Contrappunti su Punto Informatico di domani. *** Esiste da sempre, da quando esiste Internet, questo fenomeno per me abbastanza strano della pausa estiva. Ne sanno qualcosa i gestori di portali e siti web; da qualche anno ne hanno sentore anche i frequentatori dei social network. Nei mesi estivi Internet si svuota. Fuori è bel tempo […]
Stefano Chiodi sulla controversa norma (molto sostenuta dal PD) che limita gli sconti sui libri nella grande distribuzione e sul web: La materia è certamente complessa e controversa (come dimostra la recente vicenda della delibera AGCOM che sotto le mentite spoglie della difesa del diritto d’autore si accingeva a varare un dispositivo di censura in […]
“La nostra proposta ha una base giuridica solida e fondata. Tuttavia abbiamo adottato uno schema iper-garantista e blando, proprio perchè c’è un tale intreccio di diritti e libertà. Volevamo eliminare ogni minimo dubbio sull’essere gli sceriffi del web”. (Corrado Calabrò sul regolamento Agcom)
Dice Steven Levy che a Google hanno montato una piscina per fare surf.
Punto Informatico ha scovato questa curiosa ricerca canadese che tenta una correlazione fra browser utilizzato ed intelligenza. Vincono a mani basse gli utilizzatori di Opera e di Camino. Corro a cambiare browser per darmi un tono, nel frattempo sperate non se ne accorgano i ragazzi del mainstream.
Ogni volta che Renato Brunetta esplode in pubblico, ingaggiando duelli verbali con gli astanti, a me viene in mente una celebre frase che Ernest Hemingway disse per la prima volta rispondendo a Dorothy Parker nel 1929: “Grace under pressure”. Parker asked Hemingway: “Exactly what do you mean by ‘guts’?” Hemingway replied: “I mean, grace under […]
I creatori del nuovo logo del Ministero dell’Interno mi scrivono questa mail a difesa del loro lavoro creativo: Ai lettori di manteblog Siamo gli autori del logo del Ministero dell’Interno. Abbiamo lavorato a questo progetto con la stessa serietà e onestà con cui abbiamo realizzato le altre centinaia di marchi e progetti che hanno dato […]
Secondo Columbia Journalism Review il paywall leggero (da tutti definito “poroso” ma poroso non si ascolta) del New York Times funziona. L’idea di graduare i limiti di accesso, consentendo ampi spazi di lettura dal web e dai social network, ha messo assieme gli abbonamenti dei lettori forti e le pagine viste dei tanti lettori occasionali. […]