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Dopo il patatrac comunicativo legato al nuovo disco degli U2 regalato da Apple ai suoi utenti (ne ho scritto un paio di giorni fa sul Post scatenando le peggio reazioni) oggi Apple ha reso disponibile una pagina per consentire di cancellare il gradito regalo musicale ai molti che hanno dichiarato di non volerlo. Speriamo che un simile inciampo da marketing di bassa lega non si ripeta in futuro. Non vorremmo – come in questo caso – dover utilizzare l’optout verso la musica che non ci piace piuttosto che continuare placidamente a sceglierla di persona fra quella che ci piace.
In ogni caso è curioso notare come la rimozione di un simile contenuto assomigli molto ad una pratica di purificazione gentilmente offerta da Apple (un altro tassello dell’effetto reputazionale negativo scatenato dall’operazione). Come se gli U2. per stessa ammissione di Apple, fossero un virus. O un malware, o un’altra cosa orribile che vogliamo tenere lontano da noi.

14 commenti a “Se gli U2 sono un malware”

  1. claudio dice:

    La morale è che non siamo mai contenti:

    http://imgur.com/UpDveYj.jpg

  2. nicola dice:

    @claudio
    C’è una differenza sostanziale, fra 2004 e 2014. Ieri eravamo noi a cercare la musica, oggi è la musica a cercare noi. Un cambio di prospettiva notevole, non credi?

    @mantellini
    Ma nei commenti sul ilPost non dicono in molti che non hai capito nulla di quello che ha fatto Apple? Se è vero che non hai capito nulla, come mai questa marcia indietro?

  3. nicola dice:

    Le domande per Mantellini erano ironiche, ovviamente.
    (Ma il tag \ non lo prende? (ora ci ho messo il “\”) )

  4. mORA dice:

    Dice che hanno capito?

    http://9to5mac.com/2014/09/15/ilifeiwork-ios-apps-to-come-pre-installed-on-64gb-and-128gb-iphone-66-plus/

  5. nicola dice:

    @mORA
    No, non hanno capito. Ma le osservazioni di Mantellini non erano aria fritta, come qualcuno sosteneva nei commenti de ilPost.

  6. Renato dice:

    C’è un aspetto tecnico ed uno di comunicazione.
    Sull’aspetto di comunicazione pare che la percezione sia polarizzata. Io vorrei approfondire l’aspetto tecnico. Se capisco bene Apple ha collocato un file/contenuto nello spazio di storage del cloud (il download opzionale si riferiva solo al trasferimento sul device – corretto?).
    I termini contrattuali contemplano questa possibilità?
    La modalità “gift” non abilita già questo scenario quando io regalo un contenuto ad un amico (Apple accede in scrittura alla porzione di storage di un utente)?
    L’operazione di Apple non è assimilabile all’acquisto di un utente per donare un contenuto?
    Se Dropbox (che non vende contenuti) per festeggiare i suoi primi 7 anni avesse affiancato al file “This is your Dropbox.txt” una copia dell’ebook “Vista da qui”, avrebbe violato i termini d’uso?
    Prima di avere un’opinione vorrei capire cosa è tecnicamente accaduto. Poi concordo che vi sono dinamiche legate al contesto che possono portare ad altre considerazioni.

  7. Battilani dice:

    I commentatori e i commenti del Post peggiorano di giorno in giorno. Peccato.

  8. sergio dice:

    Ho visto che c’è effettivamente un po’ di gente su Twitter che ha lamentato il fatto che le canzoni si siano automagicamente caricate sui loro telefoni.

    Strano: io ho dovuto smanettare non poco per trovare il sottomenù per scaricare un album già acquistato…

  9. mORA dice:

    @nicola

    Non ho detto che le osservazioni di Massimo fossero aria fritta, anzi io sarei stato ancora più duro di lui nel giudicare questa iniziativa.

    Dico che non credo sia finita lì.

    Io comunque ho scaricato l’album perché dopo aver tanto sentito parlare degli U2 mi sono detto che potevo provare ad ascoltarli gratis.

    Beh, robetta, che giusto gratis.

  10. cla van dice:

    scusate ma:
    1. gli apple maniacs che mettono tutta la loro roba su ICloud che , come visto recentemente, è anche facilmente hackerabile, si lamentano della privacy?

    2. Mi dispiace ma sono d’accordo : uno ti fa pervenire un buono regalo se non lo vuoi lo butti via…

    Morale della favola? Cari Apple maniacs vi meritate tutto quello che vi capita e io fossi nell’Apple direi “non volete regali? Bene d’ora in poi vi aumento anche il costo di qualunque servizio” (come se già costassero poco…) tanto sembra che gli utonti Apple gradiscano solamente quando la Apple fa pagare tanto…

  11. nicola dice:

    @mORA
    Scusami, l’osservazione che Mantellini non parlasse a vanvera era rivolta ai commentatori contro su ilPost.
    @all
    Fino a quando si dividono il user-Apple dai non-user-Apple, si disquisisce se la musica stia sui server Apple o sul proprio telefono, si perde un poco il problema che ha sollevato Mantellini: al di là del TOS sottoscritto, i servizi che ci mettono a disposizione i grandi attori commerciali sono “cosa nostra”, almeno un poco, o noi facciamo *solo* “carne da macello” (=siamo un prodotto)? E se fosse vero il secondo caso, chi offre il servizio si fa una pessima reputazione o tutti sono felici? Se tutti sono felici, non notate ci sia stato un cambio di prospettiva notevole rispetto a 10 o 20 anni fa? (Poi uno può anche decidere che va tutto bene così, però che almeno sappia di essere un prodotto. Consapevolezza, prima di tutto.)

  12. Bruno Anastasi dice:

    Caro Massimo, ancora grazie per questa ennesima, brillante, lucidissima osservazione (io, se qualcuno mi facesse passare per un fan di qualcosa che non ho scelto personalmente di apprezzare ed esibire in pubblico, lo andrei a cercare a casa …): mi aspetto grandissime cose dal tuo libro, l’ho già preso (è arrivato il 28) ma non l’ho ancora iniziato perché sto finendo un mattone che per tigna mi ostino a non abbandonare.

    No, stavo pensando, a proposito della filosofia Apple/iTunes/MySky/Netflix etc. (hai a disposizione una collezione immensa di musica e cinema, ma non la puoi scaricare e “possedere”): ma quando la tecnologia (fibra ottica etc.) consentirà di spedire via mail ai nostri amici 100 film in HD in un solo messaggio, cosa faranno, ci controlleranno la posta per bloccarcela?

  13. Favadaronne dice:

    Segate da viziati

  14. L’annuncio di Apple del 10 settembre | eDue dice:

    […] MANTELLINI, Massimo – Se gli U2 sono un malware – manteblog […]