Con la calma necessaria il Ministero delle Comunicazioni ha pubblicato il testo ufficiale del decreto Gentiloni antipedopornografia. Si conferma l’ipotesi che la decisione sui siti da “chiudere” alla visione dei cittadini della penisola sia a carico non della magistratura (come sarebbe logico) ma del “Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia”, organismo senza soldi istituito presso il Ministero dell’Interno, in base alla legge antipedofilia del 1998. Io non sono ancora riuscito a comprendere chi ne faccia concretamente parte (notizia discretamente importante visto che il Centro raccogliera’ le segnalazioni di chiunque sui siti web a contenuto pedo pornografico) ne se un simile comitato esista gia’. Quello che so e’ che nella lotta strenua fra Ministeri per ogni piccolo scampolo di potere, anche quello delle Politiche per la Famiglia ha una sua propria struttura simile (anch’essa prevista nelle legge sulla pedofilia). Si chiama “Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile” e almeno in questo caso Rosy Bindi ci ha reso edotti su chi siano i suoi componenti, stagista compresa.

2 commenti a “TUTTI CONTRO IL PEDOPORNO (MA TUTTI CHI?)”

  1. Stefano "Free.9" Scardovi dice:

    Oltre alla stagista ci sono anche i 3 esperti.

    Sarei curioso di sapere che tipo di esperienza hanno, come e' stata documentata e chi li ha selezionati.

  2. Gm dice:

    ma quando prende lo stagista? ha i buoni pasto?