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Apr
Nelle ultime due settimane il programma radiofonico di Radio 2 “Alle otto della sera” e’ stato affidato ad Alessandro Scafi, professore del Warburg Institute, che conosco ormai bene per via degli studi di mia moglie. Alessandro, che e’ un iconologo, discorre di un argomento affascinante: “Il paradiso in terra”. Del resto molti anni dei suoi studi londinesi sono condensati in un libro pubblicato l’anno scorso da Chicago University Press e British Library dal titolo: “Mapping paradise”, un testo che presto sara’ tradotto anche in italiano. Ascoltando questa sera la trasmissione in auto (una trasmissione bellissima) mi chiedevo cosa potrebbe essere della Rai (e dei suoi ascoltatori), se piu’ spesso i suoi programmi si aprissero a contibuti di questo livello. Se vi capita ascoltatelo, non ve ne pentirete. Qui le puntate precedenti.
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Aprile 30th, 2007 at 18:08
A me, invece,veniva in mente come sarebbe se un giorno – solo per un giorno – radio e tv RAI si scambiassero i palinsesti. Sarebbe fantastico…
Maggio 1st, 2007 at 05:55
Beh, in generale la maggior parte dei cicli di Alle otto della sera è su questo livello, anche i meno briosi sono stati comunque piacevoli e interessanti. La stessa qualità (ferma restando la varietà dei gusti) io la vedo anche in molti programmi d'intrattenimento o comici sempre di Radio Due (Da Fiorello a Caterpillar, dai conigli a Balk-out) e in molti programmi culturali di Radiotre (Fahreneith, Damasco, il terzo anello, Radiotre scienza). Radiouno è quella che sta messa peggio, anche se vanta gli ascoli migliori. Alla fine della mia spassionata recensiocina, dettata dal mio amore per la radio, mi trovo ancor più convintamente a sottoscrivere il pensiero di Emilo.
P.S: i cicli di Alle otto della sera sono resi disponibili a rotazione in podcast, oppure si possono ascoltare in streaming (ed eventualmente registrare, Urbani peremettendo) nella sezione Riascolta. A dirla tutta, ma non facciamoci sentire, si trovano quasi tutti anche sul muletto.