Il mio politico ideale ha meno di 50 anni.
Usa Twitter e Facebook da solo, su Instagram mette solo foto, le sue, scattate col suo telefono.
Non va in TV da Vespa (per carità)
né da Formigli
né da Gruber
tantomeno da Floris.
Non parla di continuo di tutto. Su un sacco di cose non ha un parere. Se gli chiedi cosa sia la blockchain pero’ lo sa.
Se vince la sua squadra di calcio magari esulta su Twitter, ma magari non tutte le volte. Soprattutto non usa di continuo le mefitiche metafore calcistiche quando parla di politica. Ha abolito la zona cesarini dal suo linguaggio nel 1983.
Il mio politico ideale sarebbe meglio fosse una donna (per ragioni che so io).
Il mio politico ideale sa un po’ di inglese per non farsi troppo riconoscere quando va all’estero.
Non scrive libri che non ne ha il tempo. Tantomeno romanzi (che tanto è difficile e non è capace)
Rifugge la retorica ed i luoghi comuni come se fossero il diavolo in persona.
Non si appassiona ai numeri dei sondaggi (che ha pagato a caro prezzo) più che alle idee.
Il mio politico ideale pensa che possa esistere un percorso per i diritti di tutti che un po’ se ne frega della chiesa e della morale democristiana. Non cita Gramsci e nemmeno Giovanni Paolo.
Si fa i selfie con te, se proprio deve, ma con una faccia un po’ così. Anche se non siete a Genova.
Si ricorda delle cose accadute 50 anni fa in questo Paese e non dice: è stato tanto tempo fa cosa vuoi che ce ne importi oggi.
Un po’ ha viaggiato, per giuda.
Il mio politico ideale immagina un Paese che non c’è. Un Paese che assomiglia più ai nostri Paesi vicini che a noi (non è difficile non serve troppa fantasia)
Il mio politico ideale è di sinistra. Che non è vero che sinistra e destra sono roba vecchia.
Il mio politico ideale in questo momento non c’è.
Dicembre 7th, 2017 at 23:22
Anche se non so cosa è una blockchain, il mio politico ideale assomiglia in modo impressionante alla tua. E confermo l’assenza…
Dicembre 7th, 2017 at 23:40
Alla fine di tutto Civati non è quello che si avvicina di più?
Dicembre 8th, 2017 at 10:55
Oh, l’ho pensato pur’io! ;)
Dicembre 7th, 2017 at 23:59
Se non ha tempo per scrivere dei libri (che attività da perdigiorno…) di che cosa si occupa il tuo indaffaratissimo politico donna under 50?

Sembra più il ritratto delle candidate grilline che di quelle di sinistra (le cui donne leader sono raccapriccianti quanto gli uomini, a volte peggio).
Alla fine si capisce che stai per fare outing, e alle prossime elezioni non voterai nessuno!
Dicembre 8th, 2017 at 08:37
Il mio politico ideale non ha età e sesso… pardon, “genere” definiti perché per un politico contano prima di tutto l’onestà e la capacità di circondarsi di persone competenti e oneste. Poi se ha bisogno dell’interprete per parlare inglese con un tedesco o un francese (che non è che siano sempre queste cime in lingue straniere, eh) e se ha uno staff per occuparsi della inevitabile presenza “social” chi se ne….
L’importante è che abbia idee chiare, a partire da quella che essendo un politico italiano ha come compito primario l’interesse del paese e non ideali francescani o utopie mondialiste, e la volontà di perseguirle.
Naturalmente se coincidono in parte sufficiente con le mie lo voterei pure.
Non so se esiste, diciamo che non lo vedo all’orizzonte.
Dicembre 8th, 2017 at 08:40
Ciwati!
Dicembre 8th, 2017 at 09:05
Elly Schlein?
Dicembre 8th, 2017 at 09:18
Federica Mogherini e Anna Scavuzzo
Dicembre 8th, 2017 at 10:48
I politici ideali non esistono.
Così come non esistono gli elettori ideali.
E pensare che noi (elettori) e loro (politici) siamo cose completamente lontane e diverse, può essere consolatorio ma temo che sia profondamente sbagliato.
Forse dovremmo tutti (mi ci metto io per primo) riappropriarci della politica, questa cosa che i cittadini dovrebbero fare tutti insieme in quanto cittadini, e imparare a eleggere quelli più bravi tra noi (che non saranno mai ideali, comunque).
Dicembre 8th, 2017 at 11:05
Un politico che vive attaccato come una cozza a facebuc e tuitter (o come diavolo si chiamano) pure quando mangia, uno che se ne va in giro con quei trespoli cinesi per farsi i selfi sperando di trovare un imbecille che vuol farsi il selfi insieme a lui, uno che non capisce che se uno non va in televisione a farsi conoscere nessuno lo può’ conoscere, e se nessuno lo conosce nessuno lo vota, e se nessuno lo vota lui non può’ fare il politico, non e’ un politico ideale: e’ un coglione.
Dicembre 8th, 2017 at 12:15
Quello che mi frega sono i miei 53 anni.
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Ah no: anche che non sono donna.
(ma le faccine le usa?)
Dicembre 8th, 2017 at 12:27
Il guaio è che il tuo politico ideale assomiglia troppo a te e, in sedicesimo, al Sofri jr e, lo si legge lontano un miglio, si configura come un buonista piddino.(anche se il fatto che non scriva romanzi esclude il buonista eponimo, Walter).
Dicembre 8th, 2017 at 13:04
Il tuo politico ideale secondo me è Siri.
Dicembre 8th, 2017 at 13:46
Insomma, un po’ di tolleranza. Se uno immagina di aver ibernato Veltroni nel 1994 (quando D’Alema operò il retroinserimento: una sorta di criochirurgia) e adesso fantastica di risvegliarlo e mettergli in mano uno smartphone, avrà pure diritto alle sue fantasie. O no?
Dicembre 9th, 2017 at 13:31
Quando penso al politico ideale penso a un uomo energico, deciso, astuto, subdolo, infingardo, se occorre bastardo, ma capace di muoversi come una volpe e un leone nei palazzi del potere.
Il degrado di oggi nella visione del politico ideale è il degrado dell’elettore ideale, convinto che giovane è bello (e buono), english è bello (e buono), tollerante verso i gay è bello (e buono). Non solo. Bello, buono e sostitutivo delle qualità che dovrebbe possedere un politico ideale.
Avanti tutta verso il disastro ideale.
Dicembre 9th, 2017 at 16:03
Mante, ma di sinistra intendi che finalmente tutela il mondo dei lavoratori e non cerca di accreditarsi nei salotti buoni della finanza e dell’imprenditoria?
Dicembre 9th, 2017 at 18:34
> Il mio politico ideale in questo momento non c’è.
non è vero, sono io, solo che, purtroppo, ho cose più divertenti da fare. sorry.
Dicembre 9th, 2017 at 20:13
Il mio politico ideale dovrebbe avere il buon gusto di non farmi vergognare di averlo votato una volta eletto. E non dovrebbe dare del “testicolo” a chi non la pensa come lui.
Poi il resto gli dovrebbe venire automatico