La Stampa prosegue nella sua linea moralizzatrice evitando di pubblicare le immagini di Ruby, molte delle quali discretamente spinte, che sono state saccheggiato dal suo profilo Facebook e che Repubblica, il Corriere e molti altri pubblicano con grande evidenza. Si tratta di foto private di una minorenne, fate un po’ voi. In ogni caso il peggio del peggio al riguardo è certamente Dagospia (no link).

22 commenti a “La carta igienica di Treviso”

  1. Daniele Minotti dice:

    Condivido il no link. Bravo!

  2. elle dice:

    ok.. è minorenne…
    ma le foto sono private se sono prese da FB??

  3. Daniele Minotti dice:

    @elle
    Non e’ soltanto una questione di immagini piu’ o meno pubbliche (ma non sono pubbliche, secondo me, se limitate agli amici come sono limitate), bensi’ di piu’ ampia tutela del minore
    http://it.wikipedia.org/wiki/Carta_di_Treviso

  4. massimo mantellini dice:

    Io credo da sempre che le immagini esplicitamente non pubbliche su FB (e quelle di Ruby esclusa quella del profilo non lo sono) non debbano essere pubblicate dai media

  5. Paolo dice:

    Al moralizzatore della Stampa devono però essere sfuggite queste altre foto (prese a caso tra le gallery di oggi):

    http://lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=106&IDalbum=31506&tipo=FOTOGALLERY

    http://lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?p=1&IDmsezione=106&IDalbum=31411&tipo=FOTOGALLERY#mpos

  6. E poi pixelarle è noioso « Stampacadabra dice:

    […] […]

  7. Daniele Minotti dice:

    @Massimo
    Infatti, d’accordo con te.

  8. Daniele Minotti dice:

    Ah, aggiungo, anche quella del profilo (pubblica) andrebbe pixelata (come mi sembra abbia fatto Repubblica)

  9. FabiuS dice:

    Quando metti qualcosa su FB, la privacy è definitivamente persa. A vita.

  10. alessandro dice:

    io invece credo che la gente debba capire a che livello siamo arrivati….

  11. antonello dice:

    su dagospia mi piacciono molto quelle con la dida “RUBY GETCONTENT ASP JPEG”

  12. Marcello dice:

    Non credo proprio che la pubblicazione di queste foto aiuti la gente a capire, anzi è l’esatto contrario.

  13. Italiano medio dice:

    “Maccome?
    Si lui se le po’ … noi nun se le potemo armeno guardà???
    Eddaje!”

  14. L1 dice:

    avete infilato “jailbait” in google images ultimamente?

  15. Giancarlo dice:

    A me sembra schizofrenia pura.

  16. simone dice:

    Mr Berlusconi is of the genre of Casanova, the great Italian. My faith in reincarnation is strengthened; if you read Casanova’s biography (Penguin) you will have no doubt that Berlusconi is his incarnation. Oracles will prove it.

  17. steve dice:

    Ma vi chiedo: dire a chiare lettere di NON fare qualcosa di profondamente morboso (stavo per dire merdoso), non è poi in fondo un giochino altrettanto merdoso (stavo per dire morboso)? Non sarebbe stato meglio NON farlo e basta? Ché Calabresi pare stia mettendo a punto un nuovo tipo di editoriale (l’ha fatto con Avetrana, l’ha rifatto ora) bello e fatto per essere ripreso da Facebook e condiviso da migliaia di utenti tutti pronti a cliccare “Mi piace”.

  18. raxi dice:

    Qui in liguria invece i giornalini locali sono molto piu’ morigerati

    http://www.ilsecoloxix.it/

  19. Giancarlo dice:

    Secondo me chiunque si illude che le foto che messe su facebook possano rimane private ha qualche problema di percezione della realtà.

  20. Alessandro dice:

    Massimo, credo che la questione sia un filo più in chiaroscuro – e del resto sarebbe sbagliato credere che nelle redazioni la questione non sia stata discussa.

    Aldilà della scivolosissima questione della privatezza delle immagini su Fb (tra l’altro, il mattino del giovedì la ragazza ha accettato come ‘amici’ diversi giornalisti, lasciandoli entrare nelle sue foto), c’è da chiedersi se davvero il demi-monde che emerge da quelle immagini – il demi-monde vincente dei Lele Mora, dei Corona, delle Minetti e quindi di Arcore) non sia una invece una notizia – e che notizia – che la cittadinanza ha diritto a conoscere.

    Non sto prendendo una posizione, sia chiaro, perché sul merito ho molti più dubbi che certezze.

    E men che meno intendo fare una battaglia di categoria (per carità).

    Ma sono un po’ infastidito dal rischio che ci si faccia vanto di una presunta dirittura morale che è più che altro una scelta di marketing.

    Uguale e contraria rispetto a quello di chi pubblica, ma forse con una notizia in meno.

    Sbaglio?

  21. massimo mantellini dice:

    Grazie Alessandro, ti rispondo estesamente appena riesco che il tema mi interessa

  22. DB dice:

    La scelta di marketing che fa ottenere più consenso è quella di pubblicare cose che la gente cerca, affinché anche gli inserzionisti pubblicitari siano soddisfatti.
    Anche il degno contegno di non pubblicare nulla può essere una scelta di marketing, ovviamente. Dipende dal target di riferimento: punti alla massa che cerca beceri contenuti? Pubblica.
    Punti invece a un pubblico più selettivo? Non pubblicare, oltretutto è meglio non farlo se non si aggiunge nulla alla notizia….
    Resta il fatto che la seconda opzione si addice a un livello sociale più alto, ma dai numeri più contenuti (meno pubblico, meno inserzionisti, meno entrate).