Dentro il cattivo giornalismo italiano c’è questa continua e insinuante dietrologia che riguarda il presunto patto segreto fra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, vergato con l’inchiostro simpatico e da qualcuno perfino visto con i propri occhi nel famoso incontro nella sede del PD alcuni mesi fa.
Dico subito al volo quello che penso sulla faccenda dei contatti Renzi-Berlusconi, anche se non ha molto a che fare col post. A me Berlusconi non piace, penso sia stato una sciagura per il Paese e la sua condanna definitiva mi parrebbe ragione più che sufficiente per escluderlo definitivamente da qualsiasi concertazione politica. Per quanto mi riguarda i milioni di italiani che meritavano ascolto in quanto elettori del PDL andavano compresi nelle consultazioni di Renzi per la nuova legge elettorale ma dovevano essere da qualcun altro rappresentati nel momento in cui Berlusconi è diventato un pregiudicato.
Premesso questo sul fantomatico patto del Nazareno si sta da mesi esercitando il peggior giornalismo del Paese: perché o le cose esistono, e allora dopo essersene accertati se ne scrive con chiarezza e dovizia di particolari, oppure se si pensa che possano esistere ma non se ne ha alcuna certezza, deontologia richiederebbe un composto silenzio. Del resto i corridoi dei giornali e del Parlamento sono pieni di pettegolezzi su eventi utilissimi a decodificare gli equilibri del Paese che tutti dicono di sapere ma di cui nessuno scrive. Invece in Italia sul Patto del Nazareno il Fatto Quotidiano ha inventato questa curiosa tecnica paragiornalistica del sillogismo retroattivo. Se accade una cosa che a Travaglio sembra strana, un inciucio sotterraneo o un accordo dai tratti lievemente indecenti fra destra e sinistra di cui nella redazione del Fatto qualcuno si accorge, ecco che Travaglio o Padellaro o chi per loro si precipitano a darne conto in TV e sul giornale: questa cosa che è appena accaduta – ci spiegano assertivi – era certamente contenuta nel Patto del Nazareno.
In questa maniera il Patto del Nazareno in questi mesi è diventato più spesso dei Fratelli Karamazov e ogni indecenza che riguarda le sorti della Nazione era stata pianificata in quel documento, ne abbiamo le prove, i fatti parlano chiaro.
Questa forma di deduzione giornalistica oggi ha riguardato anche il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli e questo francamente è un po’ deprimente. Scrive il direttore:
Le controfigure renziane abbondano anche nella nuova segreteria del Pd, quasi un partito personale, simile a quello del suo antico rivale, l’ex Cavaliere. E qui sorge l’interrogativo più spinoso. Il patto del Nazareno finirà per eleggere anche il nuovo presidente della Repubblica, forse a inizio 2015. Sarebbe opportuno conoscerne tutti i reali contenuti. Liberandolo da vari sospetti (riguarda anche la Rai?) e, non ultimo, dallo stantio odore di massoneria.
C’è un giornalismo dei punti interrogativi che ha un doppio effetto: insinua il dubbio nei lettori (la massoneria? Berlusconi controlla la Rai? Decide il prossimo presidente della Repubblica?) e allontana il fastidioso onere di scrivere di cose che si conoscono e che si sono accertate. Coi punti interrogativi si fa bella figura con i lettori, ci si racconta come uomini di mondo ai quali non la si fa tanto facilmente. E mentre tutto questo accade, fra un punto interrogativo e una boiata sparata in TV, anche Ferruccio De Bortoli si trasforma in un Travaglio qualsiasi.
Settembre 24th, 2014 at 09:23
“Coi punti interrogativi si fa bella figura con i lettori, ci si racconta come uomini di mondo ai quali non la si fa tanto facilmente”.
Bellissimo passaggio.
Settembre 24th, 2014 at 09:44
Se il patto del Nazareno fosse una teoria, di sicuro non sarebbe scientifica. Se l’evidenza ne smentisce l’esistenza, io mi sposto un po’ più in là “il patto del Nazareno prevede la segretezza del patto etc”.
Settembre 24th, 2014 at 09:51
L’analisi più’ azzeccata e che condivido l’ha fatta quel gran giornalista, ex direttore de Il Riformista, poi ex senatore della Margherita, che e’ Antonio Polito, proprio sulla prima pagina del Corriere all’inizio dell’estate. Per Polito non ci sono contenuti strani nell’ accordo del Nazareno, l’accordo del Nazareno e’ l’accordo stesso, cioè’ il riconoscimento reciproco e pubblico che i due leader, uno vecchio ed acciaccato, l’altro nuovo e rampante, devono per forza accordarsi,trovare degli accordi su una serie di questioni, innanzitutto quelle che richiedono maggioranze più’ ampie di quelle governative, come le riforme istituzionali ma anche le nomine di cariche i portanti, che richiedono quorum elevati, tipo CSM, Consulta, Presidenza della Repubblica. Vista l’ impossibilità’ di accordasi con i 5 Stelle, sia per la loro frequente rigidezza, sia per una scelta strategica: Renzi pensa che i 5 Stelle siano un fenomeno transeunte, effimero, di pura protesta che presto dovrà’ lasciare il posto ad un’ alternanza di tipo europeo, fra destra e sinistra, molto al centro con forze che condividono molto gli stessi orientamenti in fatto di politica estera e anche economico-sociale.Questa concezione fu coltivata molto da D’Alema e Veltroni, con sfumature diverse e Renzi pensa di poterla percorrere più’ agevolmente perché’ più’ energico e meno vincolato da tabù’ ideologici e oche’ Berlusconi non è’ mai stato così’ debole. Tutto, dal patto della crostata al Nazareno non è’ cambiato poi molto, a me Ppi a pelle, oltre che Berlusconi mi stanno anticipatici anche Baffino e Renzino, ma la strategia e’ quella, poi ci sarà’ sempre gente che si fa i suoi affari: Verdini, le Coop, e’ la vita..
Settembre 24th, 2014 at 09:54
“caporedattore, me lo faresti un sunto delle critiche che sono state rivolte a renzi in questi sette mesi di governo – al netto di quelle che gli dicono che è troppo di destra, ovviamente – ché devo scrivere l’editoriale bomba per il lancio del restyling del giornale? grazie”
Settembre 24th, 2014 at 10:16
Proprio ieri sentivo Fassina difendere il Patto del Nazaremo definendolo sacrosanto perchè non si possono fare le riforme istituzionali e la nuova legge elettorale senza coinvolgere i maggiori partiti. O almeno quelli disposti a fare accordi.
Settembre 24th, 2014 at 11:22
Gentile Mantellini, quelle espresse da De Bortoli sembrano domande legittime anche per qualunque moderato che non si informi solo su Rai e Mediaset. Del resto, basta avere un po’ di interesse politico e di memoria per constatare quali siano i risultati del governo Renzi rispetto ai suoi enfatici tweet.
Settembre 24th, 2014 at 12:40
Caro Mantellini,
esistono fonti abbastanza affidabili che attestano l’esistenza di un documento scritto: Renzi e Guerini (vicesegretario PD)
http://espresso.repubblica.it/palazzo/2014/09/03/news/guerini-il-patto-del-nazareno-esiste-e-l-ha-scritto-renzi-con-un-pennarello-verde-1.178585
Settembre 24th, 2014 at 12:44
Mi son sempre chiesto se ci fai o ci sei. Ora mi e’ chiaro, ci fai alla grande :)
Settembre 24th, 2014 at 14:43
Sta tentando di sputare i molti peli di c. rimastigli sulla lingua dopo gli articoli della Meli.
E subito il Fatto ci ha costruito il titolone e la pagina online.
Si legittimano a vicenda, un po’ come Mazzucco e Giulietto Chiesa: stesso livello niente di più.
Settembre 24th, 2014 at 15:27
Vorrei solo far presente che Civati ha detto che il Patto del Nazareno va ben oltre la legislatura presente, rendendo di fatto ricattabili i parlamentari attuali, che in caso di votazioni anticipate NON verrebbero ricandidati.
E il ricatto sarebbe appunto abbozzare (“vogliate bene alla ditta”) su cose che il PD non ha mai avuto nel programma e Renzi sta facendo, senza minimamente accennare alle cose che il PD invece nel programma aveva. E per il quale è stato votato. Il PD, non Renzi che non ha votato nessuno e non è nemmeno parlamentare.
Se hai notato non ho citato né Travaglio, né Gomez, né De Bortoli, né Sofri. Anzi no, Sofri lo cito per dire che le critiche, anche cattive, mosse finora a Renzi, prescindendo dall’autore sono quasi sempre motivate. Sottoscrivo.
Non ho letto il pezzo di De Bortoli (ci mancherebbe), ma la parte che hai citato è da sottoscrivere a sua volta.
* * *
A tutti quelli che si stracciano le vesti contro questo modo personale e aziendale di fare politica, comunque, ricordo l’Articolo 67. Non mi stancherò mai di dire che sta tutto lì, l’antidoto; solo che si tratta di alzare le chiappe e fare qualcosa, che è ben diverso dal tenerle al caldo frignando di tanto in tanto.
Settembre 24th, 2014 at 17:15
@Tolardo – cioè, Antonio Polito “gran giornalista”? scusa, ho appena letto e sono già in preda a fortissime coliche addominali … in futuro potresti evitare? grazie
Settembre 24th, 2014 at 19:06
In questo post manca completamente il merito, quel che viene di fatto prodotto in Parlamento, le leggi, i decreti. L’omissione è abbastanza grave, manca il dato fondamentale, e mancando il dato fondamentale è un’analisi completamente inaffidabile e quindi tossica.
E’ quel che viene prodotto che definisce cos’è *destra* o *sinistra* tutto il resto è semplicemente inutile e volutamente fuorviante.
Possiamo vedere la questione usando la metafora della scatola nera in cui in base a quel che viene prodotto è possibile ricostruire non tanto le intenzioni e nemmeno la dinamica interna, ma il meccanismo che, secondo regole e procedure prestabilite, di fatto produce determinati oggetti
Non interessa nemmeno la dinamica, la dietrologia, anzi l’informazione controllata si basa sulla dinamica dell’alibi e del capro espiatorio.
In questo post si forza l’attenzione sulle intenzioni e non sulle prove. E’ carta straccia.
Settembre 24th, 2014 at 19:15
Non interessa nemmeno, come dimostro in un commento in attesa di moderazione, sapere dell’esistenza o meno di un patto scellerato, un patto politico che comunque lo stesso Napolitano ha istituzionalizzato e definito ‘compromesso storico’. Questo post è inoltre fastidiosamente negazionista.
Inoltre se riteniamo credibili le minacce a Don Ciotti, a maggior ragione dovemmo ritener credibili le affermazioni di Riina secondo cui “Ogni sei mesi Berlusconi ci pagava 250 milioni”
http://www.repubblica.it/cronaca/2014/08/30/news/mafia_riina_berlusconi-94686226/
Settembre 24th, 2014 at 19:40
Due commenti in moderazione? Cos’ho scritto? Lesa maestà? Almeno una spiegazione sulla restrittività della moderazione sarebbe d’obbligo per chi si vanta d’esser superdemocratico.
Settembre 25th, 2014 at 10:45
Anzittuto ben vengano in questo periodo di finte certezze usate come clave e di roboanti proclami usati come slogan pubblicitari coloro che insinuano dubbi (“Il dubbio è scomodo ma solo gli imbecilli non ne hanno” scrisse Voltaire).
I punti interrogativi a questo servono, a porsi e a porre delle domande, il punto è se siano lecite o meno. Siccome in questo caso sono più che lecite (anzi doverose direi) non vedo dove sia lo scandalo.
Anzi uno scandalo c’è: il paragone tra De Bortoli e Travaglio. Eh no, questo proprio non me l’aspettavo, è una brutta caduta di stile.
Settembre 25th, 2014 at 12:17
In questo post manca completamente il merito, quel che viene di fatto prodotto in Parlamento, le leggi, i decreti. L’omissione è abbastanza grave, manca il dato fondamentale, e mancando il dato fondamentale è un’analisi completamente inaffidabile e quindi tossica.
E’ quel che viene prodotto che definisce cos’è *destra* o *sinistra* tutto il resto è semplicemente inutile e volutamente fuorviante.
Possiamo vedere la questione usando la metafora della scatola nera in cui in base a quel che viene prodotto è possibile ricostruire non tanto le intenzioni e nemmeno la dinamica interna, ma il meccanismo che, secondo regole e procedure prestabilite, di fatto produce determinati oggetti.
La dinamica è secondaria, la dietrologia, anzi l’informazione controllata si basa sulla dinamica dell’alibi e del capro espiatorio.In questo post si forza l’attenzione sulle intenzioni e non sulle prove, su qual che vien prodotto, sul merito. E’ carta straccia.
Settembre 25th, 2014 at 12:26
boh, il commento non passa, provo a pubblicare a pezzi
In questo post manca completamente il merito, quel che viene di fatto prodotto in Parlamento, le leggi, i decreti. L’omissione è abbastanza grave, manca il dato fondamentale, e mancando il dato fondamentale è un’analisi completamente inaffidabile e quindi tossica. E’ quel che viene prodotto (non una stupida appartenenza) che definisce cos’è destra o sinistra, cos’è coerente o no, tutto il resto è volutamente fuorviante.
Settembre 28th, 2014 at 10:38
Concordo con Lonza, Mantellini evita del tutto il merito della questione.
“Patto del Nazareno” è solo un nome (pittoresco, va bene) per definire la teoria in base alla quale Renzi e Berlusconi si stanno spalleggiando reciprocamente su tutta una serie di questioni cruciali per la democrazia italiana.
E “un Travaglio qualsiasi” giovedì sera ad Anno Zero fa la lista precisa di tutte le decisioni che sono state concordate da PD e Forza Italia negli ultimi mesi, tagliando del tutto fuori l’opposizione (compresi quei punti dove galateo istituzionale vorrebbe che venisse coinvolta).
A me non sembra una teoria così poco argomentata e non capisco le colpe di Travaglio e Padellaro nell’evidenziare certe distorsioni.
Novembre 10th, 2014 at 16:01
ciao caro mantellini
http://video.corriere.it/renzi-c-patto-nazareno-che-scricchiola-altro-che-scricchiola/794df75e-65e7-11e4-b6fa-49c6569d98de
Gennaio 30th, 2015 at 07:16
ma ci credi adesso a questo patto oppure e’ ancora il solito complotto11!!1!1
:D