30
Lug
Contrappunti, su Punto Informatico di domani.
Alla prima prova cruciale è accaduto quello che forse era possibile prevedere. Nell’ultima settimana il paese è stato attraversato da una ampia discussione politica riguardo al decreto sull’indulto. Ne hanno ampiamente parlato i giornali e le televisioni, se ne è discusso animatamente nei bar, sui posti di lavoro e per le strade. Ma se qualcuno avesse tentato un esperimento, andando a controllare “solo†i siti web dei nostri rappresentanti politici su Internet, avrebbe come la sensazione che di indulto nemmeno si sia discusso e che nessuna norma al riguardo sia stata approvata. (continua)
Tags:
Luglio 30th, 2006 at 14:30
E' fatica. Quando capitano fatti come questo si vorrebbero dire e scrivere tante cose, e si vorrebbe soprattutto trovare un pò di "conforto mediatico" da una parte o dall'altra.
Invece niente, l'unico conforto e opportunità di sfogo sono rappresentati dalla possibilità appunto di dire la propria scrivendo la rabbia e la delusione in qualche commento nei vari blog o direttamente nel proprio sito (chi ce l'ha).
Le home page dei siti internet dei partiti politici sono dedicate ad altro, gli stessi politici sono irragiungibili (fausto.bertinotti@rifondazione.it risultava fino a ieri non più operativo, chissà come mai).
In televisione neanche a parlarne. Nessun tiggì poteva dire male dell'indulto perché i relativi partiti di riferimento hanno tutti votato il provvedimento (a qualcuno per caso risulta che ci sia un tg che fa riferimento all'Italia dei Valori?).
Che schifo! E che distanza! Come è possibile sentire parlamentari che ancora si domandano e cercano di capire perché l'elettorato in generale sia così distante dal loro mondo?
Luglio 31st, 2006 at 03:18
io a dire il vero, essendo favorevole all'indulto, la distanza tra palazzo e cittadini non l'ho mica sentita tanto :)
(a parte le battute, si dovrebbe considerare che i sondaggi di berlusconi e quelli di repubblica o di grillo NON sono la democrazia rappresentativa. Secondo quest'ultima, invece, è previsto che qualcuno presenti un programma, venga votato, e si prenda le sue belle responsabilità anche a prezzo di essere impopolare. àˆ esattamente quello che è successo, e per una volta "il palazzo" ha dimostrato che può essere degno del proprio ruolo, senza piegarsi agli umori della gggente – che oggi è contro l'indulto, domani per la pena di morte, dopodomani contro l'aborto, poi contro moggi, il giorno successivo a favore di moggi e via così.
Che internet permetta "una fotografia" della realtà , infine, è un puro effetto di strabismo, dovuto alla casuale coincidenza tra il becerume diffuso e un certo attivismo dei soliti noti)
Luglio 31st, 2006 at 03:28
capisco giorgio ma quello che non capisco e' dove sia in rete il punto di vista dei favorevoli….
Luglio 31st, 2006 at 03:36
Massimo, dovresti sapere che i favorevoli sono sempre molto più silenti dei contrari :-)
Luglio 31st, 2006 at 04:05
posto che appartengo a quell'1% che al sondaggio sul sito di repubblica ha risposto "non so" e posto che penso che nel "paese reale" il no all'indulto sia effettivamente maggioritario (non il 93%, ma maggioritario), credo che per molti deputati e senatori la questione dell'indulto sia una cosa molto, come di dire, di praticaccia parlamentare.
"scambio di prigionieri" come l'ha definito, con insoltia lucidità , Caruso. l'han fatto adesso perché per un po' elezioni non ce ne sono più e sperano tutti di non lo scotto della distanza fra la praticaccia e le proccupazioni ("non è che quando torno dalle ferie mi trovo la casa svaligiata?") dei più.
Luglio 31st, 2006 at 06:14
scusa massimo, il blog di grillo si è schierato contro, quello di sofri a favore. io pure che mi leggono in 3 sono a favore, e ho letto altri blogger che lo sono. Dov'è il problema? Che sono (molti) di più i primi? E vabbè, capita di essere impopolari: di sicuro gli argomenti di dipietro, pur essendo imo molto sciocchi, hanno fatto breccia nel cuore del "popolo di sinistra" (che la destra fosse contraria all'indulto si sapeva già ). Quindi siamo rimasti pochini.
se vuoi dire invece che i blog dei politici favorevoli sono stati zitti, non mi pare un motivo di stupore (in fondo è il tuo primo punto: molti di costoro hanno preso il blog come un modo per fare vetrina, ergo quando temono i pomodori, scappano)
Mi dirai: nemmeno tu ne hai parlato. Ma io non parlo di tante di quelle cose, praticamente di tutto.
è ovvio però che tutti questi "blogger" pro e contro (molti più i contro come detto) non rappresentano, nel senso tecnico della rappresentanza, proprio niente. E del resto imo pensare che internet serva a "rappresentare" vuol dire proprio avere le idee confuse – il principio della raccolta e semplificazione in termini di maggioranza e minoranze è esattamente l'opposto di quello che fa funzionare un medium "abbondante e multdirezionale", che semmai funziona per minoranze e stop.
Forse è solo un problema di confusione lessicale, un po' come quelli che dicono che "internet è democratica" (e io mi chiedo sempre quando ci sono le elezioni)
Luglio 31st, 2006 at 11:15
Io non ci capisco piu' nulla… Sembra che questo indulto sia diventato la cosa piu' importante del mondo, mentre in Libano muore gente innocente a decine, a centinaia.
Il Governo in carica si e' affannato, nei primissimi giorni, a concedere e promettere provvedimenti di grazia ad personam. Nulla da dire: se una persona versa in gravi condizioni di salute, e' giusto sia cosi' anche se ci sono persone in condizioni analoghe che nessuno si fila e che non hanno voce.
Sono favorevole all'indulto per motivi di umanita', politici e di opportunita' in generale.
Francamente, non me ne frega nulla se a seguito del provvedimento Previti uscira' dalla detenzione domiciliare. Non si poteva escludere una singola persona. Vi dice nulla l'art. 3 della Costituzione?
Non me ne frega nulla se l'indulto copre anche la white collar criminality. Doveva essere trattata al pari dei terroristi?
Non me ne frega nulla se si applichera' agli assassini (ci vediamo tra ventisette anni) o a Vanna Marchi (che sembra essere Belzebu' in persona). Anche perche', specie per i primi, non comporta la scarcerazione immediata (a meno che il residuo non coincida).
Lo Stato puo' scegliere di perdonare soltanto alcuni fatti, non puo' scegliere le persone (se non con la grazia).
Usciranno molti pesci piccoli. Paura di riaverli in strada? Comprensibile, ma il sistema e' al collasso e dobbiamo prenderne atto anche se la scelta piu' coraggiosa sarebbe stata l'amnistia.
E lasciamo perdere l'edilizia penitenziaria. Pensiamo ad abbetterle, le carceri, non a costruirne nuove per sbatterci dentro i nostri reietti, che sono sempre, tragicamente, di piu'.
Agosto 1st, 2006 at 04:42
Caro Mantellini,
ho letto il tuo commento e capisco il lamento per l'assenza…il fatto è che se sei in aula, in commissione, viaggi, magari sei il responsabile internet di Forza Italia e devi gestire altri due o tre siti "azzurri" ogni giorno, non è semplice riuscire a produrre un commento personale, meditato e tempestivo su tutti i temi.
Ciò è tanto più vero se il tema è così delicato come l'indulto, provvedimento per il quale il mio stesso voto favorevole è maturato ora per ora, valutando i tantissimi contro e gli altrettanti motivi per dire sì….La politica in internet è un bambino che ha sempre fame: e purtroppo non sempre lo si riesce a sfamare come si vorrebbe.
Ciao a tutti,
Antonio Palmieri