sente, sotto i colpi delle travi che ti sfondano i vetri della jeep.

  3. alessandro dice:

    LOL

  4. Andrea61 dice:

    Come ex agente del III Reparto Mobile ho sempre provato vergogna per quanto accaduto alla Diaz, per le torture e per le successive coperture. Però vorrei vedere una volta tanto un post su chi fu a capo di quell’evento, chi organizzò anche raccogliendo fondi l’arrivo dei BB per poi dire che erano fascisti infiltrati, chi cinicamente rifiutò ogni forma di collaborazione con le autorità ponendo così le basi per il disastro in piazza, chi diede in televisione la notizia della morte del ragazzo con una espressione in viso che trasmetteva tutto fuorché dolore.

  5. Narno dice:

    @Shylock: la tua passione per l’autoritarismo non delude mai.

    Capisco la paura di Placanica.
    Però, prima, si deve sempre ricordare:

    che Giuliani non maneggiava travi
    che la jeep non doveva trovarsi lì
    che non doveve rimanere isolata
    che i carabinieri non avevano nessun motivo di caricare quel corteo all’improvviso
    che se il tuo superiore ti dà un ordine idiota non sei tenuto a obbedire
    che se obbedisci non devi comunque dimenticare chi sei, su che mezzo stai, che armi hai
    che se il tuo autista non è capace di controllare il mezzo è meglio che scendiate tutti: siete in tre, siete armati, si spera che sappiate come ritirarvi senza patire né fare danni
    che se hai in mano una pistola devi anche saperla usare
    che saperla usare significa prima di tutto saper mantenere il sangue freddo.

    Infine, come scrissi a Diario pochi giorni dopo i fatti, occorre ricordare che se ti arruoli nei carabinieri, sai che puoi anche trovarti in una situazione pericolosa. Se non sei sicuro di poterla affrontare, fai l’obiettore di coscienza.

  6. Andrea61 dice:

    Ho fatto ordine pubblico tosto e non regge la storia che se fai il carabiniere devi sapere che ….
    L’ordine pubblico è qualcosa di specifico e, credimi, ci sono situazioni dove fai molta fatica a ragionare se non sei stato adeguatamente preparato.
    La follia fu immaginare di poter gestire un evento di quelle dimensioni senza la collaborazione di chi organizzava i cortei e di lasciare ampia libertà ai manifestanti. Quando ho fatto il celerino in tutta Italia c’erano si e non 1000-1500 agenti tra Polizia e Carabinieri e alcune decine di funzionatri con esperienza di ordine pubblico, si e no un decimo di quelli che servivano. Tutti gli altri erano agenti dediti per lo più a servizi territoriali, gente che non sa come si sta in una piazza, come ci si deve muovere e come, tanto per fare un esempio relativo a Placanica, non si debba assolutamente restare isolati.
    Detto questo, le FFOO non devo torturare ma non esiste alcun diritto di chi manifesta a mettere a ferro e fuoco una città e se succede non si può comodamente e farisaicamente scaricare le colpe sulle FFOO che non hanno saputo tenere l’ordine.
    Chi organizzò l’evento fece di tutto perché finisse in un gran casino.

  7. Shylock dice:

    @Narno; non so bene che passione abbia tu, ma non le rendi un gran servigio.
    “Giuliani non maneggiava travi”.
    Giusto, lui era quello con l’estintore: solo che non fece in tempo a servirsene.
    “la jeep non doveva trovarsi lì”.
    E chi l’aveva deciso, il Comandante Agnoletto con decreto rivoluzionario?
    “se hai in mano una pistola devi anche saperla usare”.
    Placanica la sapeva usare: è il motivo per cui è ancora vivo.
    “scendiate tutti: siete in tre, siete armati”.
    A parte che uno era ferito, preferivi che dovessero dimostrare di saper usare le armi in tre?
    Oltretutto, una jeep offre protezione: non contro travi ed estintori, però.
    “prima di tutto saper mantenere il sangue freddo”.
    I tribunali della Repubblica hanno stabilito che lo mantenne, nei limiti della legittima difesa.
    “se ti arruoli nei carabinieri, sai che puoi anche trovarti in una situazione pericolosa”.
    Anche se ti arruoli nei black bloc.

  8. Bandini dice:

    @Sylock: sì, Placanica commuove, ritrovatosi in una cosa più grande di lui.
    Adesso puoi convenire anche tu che il pestaggio alla Diaz (che è l’argomento di questo post) fu un orrore da condannare? O dobbiamo sempre all’infinito fare il giochetto “eh ma allora invece”?

  9. Narno dice:

    @Shylock

    Quindi le travi erano la prima balla.

    Il tentativo di linciaggio era la seconda balla. In nessun momento la jeep è circondata da una folla che ne impedisca i movimenti.

    Giuliani non era un black bloc, né lo era nessuno di quelli del corteo. Terza balla.

    Se non sai niente dei fatti, non commentarli: è stato stabilito che la carica non aveva nessuna ragione, che fu lanciata contro un corteo pacifico e autorizzato, che fu fatta in modo da mettere in pericolo sia i manifestanti sia i militari. (In un pericolo però di entità diversa, visto che i secondi stavano a bordo di mezzi a motore ed erano armati.) Agnoletto non c’entra niente. Quarta balla.

    Placanica ha dimostrato di non saper fare il suo mestiere: del resto aveva vent’anni e verosimilmente non era stato addestrato a quella situazione. Si può sparare alle gambe o al bacino o all’addome e si può sparare in testa: fa differenza fra ferire, anche gravemente, e uccidere sul colpo. Quinta balla.

    In compenso tu, senza mai dichiararlo apertamente, sostieni sempre il punto di vista di Salvini o Meloni. Sempre: ti tradisce l’uso delle loro parole, come qui “post da centro sociale”. Ti tradisce l’uso del loro argomento fantoccio: il post di Mantellini non riguarda Giuliani, ma tu hai parlato di Giuliani. Come per dire, in sostanza: se io minaccio un carabiniere armato con un estintore, non solo io merito di morire, ma la notte seguente i poliziotti possono massacrare diverse decine di altre persone innocue e innocenti, fabbricando prove false (prove false, ripeto) per un’irruzione senza motivo.

    Vallo a raccontare al tipo che è rimasto in carrozzella per le botte prese alla Diaz. Però prima assicurati che sia disarmato perché, se ragiona come te, resti sul selciato anche tu.

  10. Shylock dice:

    “Quindi le travi erano la prima balla.”
    Peccato che la “balla” risulti, oltre che dalle sentenze, dalle immagini ampiamente diffuse, incluse quelle del documentario agiografico su Giuliani.
    “Il tentativo di linciaggio era la seconda balla. In nessun momento la jeep è circondata da una folla che ne impedisca i movimenti.”
    Non serve una folla per demolire una jeep con gli occupanti dentro: bastavano gli esagitati che le stavano intorno e ci stavano mettendo tutto il loro zelo.
    “Giuliani non era un black bloc, né lo era nessuno di quelli del corteo.”
    Certo: chi non esce di casa “per andare al mare” (secondo la versione della madre) con un passamontagna, per difendersi dai freddi venti di luglio?
    E chi non partecipa a un “corteo pacifico” ritrovandosi improvvisamente tra le mani travi ed estintori, così, senza sapere da dove sono arrivati?
    Vedi, io tendo a usare il famoso rasoio: si veste come un black bloc? si comporta come un black bloc? E’ un black bloc. Anche perché non mi risulta, al contrario dei carabinieri, che ricevano gradi e numeri di matricola.
    “Si può sparare alle gambe”, mentre stanno cercando di ‘spakkarti il kranio’, come dicono quelli pacifici: certo, John Wayne ci riusciva sempre. Perché l’avevano addestrato meglio.
    “ti tradisce l’uso delle loro parole, come qui “post da centro sociale”.”
    L’uso delle parole, già: com’è noto, l’acronimo da me commentato, “A.C.A.B.”, è di uso corrente nei Rotary Club e nei circoli dell’uncinetto.
    “Come per dire, in sostanza: se io minaccio un carabiniere armato con un estintore, non solo io merito di morire, ma la notte seguente i poliziotti possono massacrare diverse decine di altre persone”.
    Ed ecco la tua, di megaballa: dove l’ho scritto? Infatti ci sono sentenze che hanno stabilito che no, non potevano; come ci sono sentenze che hanno stabilito che no, non si poteva linciare dei carabinieri e pretendere che non si difendessero.

  11. Narno dice:

    @Shylock

    Balle e omissioni a ripetizione: almeno rivedi il filmato.

    Quando Placanica spara, e nei secondi precedenti, di fronte a lui c’è solo Giuliani con l’estintore, tolto da una camionetta abbandonata (sì, si può abbandonare un mezzo, specie se sei tu ad averlo guidato dove non dovevi). Sul lato sinistro della jeep ci sono tre persone, che guardano o lanciano oggetti oltre la jeep e in un’altra direzione. Una quarta è più vicina al retro della jeep, che è ferma perché è andata a sbattere contro un cassonetto. Sul lato destro della jeep si vede almeno un carabiniere bastonare un manifestante. È difficile valutare le distanze, ma di certo la jeep non è circondata né l’autista è impedito.

    Continui a ignorare che Placanica e Giuliani si trovarono di fronte in quel modo per colpa dei superiori di Placanica e per imperizia dell’autista e, in subordine, di Placanica stesso. Per un ordine assurdo e sbagliato, di cui non si è mai riusciti a ricostruire il responsabile ultimo. Continui a ignorare che la carica fu inspiegabile e ingiustificata, che il corteo era autorizzato e che fino al momento della carica non c’era stato il minimo problema lungo il suo percorso.

    Stupendo poi che un passamontagna e un rotolo di scotch sul braccio facciano un black bloc. Stupendo, in particolare, perché fra i fermati e pestati alla Diaz di black bloc non ce n’era uno, né ce ne fu uno in tutto il G8 di Genova.

    No, non hai scritto che il massacro della Diaz fu lecito. Non hai però nemmeno scritto che cosa c’entra Giuliani con un post che parla del massacro alla Diaz. Sei stato il primo ad aver tirato in ballo Giuliani nei commenti. Poi hai scritto che il post di Mantellini è da centro sociale, e ora cerchi di svicolare parlando del commento di @savonarola.

    Dal processo invece un legame è risultato chiaro: la polizia volle vendicare (!) i carabinieri per i tafferugli in cui, per loro sola responsabilità e imperizia, si erano andati a ficcare. Doveva essere vendicato l’assassino, non l’ucciso. A questo scopo la polizia pianificò prove false, un falso testimone e un’aggressione a persone innocue e innocenti (ripeto gli aggettivi, visto che tu li ometti), e in seguito ostacolò in ogni modo l’accertamento dei fatti, fino a che i responsabili non furono morti, promossi o trasferiti ad altri incarichi.

    Quanto a Placanica: immagino che, preso dal panico, abbia fatto la cosa peggiore, senza aver modo di pensare alle conseguenze. Ciò non toglie che non doveva essere lì; anzi, visti l’età e l’addestramento, non doveva proprio essere a Genova. Ma le forze dell’ordine sono pagate e formate per restare lucide e per pensare alle conseguenze: dai comandanti all’ultimo agente. Hanno il monopolio (quasi) delle armi e della violenza legittima per questo motivo.

  12. Shylock dice:

    “di black bloc non ce n’era uno, né ce ne fu uno in tutto il G8 di Genova”.
    Più sicumera sfoggiano, più negano l’evidenza, più mi piacciono:

    https://www.ilpost.it/2012/07/14/le-condanne-per-i-manifestanti-del-g8-di-genova/

    Sul resto delle tue verità ‘alternative’ (alternative alla giustizia della Repubblica Italiana, ricordo di nuovo) non mi dilungo, non voglio abusare dell’ospitalità altrui.
    A proposito, aggiungo soltanto che Mantellini, ovviamente, non ha l’età da centro sociale (anche se ne ho visti di non molto meno attempati di lui) né la prosa, fatto sta che questo post ‘chiamava’ commenti come i tuoi o quello di savonarola, che puntuali sono arrivati.

  13. Narno dice:

    @Shylock

    Per la seconda volta citi una frase omettendo un pezzo che la cambia di molto: quanti dei 10 condannati erano “fra i fermati e pestati alla Diaz”?

    Peraltro l’articolo del Post ricorda che “la carica dei carabinieri in via Tolemaide venne giudicata illegittima”. Vedi se ti riesce di dilungarti su questo.

  14. Shylock dice:

    Mi piacciono ancora di più quando si contraddicono e danno la colpa a me:
    Frase completa: “Stupendo, in particolare, perché fra i fermati e pestati alla Diaz di black bloc non ce n’era uno, né ce ne fu uno in tutto il G8 di Genova.”
    I condannati erano stati a Genova durante il G8?
    Sì, quindi la tua affermazione era (e resta) FALSA.
    Del resto, Genova non si è devastata da sola, né il portone del carcere o il furgone della polizia immortalato nel film (con i poliziotti usciti un nanosecondo prima che arrivasse la molotov) sono bruciati per il caldo.
    Cercavano il morto e l’hanno trovato: lo preferivano in divisa, ma anche un martire andava bene. Come tutti i fanatici, oltre che violenti erano pure stupidi: non capivano che politicamente si stavano scavando la fossa da soli.