Prendetelo come un eccesso di puntiglio ma non mi sono piaciuti oggi i giochetti di parole del Ministro Pinotti e mi è venuta voglia di puntualizzarli.

Pinotti durante un’intervista a Treviso a margine del raduno annuale degli alpini ha espresso la necessità di rivedere le attuali norme sul servizio civile, anche nell’ambito di una discussione che sta avvenenedo – ha assicurato il Ministro – anche in altri Paesi europei (in Svezia per esempio).

Ok, è un punto di vista (del Ministro? del Governo?). In ogni caso, cosa dicono attualmente le norme sul servizio civile nazionale? Le potete trovare qui. La parte che interessa noi è questa:


La sospensione della leva obbligatoria, prevista dalla legge 226/2004, ha decretato nel 2005 la seconda fase di applicazione della norma; la partecipazione al Servizio civile nazionale è rivolta ai giovani di entrambi i sessi ed esclusivamente tramite adesione volontaria.


Oggi dopo le parole del Ministro al riguardo alcune agenzie e quasi tutti i siti web hanno scritto che Pinotti proponeva la leva obbligatoria per il servizio civile (esteso anche a compiti in ambiti militari). Ovviamente sono subito scoppiate le polemiche, del resto non si è mai visto un governo progressista che collezioni una serie tanto lunga e recente di iniziative politiche “di destra” (le ultime due questa e la nuova norma sulla legittima difesa).

Il Ministro si è subito risentita ed ha tuonato su Twitter che lei mai aveva pronunciato la parola “leva obbligatoria”. Il tweet è questo:



Pinotti un po’ fa la furba e un po’ ha ragione: nel complesso mi pare che in quel tweet faccia più la furba di quanto abbia ragione. Non mi pare vero che la frase incriminata si riferisse al progetto con gli alpini (ne parla nella parte precedente dell’intervista), certamente NON ha usato, riferendosi al servizio civile, l’aggettivo “obbligatorio”.

Tuttavia il Ministro al riguardo (qui il link all’intervista al minuto 29 circa) ha usato le seguenti parole:


“L’idea di riproporre a tutti i giovani e le giovani del nostro Paese un momento unificante non più solo nelle forze armate ma come un servizio civile che diventa allargato a tutti”



Poiché il Servizio Civile nazionale è già oggi aperto a tutti l’unica spiegazione logica delle parole del Ministro della Difesa è che questo allargamento sia – come dire – obbligatorio. Altre possibilità mi pare non ne esistano.


update: c’è un tweet del vice direttore di Repubblica Smorto che dice che il portavoce del Ministro gli ha confermato che Pinotti è favorevole alla obbligatorietà del servizio civile.



5 commenti a “Pinotti: libertà obbligatorie”

  1. mauro dice:

    e dovevi sentire il tuo amico La Russa come difendeva la legge del governo PD… della serie: le armi non sono le armi. Cose da pazzi! Peggio del puzzone di Arcore! Sarà veramente l’effetto Bush? (No, dico… il fuso orario: l’Italia è sempre indietro di 15 anni, anche sulle porcherie immonde)
    Un governo di puzzoni STR…amaledetti. Niente, questo non fa che allungare i tempi: non li avrei votati per 5 anni, ora sono diventati 10. Quando avran pulito tutti gli escrementi dei cani. Con calma, fate pure con calma i vostri bisogni.

    No, già il gioco d’azzardo e i DS e il Bingo… ma le armi NO!

    Intanto speriamo in Grillo..(come fosse Gennaro) e che bisogna fare.. mettersi un pannello solare in testa e aspettare. Sono razzi amari.

  2. andrea61 dice:

    Come prendere due piccioni con una fava: riduci le statistiche sulla disoccupazione giovanile e fornisci servizi sociali a costo zero.

  3. Stefano dice:

    Mah. Il servizio civile è retribuito, quindi non direi a costo zero.
    E la disoccupazione giovanile riguarda quanti, giovani, cercano lavoro non trovandolo. Non è detto che questa iniziativa incida molto sul fenomeno (e se anche fosse, è un problema?)

  4. mauro dice:

    «Per la prima volta la Sardegna viene occupata anche fuori dai poligoni – ha dichiarato Mauro Pili, parlamentare ed ex presidente della Regione – è un vero affronto ai sardi che si vedono ancora una volta depredati della propria terra e del proprio mare per giochi di guerra che, ancora una volta, prendono di mira l’isola». Le zone interdette alla “navigazione, alla pesca, alla balneazione e alle attività subacquee” sono delimitate dall’ordinanza n. 54/2017 della Capitaneria di Porto di Cagliari.

    missili anticarro Milan, Tow, Spike che possono essere lanciati non solo dai caccia e dagli elicotteri ma anche dai mezzi blindati e dai cingolati a terra.

    Fino al 20 maggio il tratto di mare che va da Pula a Costa Rei (in pratica l’intera costa sud di una regione italiana!) diventa inaccessibile per i wargame. Questo accade al di fuori delle aree militari che già occupano una quantità spaventosa di territorio: 35 mila ettari! Quest’occupazione, oltre ad essere immorale (dal 2014 partecipano anche imprese interessate alla fabbricazione di armi), è anche illegale

    Il danno è inestimabile dal punto di vista del crimine ambientale perchè alcune zone, pensiamo al mare, non possono nemmeno essere bonificate! E’ uno stupro,e basta con l’ipocrisia: chi vota questi governanti è favorevole allo stupro, in altri Paesi come la Germania questo non avviene e non è permesso, non c’entra niente la seconda guerra e la pressione Nato: alla fine è una decisione governativa italiana

    “Paesi osservatori come Brasile, Messico, Colombia. Inoltre, diverse organizzazioni non governative e organizzazioni umanitarie. E – per la prima volta – anche industrie internazionali della difesa.”

    il crimine ambientale come piano industriale

    il precedente nel 2014 si sviluppò un incendio di enorme portata. La causa sempre la stessa: un’esercitazione aerea di tornado tedeschi all’interno della base militare di Capo Frasca, 1.400 ettari tra l’Oristanese e il Medio Campidano. In soli due giorni (il 3 e 4 settembre) furono ridotti in cenere 32 ettari di macchia mediterranea

    e ovviamente alla RAI bocche cucite, e rigorosa censura

  5. Matt dice:

    Non sapevo che il servizio civile fosse ideologicamente di destra. Nemmeno il concetto di obbligatorio.