Il ministro Gelmini scrive una caramellosa lettera a Il Giorno per ricordare i bei tempi andati del suo esame di maturità. Ma confonde Fogazzaro con Corazzini.

25 commenti a “Il crepuscolo della cultura”

  1. Andrea61 dice:

    La prima virtú di un bravo manager é saper scegliere collaboratori in gamba. Avere un ghost writer da strapazzo non certamente indice di capacità nel valutare e scegliere i collaboratori.

  2. Andrea Privitera dice:

    Tra l’altro bullandosi di conoscere bene quegli autori.

  3. Al dice:

    @Andrea61
    Fidati che lo ha scritto proprio lei. La prosa ruvida e assai claudicante la tradisce.

  4. alessandro dice:

    e perche’ non ci racconta del suo esame da avvocato invece?

  5. diamonds dice:

    Un bel giorno queste persone torneranno a cantarsela e suonarsela a proprio uso e consumo.La sentenza 25674 della cassazione potrebbe fornirci una soluzione per ingannare l’attesa

    http://eng.shiwaw.net/L/Led%20Zeppelin/Led%20Zeppelin—Going%20to%20California.mp3

  6. Notizie del Futuro dice:

    Anch’io sarei curioso di sapere qualcosa di più sul suo esame da avvocato…

  7. alberto dice:

    Ha fatto l’esame a Catanzaro o a Reggio Calabria, lei di Brescia, perchè in Lombardia non riusciva a passarlo (in Calabria siamo un po’ più larghi di maniche)! Il famoso merito, no?

  8. La Gelmini inciampa sui crepuscolari | Capri Event dice:

    […] A incastrare il ministro è stato il blog Sempre un po’ a disagio, poi ripreso dal popolare Manteblog di Massimo Mantellini. L’autore del post è un insegnante che segue con attenzione i fatti di […]

  9. luigia dice:

    Com’è facile essere severi con gli altri (leggi: gli studenti) e indulgenti con se stessi……….

  10. titti dice:

    perchè non racconta il suo iter vagabondo tra diversi istituti scolastici, prima di arrivare all’esame finale?

  11. pino dice:

    Incommentabile l’errore ma la statura del ministruccio non mi ha mai fatto sperare molto altro. Trovo invece più scandaloso il livello diciamo grammaticale-sintattico della lettera stessa: mia madre, licenza elementare, avrebbe fatto molto meglio.
    E mia madre non è ministra (il mio grande amore però si)

  12. Elena dice:

    Mica è la sola carente per livello culturale nel governo, a cominciare dal capo. Ma li avete sentiti parlare molti di loro? Eloquio da bar e, in certi casi, da trivio.

  13. simone dice:

    Fortuna che Mantellini tiene aperta quest’alba del sapere.

  14. pasquale dice:

    peccato che Bisignani è indagato.prima di scrivere certe cose le avrebbe potuto chiedre a lui

  15. francesco dice:

    Egregi,
    riprendo cose già dette da voi. Cosa ci si può aspettare da chi scappa altrove per superare l’esame di stato, difende ripetendo a memoria e con cantilena stucchevole le virtù della guida suprema e non è neanche in grado di scrivere i suoi discorsi? Ex nihilo nihil fit

  16. L1 dice:

    ah simone, com’e’ la vista nel tuo condominio in via giandomenico puppa?

  17. giuseppe dice:

    se la ministra si sente diffamata, farà una denuncia all’AGCOM che vi chiuderà ah! ah!!!! in
    http://punto-informatico.it/3201571/PI/Commenti/cassandra-crossing-censura-agcom-tassello-mancante.aspx

  18. fatherbear dice:

    si consiglia un anno di musica classica con cinescopio rai

  19. Andrea61 dice:

    Non stimo la Gelmini, ma piantiamola con la storia dell’esame in Calabria. La cosa non ha nulla a che vedere con la meritocrazia. Molto banalmente al nord la casta degli avvocati non vuole concorrenti sulla piazza e agli esami massacra a piene mani spesso senza neanche una logica. La meritocrazia é tutt’altra cosa.

  20. pietro dice:

    Andrea 61, l’esame fatto dalla Gelimi è un ESAME DI STATO, quindi la presunta casta degli avvocati non lo organizza, non lo dirige e non ha grande influenza, a parte quello anche se potesse influire proprio l’esempio della Gelmini dimostra che non servirebbe niente, dato che un minuto dopo l’ottenimento del titolo non è andata a lavorare a Reggio Calabria, ma a fare concorrenza dalle sue parti, anche perchè, altro non trascurabile particolare da lei ammesso aveva già il posto assicurato prima di laurearsi.
    Se la stranezza fosse il fato che a Brescia bastonano gli asini e non che al sud li promuovevano non si spiegherebbe il fatto che il numero di avvocati in italia è enormemente più altro che nel resto d’europa…….

  21. Daniela dice:

    Io lo ricordo benissimo l’esame di maturità. Il caldo torrido di quella mattina del 18 giugno del 1995, i jeans stretti, la polo blu della lacoste che mi toglieva il fiato. Ricordo bene l’ingresso in classe, mi toccò il primo banco sul lato sinistro, ricordo quei dodici personaggi che si sventagliavano con i fazzoletti e che cercavano di infondere in noi calma e comprensione, non li conoscevamo, non sapevamo niente di loro, ma erano terrificanti.
    Ricordo il tema, la prima traccia era su Leopardi e Dante, la seconda sull’odiato Manzoni, il tema di attualità non lo ricordo, non lo scelsi.
    Adoravo Leopardi, per cui puntai su di lui. Sono passati 17 anni, eppure io ricordo ancora l’esame orale, quell’anno uscirono Italiano, Storia, Latino e una materia scentifica che mi pare fosse Geografia Astronomica. Scelsi Italiano e Storia, facendo tesine e incroci, tra periodo storico e arte e cultura, tra i poeti che occuparono la scena del periodo storico del risorgimento italiano, fino ai giorni nostri. Il terrore dei due giorni precedenti dissipato, quando mi arrivò la telefonata che c’erano troppi allievi della mia classe a portare e storia, ed io con il mio nove in latino potevo farcela. Le crisi di nervi, le notti insonni a studiare due libri di latino in due giorni. Alla fine vinsi la mia battaglia, portai storia. La domanda che non mi aspettavo era su Dante, scelsi il sesto canto del paradiso, mi chiesero il primo canto, leggerlo e farne la prosa. Solo che il professore si dimenticò di dirmi fino a che punto leggere, mi ritrovai a leggerlo tutto e spiegarlo punto punto.
    Presi il minimo indispensabile, ma lo venerai come il massimo dei voti, forse, potendo tornare indietro, mi impegnerei di più nel compito di matematica, non copiando più, anche perchè se ne accorsero tutti. In bocca al lupo a tutti gli studenti, un giorno ricorderete questo periodo con l’ironia e il sarcasmo che meritano, ricorderete cose di quest’esame, che resteranno con voi finchè la memoria vi accompagna, ricorderete di essere solo 18enni, freschi e con tanta voglia di vivere.

  22. bibi' e bibo' dice:

    e’ certamente il ministro dell’istruzione meno istruito degli ultimi 50 anni e certamente il meno capace. un avvocato con notevoli difficolta’ di espressione .percorso scolastico stentato (laurea ottenuta a Reggio Calabria ,perche’ non si e’ laureata a Brescia ?) allontanata dal comune di Desenzano del Garda per “manifesta incapacita’ ed improduttivita’ politica ed organizzativa” PERFETTA PER FARE POLITICA NEL PDL

  23. beppe dice:

    questa signora,e stata brava ad accusare il ministro bersani ma il coraggio di divulgare i voti sulla sua tesi di laurea presa a reggio calabria e mancato che dire!!!!!!!!

  24. o. boss. dice:

    Commentare questa lettera della ministra Gelmini è un po’ come sparare sulla croce rossa, anzi sulla crocerossina. Oltre alla prosa involuta e alla povertà dei contenuti, abborracciati all’impronta, ciò che colpisce è lo sprezzo del buon gusto.

    Mi dia retta signora, per preparare le prossime esternazioni si rivolga ad un buon ghostwriter. Sono professionisti impeccabili, non sbagliano una virgola e sottostanno al segreto professionale.

    Certo, il caso è piuttosto complesso, anzi quasi disperato. Però a Reggio Calabria, sollecitata da apposita richiesta, c’è gente capace di trasformare una zucca in Thomas Mann (o in avvocato, a piacere). In quella città fanno miracoli, lei lo sa bene, sono davvero degli esperti in missioni impossibili.

  25. worm dice:

    ricordo che al mio esame di italiano, come analisi del testo ci capitò montale, purtroppo la mia classe non era arrivata a tanto nel programma di quinta.