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Gen
Contrappunti, su Punto Informatico di domani.
E’ da qualche settimana che sperimento Twitter senza aver ancora compreso bene cosa sia. Twitter lo si potrebbe definire un tentativo di ibridare la comunicazione testuale breve su canali diversi: via web, instant messaging e SMS. I meccanismi comunicativi sono molto semplici e simili a quelli in uso nei sistemi di messaggeria: una lista di amici con la quale condividere contemporaneamente i messaggi, una eventuale (si può anche decidere di non averne) lista di followers che scelgono di leggere in background ciò che scriviamo, una comunicazione forzatamente sintetica, costretta all’interno del limite dei 160 caratteri tipica degli SMS. (continua)
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Gennaio 28th, 2007 at 05:32
Sintomatico che tu riceva i primi commenti dalle altre "voci leggere" che usano twitter (e magari li hai già ricevuti proprio via twitter)… :-)
Gennaio 28th, 2007 at 05:52
Anche se lo facessi via twitter non riusciresti a sentirmi (visto che non sono tra i tuoi contatti): sarebbe, il mio, un grido nel deserto. Lascio il mio messaggio qui, in questa "bottiglia virtuale", con la certezza che leggerai questa "voce leggera" che ti fa i complimenti per quanto hai scritto…
Gennaio 28th, 2007 at 07:42
francamente, 'sta roba e' una inutile perdita di tempo.
Gennaio 29th, 2007 at 11:50
Ho provato ad usarlo. mi ci sono anche applicato. non riesco a sentirlo ne come "voce leggera" ne pensante. sembra una bacheca det to do now. non so se cristian sente l'esigenza di sapere che rispondo alle mail o che altro. non so mi da l'impressione di : " non ho una buona idea e allora rubo un blog" ma non potendo copiare rubo un sms e poi costringo tutti a leggerli. oppure sono io e aspetto lumi.