Questa sera ero per strada in auto e c’era un tramonto stranissimo. I tramonti stranissimi hanno una caratteristica strana. Nel giro di poche decine di secondi tendono a trasformarsi da tramonti stranissimi in tramonti normali o quasi normali. E siccome le foto dei tramonti normali o quasi normali le sanno fare tutti e sono francamente un po’ noiose come quelle di chi fotografa i propri bellissimi figli o il proprio bellissimo gatto allora in quei casi si dovrebbe sapere che bisogno fare molto in fretta. In ogni caso mentre guidavo ho detto, ehi guarda che tramonto stranissimo. E allora ho rallentato, ho cercato un posto dove parcheggiare e sono sceso per fotografare quel tramonto stranissimo che nel frattempo, com’è nell’ordine delle cose, si stava già trasformando in un tramonto quasi normale. Ma mi ero fermato, avevo il telefono in mano ed ero lì come un cretino sul bordo della via Emilia così la foto l’ho fatta l’ho stesso e l’ho messa su Twitter. Era una foto quasi normale, come quelle dei figli e dei gatti ma chissenefrega, e comunque non è per questo che ho scritto questo post. L’ho scritto perché mentre risalivo in macchina ho notato altre persone che come me si erano fermate, avevano estratto il cellulare e stavano fotografando quel tramonto che nel frattempo, com’è nell’ordine delle cose, si stava trasformando da quasi normale a normale. E insomma volevo solo dire che a me piace che la gente guardi il cielo al tramonto, fermi l’auto scenda e scatti una foto. Lo trovo molto naturale e sensibile. E trovo questa cosa – il fatto che molta gente diversa in luoghi diversi scenda dall’auto e faccia una foto ad un tramonto stranissimo che sta andando in onda giusto in quel momento, o anche solo ad uno quasi normale o perfino normale – trovo che questa cosa, che lo fotografi e lo metta in rete, sia una cosa migliore di molte altre fra quelle che potremmo decidere di fare. E se tu sei uno di quelli che anche oggi mi spiegavano che la rete e la tecnologia ci rendono persone peggiori, alienate e più povere, allora pensavo che se tu sei uno di quelli lì davvero non te lo meriti un tramonto stranissimo da fotografare e nemmeno uno quasi normale. E non te ne meriti nemmeno uno normale.

8 commenti a “Tramonto sulla via Emilia”

  1. Imaging dice:

    Non potendo accedere a Twitter resto qui ad immaginare quel tramonto ,socchiudo gli occhi, e rivedo la scena dell’autore che fotogra ai lati della strada col suo telefonino ……e dietro di lui diverse macchine che accostano incuriosite ,poi si fermano e si mettono a fotografare. Intanto sopraggiunge un TIR ad alta velocità……apro gli occhi.

  2. Atos dice:

    Sceso dalla macchina con il cellulare mode fotocamera decine di volte per tramonti stranissimi, colorati ed emozionanti , per incredibili arcobaleni, ma anche per daini apparsi nel mezzo di radure o cinghialetti a bordo campo. La foto non sempre in tempo, ma sempre ne è valso il tempo dedicato a qualcosa che si chiama consapevolezza e per comprendere il perché si è scelto di abitare in collina, con un ora d’auto da fare in più tutti i giorni.

  3. Elena dice:

    Proprio antiquata in maniera ridicola l’idea che i tramonti stranissimi non siano li per essere “condivisi” ma solo osservati per propria edificazione, o al più, in una ipotesi fortunatissima, assieme a qualcuno nei cui occhi fisicamente presenti puoi cogliere un pensiero che sospende per un istante il senso della tua solitudine? Ossia, chissenefrega dei tramonti che un fotografo insufficiente ritiene di mettere in rete? Dio, come mi sento sola.

  4. Paola dice:

    mi sembra una pagina del piccolo Principe :)

  5. unAlberto dice:

    Grazie,
    da uno che se ne intende di cose stranissime (ma normali agli occhi di tutte le persone normali)
    Ieri ho guardato (e fotografato) un elefantino che correva a proboscide spianata nel inutile tentativo di catturare quello spicchio di luna che si mostrava beffarda.
    Purtroppo si è sciolto prima di catturarla

  6. Atos dice:

    Tanto per chiarire a Elena. Io i tramonti stranissimi e i cinghialetti me li fotografo per farli vedere a moglie e mio figlio, dopo, a casa. Per quanto mi riguarda mai messi in rete (e se anche fosse, embè? ).
    Per riflettere sulla solitudine, che se non ci fosse bisognerebbe inventarla, mi godo altri momenti.

  7. Gianluca dice:

    l’ho stesso????????

  8. danilo dice:

    mh, sembra Paolo Nori :)