Albert Antonini Mangia nei commenti al post precedente mi/ci fa una gran bella domanda. Magari vi va di rispondere:

Sono convinto che la parte abitata della reta debba “farsi vedere” (mettersi in mostra come direbbero loro) per fare capire alle patate da divano il vero valore educativo, innovativo e sociale della Rete e fare capire al vespaio i benefici di Internet e l’importanza del loro ruolo per ridurre gli effetti negativi dei nuovi sistemi di comunicazione come il Web. Cosa ne pensi?

8 commenti a “PATATE DA DIVANO”

  1. Massimiliano dice:

    Alle patate da divano, se ho capito bene il significato dell'espressione, piace Vespa e più in generale un certo tipo di comunicazione (non ho mai pensato che siano indigeni ignoranti a cui va mostrata la Vera Fede). Acquistare visibilità  poi è comunque positivo, perché magari dal divano qualche patata la fa alzare (utile se si deve preparare un'insalata di polpo): ma attenzione ad acquistare visibilità  con i mezzi di informazione tradizionale, si può finire col diventare "quello che c'ha anche un blog", perché non si può essere dappertutto contemporaneamente e, per ora, la TV paga più di Blogbabel.

  2. vb dice:

    Non ci si "fa vedere" da Vespa, si educano le persone una a una insegnando loro ad usare la rete; e se ci si deve imporre a livello pubblico, lo si fa tutti insieme a colpi di migliaia di firme, non con le lettere aperte di una elite di venti blogstar.

    E poi, a "farsi vedere" in TV sono solo determinati individui, è tutto da dimostrare che essi possano rappresentare "la rete": chi li ha scelti, chi gli ha dato un mandato?

  3. Leonaltro dice:

    Questo tipo di discorso ricade nel sempiterno dibattito dell'uovo e della gallina. La massa viene rimbambita dalla tv, o guarda la tv perché è rimbambita?

    E' ovvio che per i sostenitori della seconda opzione internet non servirà  a niente, dal punto di vista educativo: quando le masse vi migreranno, sarà  solo per vedere le gare di rutti su Youtube.

  4. gimax dice:

    bè, è esattamente l'obiettivo di Quinta&co: dare a Vespa e alle couch potatoes che lo seguono una testimonianza realistica di cosa sono i blog oggi, e più in generale di cosa è la rete oggi. Un'altra voce, che taciti PER SEMPRE si spera i deliri della sessuomaniaca Graziottin.

  5. Antani dice:

    Ciascuno in rete non rappresenta che sè stesso, questo è chiaro. Sugli altri media è un po' diverso. Non penso comunque che il dottorvespa rappresenti tutte le patate da divano, tra loro ci saranno di sicuro elementi critici, gente che è saltata sul cuscino quando ha visto la trasmissione in questione. Ci si muove tra una lecita protesta, mi sembra, e l'opportunità  di squotere l'albero (di patate) sperando che ne cada qualcosa. Per la fatica che costa potrebbe valer la pena. Intanto, noto che la petizione langue, al momento, a quota 103. Un fallimento, mi dispiace per Stefano.

  6. Simone Cosimi dice:

    D'accordo.

  7. Larry dice:

    Ritengo che tradurre "couch potato" in "patata da divano" sia un crimine contro l'umanità  che non deve rimanere impunito.

  8. cristiano dice:

    ma no, e' carino (eddai, fatevi influenzare un po' dal british, loro amano infilare espressioni italiane dappertutto!)