Sergio Rizzo sul Corriere di oggi spiega alcune cose sul carrozzone SIAE


Quanti lo ritengono un privilegio anacronistico non sanno che la Società degli autori ed editori è anche tecnicamente un gruppo familiare. Al 42 per cento. Nel senso che ben 527 dei 1.257 assunti a tempo indeterminato (il 42 per cento del totale, appunto) vantano legami di famiglia o di conoscenza. Ci sono figli, nipoti, mariti e mogli di dipendenti ed ex dipendenti. Ma anche congiunti di mandatari (cioè gli esattori dei diritti) di sindacalisti e perfino di soci. E poi rampolli di compositori e parolieri, perfino delle guardie incaricate della vigilanza nella sede centrale.

La lista è sterminata, con intrecci che attraversano ogni categoria. Dei 559 entrati alla Siae durante gli anni per chiamata diretta, ben 268 sono parenti. Idem 57 dei 128 reclutati tramite il collocamento obbligatorio. E 55 dei 154 che hanno superato le selezioni speciali. Ma perfino 147 dei 416 assunti per concorso hanno rapporti di parentela.


3 commenti a “Lessico familiare”

  1. alf dice:

    Mante, mi aspettavo commentassi la “indennità di penna”… :)

  2. Gianmarco dice:

    scusate, ma quale diritti d’autore merita più degna tutela che quello del nome? Tramandandosi tra parenti il posto di lavoro, tutelano, appunto, il diritto d’autore del proprio nome.

  3. Pietro Bonanno dice:

    Il “perfino” è satira di fioretto