Il sindacato che conosco io è quello che se qualcuno fa una proposta per premiare i migliori fra i dipendenti dice che così non va bene e che vanno premiati tutti.
Il sindacato che conosco io ha un numero rilevante di dirigenti che poi fanno carriera, lì o altrove in quanto ex sindacalisti.
Il sindacato che conosco io difende fino allo stremo i propri iscritti anche quando hanno torto.
Il sindacato che conosco io usa l’ideologia come paravento per i propri affari. Ma come accade nelle migliori famiglie decadute alle idee che racconta non crede più nessuno, né dentro né fuori al sindacato stesso. Nemmeno quelli che le pronunciano con enfasi davanti ad un microfono ci credono.
Il sindacato che conosco io se ne frega degli interessi dei tanti che non sono iscritti al sindacato e anzi, per ovvie ragioni di controllo del territorio, tutte le volte che capita li ostacola fieramente. E chissenefrega se hanno 30 anni e sono senza una qualsiasi tutela.
Il sindacato che conosco io è uno dei molti grandi o piccoli centri di potere che si spartiscono quel che resta della torta ammuffita.
Il sindacato che conosco io ha selezionato per i suoi vertici un numero molto rilevante di cialtroni occasionali.
I cialtroni occasionali partecipano a tutti i tavoli di concertazione nei quali tutti hanno capito chi sono.
Il sindacato che conosco io va in TV e parla in nome e per conto di tutti i lavoratori senza che nessuno glielo abbia chiesto. Anche per conto dei moltissimi che li detestano.
Il sindacato che conosco io riesce a far risultare simpatico chiunque, perfino Sergio Marchionne.
Settembre 20th, 2014 at 16:13
Fino alla penultima riga te lo sottoscrivo. Ma la fiom e` un`altra roba
Settembre 20th, 2014 at 16:18
No, neanche il peggiore sindacato riesce a farmi diventare simpatico Marchionne: uno che ha potuto risanare un’azienda grazie ai soldi di Obama e dei sindacati americani, facendo fabbricare le auto in Serbia e Polonia, mettendo in Adige migliaia di operai, licenziandoli per dargli un altro contratto più’ sfavorevole, riassumendo solo quelli che non erano iscritti ad un certo sindacato e licenziando quelli iscritti a quel certo sindacato con mille pretesti finché’ qualche giudice gli ha ricordato le leggi italiane che lui non può’ conoscere perché’ vive e paga le tasse all’estero. Marchionne ha detto che l’art.18 va abolito perché’ da’ troppo potere ai lavoratori, non ai sindacati ma ai lavoratori, almeno e’ stato chiaro, ecco perché’ mi piace l’art.18 e, invece. Non mi piace Marchionne anche se fino a 20 anni portavo anch’io solo maglioni blu ma a v e non di cachemire.
Settembre 20th, 2014 at 16:22
Mettendo in Cigs, non in Adige, chiedo scusa…
Settembre 20th, 2014 at 16:39
Tranne l’ultima riga, concordo.
Settembre 20th, 2014 at 16:46
Concordo, in particolare l’ultimo paragrafo.
Settembre 20th, 2014 at 17:00
non sarebbe male che di dicessi anche qualcosa sui datori di lavoro che conosci!
Settembre 20th, 2014 at 17:25
Molte parti condisivibili (soprattutto la penultima frase).
Ma per “il sindacato”, cosa intende? La CISL e UIL che non difendono i loro iscritti da almeno 10 anni o la CGIL che li difende?O, ancora, la FIOM, che con questa descrizione non ha nulla a che fare?
Settembre 20th, 2014 at 18:01
Il sindacato che conosco io dinanzi alla richiesta di aiuto di una dipendente delle Poste molestata dal capo-ufficio si tiro’ indietro e – in concreto – si schiero’ col molestatore.
La dipendente era una mia familiare che, in ogni caso, riuscì a far condannare dalla giustizia penale quel capo.
Settembre 20th, 2014 at 18:23
Esistono vari sindacati, con posizioni differenti su tanti argomenti. Mi pare un post a la Michele Serra quando si scaglia contro l’Internet.
Mantellini contro il Sindacato…
Settembre 20th, 2014 at 18:25
Tutto condivisibile senza alcun dubbio (a me peraltro più che occasionali sembrano cialtroni seriali). L’altra faccia della medaglia però è una classe imprenditoriale miserabile, stracciona, sussidiata e con una solo mission: il chiagni e fotti.
Di una cosa forse non ci stiamo rendendo conto: che con la scusa di togliere vincoli all’intrapresa si stanno vietnamitizzando i lavoratori italiani (italiani dico, qui al sud ormai è far west e se ne vedono di ogni).
Domanda: siete proprio sicuri che escludendo il reintegro per i licenziamenti ad esempio discriminatori daremo nuova linfa al mercato del lavoro?
E questo sarebbe il job acts o come ca…o lo chiamano?
L’imprenditore ha paura del reintegro o dell’esistenza di un ginepraio di contratti, termini, esclusioni, clausole e quant’altro che per capirci qualcosa devi camminare con un Ichino in tasca?
Il problema purtroppo è che il nostro novello faro delle riforme in effetti è un “Vuoto parolaio, presuntuoso come solo i veri ignoranti sanno essere, (che) in un paese appena appena più decente potremmo al più vederlo correre da fermo in televendite di tapis roulant su Telefiesole 24. Ma il paese è nella merda ed è in congiunture come queste che il pallone gonfiato viene a galla a offrirsi come salvagente. Ipotiposi della mancanza di alternativa, faccia di cazzo e schizzetto di saliva, è il cadavere di turno che ci tocca aspettare sulla sponda del fiume.” Riporto Malvino e sottoscrivo
Settembre 20th, 2014 at 19:19
Io non sono sindacalizzato perché conosco lo stesso sindacato che conosci tu, e in più perché figlio di un sindacalista che ci ha rimesso tutto il possibile (per finire con la salute).
Settembre 20th, 2014 at 19:52
http://www.youtube.com/watch?v=xDr7fi1gFco
Settembre 20th, 2014 at 22:05
Non è’ facile comunque in questo Paese fare il sindacato, certo molti si sono sistemati in politica , di per se non e’ un male, spesso chi ha fatto il sindacalista non è’ un cretino, ha imparato a parlare con il pubblico, a rapportarsi con la gente, a gestire mediazioni e compromessi, qualche argomento lo ha frequentato bene in tanti anni, e’ un male se è’ un fatto automatico, se poi dall’altra parte si imborghesisce e si dimentica la gente da dove proviene e i loro problemi, spesso e’ successo.Dopo l’autunno caldo le regole rano chiare: limite dei 2 mandati a tutti livelli, ritorno in produzione dopo tot anni, discussioni frequenti negli organi direttivi, tutte cose che da almeno 15 anni sono state superate da organismi immobili, cariche a vita, impermeabilità’ fra i livelli sindacali e la gente che lavora, bisognerebbe ritornello a quelle regole e alla tensione morale che le aveva generate.
Sul fatto che molta gente non si iscriva più’ al sindacato: da una parte molta gente lo vorrebbe più’ intransigente, durissimo, cme un volta, il capo fa un rimprovero e tutti fuori, Renzi dice male del sindacato per 2 giorni Rignano diventa un Soviet, una volta era così’ davvero, non ci ricordiamo più’ , forse era eccessivo ma poi si è’ esagerato in moderatismo, flessibilità’ disponibilità’ ad essere sempre moderni ed innovativi, anche quando le innovazioni erano solo delle gran fregature.poi c’è’ molta più’ gente che non si iscrive per comodità’ che tanto il contratto lo fanno lo stesso, se hai bisogno non ti negano assistenza, così’ risparmi 200 euro all’anno e al personale magari ti guardano meglio, non sei tenuto a bloccare gli straordinari,etc, forse anche con questa gente si doveva essere più’ duri, intransigenti. Il mondo del lavoro sarà’ cambiato ma i Valori
di giustizia,eguaglianza, solidarietà’ richiedono sempre coerenza, da parte di tutti.
Settembre 20th, 2014 at 22:09
Il sindacato che conosco io fa le barricate per l’art. 18 ma poi, se sei un suo dipendente, ti licenzia senza giusta causa e senza uno straccio di indennizzo.
Settembre 21st, 2014 at 02:41
Uh che brutto e cattivo sindacato conosce lei, Mantellini. Pensi che il sindacato che conosco io mi ha aiutato a compilare documenti, mi ha dato informazioni, mi ha dato aiuto. Pensi che il sindacato che conosco io ha fatto in modo, nei cento anni della sua storia, che i lavoratori – tutti i lavoratori, non solo i suoi iscritti – fossero tutelati, e comprensibilmente non accetta che i diritti debbano diminuire per tutti perché qualcuno ancora non ne gode. Pensi che il sindacato che conosco io dice che questi diritti dovrebbero valere per tutti quanti, invece che per nessuno. Si vede che sono stata più fortunata di lei, nella scelta del sindacato.
Settembre 21st, 2014 at 04:09
Condivido assolutamente e in ogni virgola.
Settembre 21st, 2014 at 09:01
Alimentiamolo questo bulimico scontro sociale, invece che cercare le cause combattiamo i sintomi, dividi et impera.
Settembre 21st, 2014 at 09:21
Il sindacato effettivamente è brutto, ma se ci distraiamo a guardare questo particolare è perché non riesce più a darci garanzie in cambio della sua bruttezza. Credo che fosse brutto anche prima, ma almeno otteneva risultati. D’altra parte un sindacato funziona soltanto in particolari sistemi produttivi, nel 1700 non esisteva e non è detto che nel 2100 esisterà ancora. Il sindacato è uno strumento e indignarsi a volte ha soltanto un effetto consolatorio.
Settembre 21st, 2014 at 10:41
E ora ti prego, il prossimo post si intitoli “Il sindacato che vorrei”, perché senza sindacato è una tragedia, senza se e senza ma.
Settembre 21st, 2014 at 18:57
Il sindacato che conosco io parla per slogan, utilizzando gli stessi slogan di 40 anni fa: “lotta dura” e poco altro.
Il sindacato che conosco io vede tutto il mondo come una fabbrica, che se scioperi si ferma, e non capisce le logiche della società dei servizi e della pubblica amministrazione.
Il sindacato che conosco io ha vinto soltanto le battaglie per il parcheggio aziendale, ma non ha mai fatto un passo per i lavoratori precari.
Ah no, lo ha fatto, a parte che questi si iscrivessero al loro sindacato anziché a quello degli altri.
Settembre 21st, 2014 at 20:25
@Marta: il sindacato che conosci tu non ti ha aiutato. Ha semplicemente svolto un’attività per cui è profumatamente remunerato dallo Stato visto che i Patronati ricevono decine di milioni di euro per svolgere servizi che dovrebbero esser erogati dall’INPS. Casualmente l’INPS, il cui CDA è da sempre di nomina sindacale, non riesce a svolgere tali funzioni e le delega ai Patronati dietro lauto compenso.
Settembre 21st, 2014 at 21:03
Berlusc@ni, pardon M@ntellini ha pienamente ragione, sindacato brutto. Ma per fortuna con le leggi sul lavoro che han fatto centrodestra e centrosinistra i sindacati non avranno più potere e saranno solo un brutto ricordo. Grazie al cielo c’è l’estetica.
Il sindacato è un concetto vecchio, la massimizzazione del profitto è la semplicità, un campo di lavoro e un fucile, e chi lavora di più si guadagna la libertà. Devono impararlo fin dalla prima infanzia: l’educazione e l’insegnamento sono una gara. Vince il maestro più meritevole, quello che sforna più berlusc@ni e m@ntellini.
Settembre 21st, 2014 at 21:17
vedete, persino un personaggio come Beppe Grillo sa distinguere ‘sindacati’ da ‘landini’, cosa che nemmeno il M@strolindo M@ntellini riesce più a fare, e fuori tempo massimo. Ma questo è solo un aspetto. Per il pinochetiano M@ntellini: tutto quel che resta è una ‘torta ammuffita’, e questa è un’idea fascista.
Settembre 21st, 2014 at 22:04
Di solito quando in tv passano la notizia di un capomafia arrestato, la lista dei reati è molto più corta.
Settembre 21st, 2014 at 22:17
La tv dei partiti governativi, come nelle dittature. Che simpatico Paese antieuropeista! L’accettazione della pesante limitazione della democrazia in cambio dell’appartenenza
Settembre 22nd, 2014 at 10:31
Direi che ormai Mantellini è pronto per andare con la Serracchiani la Boschi e la Madia a far parte della squadra di governo…. Come si caaaambiaaaa per non moriiiireeeeee…..
Settembre 22nd, 2014 at 10:59
@cla van: mi raccomando tu e Frank vi siete poi ricordati di iscrivervi ad un sindacato, come vi avevo raccomandato qualche mese fa? Fatelo, e’ importante, iscrivitevi al sindacato, pagate la quota, andate alle assemblee, fate gli scioperi che saranno proclamati,andate alle manifestazioni cittadine, regionali, nazionali che saranno organizzate, sottoscrivete le raccolte di fondi che saranno organizzate per sostenerle, e’ importante che tu e Frank sosteniate il sindacato, in questo momento che Renzi lo attacca, la destra lo attacca, fallo tu e Frank, diventa un po’ più’ sindacalista…
Settembre 22nd, 2014 at 11:27
Io andrei oltre, il sindacato ha colpa anche del traffico, che sinora è stato ingiustamente accusato di essere lui il vero problema dell’Italia.
Settembre 22nd, 2014 at 11:39
@Mante: possibile che non voglia capire che il lavoro si crea per decreto, che se le aziende perdono commesse, il padrone sfruttatore deve assumere gli eventuali esuberi nella propria sontuosa magione come personale di servizio e che se un’azienda perde soldi, prima che a qualcuno venga in mente di chiuderla, bisogna espropriare tutti i beni del tiranno sfruttarore e della sua famiglia fino al 13° grado.
Poi non esistono fannulloni od assenteisti ma solo persone che esercitano un sacrosanto diritto all’insoddifazione. Come mi ha spiegato uno sul Post, se in un’azienda c’e’ un fannullone non può essere cacciato perche’ la colpa non è sua ma dell’ufficio del personale che nei colloqui di assunzione non si è accorto di avere a che fare con un poco di buono.
Settembre 22nd, 2014 at 12:18
ed è vero: il modello marchionne non è nemmeno un trasferimento di produzione dove la manodopera costa meno, a Detroit costa più che in Romania, e la Romania è anche più vicina.
No, il modello Marchionne si crea per decreto governativo, da un prestito miliardario statale. E un grandissimo spot elettorale.
Quindi possiamo affermarlo senza più dubbi: ‘il lavoro si crea per decreto’
Settembre 22nd, 2014 at 12:42
recita un antico proverbio “se dai del pesce in faccia ad un uomo, quello pescherà due volte”
Settembre 22nd, 2014 at 12:56
@Pier Luigi Tolardo
“il capo fa un rimprovero e tutti fuori”
Senza offesa, ma questa era delle caz…te che rendevano il sindacato estremista.
Forse oggi (ma anche ieri e l’altro ieri) i sindacati sono considerati poco o niente rispetto a prima anche perché per anni e anni siamo andati avanti a proteste e scioperi a raffica senza alcun criterio apparente. Il sindacato che piacerebbe a me è quello che se decide lo sciopero paralizza veramente il settore interessato, come succede per esempio con l’IG Metall, che sciopera solo quando serve e allora si che si sente.
E’ vero che lì hanno la Mitbestimmung ma è anche vero che se da noi non c’è anche i sindacati hanno le loro responsabilità.
Settembre 22nd, 2014 at 13:17
ah ah ah
l’articolo che accusa Casaleggio di complotto, ‘eminenza grigia’
è nella sezione ‘PALAZZO’
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M5S, la nuova stella è Davide…
mentre al PALAZZO c’è Renzi con l’apparato ex berluscone
Settembre 22nd, 2014 at 13:41
Non era una nostalgia di quel tempo del tutti fuori,un sindacato estremista non regge più’ e forse nemmeno allora, un sindacato che non dice mai no, che beve tutto, che accetta tutto perché’ e’ moderno e necessario alla fine diventa inutile, non serve ai lavoratori e le controparti invece di apprezzare la tua ragionevolezza attribuiscono al sindacato le colpe di tenere bassi i salari o di creare troppo precariato…è’ evidente che in Italia come spesso accade si e’ passati dal troppo duro al troppo molle…se non c’ e’ la cogestione non è’ perché’ il sindacato non la vuole o non lo vuole, in Gemania la Spd e la sinistra Cdu l’ha voluta perché’ il sindacato era forte ed anche un po’ estremista con leggi che gli industriali tedeschi avversarono duramente anche con scandali contro Brandt. In Italia la politica non ha mai voluto la cogestione per non inimicarsi i grandi gruppi industriali e certo al Pci non interessava , ma quando le imprese pubbliche sono state privatizzate, nessun politico ha vincolato la vendita al rispetto di quei diritti di informazione e consultazione allora previsti.
Settembre 22nd, 2014 at 15:02
@pierluigi tolardo: invece mi raccomando tu comincia a lavorare 15 ore al giorno per 600 euro al mese che tanto le lotte sindacali non sono servite a niente… e non osare più chiedere diritti sul lavoro che se no sei naive e idealista….
Ma che discorsi state a fare? E’ chiaro che sindacati come la cisl e la uil che appena possono simettono a 90 gradi non servono assolutamente a niente ma da qui a dire che del sindacato non c’è bisogno… vi ricordate come era prima delle lotte sindacali? mi sembra veramente di sognare… e voi sareste di sinistra?
Settembre 22nd, 2014 at 15:45
Posso consigliare una lettura?
http://www.fucinaeditore.it/it/libri/alfa-romeo-la-tela-di-penelope
Settembre 22nd, 2014 at 15:54
@ cla van Poiché’ e’ 32 anni che lavoro, da 31 pago il sindacato e faccio gli scioperi e non ho fatto una gran carriera così’ , vorrei che tu e Frank da domani vi iscriveste al sindacato, quello che volete e vi metteste a lottare anche voi, tu e Frank, ok! Da domani, non voglio sentire più’ storie, da domani…
Non devi essere di sinistra o di destra, del5 Stelle o comunque sono affari tuoi, devi essere del sindacato @van clan , tu e Frank, se no verrò’ a casa tua e sarò’ violento, molto violento, cioè’ farò’ i bisogni nel tuo wc e non tirerò’ l’acqua, niente manganellate perché’ so che tu non vuoi…
Settembre 22nd, 2014 at 18:24
Sindacati brutti. Ma erano gli stessi in piazza contro Berlusconi con Cofferati per l’articolo 18. L’opportunismo cambia le priorità, e le ideologie. In piazza c’è Grillo e Berlusconi è alleato, e la mafia ogni tanto chiede qualcosa in cambio dell’appoggio.
C’è chi conta sull’americanizzazione e ha sempre auspicato la fine dell’ideologia. Dipende, è tutto relativo
come una vignetta di Quino (anni 80), le persone sprofondano nel pavimento dentro grosse buche. Sembra il terrorismo del baratro e delle lacrime e sangue che han gonfiato la paura e quell’insolito 41% elettorale
un uomo aggrappato sull’orlo “ma lei come fa a non sprofondare in questa crisi?”
risponde l’altro, placidamente, vestito in modo elegante “eh, dipende… lei su chi sta poggiando i piedi?”
Gli argentini come Lavado e Bergoglio sanno molto bene quel che vuol dire, umanamente, questa semplice vignetta. L’umanità perduta.
Settembre 22nd, 2014 at 18:38
Pier Luigi Tolardo dice:
settembre 22nd, 2014 at 15:54
un’offerta che non si può rrrifiutare
molto molto violento
Settembre 22nd, 2014 at 19:12
la domanda sorge lubrana: che c’entra Marchionne? Contro l’articolo 18 è è Renzi, il legislatore. E ricordiamo anche di cosa si sta parlando: soldi in cambio di un diritto. Quindi chi ha più soldi ha più diritti .. per legge.
il tizio che vota Renzi e consiglia di iscriversi al sindacato e lottare mi ricorda una storia
la storia di una mazzetta da 20 milioni di lire. Il corruttore è un certo Francesco Cavallari, imprenditore barese poi condannato per mafia. Il corrotto è un certo D’Alema.
Si scoprì poi che il Cavallari aveva una squadra di picchiatori molto molto violenti in funzione antisindacale.
Settembre 22nd, 2014 at 19:28
Poletti, ad esempio, il boss delle coop (a proposito della promessa della legge sul conflitto d’interessi), e la sua proposta per un precariato a vita per tutti con la promessa di ammortizzatori sociali crescenti. Perchè non credere alle promesse? Sarebbe da estremisti. Ok, affare fatto, ci piace tantissimo questo neoliberismo socialista per tutti, qui la mano, cominciamo però dal’implementazione degli ammortizzatori e con la promessa di flessibilità crescente, prima uno e poi l’altro, tanto è lo stesso no? carota o bastone, allora prima la carota con la promessa del bastone.
E, un po’ di anamnesi, gli stessi ammortizzatori cancellati maggicamente dalla riforma Biagi, ma per un altro progetto politico, contro lo stesso Biagi, ucciso due volte, e dagli stessi estremisti governativi.
Comunque divertente il Cofferati che questa mattina ha ricordato che Ichino quando era renzianamente gggiovane era molto più a sinistra di lui, ma molto molto a sinistra, un estremista.
Forse certe persone rimangono estremiste pur cambiando colore. L’unica costante morale (vvvecchia come il mestiere più antico, e che non è nemmeno la prostituzione)
Settembre 23rd, 2014 at 00:21
Non votate per Renzi, tu Philos, Frank e neanche tu @clan va, forse neanche lo voterò’ più’, magari voterò’ il 5 Stelle come fa Frank e Daniele Sani, però’ una cosa certa: tu Philos, tu Frank e tu Cla Van iscrivitevi ad un sindacato, gettate le menate e metteti a lottare, se no. Vi darò’ un sacco di manganellate, virtuali e non virtuali, a tutti e 3 e se mi direte che sono fascista non me ne fregherà’ niente, mi farà’ piacere e poi vi darò’ delle altre mazzate!
Settembre 23rd, 2014 at 00:32
A Tolardo fa piacere il manganello, e lo prova su se stesso come l’ombrello di Altan.
Però poteva dirlo prima santocielo. Lubrificante in omaggio.
Settembre 23rd, 2014 at 00:37
ma no, ma perchè fascista.. Tolardo rappresenta il vero democratico italiano del ventennio
Settembre 23rd, 2014 at 00:57
Ah, Tomas: il consiglio di iscriverti al sindacato e lottare vale anche per te, soprattutto per te Tomas che sei nuovo, e se ti iscrivi ti darò’ tanti baci! Come nei film dei telefoni bianchi..
Settembre 23rd, 2014 at 07:57
In questo periodo va molto di moda prendersela con il sindacato, origine ormai di tutti i mali italiani. Averlo saputo prima avremmo evitato di prendercela con la burocrazia onnipresente, l’enorme evasione fiscale, la giustizia inefficiente e inefficace, le mafie predatorie, la corruzione e i suoi costi, gli sprechi di risorse pubbliche, le infrastrutture medievali del paese, l’arretratezza tecnologica, ecc. Tutta colpa del sindacato.
Ma credo e spero che passerà anche questa, nella sua lunga e onorevole storia il sindacato ha combattuto e vinto avversari ben più degni e difficili dell’attuale presidente del consiglio. Basta aspettare che passi la moda, fra un po’ troveremo un’altro nemico da combattere. L’importante è sviare l’attenzione degli italiani, hai visto mai che comincino a prendersela con i veri responsabili.
Settembre 23rd, 2014 at 09:37
ma esiste un sindacato a cinquestelle oppure è contro la logica “uno vale uno”? (la domanda è seria. Abbiamo persino il sindacato azzurro, l’UGL ex CISNAL…)
Poi detto tutto questo mi sa che la polemica contro il sindacato sia equivalente a quella contro la politica, che equipara i soliti noti sempre intervistati dai giornali a quelli che si fanno il culo sul territorio. Ma se è vero che un terzo degli italiani pensa che sarebbe meglio una dittatura, tutto torna.
Settembre 23rd, 2014 at 10:10
Fortunatamente conosciamo sindacati diversi.
Settembre 23rd, 2014 at 11:49
capisco l’eccitazione politica ma datti una calmata Tolardo o con questa storia del manganello chiamo i carabinieri e rischi un TSO… Tanto per continuar ad esser in una Repubblica democratica
per quanto riguarda la lotta, tutto puoi togliere agli italiani fuorchè la TV. Continua pure a votar Renzi e a lottare per controllare il cinegiornale, perchè quando finirà il tuo vigliacco carosello qualcosa cambierà, e certamente in meglio
Settembre 23rd, 2014 at 12:03
@PierLuigi tolardo: ti stai Fidelizzando nel senso che stai diventando come Fede iniziando a storpiare i nick… 1. Che ne sai se sono iscritto o meno al sindacato e combatto o meno?
2. Sei iscritto al sindacato? Da 31 anni? Bravo… ma se hai sempre fatto questi discorsi minimo sarai iscritto alla Cisl o alla Uil i famosi sindacati a 90 gradi… poi onesatmente le battute sul bagno sono abbastanza squallide… ma d’altronde sarà colpa del fatto che sei iscritto da 31 anni al sindacato… peccato dai tuoi commenti precedenti ti facevo una persona più intelligente, magari con cui non ero d’accordo ma intelligente, questi ultimi commenti mi fanno un po ricredere…
Settembre 23rd, 2014 at 12:28
@cla van : se sei iscritto ad un sindacato ,qualsiasi sia, poiché” comunque CGIL-CISL-UIL le grandi lotte le hanno fatte o non fatte insieme, ti rispetto, se sei iscritto a Cobas e Cub ti rispetto, se non sei iscritto ad un sindacato fallo al più’ presto, così’ solo avrai il mio rispetto, se non ti interessa averlo iscriverti lo stesso..è basta! Non bisogna essere intelligenti, bisogna essere iscritti, e’ importante…
Settembre 23rd, 2014 at 12:57
@Philos : la denuncia ai Carabinieri la farai con il nome Philos? Tu denuncerai una persona in carne ed ossa che avrebbe minacciato un nickname di cui non può’ conoscere in nessun modo identità’ e indirizzo?Fai pure, e’ evidente che se tu fossi una persona vera, unica, e non 1000 nickname non mi permetterei nemmeno di scherzare…Lo faccio, scherzo, anche tu tante volte hai usato termini come dittatura, violenza ,manganello, riferiti a persone molto piu’ miti di me,perché’ penso che tu e gli altri nickname abbiate spesso esagerato nell’ accusare tutti gli altri di nefandezze inesistenti , a c….te ogni tanto si risponde con c….te, non sarà’ molto intelligente, ma di intelligenza ne ho meno di te e cerco di usarla anche per altre cose…
Settembre 23rd, 2014 at 13:38
@.mau.: sarebbe splendido un sindacato stile M5S dove uno vale uno e i numeri sono trasparenti. Sai quanti altarini consolidati crollerebbero ?
Settembre 23rd, 2014 at 14:28
@andrea61: e cosa vieta di fare un sindacato stile M5S? Se è stato fatto M5S, non vedo una grande differenza logica nel fare un sindacato a cinque stelle.
(non sto scherzando: è vero che le regole per la composizione delle RSU favoriscono la Triplice che non deve cercare le firme per partecipare alla votazione, ma mi pare che per le elezioni M5S non abbia avuto problemi a trovarle)
Settembre 23rd, 2014 at 14:37
@.mau.: se fossimo uno paese normale, caduto l’ostracismo ultradecennale della CGIL, verrebbe fatta una legge seria sulla rappresentanza sindacale. Aiuterebbe a mettere ordine nelle relazioni industriali, darebbe maggiore autorevolezza ai sindacati stessi e si eliminerebbe un elemento di caos.
Siccome però sarebbe cosa buona e giusta, ho la forte convinzione che non verrá fatta.
Settembre 23rd, 2014 at 15:21
Già fatto andrea61, le oo.ss. e Confindustria hanno già firmato il testo unico sulla rappresentanza sindacale (che è un buon testo) e non c’è stato nessun ostracismo da parte di chichessia.
Settembre 23rd, 2014 at 16:37
È giusto parlarne ma curioso che tanti se ne accorgano Ora, veramente curioso….
Settembre 23rd, 2014 at 16:38
Potrebbe sostituire la parola sindacato con la parola politico o amministratore o imprenditore o giornalista e vedere che l’esercizio di qualunquismo funziona ugualmente. O ciò che scrive è un poco strumentale o Lei è in buona fede e, semplicemente, frequenta persone non degne.
Settembre 23rd, 2014 at 16:57
Ernesto, la cosa mi fa molto piacere ma fino a Cofferati la CGIL si era sempre opposta a qualsiasi norma sulla rappresentanza sindacale.
Settembre 23rd, 2014 at 19:20
@andrea61: non hai risposto alla mia domanda.
Settembre 23rd, 2014 at 19:25
@.mau.
Non c’è nelle FAQ :)
Settembre 23rd, 2014 at 20:49
@mORA: nema problema, basta che sia messa agli atti la non-risposta.
Settembre 24th, 2014 at 08:52
@andrea61: è vero quello che dici ma Cofferati ha finito il suo mandato 12 anni fa e da allora le cose sono cambiate parecchio, pensa che il partito guidato oggi da Renzi allora si chiamava democratici di sinistra ed era guidato da D’Alema prima e Veltroni poi.
Settembre 24th, 2014 at 10:29
@Ernesto: per la domanda non ho capito quale fosse. In ogni caso, ribadisco: sono molto contento e vedo positivamente che si sia giunti ad un accordo sulla rappresentanza sindacale. Noto però con dispiacere che l’accordo è intrinsecamente limitato perchè non ha valore imperativo ( legge) e perchè vale solo per il settore privato.
Il mio sogno è un sindacato unico che faccia il proprio lavoro, ovvero che si occupi di salari e di contratti lasciando stare la politica. Sarebbe un sindacato molto più forte e più credibile.
Settembre 24th, 2014 at 11:31
@andrea61: provo a ripetere la domanda scritta in grassetto.
e cosa vieta di fare un sindacato stile M5S?
Settembre 24th, 2014 at 11:45
@.mau. : non lo so, ma se nessuno ci ha mai pensato o ci è riuscito evidentemente ci sarà un motivo. Forse perchè l’uno vale uno del M5S in realtà è una bufala o forse perchè un approccio utopistico mal si addice ad una entità che deve poi prendere decisioni concrete ogni giorno.
Comunque hai ragione quando evidenzi la differenza tra quanto accade in perifieria con sindacalisti che si fanno il mazzo e spesso firmano accordi aziendali innovativi nonostante il “centro” predichi diversamente ma proprio questo mi conferma che i leader sindacali dovrebbero essere molto meno impegnati sul fronte politico e del potere spiccio e pensare invece di più a quelli che sono i compiti primari di un sindacato, ovvero salari e contratti lasciando gli altri temi alle sedi istituzionalmente deputate, ovvero la politica.
Settembre 24th, 2014 at 16:49
Il sindacato di Tolardo dev’essere proprio quello che conosce Mantellini.
Dal tono di Tolardo non sembra proprio che stia -scherzando- come non scherzavano il D’Alema e il mafioso Cavallari.
Quindi uomo avvisato (persona fisica).
Non ho mai minacciato il manganello per qualcuno, nemmeno per -scherzo-
Il controllo televisivo è politicamente un manganello (per le ragioni espresse da Pasolini), il PD si è semplicemente sostituito a Berlusc@ni e M@ntellini è in tutta evidenza pinochetiano, tutt’altro che mite.
P.S.
Per quanto riguarda il nick è un’interessante esperimento di spersonalizzazione, per concentrare l’attenzione su stile e contenuto, ovvero: sul merito. (M@ntellini infatti capendo poco di internet ha interpretato subito negativamente e preconcettualmente questa modalità)
Settembre 24th, 2014 at 16:59
In alcuni Paesi, ad esempio scandinavi, sono quasi tutti iscritti al sindacato, e mi pare siano quasi solo sindacati di categoria e non di partito. Quindi mi par sbagliato immaginare un sindacato del M5S, bisognerebbe invertire questa tendenza. Il sindacato non dev’esser legato ad alcun partito.
Altrimenti col declino della partitocrazia, in favore di un personaggio televisivo autoritario e apolitico (prodotto dalla stessa partitocrazia), si potrebbe assistere alla totale soppressione dell’istituzione del sindacato. In una distorsione retorica ‘nuovo-vecchio’
Settembre 24th, 2014 at 17:14
In Germania, in Inghilterra, in Svezia ci sono molti sindacati di categoria che poi sono legati fra di loro in patti federativi. In Germania il sindacato unitario ha una maggioranza socialdemocratica ed una minoranza democristiana, ad esempio per molti anni il migliore amico di Kohl era il segretario generale aggiunto della DGB, un sindacalista dc. In genere i governi Cdu si scontrano di più con il sindacato ma anche Schroder cancelliere socialdemocratico ebbe un bel match. In Svezia, Norvegia,
Settembre 24th, 2014 at 17:19
Danimarca, i sindacati sono legatissini alla socialdemocrazia, il futuro Premier dei socialdemocratici svedesi era un anno fa il segretario generale del sindacato. Anche in Gran Bretagna le Trade Unions fino a Blair hanno avuto un legame strettissimo con il Labour Party, da loro fondato, ma poi Blair si è scontrato , oggi però Miliband ha vinto con l’appoggio dei sindacalisti che hanno convogliato i loro voti, anche se non è più come prima di Blair che chi era iscritto ai sindacati aveva automaticamente la tessera del Labour. E’ normale che ci sia un forte rapporto fra schieramento politico progressista e sindacato, anche se fanno due mestieri diversi, anche in Italia è stato così, la divisione sindacale andrebbe superata, non c’è più il comunismo, ma un partito di sinistra come il Pd non dovrebbe cercare lo scontro con il sindacato ma un dialogo e una collaborazione.
Settembre 24th, 2014 at 19:24
@philos: stile M5S non significa necessariamente legato a M5S.
Settembre 24th, 2014 at 19:44
.mau
d’accordo