L’intervista a Gianroberto Casaleggio che Serena Danna ha firmato oggi su La Lettura (un grosso errore del Corriere quello di seppellirla nell’inserto culturale) è secondo me una mezza intervista importante. Mezza perché è stata fatta via mail e osservandola da un lato, il lato delle risposte di Casaleggio, gli aspetti propagandistici e ambigui risultano ampiamente prevalenti, tanto che qualcuno commentandola, ha immaginato una qualche forma di asservimento giornalistico in cambio dello scoop. A me personalmente non pare. Le domande del Corriere invece erano molto buone (sono state spedite molte settimane fa) e toccavano alcuni punti importanti della recente esperienza online del M5S. In molti casi Casaleggio ha evitato di rispondere, in altri ha dato informazioni interessanti (per esempio sulla famosa piattaforma software del M5S che rispetto ai progetti iniziali si sta rapidamente trasformando in qualcosa d’altro dai connotati assai meno rivoluzionari). Colpisce poi un utilizzo ossessivo del termine trasparenza che invocata da un signore che non ha mai accettato di sottoporsi ad una qualsiasi contraddittorio pubblico è piuttosto paradossale. Così come, sorvolando ampiamente sui deliri di Casaleggio riguardo alla democrazia elettornica, è paradossale e comico che Casaleggio avvalori l’ipotesi secondo la quale Google e Amazon rischiano di essere “una minaccia per il libero mercato e per una equa distribuzione di risorse”. Perché se le cose stanno così gli Adsense e i banner Amazon che tappezzano il blog di Grillo cosa sono? Sprezzo del pericolo o intelligenza col nemico?
Giugno 24th, 2013 at 01:48
A me il suo “il referendum propositivo senza quorum” fa paura (perché non dobbiamo scordare che siamo pur sempre in Italia). Se a questo aggiungiamo “l’abolizione del voto segreto” e il “vincolo di mandato” per il parlamentare possiamo dire ciao ciao alle poche e scarse garanzie di onestà intellettuale che il cittadino elettore ha da coloro a cui delega il potere.
Ma per fortuna poi ha citato Nicholas Negroponte a mo’ di profeta, e mi sono fatto una sana risata.
Giugno 24th, 2013 at 05:24
anche ” Internet diventerà come l’aria, come profetizzò Nicholas Negroponte» merita di essere ricordata, soprattutto se penso a quella inquinata
Giugno 24th, 2013 at 09:04
Onestamente sta diventando insopportabile sentire certe cose: non volete la democrazia elettronica? Avete paura del referendum propositivo perchè siamo in Italia (frase altamente classista e razzista)? Bene… tenetevi allora i vari Scillipoti e Pd che vota a favore degli F35 e contro l’articolo 18 o minacce al governo per i risultati giudiziari di una persona… Io è già un po che lo prpongo, dividiamo l’italia in 2 una guidata da questa democrazia “rappresentativa” (mettiamoci le virgolette va…) e l’altra in cui c’è una democrazia più diretta… ognuno libero di andare dove vuole…
Giugno 24th, 2013 at 09:20
Che Casaleggio sia un personaggio ambiguo é sotto gli occhi di tutti, ma credo che andrebbero contestati – come ha fatto Mantellini – i contenuti. Personalmente non sono d’accordo sulla paura dei referendum senza quorum (sarebbe ora che il “non voto” diventasse “non decido”), anche se alzerei il numero di firme necessarie da 500mila a 1milione (del resto la popolazione é aumentata dalla Costituzione). Sulle proposte riguardo i parlamentari la mia opinione è che a volte le cure sono peggiori dei mali… Resta comunque il fatto che oggi conviene spesso a un eletto cambiare gruppo, e non solo per quelli del M5S.
Giugno 24th, 2013 at 09:26
Dimenticavo: sulle interviste via email, a volte per chi le fa é una necessità (distanza, lingue, tempo, ecc..) e in assoluto non ci trovo niente di male. Ma é evidente che hanno una freddezza e una “chiusura” che rendono l’intervistato, paradossalmente, meno protetto. Perché perde quel pizzico di umanità che una chiacchierata diretta può restituire. In questo caso per Casaleggio, che già da se non brilla per simpatia, mi é sembrato un involontario autogol. Uno dei maggiori difetti dei rappresentanti del M5S é l’apparire saccenti e antipatici. E l’apparato mediatico ci va a nozze…. Questa intervista é l’ennesimo errore di un post elezioni disastroso….
Giugno 24th, 2013 at 10:54
@cla van
Quella democrazia che citi e che ti piace nella storia c’è già stata, si chiamava Fascismo, Nazismo, Comunismo e ha fatto molti più danni del Scilipoti di turno…
Giugno 24th, 2013 at 11:10
@gregor scusa ma il termine fascismo e/o nazismo mi sembra molto più corrispondente all’attuale stato delle cose dove dall’alto decidono quello che noi dobbiamo fare e se così non è o qualcuno cerca di contestare si fanno, ad esempio, leggi per mettere in carcere chi interrompe manifestazioni politiche… quello a cui mi riferivo io è gia successo si ma in Grecia un po’ di tempo fa…
Giugno 24th, 2013 at 11:32
@Cla Van
sei fantastico. Dici che la mia frase è classista e razzista e poi proponi di dividere l’Italia in 2. No veramente, ho riso forte.
Giugno 24th, 2013 at 12:29
Fermo restando che l’attuale sistema, nel quale eleggi tuo malgrado dei rappresentanti da quali tutto vorresti tranne che essere rappresentato, è un esempio di democrazia difettosa, noto con rammarico che si persevera nell’attribuire allo strumento (il web) il valore assoluto di democrazia e libertà di partecipazione.
Giugno 24th, 2013 at 12:30
cervellini fritti disidratati alla fermata del treno
https://www.youtube.com/watch?v=yGPikMkqr3M
Giugno 24th, 2013 at 15:30
[…] Serena Danna intervista, dicono “by email”, il contemporaneo, non clandestino Casaleggio. Capisco che ormai questo e’ un world wild web […]
Giugno 24th, 2013 at 18:22
@gregor la mia non è una frase razzista è semplicemente un dire se siete felici di questo governo fatevi comandare da lui, chi non è d’accordo si fa governare diversamente… non ci vedo niente di razzista… mentre invece nella frase siamo in Italia è insito un giudizio negativo sugli Italiani e sulla loro mentalità… non mi sembra siano proprio sullo stesso piano…
Giugno 24th, 2013 at 23:25
@cla van
se siete felici di questo governo fatevi comandare da lui, chi non è d’accordo si fa governare diversamente…
fantastico! applichiamolo anche al calcio, chi ritiene che la juve ruba si crea il suo campionato, così avremo venti scudetti assegnati ogni anno!!!
Giugno 25th, 2013 at 00:32
Ma cosa c’entra, Massimo?*!??
Se anche lui/loro lavorano con Adsense, uno per questo deve rinunciare a dire che vi è un rischio di monopolio? O deve fare il Don Chisciotte e rinunciare a usare Adsense solo perché convinto che vi sia un rischio di formazione di monopolio?
Giugno 25th, 2013 at 08:40
Anche questo post di mantellini poteva essere un mezzo post importante. Poteva. Era partito bene, finalmente dei ragionamenti profondi sulle teorie casaleggiane… Poi invece é franato sulla piccineria dei banner sul blog :(. Tristezza…
Giugno 25th, 2013 at 09:37
@Massimo nell’intervista (che non so se hai letto) Casaleggio si dichiara d’accordo con un giudizio negativo su Google e Amazon (non una semplice questione antitrust). Io se penso che quelle società sono il male non le utilizzo per monetizzare il mio blog.
Giugno 25th, 2013 at 12:52
Il Referendum propositivo potrebbe, dico potrebbe, anche essere senza quorum ma con un forte requisito di firme, almeno il 5%-10% della popolazione e non credo che posa bastare un milione di firme. Per quello che riguarda l’abrogativo credo proprio che cra, vecchia, Costituzione Italiana sia perfetta, per quanto siano prfette le leggi umane.
500 mila firme per chiederlo, almeno iol 50 per cento più uno degli aventi diritto,per abolire una legge e d’altra parte è stata approvata con il 50%+1 degli eletti, bisogna che chi vuole abolire una legge convinca la maggioranza degli elettori ad andare a votare a a votare Si, se no vorrebbe dire che una minoranza di elettori può abolire il lavoro di una maggioranza di eletti , non sono d’accordo che la democrazia diretta sia contrapposta alla democrazia delegata, semmai la democrazia diretta può correggere e controllare quella delegata, tutte e due devono essere per lo meno su un piano di parità.
Molti sono rimasti rimasti male perchè una minoranza oerganizzata ha fatto fallire con l’astensionismo il referendum sulla legge sulla fecondazione assistita ma voglio fare una provocazione ancora più forte. I Radicali raccolgono le firme per il referendum sull’ergastolo, che ormai non scontra più nessuno, io personalmente sono da sempre per l’abolizione e preferirei che avesse il coraggio di farlo il Parlamento ma non mi andrebbe che una minoranza di elettori,che so del 40% ,abolisse l’ergastolo e il 60% poi non si sentisse rappresentato dallo Stato, anche se quel 60% è un po’ forcaiolo e poco garantista….
Giugno 25th, 2013 at 13:05
Casaleggio non mi piace ma ha una sua coerenza: rifiuta il confronto pubblico che rifiuta per definizione i media tradizionali, anche se non si capisce bene se giorbnali e tv non finanziati da imprese, partiti e Stato potrebber essere o non suoi interlocutori…Ha ragione Mante però nel dire che Casaleggioo non ha mai, nemmeno saltando, la mediazione giornalistica accettato un confrontio via chat o via mail con chi non fosse giornalista sul blog di Beppe Grillo.it. Molti deputati l5 Stelle amentano di non poterci parlare, mettiamo che no sia vero, ma se uno non è un deputato 5 Stelle ma un semplice iscritto 5 Stelle può parlarci? Emilio Colombo, appena scomparso, quando era parlamentare dc per molti anni, riceveva chiunque volesse parlargli personalmente nel suo studio di Matera, certo molti gli chiedevano raccomandazioni ma molti altri no, semplicemente volevanmo protestare, chiedere informazioni, cambiamenti…Se io volessi incontrare il Sen. Martelli del 5 Stelle del mio collegio dove lo posso fare? Credo che Casaleggio e molti del 5 Stelle si sentano tenuti a parlare solo con “i loro” iscritti, gli altri sono impuri ma “senza vincolo di mandato” significa che Colombo riceveva anche chi sapeva essere comunista magari con la speranza di convincerlo…e anche i comunisti facevano la stessa cosa…Ho citato Colombo perchè sono convinto che non tutto il vecchio fosse sempre e solo sbagliato, come anche Casaleggio…
Giugno 25th, 2013 at 17:15
Anche a voler dare credito alla concezione della democrazia di Casaleggio, è necessario rispondere a qualche domanda.
Chi gestisce la meravigliosa piattaforma che dovrebbe garantire l’esercizio della democrazia diretta, l’effettività del mandato imperativo e la revocabilità dei parlamentari?
Chi garantisce la segretezza del voto degli elettori?
Chi assicura l’integrità dei risultati delle votazioni da possibili alterazioni?
Trattandosi di gestione dello stato, si dovrebbe pensare ad un ente governativo o simili. Si tratta di un potere molto vasto, che potrebbe facilmente divenire incontrollabile .
Alla fine è preferibile il finto Casaleggio di Twitter.