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Gen
Io ero rimasto al “Vietato sfogliare le riviste” all’edicola o “Vietato sfogliare i volumi” in certe pessime librerie ma questa mi mancava.
(via quinta)
Io ero rimasto al “Vietato sfogliare le riviste” all’edicola o “Vietato sfogliare i volumi” in certe pessime librerie ma questa mi mancava.
(via quinta)
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Gennaio 20th, 2011 at 22:32
… ma gli umani possono usarli?!
Gennaio 20th, 2011 at 22:39
…e se ho un Mac?
Gennaio 20th, 2011 at 22:43
e ipad?
Gennaio 21st, 2011 at 00:20
un fanatico della Mela entra nel locale col suo ibook e si mette a scrivere al tavolo
il titolare lo invita a chiudere il pc
il cliente si alza infuriato gridando che lui un pc non lo toccherebbe neanche con un bastone
il titolare insiste
il cliente sostiene che se vuole che lui chiuda il suo portatile deve aggiungere sul cartello la scritta “e dei Mac”
i due vengono alle mani
Gennaio 21st, 2011 at 01:13
Nel caso passasse di qua Daniele Minotti o un altro uomo di legge:
ma è legale una cosa del genere in un locale aperto al pubblico?
Dico seriamente, non si viola niente?
Mica entrando in un locale sono sottoposto a regole o clausole contrattuali, forse in un club per soli soci al limite ci starebbe una cosa del genere.
A questo punto chiunque potrebbe mettere ” è vietato l’uso di protesi acustiche e di pacemaker nel locale” :-)
Ovviamente io in un posto del genere entrerei solo per dire alla direzione che non sarò mai loro cliente…
Gennaio 21st, 2011 at 06:30
Premettendo che ognuno, a casa propria, fa quello che crede e quella *divieto* potrebbe essere una sorta di condizione generale del contratto, piu’ che altro si tratta di un precetto senza sanzione.
Gennaio 21st, 2011 at 10:23
Sinceramente non capisco tutto questo stupore, anzi, mi aspetto di vederne sempre di più di questi cartelli.
Specialmente chi ha un locale relativamente di piccole dimensioni, è naturale che non gradisca un cliente che ordini 1,20 di caffè e tenga occupato un tavolo per un’ora restando al pc.
Anzi, se vogliamo dirla tutta, se fosse per i gestori dei locali la maggior parte dei clienti dovrebbe sedersi, consumare alla svelta e togliersi dalle scatole.
Credo che a malapena molti di loro sopportino chi si siede a leggere il giornale, figuriamoci chi passara ore su Facebook o Skype/Msn mentre la gente passa, vede i posti occupati, e cambia aria.
Gennaio 21st, 2011 at 13:03
Quelli che quando leggono “PC” pensano a qualcosa che non comprende i personal computer marchiati Apple hanno il cervello devastato dal marketing (a scanso di: sono un utente Apple).
Gennaio 21st, 2011 at 14:04
concordo con Ste.
Gennaio 21st, 2011 at 22:01
In una mensa dell’università di Zurigo durante l’ora di pranzo è proibito.
Mi sembra una cosa molto ragionevole.
Gennaio 21st, 2011 at 22:27
E poi ci si meraviglia se Starbucks non e’ ancora arrivato in questo angolo di Terzo Mondo: non solo ci sono gestori di locali ancora convinti di esser loro a far un favore ai clienti e non viceversa, ma ci sono pure quelli che gli danno ragione.
Gennaio 21st, 2011 at 22:36
Di Starbucks possiamo fare volentieri a meno, direi.
Gennaio 22nd, 2011 at 08:08
Minotti, il punto non è se ti piace o no il caffè di Starbucks, è l’opposta cultura commerciale: in America vieni sempre servito e riverito, anche se compri uno stuzzicadenti, per il semplice motivo che sei tu a fargli un piacere a portargli i tuoi soldi, non l’esercente a concederti magnanimamente di lasciarglieli, prenderti quello che ti molla e poi toglierti dalle balle.
Ecco allora che avere il wifi per i clienti diventa un valore aggiunto, non una seccatura. Qui invece si è abituati all’arroganza di quelli che paghiamo noi, dai baristi sù sù fino ai pubblici amministratori.
Gennaio 22nd, 2011 at 12:45
@shy : il wifi è un servizio, ma l’ abuso del servizio -stare al tavolo per ore con un caffè- è anche questo causa della nostra cultura.. conosco gente che andava in un’enoteca carina, prendeva un bicchiere d’acqua e un succo di frutta e stavano per ore, tutta la sera, a chiaccherare. considerato che c’erano 8 tavolini, facessero come dici tu chiuderebbero comuqnue, i vari locali.
Gennaio 22nd, 2011 at 14:25
Niente, non c’e’ verso: siete talmente abituati a vedervi trattare a pesci in faccia da persone che vi dovrebbero soltanto ringraziare di essere andate li’ a portargli i vostri soldi da pensare beh, se fanno cosi’ avranno i loro buoni motivi, si vede che ce lo meritiamo.
Eppure e’ tanto semplice: c’e’ il cliente che si ferma un minuto, quello che si ferma un’ora, quello si ferma due: i tavolini, il locale, l’esercente, sono li’ per loro, non loro per l’esercente, libero di cronometrarli e magari mandarli via a suo capriccio; gli unici locali che dovrebbero chiudere, in un Paese di clienti abituati a farsi rispettare come tali, dovrebbero essere i locali gestiti dai cafoni che pensano il contrario.
Gennaio 23rd, 2011 at 12:16
[…] blog di Mantellini, c’è il rilancio di questo cartello visto e fotografato sulla porta di un bar di […]
Gennaio 24th, 2011 at 16:42
Concordo con shylock
Luglio 23rd, 2011 at 18:20
[…] blog di Mantellini, c’è il rilancio di questo cartello visto e fotografato sulla porta di un bar di […]