Questa cosa che ha fatto il New York Times oggi e’ davvero vergognosa. Il giornale americano ha pubblicato una inchiesta nella quale si dice quello che in rete molti hanno scritto nelle ultime settimane, vale a dire che l’operazione antiterrorismo di qualche settimana fa in Inghilterra e’ stata avventata e molto discutibile. Semplicemente nessun terrorista poteva in quei giorni salire su nessun aereo con nessuna bomba. Ma poiche’ in UK una legge impedisce la divulgazione di informazioni riguardanti procedimenti in corso (che meraviglia eh?) il NYT ha deciso di rendere non raggiungibile il pezzo ai lettori inglesi (anche se non so con quali risultati). Continuiamo con idiozie del genere e Internet puo’ anche chiudere bottega.
“It’s never a happy choice to deny any reader a story,†said Jill Abramson, a managing editor at The Times. “But this was preferable to not having it on the Web at all.â€
update: vedo ora che ne parlano anche Reporters e Carlo Formenti.
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Agosto 30th, 2006 at 08:20
Io la vergogna la ripartirei per il 5% al NYT e per il 95% a parlamento e governo UK.
Ma credo che si tratti di un semplice espediente legale per evitare una causa.
Agosto 30th, 2006 at 20:19
Hai ragione, è una cosa vergognosa.
A dire il vero, come ha già fatto notare qualcuno, non so bene con chi prendermela… se con il governo inglese, sempre "molto attento" alle libertà dei propri cittadini ("molto attento" nel senso che è sempre alla ricerca di nuovi modi per limitarla), o se ad un giornale che la "mette in quel posto" ai cittadini di una nazione intera che, evidentemente, non vivono in regime di libertà , solo per far piacere al folle e censorio governo locale.
A questo punto mi chiedo perché non aiutare il governo cinese a censurare ai suoi sudditi le informazioni sul Dalai Lama? O credono che la censura occidentale faccia meno schifo della censura orientale?
Agosto 31st, 2006 at 06:27
Lo scandalo non è inglese, ma del NyT. Come sanno i giornalisti italiani una volta svelato un segreto d'ufficio (e si rischia penalmente, ma sotto l'ombrello giuridico della libertà di stampa) non si torna indietro: gli altri giornali sono autorizzati a ripubblicare e continuare sullo stesso filone. In questo caso non si tratta di due giornali diversi, ma di due territori e lettori diversi a cui si indirizza uno stesso articolo. Vista la portata internazinale del tema, il direttore avrebbe dovuto avere un po' più di palle.