“La casta dei poverini” è un bellissimo post di Gianluca Briguglia sul suo blog su Il Post.

Ciò vuol dire che in Italia sono tutti scarsi? No. In Italia ci sono anche ricercatori eccellenti. Ma non sono stati scelti perché sono eccellenti. E ne avrebbero avuto il diritto. Questo è il punto che mi preme sottolineare, perché è il nodo culturale di tutta la faccenda e dice qualcosa dell’Italia. In 12-13 anni di esperienza di ricerca professionale, io non ho mai sentito porre il problema di far vincere una persona perché capace, perché eccellente, perché poteva dare qualcosa in più all’istituzione o alla disciplina. Non ho mai sentito dire “non partecipare a quel concorso perché tanto c’è un candidato straordinario, che ha fatto cose nuove e originali, che fa lezione in 4 lingue, che ha un network scientifico mondiale”. Ho sentito solo ed esclusivamente professori usare l’argomento del “poverino”. Poverino è in difficoltà, poverino ha lavorato gratis per me 10 anni, poverino ha insegnato senza prendere un euro, poverino non potrebbe fare altro.


Un commento a “L’argomento del poverino”

  1. ArgiaSbolenfi dice:

    Conosco queste cose da quando mi sono laureato, 18 anni fa. Anzi ai tempi comprai un saggio, “L’università dei tre tradimenti”, che non mi sorprende trovare ancora in stampa. Non farei scommesse su come sarà la situazione al momento di andare in pensione..