Non capisco l’ironia.
Da fastidio che per un periodo dell’anno il fondatore di una delle più grandi invenzioni degli ultimi anni chieda una donazione?
Bah!
A wikipedia si fa solo una donazione senza se e senza ma e dopo aver donato gli si dice grazie.
io invece sono d’accordo sull’ironia.
non perché non si debba donare qualche euro a wkipedia, ma perché l’appello funziona bene la prima volta, meno la seconda, la terza rompe il cazzo.
Ne approfitto per chiedere un chiarimento. Tempo fa avevo intenzione di fare una donazione. Poi ho scoperto che il versamento sarebbe andato a favore di Wikimedia Italia che non supporta in modo diretto l’esistenza di wikipedia. Ho provato a guardare sul sito di wikimedia italia i progetti che promuove, nessuno dei quali mi sembrava ‘core’ rispetto all’idea di wikipedia. Sbaglio? Se qualcuno vuole aiutarmi a capire.
Strano, in altri siti gratuiti la pubblicita’ non da nessun fastidio; se Wikipedia usa un po’ del suo utile spazio per farsi i sacrosanti interessi suoi e’ una rottura… boh… chiedersi se per caso, ma giusto per caso per caso, alle volte, non si sia un po’ troppo viziati?
Isimor, a me dà fastidio anche negli altri siti gratuiti. Il fondatore non è un adone e ha uno sguardo inquietante. Basterebbe ci mettessero un cookie che quando viene chiusa rimanga chiusa in modo persistente.
Se ho donato o parimenti se non desidero farlo rimane controproducente essere così ripetitivi e insistenti.
Wikipedia o sito gratuito che sia.
Non è questione di essere ingrati (che affermazione superficiale!), ma solo di oportunità.
Roof, io non ho usato la parola ingratitudine, non mi aspetto che la gente lecchi il chiulo a wikipedia per il servizio che sta dando; dico solo che, secondo il tuo criterio e secondo il buonsenso, qualsiasi altro sito abbastanza influente da aver bisogno di dane’ per funzionare sarebbe attaccabile: questo blog sceglie di farlo contro chi ripete lo stesso messaggio pro domo sua e contemporaneamente riesce a essere libero dalle pubblicita’ commerciali (e scusami se e’ poco essere coerenti con i propri principi di neutralita’) mentre gli altri, evidentemente, non meritano menzioni particolari o ironie, e secondo me dietro questa disparita’ c’e’ un modo parecchio snob di ragionare: pubblicita’=business=buono contro appello=accattonaggio=patetico.
@Luigi, sbagli :-) Finora tutte le campagne di raccolta fondi di WMI sono state, all’inizio spontaneamente e in seguito in accordo con WMF, a sostegno diretto di Wikipedia per il 50% (la metà dei fondi raccolti va a WMF, il resto rimane a WMI).
WMI inoltre svolge moltissime attività a sostegno indiretto di Wikipedia: la promuove nei convegni, insegnandola nelle scuole, occupandosi della corretta divulgazione delle notizie, ecc.
Se dai uno sguardo allo statuto (che trovi sul sito) all’art. 3 troverai una conferma.
@unit quando la gente smetterà di stupirsi quando spieghiamo che no, non c’è una redazione e no, non c’è nessuno che lavora pagato al controllo sistematico delle voci, smetteremo sicuramente
@unit: non ho capito se tu affermi
(a) Wikimedia Italia paga i suoi collaboratori grazie ai proventi da convegni, insegnamento, ecc
(b) Wikimedia Italia dovrebbe farsi pagare per partecipazione a convegni, insegnamento, ecc. così può pagare i suoi collaboratori
(c) altro.
Potresti essere più chiaro?
@.mau.
Direi che Frieda sostenga a), e io sostengo che le attività elencate dovrebbero avere una priorità bassissima, certo non degne del 50% delle donazioni.
Se non è così (come mi sembra che stai molto lateralmente affermando) allora cortesemente mi spiegate dove vanno i soldi donati a WMI e più nello specifico cosa voleva dire Frieda nell’accostare il 50% delle donazioni alle attività su menzionate? se si svolgono gratis perchè questo pizzo?
ah no scusa ho riletto il tuo a) e non c’entra con quello che volevo dire, e non capisco come tu possa averlo capito. Mi sembra semplice: mi si dice dal fondatore che wikipedia ha pochi soldi per pagare i server e la gente che la tiene in piedi e il 50% degli incassi in italia va in “promuoverla nei convegni”. Ma dai, c’è proprio bisogno che qualcuno di WMI vada a quel bel convegno in sardegna… ;)
@Unit: ricomincio da capo.
Primo punto da considerare: gli unici in cui Wikimedia Italia ha fatto fundraising assieme a WMF sono stati il 2009 e 2010. In precedenza si è sì sempre dato il 50% dei ricavi a WMF, ma erano ricavi assolutamente indipendenti dal fundraising (per esempio quelli della vendita di gadget, finché la si è potuta fare) e quindi si parla di qualche migliaio di euro l’anno. Se vai a http://wikimedia.it/index.php/Categoria:Bilanci_approvati puoi trovare tutti i dati che vuoi. Il bilancio 2009 è falsato perché i soldi a WMF sono stati dati nel 2010, lo stesso per il 2010.
Ah: quest’anno non c’è la divisione (problemi legati alla tassazione, WMF aveva posto come condizione che il passaggio di denaro non fosse tassabile secondo la legislazione nazionale), quindi se donate a WMF arriva tutto a WMF.
Le “spese di comunicazione” non sono AFAIK la “promozione ai convegni”: quando si va ai convegni c’è al più un rimborso spese documentate. Per dire, venerdì scorso ero a un convegno a Torino: il costo per WM IT è stato zero, visto che il biglietto del treno mi è stato pagato da Legambiente e la mezza giornata di permesso me la sono “pagata” io. Abbiamo anche smesso di andare in posti come Fa’ la cosa giusta (dove per avere lo stand paghi), perché il risultato non valeva la spesa.
Per quanto ne so (ma qualcuno del direttivo WM IT eventualmente mi correggerà) la comunicazione è relativa alle iniziative legate al Festival delle Libertà Digitali e altre iniziative di diffusione della conoscenza libera.
Grazie .mau., è molto più chiaro ora. Non capisco però una cosa: le donazioni del 2011 a WMI come avvengono? Non attraverso le donazioni chieste da jimbo, giusto?
Novembre 26th, 2011 at 23:16
Non capisco l’ironia.
Da fastidio che per un periodo dell’anno il fondatore di una delle più grandi invenzioni degli ultimi anni chieda una donazione?
Bah!
A wikipedia si fa solo una donazione senza se e senza ma e dopo aver donato gli si dice grazie.
Novembre 26th, 2011 at 23:20
io invece sono d’accordo sull’ironia.
non perché non si debba donare qualche euro a wkipedia, ma perché l’appello funziona bene la prima volta, meno la seconda, la terza rompe il cazzo.
Novembre 26th, 2011 at 23:58
Credo che si lamenti del fatto che ha già donato e non vuole più vedere quell’avviso.
Novembre 27th, 2011 at 00:36
quoto il secondo commento.. ha un po’ rotto!
Novembre 27th, 2011 at 00:37
@mima Mitica!
Novembre 27th, 2011 at 08:18
E’ che l’appello appare anche dopo che ho fatto una donazione, tutto qui.
Novembre 27th, 2011 at 08:44
Cliccate in alto a destra, razza di ingrati.
Novembre 27th, 2011 at 09:58
Ne approfitto per chiedere un chiarimento. Tempo fa avevo intenzione di fare una donazione. Poi ho scoperto che il versamento sarebbe andato a favore di Wikimedia Italia che non supporta in modo diretto l’esistenza di wikipedia. Ho provato a guardare sul sito di wikimedia italia i progetti che promuove, nessuno dei quali mi sembrava ‘core’ rispetto all’idea di wikipedia. Sbaglio? Se qualcuno vuole aiutarmi a capire.
Novembre 27th, 2011 at 10:01
Strano, in altri siti gratuiti la pubblicita’ non da nessun fastidio; se Wikipedia usa un po’ del suo utile spazio per farsi i sacrosanti interessi suoi e’ una rottura… boh… chiedersi se per caso, ma giusto per caso per caso, alle volte, non si sia un po’ troppo viziati?
Novembre 27th, 2011 at 10:14
Isimor, a me dà fastidio anche negli altri siti gratuiti. Il fondatore non è un adone e ha uno sguardo inquietante. Basterebbe ci mettessero un cookie che quando viene chiusa rimanga chiusa in modo persistente.
Se ho donato o parimenti se non desidero farlo rimane controproducente essere così ripetitivi e insistenti.
Wikipedia o sito gratuito che sia.
Non è questione di essere ingrati (che affermazione superficiale!), ma solo di oportunità.
Novembre 27th, 2011 at 12:02
Il cookie c’è. Ingrato.
Novembre 27th, 2011 at 12:08
Quando scompariranno queste cose http://wikiperle.blogspot.com/ ci sentiremo meno ingrati…
Novembre 27th, 2011 at 13:57
Roof, io non ho usato la parola ingratitudine, non mi aspetto che la gente lecchi il chiulo a wikipedia per il servizio che sta dando; dico solo che, secondo il tuo criterio e secondo il buonsenso, qualsiasi altro sito abbastanza influente da aver bisogno di dane’ per funzionare sarebbe attaccabile: questo blog sceglie di farlo contro chi ripete lo stesso messaggio pro domo sua e contemporaneamente riesce a essere libero dalle pubblicita’ commerciali (e scusami se e’ poco essere coerenti con i propri principi di neutralita’) mentre gli altri, evidentemente, non meritano menzioni particolari o ironie, e secondo me dietro questa disparita’ c’e’ un modo parecchio snob di ragionare: pubblicita’=business=buono contro appello=accattonaggio=patetico.
Novembre 27th, 2011 at 14:09
Ungiorno,tempo fa,decisi dicomprare uno dei gadget Wikipedia, capeelo,maglietta,tazza,etc,non c’erano piu’ e ci rimasi molto male.
Novembre 27th, 2011 at 15:34
è che senza l appello non donate.
Novembre 27th, 2011 at 20:26
@Luigi, sbagli :-) Finora tutte le campagne di raccolta fondi di WMI sono state, all’inizio spontaneamente e in seguito in accordo con WMF, a sostegno diretto di Wikipedia per il 50% (la metà dei fondi raccolti va a WMF, il resto rimane a WMI).
WMI inoltre svolge moltissime attività a sostegno indiretto di Wikipedia: la promuove nei convegni, insegnandola nelle scuole, occupandosi della corretta divulgazione delle notizie, ecc.
Se dai uno sguardo allo statuto (che trovi sul sito) all’art. 3 troverai una conferma.
Novembre 28th, 2011 at 01:09
@Frieda Brioschi
convegni, insegnando nelle scuole, corretta divulgazione etc. = retribuzione a collaboratori di WMI.
pensiamo a mantenere wikipedia attiva, che a promuoverla non ci servono i convegni.
Novembre 28th, 2011 at 08:45
@unit quando la gente smetterà di stupirsi quando spieghiamo che no, non c’è una redazione e no, non c’è nessuno che lavora pagato al controllo sistematico delle voci, smetteremo sicuramente
Novembre 28th, 2011 at 12:08
@unit: non ho capito se tu affermi
(a) Wikimedia Italia paga i suoi collaboratori grazie ai proventi da convegni, insegnamento, ecc
(b) Wikimedia Italia dovrebbe farsi pagare per partecipazione a convegni, insegnamento, ecc. così può pagare i suoi collaboratori
(c) altro.
Potresti essere più chiaro?
Novembre 28th, 2011 at 14:26
[…] Una preghiera – Wikipedia è cosa buona e giusta ma… ::: manteblog […]
Novembre 29th, 2011 at 08:53
@.mau.
Direi che Frieda sostenga a), e io sostengo che le attività elencate dovrebbero avere una priorità bassissima, certo non degne del 50% delle donazioni.
Se non è così (come mi sembra che stai molto lateralmente affermando) allora cortesemente mi spiegate dove vanno i soldi donati a WMI e più nello specifico cosa voleva dire Frieda nell’accostare il 50% delle donazioni alle attività su menzionate? se si svolgono gratis perchè questo pizzo?
Novembre 29th, 2011 at 09:01
.mau.
ah no scusa ho riletto il tuo a) e non c’entra con quello che volevo dire, e non capisco come tu possa averlo capito. Mi sembra semplice: mi si dice dal fondatore che wikipedia ha pochi soldi per pagare i server e la gente che la tiene in piedi e il 50% degli incassi in italia va in “promuoverla nei convegni”. Ma dai, c’è proprio bisogno che qualcuno di WMI vada a quel bel convegno in sardegna… ;)
Novembre 29th, 2011 at 10:13
@Unit: ricomincio da capo.
Primo punto da considerare: gli unici in cui Wikimedia Italia ha fatto fundraising assieme a WMF sono stati il 2009 e 2010. In precedenza si è sì sempre dato il 50% dei ricavi a WMF, ma erano ricavi assolutamente indipendenti dal fundraising (per esempio quelli della vendita di gadget, finché la si è potuta fare) e quindi si parla di qualche migliaio di euro l’anno. Se vai a http://wikimedia.it/index.php/Categoria:Bilanci_approvati puoi trovare tutti i dati che vuoi. Il bilancio 2009 è falsato perché i soldi a WMF sono stati dati nel 2010, lo stesso per il 2010.
Ah: quest’anno non c’è la divisione (problemi legati alla tassazione, WMF aveva posto come condizione che il passaggio di denaro non fosse tassabile secondo la legislazione nazionale), quindi se donate a WMF arriva tutto a WMF.
Le “spese di comunicazione” non sono AFAIK la “promozione ai convegni”: quando si va ai convegni c’è al più un rimborso spese documentate. Per dire, venerdì scorso ero a un convegno a Torino: il costo per WM IT è stato zero, visto che il biglietto del treno mi è stato pagato da Legambiente e la mezza giornata di permesso me la sono “pagata” io. Abbiamo anche smesso di andare in posti come Fa’ la cosa giusta (dove per avere lo stand paghi), perché il risultato non valeva la spesa.
Per quanto ne so (ma qualcuno del direttivo WM IT eventualmente mi correggerà) la comunicazione è relativa alle iniziative legate al Festival delle Libertà Digitali e altre iniziative di diffusione della conoscenza libera.
Novembre 29th, 2011 at 11:18
Grazie .mau., è molto più chiaro ora. Non capisco però una cosa: le donazioni del 2011 a WMI come avvengono? Non attraverso le donazioni chieste da jimbo, giusto?
Novembre 29th, 2011 at 11:39
@unit si farà una campagna esclusivamente per WM IT, non so però se appariranno banner su Wikipedia: se ci saranno, è perché WMF ci darà l’ok.
Novembre 30th, 2011 at 13:16
Se l’appello vi appare anche dopo la donazione, avete un problema di cookies. La pagina su cui siete atterrati (https://wikimediafoundation.org/wiki/Thank_You/it ) infatti ne setta uno per impedire che siate ancora disturbati dai banner (non siamo così vampiri…). Se non funziona, la X in alto a destra nei commenti dovrebbe bastare :) e dovrete usarla, perché il fundraising dura tanto.
Per chi chiede dei gadget, potete vedere http://www.cafepress.com/wikipedia oppure lo shop dei francesi http://wikimediashop.spreadshirt.net/ che probabilmente è più aggiornato.
Infine potrete vedere in http://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Wikipedia_Signpost/2011-11-28/In_the_news , sez. Fun and games with the Fundraiser, alcune delle nostre prese in giro preferite.
Novembre 30th, 2011 at 15:24
*la X in alto a destra sul banner