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Feb
Salvatore e Francesco
Io se sento un’altra volta al tg, o leggo sui giornali, “Ciccio e Tore”, sparo. Si chiamavano Salvatore e Francesco. Un po’ di rispetto per i morti.
Io se sento un’altra volta al tg, o leggo sui giornali, “Ciccio e Tore”, sparo. Si chiamavano Salvatore e Francesco. Un po’ di rispetto per i morti.
(via stamparassegnata)
Febbraio 29th, 2008 at 13:44
L'ho pensato subito anche io. Però poi ho supposto che probabilmente era il modo in cui la mamma li chiamava, con cui insomma la gente li conosceva e per cui ci sta anche.
Febbraio 29th, 2008 at 14:13
Massimo, ci penso costantemente da giorni, da quando li hanno trovati…
Non sono un padre speciale, sono soltanto un padre.
A parte la rabbia che covo per certi sviluppi (e che trova giustificazione ogni giorno che passa), hai ragione tu, anche se, come dice Galia, potremmo dire che erano i nomi affettivi.
Qui ne scoppiera' un bel casotto, non rispettoso di loro, perche' tutti si difenderanno in qualche modo. Ma ci dimenticheremo di loro, di quella fine atroce.
Rispetto, amore. Il minimo che si possa fare.
R.I.P.
Ciao e ciao a loro, povere creature.
Febbraio 29th, 2008 at 14:26
Concordo con domiziano e non vedo cosa ci sia di irrispettoso nel chiamare qualcuno con il modo con il quale è stato chiamato in famiglia e dagli amici per tutta la vita.
bob
Febbraio 29th, 2008 at 14:39
E le due Simone? E il povero tifoso morto, Gabbo? Possono essere affettuosità . Stamparassegnata: spari a salve.
Febbraio 29th, 2008 at 14:40
c'è di irrispettoso che un giornalista non è un familiare ne un amico.
Se la tua fidanzata di chiama per esempio 2trottolino amoroso" è un conto, se ti ci chiamo io tutt'altro spero.
Certo che se tra le norme della buna educazione, ci perdiamo pure quelle il cui significato è più lampante ed evidente…
Febbraio 29th, 2008 at 14:57
Ok, leggendo i commenti ho capito un po' di piu'. Quell'irrefrenabile atteggiamento *ruffiano* (nel dramma, per giunta) che possono avere certi cronisti nel volere a tutti i costi familiarizzare con la notizia (assumendo la confidenzialita' dei protagonisti).
Pero'… non varrebbe la pena di approfondire certi temi? Penso che ci riguardino come madri e padri.
Se e in quanto compatibile col rispetto per questi due poveri bimbi.
Febbraio 29th, 2008 at 15:45
Sottoscrivo anch'io.
Febbraio 29th, 2008 at 16:14
Probabilmente avete tutti ragione. Ma, mi domando, non varrebbe la pena di interesarci di più del nucleo della questione?
Scusate, ma su una cosa di questa gravità , le speculazioni sul lessico mi sembrano il meno.
O no?
Febbraio 29th, 2008 at 16:22
Daniele, cosa vuoi che uno come me possa sapere di cosa sia realmente successo, oltre al fatto che sono morti due ragazzi? Solo che io non li ho mai conosciuti, non posso chiamarli con i nomignoli.
Febbraio 29th, 2008 at 17:26
.mau.
Rispetto quello che dici, piango sulla fine che hanno fatto (e non penso sia necessario essere genitori), ma mi sembra che ci allontaniamo dal problema. Forse potevano essere salvati. E, sempre forse, il padre e' innocente.
Tutto qui.
Marzo 1st, 2008 at 08:39
io l'altra mattina ho cercato invano di chiamare Nicoletti a Melog su radio24 perché la menava con "i cadaverini"… mi sa che è stato meglio che non abbia preso la linea
Marzo 1st, 2008 at 09:00
@ anonimo #10: non mi pare di avere parlato dei suoi genitori (meglio, ho accennato al padre sul mio blog, ma non mi sono posto né tra i colpevolisti né tra gli innocentisti, non sapendo nulla)
Marzo 1st, 2008 at 12:22
Forse, usando il buonsenso, non c'è bisogno di essere innocentisti/colpevolisti. Dire che il padre è in carcere su un teorema è essere innocentisti? Sostenere che il padre comunque, ora non possa reiterare il presunto crimine e neppure nascondere le prove è sbagliato? e allora cosa ci fa ancora in carcere?
Marzo 2nd, 2008 at 12:58
Sul dibattito innocentisti vs colpevolisti si può dire tutto e il contrario di tutto, ma visto che il post riguardasse più che altro un'impostazione che i giornalisti (cani) danno al loro lavoro, non posso che essere d'accordo con la sbadilata nei denti.
Stessa sbadilata che darei a tutti quei giornalisti (cani) che hanno la faccia tosta di chiedere a una madre che ha perso un figlio: "signora, come si sente?".
Marzo 2nd, 2008 at 22:04
…e Mez e Amanda e Chiara e Azouz e Olindo e il piccolo Tommy e Pinco Pallino e tutti gli altri disgraziati (vittime e carnefici) che i cronisti si sentono in diritto chissà perchè di chiamare per nome, come se l’essere coinvolti in un fatto di sangue togliesse loro il diritto all’identità Â…
Marzo 3rd, 2008 at 00:17
Francamente continuo a ritenere che non ci sia nulla di male e mi pare anche che si stia parlando di due cose un poco diverse.
Qualcuno sembra ritenere che si debba usare anche il cognome, mantellini in realtà sembra non essere d'accordo sul fatto di usare il soprannome, non è la stessa cosa.
Francamente continuo a pensare che non ci sia nulla di irriverente, è normalissimo identificare i bimbi con il loro nome di battesimo.
bob
Marzo 3rd, 2008 at 06:18
Persino quel buffo signore che parla con l'accento tedesco e si veste tutto di bianco ha parlato di "Cicco e Tore"…
RD