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Dic
Oggi in prima pagina su Repubblica c’è un articolo di Ernesto Assante intitolato “L’America tassa l’iPod”. Leggendo il pezzo si scopre che:
1- La tassa (il 4% sui download musicali) interessa solo lo stato di New York.
2- La tassa è una solo proposta (insieme ad altre 88) del Governatore.
3- La tassa non è una novità visto che esiste da anni in altri 17 stati dell’Unione
4- La tassa non interessa iTunes visto che in California (dove iTunes ha la sede) non c’e’.
Nonostante tutto le Major del disco insorgono definendo questo nulla vestito da notizia “una decisione che ci spinge nel baratro“.
Dicembre 18th, 2008 at 09:51
Non leggo Assante da un sacco: d’altronde i suoi sono pezzi per un lettore che mediamente è fuori da ogni discorso di elettronica e musica.
Dicembre 18th, 2008 at 10:11
Veramente una notizia da prima pagina…
Dicembre 18th, 2008 at 10:27
E’ un po’ un titolo da Punto Informatico insomma :D
Dicembre 18th, 2008 at 11:37
Negli Stati Uniti l’introduzione di una nuova tassa fa scalpore.
In Italia siamo ormai abituati.
Speriamo che non lo facciano anche qui da noi…
Dicembre 18th, 2008 at 13:08
Il nulla vestito da notizia pare che ultimamente sia uno standard per i giornalisti di Rep. E hanno anche da ridire sull’accuratezza dei blog. Tzè.
Dicembre 18th, 2008 at 14:33
Ogni volta che vedo il nome Assante a corredo di un articolo che parla anche solo lontanamente di Apple e di tecnologia un brivido percorre la mia schiena. Non capisco perché a Repubblica ritengano che uno che scrive da sempre di musica (e in quel caso tanto di cappello, come si dice) debba per forza saper scrivere anche di tecnologia.
Il risultato è quello ormai conosciuto del giornalista che a serie difficoltà a scrivere un pezzo sensato dai bocconi mezzo digeriti che recupera malamente in rete.
Dicembre 18th, 2008 at 14:34
beh io ho serie difficoltà a scrivere ha con l’acca, mi pento e mi dolgo del mio peccato, ma vostro onore, è colpa di questa dannata tastiera Aluminum!
Dicembre 18th, 2008 at 15:06
notiziona !
Dicembre 18th, 2008 at 16:03
Comunque la notizia dice una cosa, che puo’ anche essere interessante, ma e’ il titolo a dirne un’altra. E forse quel titolo non l’ha messo nemmeno Assante…
Dicembre 18th, 2008 at 21:16
Prima non era una notizia, dopo il tuo post lo è diventata
Dicembre 19th, 2008 at 00:06
ma infatti le vere notizie son altre, ad esempio stabilire se si dice “lo internet” o “la internet”.
Dicembre 19th, 2008 at 02:04
un notizia da primapagina !!
Dicembre 19th, 2008 at 10:17
I titolisti fanno danni inenarrabili (c’è da dire che è pure un mestiere ingrato).
Mi sa che l’unico elemento di superiorità dei blog rispetto ai quotidiani è che i titoli almeno te li fai da solo :-)
P.S. a chi si chiede il perché di Assante scriva di internet e dintorni: per dirne una, dal 1986 fino a un bel pezzo di anni ’90 è stato direttore di MC-link (chi non sa cosa sia, studi e ripassi). E’ stato nel “triumvirato” che ha inventato e costruito Repubblica.it e poi Kataweb. Diciamo che i titoli ce li ha tutti, piaccia o meno ciò che scrive.
Approfondimento: http://www.recensito.net/pag.php?pag=4887
Dicembre 19th, 2008 at 14:20
Aggiungo a Vic che Assante sempre per Technimedia (quelli di MC-link) ha anche diretto Music-Link, la prima agenzia di notizie musicali telematica italiana, in tempi in cui nessuno usava la mail, ed infatti l’agenzia spediva le notizie in automatico grazie ad una scheda fax.
Dicembre 20th, 2008 at 02:27
Mh, e nelle Giovani Marmotte non è stato?