L’unico consiglio che posso dare
sabato 21 luglio 2018

Quando ho cominciato a scrivere dei libri, nel 1996, ventidue anni fa, ho sentito una voce, dentro la testa, che mi diceva «Ma cosa vuoi scrivere? Ma chi ti credi di essere, a voler scrivere? Ma non ti rendi conto che sei solo una merda e che non hai nessuna speranza di essere altro?».
In questi giorni, ventidue anni dopo, sto cominciando a scrivere un romanzo che si intitola Che dispiacere, e tutte le volte che mi metto lì che provo a farlo girare, io sento una voce, nella mia testa, che mi dice «Ma cosa vuoi scrivere? Ma chi ti credi di essere, a voler scrivere? Ma non ti rendi conto che sei solo una merda e che non hai nessuna speranza di essere altro?».
E mi viene in mente di quando avevo appena cominciato a scrivere, nel ‘96, un pomeriggio che ero a Parma, in via Cavour, la via del passeggio, in mezzo alla gente, e avevo sentito uno che diceva «Oh, deficiente!», e mi ero voltato convinto che chiamasse me; e mi ero acconto che io, di questo fatto, ero contento.



Paolo Nori (continua qui)

Un commento a “Oh, deficiente! (sullo scrivere)”

  1. Matteo dice:

    [uscito ieri sulla Verità]

    Forse non capisco l’umorismo di questa affermazione? Davvero Nori fa uscire cose su quella testata?