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Nov
Luca Castelli su La Stampa ha un bell’articolo a commento di un post di Scott Adams che, fra il serio ed il faceto comunica ai suoi lettori che bloggera’ un po’ meno per via del tempo (che serve) e dei soldi (che non arrivano).
Lastly, the blog has been a source of tremendous artistic satisfaction. I enjoyed being relatively uncensored, and interacting with the readers on fun topics. That’s why I will continue blogging, albeit less controversially. I’ll just do it less often, especially over the holidays. It’s hard to tell the family I can’t spend time with them because I need to create free content on the Internet that will lower our income.
Novembre 27th, 2007 at 15:22
Credo che riportare (e ricordare) certe "testimonianze" sulla questione blog/soldi sia importante. Ho l'impressione che diversi blogger italiani si stiano facendo un pò prendere la mano ultimamente…
Novembre 28th, 2007 at 03:23
in che senso, Luca?
Novembre 28th, 2007 at 05:22
Purely Adams. :-)
Novembre 28th, 2007 at 05:27
secondo me la cosa più interessante del post di Adams è questa:
"I found that if I wrote nine highly popular posts, and one that a reader disagreed with, the reaction was inevitably “I can never read Dilbert again because of what you wrote in that one post.” Every blog post reduced my income, even if 90% of the readers loved it"
Novembre 28th, 2007 at 06:14
A me è piaciuta più questa:"Lastly, the blog has been a source of tremendous artistic satisfaction. " :P
Certo io però per vivere faccio il programmatore, quindi… mi piace vincere facile :P
Novembre 28th, 2007 at 08:55
@Massimo
Intendevo dire che ultimamente, sempre più spesso, alcuni (e sottolineo solo alcuni) blogger sono "money focused". Danno molto più valore a quell' esiguo (come si conferma) ritorno economico anziché all'incremento di contatti, di terze opportunità e di altro che un blog "personale" (per personale intendo il blog scritto da una persona; non mi riferisco al contenuto) può creare. Questa cosa è palpabile. Ovvero io la percepisco.
Nel commento volevo dire che è giusto ricordare che è meglio tenere un blog per passione anziché portarlo avanti sforzandosi di strumentalizzarlo al fine economico. Se blog della caratura di Dilibert fanno parziali dietro-front, o comunque parzialmente ripensano la loro "strategia", immagina gli altri.
PS: anche io nel mio blog "uso amici e famiglia" ho Adsense…ma quello è un altro discorso: ci pago Flickr e lo spazio sul server…e ci devo pure aggiungere il resto io…hee hee hee
Novembre 28th, 2007 at 13:48
Ho letto il tuo commento su Sicilia 2.0 ed i suoi relatori….fammi un favore risparmia le tue dissertazioni su persone che nemmeno conosci…non servono all'Italia e nemmeno alla Sicilia…..fai una cosa….vai a scrivere le tue ca…..su PI…
Novembre 28th, 2007 at 13:52
Mi sembra ancora piu' interessante che sempre su http://www.lastampa.it si parla della chiusura del portale Italia.it
Novembre 29th, 2007 at 08:44
Caro Massimo, seguo il tuo blog da sempre e ogni tanto ti chiedo qualche delucidazione in materia di tecnologia. Ci riprovo perche' sono nelle peste. Mi si e' rotto il laptop, con il quale in pratica vivo, e soprattutto scrivo. E ora mi trovo nella situazione di doverne comprare uno qui. Posso spendere molto poco, dato che l'altro era nuovo ma si e' rotto per danneggiamento…Ho visto un Acer Exstensa 5220 (con processore Celeron pero') non molto pesante che potrebbe andar bene. Ma ho dei pregiudizi verso gli Acer e non ho mai sentito parlare della serie…oppure ci sono delle offerte sul sito HP, ma sempre con processore Celeron. Mi potresti dare un consiglio se non ti porta via troppo tempo?
Grazie mille
Novembre 29th, 2007 at 10:25
E' l'economia della felicità . Non tutti se la possono permettere.
Novembre 29th, 2007 at 18:30
Io sono semplicemente annoiata dai blog dei giornalisti. Pubblicita' a parte, s'intende. Giornalisti, bloggers, che altro? Sembra un'apoteosi di follia, l'horror vacui della scrittura. Il blog dovrebbe rimanere anonimo, all'ombra della personalita' che ospita. Altrimenti diventa una testata, e allora scriviamo direttamente sul giornale. Con tutto il rispetto per l'ennesimo blog del giornalista e con tutti gli in bocca al lupo a Franceschini, che palle.
Novembre 30th, 2007 at 02:22
Non spaevo che qui si dnano anche consigli sugli acquisti. Ne approfitto subito, a me si è rotta la lavatrice, pensavo di prendere uno di qui modelli che si collegano a internet in modalità supergulp e hanno anche gps, esp e dhcp incorporati. Faccio bene? Mi potresti dare un consiglio se non ti porta via troppo tempo? Grazie mille
Dicembre 1st, 2007 at 03:56
ma perchè un blog dovrebbe rimanere anonimo?
Io il blog di travaglio lo leggo perchè è di travaglio, anche se, dopo aver letto il post di adams, ho cominciato chiedermi: ma lo comprerò il prossimo libro di travaglio, ora che leggo il blog?
Dicembre 1st, 2007 at 17:45
Per BEBE: Voglio vedere te se vivessi a Londra, scrivessi per professione, scrivessi da poco e non fossi miliardario, avessi investito parte dei tuoi risparmi nell'acquisto di un buon laptop, ti ci finisse il televisore sopra, si rompesse, non fosse coperto dalla garanzia e dovessi comprare un altro pc se non chiederesti consiglio a Mantellini. Oppure trovassi un articolo sul Punto informatico…..:)
Dicembre 1st, 2007 at 17:50
I blog dei giornalisti dovebbero essere anomini perche' (se escludiamo gli happy few che per meriti personali sono riusciti ad ottenere un contratto decente) sono poracci. E allora perche' dovrei comunicare le mie idee faticosamente eleborate con un mucchio di sconosciuti e per di piu' pure gratis? Se vi interessano, leggetele sul giornale, almeno becco la colaborazione a pezzo. La gratuita' non mi e' mai piaciuta. Per i blog dei giornalisti famosi, sono convinta che il ritorno narcisista professionale vale la candela. Scusate se sono prosaica….. :)
Dicembre 2nd, 2007 at 13:07
Allora non è che dovrebbero, sarebbe più conveniente per loro se lo fossero. Ma sarebbe davero più conveniente?
E Selvaggia Lucarelli? Non è che rientri tra gli opinion leaders cui faccio riferimento, ma oggettivamente dal blog le si è aperta più o meno una carriera, cui, lei stessa l'ha ammesso in un'intervista data un anno fa a radio 2, prima non sperava di poter ambire.
Anni fa ho conosciuto in un community di gdr una radazza sarda molto spiritosa e brillante, faceva lo scrittore sfigato di vocazione e qualsiasi cosa di mesteire, ha aperto un blog sulla sua esperienza in un certo call center e dal blog è stato tratto un libro che ha avuto un notevole successo editoriale e da poco è entrato in produzione un film.
Se Adams ha ragione, proprio chi ha già una certa popolarità e una carriera più o meno consolidata, non ha particolare interesse a tenere uno spazio in cui distribuisce gratuitamente contenuti, mentre l'esperienza della signorina Lucarelli e di altri suggerisce, che il contenuto gratuito può essere un primo tentativo per mettersi alla prova e magari farsi apprezzare.
Manco a me piacciono le cosegratuite, quando le cose sono le mie, mentre se le cose gratuite me le offrono, prima di disprezzarle me le studio bene, perchè non si sa mai, possono sempre tornare utili :P