Il CT della Nazionale di calcio Marcello Lippi (uno degli uomini più antipatici della nazione ma questo è tutto un altro discorso) esce dal campo senza salutare e senza stringere la mano all’ avversario slovacco che lo ha appena sconfitto. Ora il signor Lippi, nel caso specifico, laggiù nelle tristi lande sudafricane, rappresenta non solo se stesso ed il suo mood umorale di maleducato antipatico, ma purtroppo, anche me e qualche dozzina di milioni di altri italiani. Ne discende che lui, quella mano, per amore o per forza, l’avrebbe dovuta stringere comunque (o anche solo per contratto visto che lo pagano per quello) in quanto rappresentante momentaneo (fortunatamente momentaneo) di una intera nazione che si supporrebbe meno cafona di lui. Invece Marcello Lippi, cui non difetta lo spirito dialettico (ci ha riempito evidentemente gli ampi vuoti lasciati dalla sua fuggita educazione) dopo una simile figura trova il modo di dilettarsi, nella successiva conferenza stampa, nel numero del canzonamento del giornalista ugandese. Personalmente non disdegnerei avere indietro i soldi.
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Giugno 24th, 2010 at 17:53
Dài Mante Domenech ha fatto peggio: d’altronde è francese. http://www.youtube.com/watch?v=EDrq1SM9f_o&feature=player_embedded
Giugno 24th, 2010 at 17:56
imbarazzante sia non aver stretto la mano all’allenatore della Slovacchia, sia canzonare il giornalista del Paese degli alligalli…
E nessun giornalista leccaculo gli ha fatto notare nè l’una nè l’altra cosa.
Giugno 24th, 2010 at 18:06
A me sembra che scagliarsi su Lippi sia facile, molto facile. Ma dire che Lippi rappresenta gli italiani che stanno antipatici solo perchè Lippi ti sta antipatico mi sembra un bell’azzardo. La verità è che gli italiani sanno stare uniti solo quando si vince. E’ pur sempre il ct che ci ha portato a rivincere il campionato del mondo dopo 24 anni. Ma per molti questo vale meno di zero. Immagino i salti di Mantellini nel 2006 comunque. Poi c’è una verità che nessuno dice ma non posso scriverla qua, non servirebbe a nulla dato che in queste occasioni gli italiani sembrano più dei personaggi di south park che altro.
Giugno 24th, 2010 at 18:07
@massimo: A me sta venendo il dubbio (vista anche l’esluscione di clamorosa di Quagliagoal) che dalle parti di Viareggio ora si voti Lega Nord.
Giugno 24th, 2010 at 18:11
@piovedisabato: Lippi si è comportato da cafone in conferenza stampa con quel giornalista dell’Uganda. Il resto sono chiacchiere, anche l’eliminazione è poco importante.
Giugno 24th, 2010 at 18:20
Ma che centra!??? Lippi è andato subito negli spogliatoi..non si è rifiutato di dare la mano. Se l’allenatore slovacco si fosse avvicinato gliela avrebbe dato, anche con amerezza e delusione però non sarebbe arrivato alla stronzaggine di Domenech :-)))
Giugno 24th, 2010 at 18:24
ok, ma Domenech è inarrivabile. Meno stronzo del campione mondiale degli stronzi non è abbastanza…
Giugno 24th, 2010 at 18:36
La risposta al giornalista ugandese in effetti è stata maleducata. Invece pare che Weiss abbia detto che Lippi si è congratulato con lui, per cui…
Giugno 24th, 2010 at 18:40
Oltre a quotare piovedisabato, dico che se Lippi non ha stretto la mano al ct avversario perchè arrabbiato per il non fair play degli Slovacchi (io l’ho interpretata così), che hanno passato metà del secondo tempo a fare pietose scenette da finti morenti un minuto sì e l’altro pure, ha fatto più che bene.
Giugno 24th, 2010 at 18:55
Mi stavo giusto chiedendo se anche Silvio convocherà una “riunione di lavoro”…
Giugno 24th, 2010 at 19:07
Io concordo pienamente con Christian Rocca. Si vive di calciopoli, si muore di calciopoli. Chi, oggi, dà la colpa a Marcello Lippi significa che è rimasto aggiornato all’estate del 2006 riguardo certi fatti. Diciamocelo: c’è molta gente che non aspettava altro che una eliminazione dolorosa della nazionale.
Giugno 24th, 2010 at 19:27
@HGW: sta attento che adesso va a finire che la colpa dell’eliminazione è dei gufatori.
Giugno 24th, 2010 at 19:49
No, semplicemente di chi ha ridotto il calcio italiano in questo stato. Ma mi rendo conto che in Italia c’è poca informazione al riguardo, ma chissà perchè la cosa non mi sorprende.
Giugno 24th, 2010 at 19:50
Scusate, mi sono perso la presa in giro del giornalista ugandese. Me la potete riassumere?
Detto questo, e cioè che mi è colpevolmente sfuggito l’episodio, ho trovato molto poco elegante che il giornalista calvo dallo studio (scusate, non ricordo il nome) intervenisse sollecitando l’interprete perché l’inglese del giornalista ugandese lasciava a desiderare.
Non solo Lippi quindi.
Giugno 24th, 2010 at 19:57
avrei voluto sentire l’inglese del giornalista calvo, tra l’altro…
E’ andata così, più o meno: Lippi, scocciato, risponde – a una domanda su Totti e al rapporto di Totti con la nazionale, se ho capito bene – che “al Paese suo”, dove vivono sugli alberi e mangiano banane tutto il giorno, evidentemente sono male informati e che quindi non rompesse li cojoni, più o meno…
Giugno 24th, 2010 at 20:27
Lippi è semplicemente etnocentrico ed egocentrico come il 99% di noi italiani: ci sentiamo al centro del mondo, quindi se qualcuno non sa tutte le sfumature della sua relazione con Totti, vuol dire che vive su Marte .
Giugno 24th, 2010 at 21:24
[…] restaurazione, nel calcio come in politica, non funziona, e la prepotenza arrogante di chi si adagia sul passato non fa che peggiorare le […]
Giugno 24th, 2010 at 21:31
@HGW
E chi è che ha ridotto il calcio in questo stato?
Giugno 24th, 2010 at 22:09
Assurdo lo sproloquio del post del titolare del blog.
Lippi, inquadrato dalle telecamere di Sky, al fischio finale ha guardato l’insopportabile Varriale della Rai, gli ha fatto segno di NO ed è entrato giustamente negli spogliatoi, dove, più tardi, ha stretto la mano al ct slovacco.
Quindi, parole inutili.
Giugno 24th, 2010 at 22:16
chi ha ridotto il calcio in questo stato è moggi.
Giugno 24th, 2010 at 23:37
Si tra 50 anni qualcuno darà ancora la colpa a Moggi. Patetico…
Pensate davvero sia questione di una persona?
La pochezza spirituale, l’arroganza, l’iniquità, la falsità, da cosa dipendono?
Siamo un paese che vive uno dei suoi periodi peggiori. I migliori se ne vanno, i peggiori riescono a rappresentare gli altri.
Giugno 25th, 2010 at 01:48
Non sono così vecchio da ricordare i due mondiali di Pozzo ma quello di Bearzot si. E checche se ne dica, l’estate calcistica 1982 ha un peso specifico enormemente diverso da quello del 2006 e non solo grazie a Lippi ma a quelli che correvano in campo e a quelli che stavano dall’altra parte(leggi Brasile per esempio). Se poi, proprio per farci del male, vogliamo ricordare con che fama arrivo’ in Spagna la Nazionale dell’epoca, da quali polemiche sarcastiche fu accompagnata fin dalla partita d’esordio col Camerun e come reagirono Bearzot &soci allo stillicidio di attacchi…ok, facciamoci del male. Non e’ un luogo comune, era proprio un’altra epoca, un altro stile, altri uomini, un altro calcio. Per me immensamente più’ emozionante e coinvolgente di questo. Migliore.
Giugno 25th, 2010 at 02:51
Concordo con Gianluca, è andata come ha descritto.
L’intervista del giornalista ugandese me la sono persa ma ricordo che dopo la partita con la Nuova Zelanda Lippi ha “canzonato” un giornalista neozelandese ,credo , che gli chiedeva del rigore. Chissà perchè se certe cose le fa Mourinho è un figo mentre gli altri sono solo maleducati. Le colpe di Lippi, che non è il Presidente del Consiglio quindi non rappresesenta nessun italiano se non se stesso e i suoi giocatori ,sono squisitamente tecniche ( e qualcuna ne ha eccome)
@HTG
Scusami ,ma dato che per motivi di età non ho vissuto direttamente la storia calcistica degli ultimi 40 anni ,potresti gentilmente spiegarmi quando di preciso la nazionale italiana dominava in lungo e in largo in tutto il mondo? Perchè a guardare i palmares mi pare che dagli anni 60 ad oggi abbiamo alternato mondiali decorosi a figure di m. ( europei compresi). E soprattutto. che c. vuol dire morattismo-leninismo?
Giugno 25th, 2010 at 06:39
anche la nazionale di Vicini (1990) era un’altra roba.
Quanto a Mou, è antipatico in modo diverso da Lippi. E poi, vince.
Giugno 25th, 2010 at 08:25
C’è un meccanismo mentale che porta a idealizzare certi eventi del nostro passato, di cui il tempo che passa fa cristallizzare gli aspetti positivi e fa dimenticare tutte le sofferenze, i torti e le meschinità. Anche io lo subisco: per esempio sono sposato ma mi capita di ripensare spesso a una mia vecchia fiamma con cui all’epoca litigavo sempre.
Comunque il calcio del mondiale dell’82 non era migliore di quello di oggi. Faceva altrettanto schifo. Bearzot non era poi così diverso da Lippi, costruì l’ossatura della nazionale con gli uomini della Juventus (Zoff, Cabrini, Scirea, Tardelli, Rossi solo per citare i primi che mi vengono in mente) e ci si affidò totalmente. Rossi, lo ricordo, veniva da una squalifica per coinvolgimento in una storiaccia di partite comprate che fu scientificamente programmata per farlo tornare in campo un mese prima dell’inizio dei mondiali, che cominciò alla maniera di un ectoplasma. L’Italia riuscì perfino a pareggiare 0 a 0 con il Braga, una modestissima squadra portoghese, nell’ultima amichevole a pochi giorni dall’inizio del mondiale. Nelle prime tre partite l’Italia pareggiò senza gloria tre volte su tre partite (con il Camerun l’ultima, non la prima), e si qualificò per la fase successiva nemmeno per una migliore differenza reti, ma solo per il numero di reti fatte!!! Giocando in modo talmente inguardabile che i titoli dei giornali, che non potevano non riflettere i mugugni del pubblico, erano tutti molto critici, e per ripicca allenatore e giocatori decisero il silenzio stampa a oltranza (che uomini!).
Poi, lo riconosco, vennero quattro partite fantastiche, con Argentina, Brasile, Polonia e Germania. Rossi si svegliò e gli altri giocarono al meglio. Quattro partite fantastiche furono necessarie e sufficienti a vincere quel mondiale.
E poi si ritornò nella solita, consueta noia e mediocrità. L’Italia degna di questo nome cominciò con l’Argentina e finì con la Germania. Vennero poi le qualificazioni agli europei dell’84, e l’Italia non riuscì nemmeno a qualificarsi (nonostante le promesse ribadite in televisione da alcuni giocatori a tutti gli italiani), giocando in una maniera apatica e vergognosa, perdendo ripetutamente in un girone dove perfino con Cipro, con il quale riuscimmo a pareggiare in extremis, riuscimmo a distribuire gioia al pubblico locale, che non riusciva a contenere l’entusiasmo per la propria squadra che dominava i campioni del mondo!
Ecco cosa è stato il mondiale 82. Un sussulto di grinta pieno di emozioni regalate, immerso in un mare di merda che lo precedette e lo seguì.
Giugno 25th, 2010 at 08:33
Premetto che con i se e con i ma non si và da nessuna parte..
Ma se pepe avesse segnato nell’ultima azione quasi certamente ci sarebbero stati lodi e lodi per questa nazionale capace di ribaltare il risultato in 10 min.
Questa sconfitta ci fa’ tornare con i piedi per terra così si capisce (forse una volta per tutte) che il mondiale vinto nel 2006 si è vinto solo perchè quella squadra o quel gruppo voleva dimostrare qualcosa dopo calciopoli e basta, in questo mondiale invece non c’era nessuna voglia di giocare, nessuna motivazione.
Insomma se la nazionale non viene contestata adeguatamente non si vincono i mondiali (almeno gli ultimi due).
Mi ha stupito molto la stampa prima delle partite che non ha dato la pressione che di solito dava. Ad ogni partita diceva: “Vinciamo e stravinciamo”. Non ho capito dov’erano loro quando la nazionale si allenava (non si vedeva che i giocatori non avevano nè testa nè gambe?Pendevano solo dalle labbra del ct?). Ovviamente il discorso degli allenamenti vale anche per Lippi.
Giugno 25th, 2010 at 08:41
Marco V.
Io ho linkato al post di Christian Rocca. Camilloblog non è il mio blog. E’ di Christian Rocca. Anyway Rocca si riferiva alla nazionale negli anni del mondiale, non alla nazionale degli ultimi 40 anni.
Moggi non ha fatto niente di più di quanto non abbia fatto Facchetti, il quale, tra l’altro, parlava veramente con gli arbitri. Che era vietato. Senza contare che gli onesti offrivano i propri residence nei week end ai designatori. E senza contare mille altre cose. Ma ovviamente bisogna informarsi per conoscere i dettagli. E capisco che è chiedere troppo.
Giugno 25th, 2010 at 08:44
Condivido persino gli spazi che hai scritto !!!
Giugno 25th, 2010 at 09:24
Christina Rocca è letteralmente ossessionato dai provvedimenti che qualche anno fa punirono la sua squadra del cuore a causa delle frodi sportive messe in atto da Moggi e tende a ricondurre qualsiasi cosa accada nel mondo del calcio a questi fatti.
L’eliminazione sconfortante dell’Italia ovviamente non ha nulla a vedere con calciopoli, ma deriva unicamente da precise scelte di Lippi.
Scelte nelle convocazioni, scelte nella preparazione pre-mondiale, scelte tattiche e di uomini in campo.
Giugno 25th, 2010 at 09:49
Primo, non mischiamo Moggi e Facchetti e cerchiamo di informarci prima di scrivere “n’importe quoi”.
Secondo, lo stato del calcio in Italia, e Rocca e la sua ossessione (come dice bene Fripp), non c’entrano *assolutamente nulla* con la maleducazione di Lippi, più che con il ct slovacco con il giornalista in sala stampa. E vedo molta più correlazione con lo status dei giornalisti in Italia: pezze da piede, che qualunque novello VIP può e deve calpestare, e non professionisti che fanno domande anche scomode.
Giugno 25th, 2010 at 10:04
caro diego ricci, per moggi non intendevo solo moggi in persona, ma la mentalità e il modo di fare di moggi e di quelli che gli assomigliano, e che nel calcio italiano spadroneggiano.
la pochezza spirituale, l’arroganza, l’iniquità, la falsità, esattamente.
lippi durante le interviste e le conferenze stampa ha lo stesso atteggiamento che aveva moggi: interrompe i giornalisti prima che finiscano le domande, mostra insofferenza per gli argomenti scomodi, cerca di ridicolizzare chi solo osa contraddirlo, non accetta le obiezioni, evita di rispondere (o risponde in malo modo) quando la domanda non gli piace.
è il costume che ha preso piede in italia negli ultimi 10 anni, e il calcio non fa certo eccezione.
Giugno 25th, 2010 at 10:09
HGW
si , l’avevo capito che non sei Rocca , ho scritto a te perchè da lui nn si può commentare e perchè dici di aver voluto scrivere le stesse parole.
Un mondiale si gioca ogni quattro anni , ho citato gli ultimi 40 anni per dire , lo ripeto, che nella storia ci è capitato di alternare mondiali decorosi (1970 , 1978) intervallati ad altri di cacca (1966 ,1974) come quello finito ieri . E mi pare valga anche per anni piu’ recenti (2002 , 1998) . Cioè io sta dominazione “mondiale ” non la vedo
hei , io Moggi e Facchetti non li ho citati ,mi pare tu ripeta sta cosa come un mantra mandato a memoria . Le disfide da ultras su cui parlava di piu’ con gli arbitri e su cui era meno disonesto ve le lascio tutte , a me non interessano.Ma se si vuol dare la colpa del livello del calcio italiano attuale al fatto di aver mandato in B una squadra che ha barato, tra l’altro piena di stranieri, allora si, sapete tutto voi.
Giugno 25th, 2010 at 12:21
“Quanto a Mou, è antipatico in modo diverso da Lippi. E poi, vince”
Lippi ha vinto: 5 campionati italiani, 1 coppa italia, 4 supercoppe italiana (vabbè ma in Italia la sua Juve rubava).Poi ha vinto 1 champions league, ed è andato altre tre volte in finale, 1 supercoppa europea, 1 coppa intercontinentale ed un mondiale (vabbè ma ha avuto solo culo).
Giugno 25th, 2010 at 12:40
Il peccato di superbia di Lippi è stato quello di rubare il posto a Donadoni (che non stava facendo per niente male), perchè lui avrebbe sicuramente fatto meglio. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Avrebbe potuto essere stimato come Bearzot e invece sarà ricordato come quello che quasi le prendeva dalla New Zealand.
Chi lo difende forse non si rende conto che bastava mandare l’Albino Leffe senza allenatore che avrebbe passato agevolmente il turno.
Giugno 25th, 2010 at 16:25
Lippi ha fatto un bruttissimo gesto. Punto. E perdonatemi la questione secca.
Giugno 25th, 2010 at 16:26
Condivido quello che ha detto mauri sopra ;-)
Giugno 25th, 2010 at 20:22
Non voglio nemmeno pensare a come avrebbe potuto lasciare le fidanzate che eventualmente lo avessero tradito.Fuori di celia credo che avesse fretta di andare a discutere col gemello cattivo che a suo tempo lo convinse a togliere le scarpette dal chiodo
http://tak-ja-pervym-budu.moskva.com/data/uf/9980163/18/24/47/18244733_Jimi_Hendrix_-_Hey_Joe.mp3
Giugno 25th, 2010 at 21:24
Marco V e altri in ordine sparso
Sulla maleducazione o non maleducazione delle persone non sto a discutere. Quelli sono giudizi personali tra l’altro influenzati da simpatie o antipatie.
Quella di rocca non è una ossessione. E’ la pura verità. Ovviamente molti qui erano pronti a condannare Moggi per parlare al telefono con i designatori (cosa consentita ai tempi e che facevano abbondantemente anche Facchetti and Co. chiedendo una spintarella in maniera esplicita) mentre le stesse persona caso guarda se Facchetti parla al telefono con un arbitro (mentre di intercettazioni di moggi con arbitri non c’è n’è NEMMENO UNA) non dicono nulla. Peccato fosse vietato.
Questo è solo un piccolo episodio. Ma non ho voglia di aprire un dibattito su questa cosa. Sottolineavo solo come il fatto di scagliarsi contro Lippi sia molto indicativo dell’informazione malata che abbiamo in Italia. Tutto qua.
Giugno 25th, 2010 at 22:21
Non sapevo che ti interessi anche di calcio………….non sarà per distrarti dalla politica !!!
Giugno 26th, 2010 at 02:09
HGW, o scherzi o sei Moggi. “Lucky” Luciano, tra le tante cose, si sceglieva foglietto alla mano le griglie arbitrali.
Giugno 26th, 2010 at 04:00
@Sandro
Concordo su alcune cose riassunte del vecchio mondiale spagnolo e soprattutto sui 4 capolavori inventati da quell’Italia. Non sono affatto d’accordo invece sulle equazioni Lippi=Bearzot e Italia 1982=Italia 2010. Primo perché chiunque abbia conosciuto anche solo di passaggio Enzo Bearzot pensare di paragonarlo ad un personaggio come Lippi fa venire la pelle d’oca ed e’ davvero offensivo nei confronti del vecio Enzo! Secondo perché’ un ragionamento simile – Rossi a parte – non lo puoi fare neanche con gente come Tardelli, Causio o Scirea e non perché’ i ricordi tendono a sublimare solo il meglio ed il buono di quegli eventi e di quegli uomini ma proprio perché’ calcisticamente paragonare quei calciatori a Iaquinta, Criscito o Zambotta mi pare ingeneroso e di cattivo gusto nei confronti di questi ultimi….
Giugno 26th, 2010 at 08:17
Comeno
Quello è un altro dei tanti miti. In quella telefonata Moggi semplicemente faceva previsioni. Le griglio con due calcoli le potevano azzeccare tutti. Tra l’altro però li Moggi sbaglio dato che poi gli arbitri furono diversi. Mentre facchetti se cerchi su youtube ti accorgi che faceva perlomeno le stesse cose. Due pesi due misure però. Poi mi rendo conto che non hai approfondito le singole questioni quindi ti comprendo. Sei anche tu aggiornato alla versione romanzata.
Giugno 28th, 2010 at 03:30
La argomentazione “voi non sapete perchè non vi siete informati” può sopravvivere solo su internet. Le previsioni.. cioè fai le “previsioni” (pretendendo questo o quell’arbitro) con chi designerà gli arbitri. Fantastico, è un gioco divertentissimo. Domani vado in una banca e “prevedo” che la cassiera con cui sono in combutta mi darà un sacco di soldi, inscenando una rapina. Ma hey, non è una rapina.
Luglio 12th, 2010 at 11:34
……è finitaaaaaaaaa!!!!! Per quattro anni siamo tutti più tranquilli.
Ho cominciato ad imbastire queste righe un paio di settimane fa controvoglia, tra l’urgenza di urlare a qualcuno tutta la mia riprovazione e la consapevolezza di passare per il solito “anziano”, acido e moralista (qualunquista?), che lancia strali a dritta e a manca pur di dare sfogo ad un proprio sotterraneo (mal giustificato?) livore. Bene.
Ho deciso di correre il rischio propendendo per la seconda possibilità.
Non ho guardato nessuna partita dei mondiali (ma saranno almeno 15 anni che le cose vanno così) perchè IL CALCIO (giocato e parlato, commentato coi toni di un’irritante, scomposta e a tratti grottesca concitazione da parte di speakers privi di ogni equilibrato distacco professionale, vergognosamente strapagato, arrogante, cafone, borioso, prezzolato, sfrontatamente protagonista nelle aule della giustizia sportiva e non, costantemente teso a giustificare qualsiasi sleale furberia pur di portare a casa il miglior risultato possibile, incapace di perdere con dignità ed umiltà, conteso nelle varie “ospitate” somministrateci ogni santo giorno in TV, strombazzato dai media come uno dei modelli di realizzazione personale più appetibili per un giovane (insieme declinazione femminile del “comprimario” ruolo di velina), polemico sempre: dentro e fuori dal campo, pre e post partita, e per questo insopportabile ormai a livelli inenarrabili, ), NON MI APPASSIONA, NON MI RAPPRESENTA, E’ DISTANTE ANNI LUCE DAL MIO SISTEMA DI VALORI, dalla realtà in cui tutti viviamo. A chi mi chiede se guardo le partite e se di solito seguo il calcio, da un po’ di tempo a questa parte sono solito rispondere un po’ brutalmente (incassando anche, però, con mia grande sorpresa, il plauso di qualcuno!) che “…se tutto il mondo del pallone sprofondasse in questo momento, venisse risucchiato in un baratro, senza speranza di riemergerne… IO, molto probabilmente, non me ne accorgerei neanche, se non per il fatto di poterne registrare un qualche giovamento a livello collettivo”.
Mi intristisco per chi si intristisce o si arrabbia oltre misura a causa di queste partite perse giocando malamente. Perseverando nella retorica delle “acidulae lamentationes” di cui sopra, potrei aggiungere che ad intristirci dovrebbero essere ben altre cose….
Mi dispiace, io sono rimasto fermo ai grandi Pietro Mennea e Sara Simeoni: lì si incarnano i valori sportivi ed umani che hanno per me significato.
Ribadire che il calcio, oggi, è il misero specchio del paese, penso non vada ad aggiungere gran chè ad una constatazione condivisa, credo, almeno da alcuni dei “miei venticinque lettori”.
E a settembre si ricomincia con i campionati nazionali.