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Lug
Contrappunti, su Punto Informatico di domani.
Sapete qual è il punto? Il punto di tutta le questione della richiesta di risarcimento di Mediaset nei confronti di Youtube per le migliaia di ore di filmati disponibili sul sito di sharing video non riguarda le normative sul copyright, né la più generica tutela della proprietà intellettuale (sempre sia lodata) e nemmeno l’annosa questione del considerare i fornitori di servizi di rete come responsabili per i contenuti che gli utenti decidono di condividere. Niente di tutto questo, il punto prescinde dalla complessità di queste questioni a cavallo fra legge, business dei contenuti e comportamenti degli utenti, e riguarda invece una sola e semplice attitudine: partecipare o non partecipare al mondo che cambia. (continua)
Luglio 31st, 2008 at 05:15
Sapete qual e' il punto? Come direbbe Stefano Bettarini: I SOOOOLDIIII. Il ritorno finanziario di questa azione legale. Ci sono buone probabilita' che si concluda con una transazione, se dice bene a Mediaset, ma per motivi di immagine dovra' passare un po' di tempo, anche nel caso in cui Youtube e Mediaset dovessero mettersi d'accordo oggi.
Luglio 31st, 2008 at 06:48
davvero un ottimo articolo. Complimenti.
Luglio 31st, 2008 at 08:56
Se e' questione di soldi, me ne felicito. Ma non vorrei fosse invece una questione politica.
E' palese che l'impero del Signor B. si basa sull'informazione, di parte e deformata.
Internet, soprattutto Youtube, e' ad oggi l'unico media che sfugge al controllo Mediaset-governo. Se hanno saputo inventare leggi ad personam per sfuggire i processi, non e' troppo fantapolitico aspettarsi che abbiano la faccia tanto tosta da applicare una censura internet in stile cinese o nord coreano.
Magari con la scusa degli spezzoni del "drive in" sul tubo.
Luglio 31st, 2008 at 09:12
In questo la RAI sembra piu' avanti.
Sembra aver in parte accettato la sfida aprendo un canale su youtube con centinaia di contenuti validi:
http://www.youtube.com/user/rai?ob=1
Non parliamo poi dei numerosi podcast messi a disposizione degli utenti.
Belle le tue considerazioni. Aggiungerei, secondo me, che forse uno dei motivi del ritardo della reazione delle major televisive va a braccetto con lo sviluppo della rete e della sua infrastruttura che permettono da relativamente poco tempo una fruizione cosi' massiccia di contenuti video.
Non è un caso che solo ora che si inizia a parlare di alice tv e canali televisi per il mercato mobile, le realtà televisive e della rete entrino in diretto contrasto.
my 2c.
Luglio 31st, 2008 at 09:42
Si' pero' smettiamola di dire che Internet e' un media in contrasto con la TV… si tratta di due cose che si pongono su piani diversi.
Luglio 31st, 2008 at 10:24
@Ferd:
Aho! mamma mia!!!
Sempre a fare le pulci alle affermazioni che si fanno.
Si pongono su due piani diversi ma convergono sempre di piu' e, dato che google ha il monopolio della pubblicità su internet, ecco che i grandi della tv si fanno rodere il sederino visto che la tendenza è quella di spostare sempre di piu' i contenuti tipicamente televisivi su rete.
Ma() un po' di ferie no, eh?
Poi se vuoi polemizzare andiamo nei commenti di PI ;-)
(editato dal tenutario)
Agosto 1st, 2008 at 10:19
Veltroni dice che i tempi sono maturi per una nuova legislazione per la libera condivisione su Internet.
Il leader del Pd ritiene quindi «che siano mature le condizioni per una legislazione basata sulla libertà della comunicazione e della diffusione, che al tempo stesso tuteli il lavoro degli autori e dei creativi».
Il solito "ma anche…"
Cominciamo a preoccuparci. ;-)