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Mag
Capita talvolta che un giudice americano scriva parole importanti sulla dignita’ delle cose che vengono pubblicate on line. Una lezioncina mi pare utile anche dalle nostre parti.

“we can think of no workable test or principle that would distinguish ‘legitimate’ from ‘illegitimate’ news. Any attempt by courts to draw such a distinction would imperil a fundamental purpose of the First Amendment, which is to identify the best, most important, and most valuable ideas not by any sociological or economic formula, rule of law, or process of government, but through the rough and tumble competition of the memetic marketplace.”

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4 commenti a “APPLE LOSES”

  1. Fabio Metitieri dice:

    PRIMA PARTE:

    Mah… Sono questioni cosi' complesse… Sposare una frase, solo una frase, ed estratta da un contesto certamente molto piu' articolato, come fai tu, mi pare una grossa cassata.

    Anzi, no.

    E' perfettamente coerente con il tuo talebanesimo. E molto scorretta, precisamente in linea con il tuo essere sempre incredibilmente esagerato on line….

    Guarda, dopo anni di amichevoli scontri on line con te, mi arrendo: sei l'unico che mi batte in quanto a iperbolita'. Debbo ammetterlo: io a esagerare, a distorcere la realta' dei fatti come fai tu non ci sono mai riuscito.

    Ho un chip sbagliato nel circuito dell'onesta' di pensiero, non so fingere.

    Ciao, Fabio.

  2. Fabio Metitieri dice:

    SECONDA PARTE:

    E, posso aggiungere? Tra noi c'e' un'altra enorme differenza.

    Io con le persone sono molto pacifico se le incontro di persona, ma se son stronzi glielo dico anche a voce, F2f, con mitezza e a sguardo basso, ma lo dico. Cercando di sorridere, se possibile, e senza rancore, che tanto si vive una volta sola e in fondo questi son solo divertissment, marginalita'.

    Mentre tu? Posso insinuare?

    Quando ti ritrovi di fronte a giornalisti veri o a bibliotecari in carne e ossa, chissa' come mai, ti dimentichi di dire che tu pensi che i giornalisti son tutti teste di cazzo e venduti, e che i bibliotecari devono rimanere indifferenti se si bruciano biblioteche e musei in Iraq, che' tanto son cose di cui un Paese o una cultura nazionale non han bisogno….

    ;-)

    Parentesi. Ho dei problemi a capire tumble e memetic, in qusta frase che citi. Mi traduci, pls?

    Tralasciando l'inglese e tornando al sodo… Dignita' delle cose pubblicate on line?

    Ciao, Fabio.

  3. Fabio Metitieri dice:

    TERZA PARTE:

    Letto tra le righe, e specificando che son complesse questioni sulla Costituzione Usa, di cui nessuno di noi sa un beato, e forse faremmo meglio a stare zitti, tutti, e in primo luogo i radiologi forlivesi…

    Forse questo statement ribadisce che tutti hanno diritto di parola. Stop. E mi pare giusto e sacrosanto.

    Esula da questo tutto il resto del tuo pre-giudizio, che tu, nel tuo solito disonesto (o naif?) modo di argomentare, ignori.

    Tutti possono parlare e pubblicare, dice il giudice che citi.

    Ma anche qui da noi si puo', senza dubbio, e senza tesserino da giornalista, anche se molti "bloggher incazzati con i mulini a stampa" dicono di no.

    So what?

    E allora, se qui tutti pubblicano e scrivono, se il diritto di bloggare non e' mai stato messo in discussione, a chi stai facendo il pistolotto? Me lo spieghi, Signora Maestra?

    Ti stai finalmente incazzando con Il Sole?

    Avrai le palle per dire che il blog di Nova 24 fa cagare?

    ;-)

    Io farei non un pistolotto come il tuo, ma un invito opposto, per capire come garantire il diritto di parola e di pubblicazione a tutti, ma tutelando qualche altro piccolo diritto fondamentale.

    Tipo che diffondere palle non e' carino, e diffamare neppure. E questo dovresti capirlo, perche' alla denuncia per diffamazione ci sei eri quasi arrivato, tempo fa.

    Per il resto, nessuno piu' felice di me se i canali di comunicazione si moltiplicano e diventano sempre piu' liberi e selvaggi.

    Sciambola vera, mi verrebbe da dire, questo e' il bello di Internet.

    Con cognizione di causa e senza fare cazzate inutili, pero'… Che si trasgredisca, che si provochi, che si insulti, ma non a vuoto.

    E, soprattutto, non per poi darsi alle leccate di culo quando quaelli che hai attaccato per anni sul tuo blog li incontri di persona e ti pagano un Tramezzino…

    ;-)

    Sei d'accordo?

    Ciao, Fabio..

  4. Carlo Felice dice:

    Mi permetto soltanto un breve intervento per dire che:

    a) l'importanza della sentenza non riguarda il fatto che i blogger possano pubblicare ma il fatto che possano godere del segreto professionale sulle fonti;

    b) i giudici fanno riferimento, per garantire il segreto sulle fonti, alla "shield law" della California più che al Primo emendamento. In Italia – ma forse anche in altri Stati americani – non sarebbe possibile.