Pensavo che la notizia fondamentale della presentazione di oggi a Cupertino fosse quella che Apple ha creato una custodia nera per Ipod in finissima pelle italiana dal modico prezzo di 99 euri. Poi invece qualcuno si e’ accorto che i nuovi (costosi) mac mini intel hanno una caratteristica tecnica che Apple ha disperatamente tentato di nascondere nel profondo delle pagine del proprio sito web. I nuovi mac mini hanno la sezione grafica integrata.
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Febbraio 28th, 2006 at 18:30
Oramai Apple, come Google, rischia di doversi confrontare sempre con un'aspettativa smodatamente alta e spesso fuori proporzione. Un problema che per esempio Microsoft non ha, in quanto non hanno un'immagine di impeccabilità da sostenere e questo a volte è un vantaggio.
La sorpresa per la grafica integrata non ha molto senso: era ovvio che fosse così. Il mac-mini è un portatile di medio livello e bassi consumi infilato in una scatolina. Essendo Intel ora il loro fornitore di cpu ma anche di chipset e non essendo queste macchine al top della gamma la scelta non poteva che cadere su una soluzione all-in-one.
Il problema è casomai di aver sfondato il tetto dei 500 euro, che dal punto di vista marketing è una pessima cosa.
Febbraio 28th, 2006 at 18:57
Un computer Apple è come una felpa FIAT. Non importa nulla delle caratteristiche tecniche dei suoi prodotti. Quello che conta è la suggestione che producono.
Altrimenti nessuno spenderebbe 660 euro per un coso che costa la metà del portatile che sto usando, e fornisce meno della metà in termini di dotazioni e prestazioni. Senza considerare il display a 15 pollici wide screen.
Febbraio 28th, 2006 at 21:16
La febbre da keynote spiegata o The Apple product cycle, fatevi due risate: http://www.misterbg.org/AppleProductCycle/
Joe: ti sei dimenticato la parte sui macfanatic che ballano il boogie boogie con buffi gonnellini di foglie di banano, al ritmo degli schiocchi di Jobs
Marzo 1st, 2006 at 07:13
" Un computer Apple è come una felpa FIAT. Non importa nulla delle caratteristiche tecniche dei suoi prodotti. Quello che conta è la suggestione che producono. "
Questa mi sembra una schiocchezza, il classico luogo comune di chi parla di Macintosh senza aver approfondito e spesso senza averne mai usato uno. Chi usa Mac da molti anni però é vaccinato a queste uscite :D
Esistono numerose realtà professionali, che preferiscono Apple, dove conta un unico parametro: la produttività a fine giornata per euro investito. Non vorremo mica credere che tutti i milioni di macchine vendute ogni anno finiscano in mano a poveri esteti suggestionati dal marchio e dal design di Apple.
C'é anche gente che coi computer ci lavora e chi ci guadagna il pane non ha tempo da perdere in attività di bug hunting, riformattazioni e incompatibilità varie.
Che poi Apple ultimamente stia facendo un numero insolitamente elevato di vaccate, é un fatto su cui IMHO non ci piove, ma é anche vero che macchine come l'ibook non hanno al momento nessun pari sul mercato per rapporto qualità /prezzo.
Marzo 1st, 2006 at 07:17
ouch, rileggendo mi sono accorto solo ora che avevo tralasciato virus, trojans e dialers :D
Marzo 1st, 2006 at 09:13
Io ho un Apple e ne sono contento ma la logica del minimac non la capisco davvero. Credo che nell'immaginario sia più un desktop che un portatile quindi per me non ha senso che spesso sia peggiore di un laptop. Dovrebbe essere potente come i desktop ma portatile come i laptop, non un laptop – neppure tanto buono – senza schermo né tastiera. O sbaglio?
Marzo 1st, 2006 at 10:39
AAAGHHHH "EURI" !!!!
Marzo 1st, 2006 at 14:42
Allora, arbaman, fammi capire. Io dico che per 660 euro un Mac Mini da' meno della meta' di quello che da' il mio portatile (un HP ZV 6278EA, piu' una stampante/scanner PCS 1410, pagato 1199 euro due mesi fa, cosi' sgombriamo il campo dalle speculazioni), che si porta dietro pure la batteria e il display, e tu mi dici che parlo cosi' perche' non conosco i Mac.
A parte che per confrontare due datasheet non serve metterci le mani sopra, ma se anche l'esperienza in prima persona dovesse contare in qualche modo, purtroppo cadi male: ho usato per lavoro e per diletto praticamente di tutto. Mi manca, se non sbaglio male, una Silicon Graphics. Ci sono sistemi che mi piacciono di piu' e sistemi che mi piacciono di meno. Tra i desktop i Mac non mi piacciono.
Ma tutto questo non ha nulla a che vedere con quello che stavo dicendo, che e' puramente una questione di marketing. Apple e' riuscita a imporre al suo marchio una connotazione cool che pesa molto sul richiamo dei suoi prodotti.
Ci sono riproduttori MP3 migliori dell'iPod non fosse altro che per la piu' ampia compatibilita' (per esempio con i codec video), ci sono hardware (sto parlando di Hardware, se vuoi parlare di SO ci accomodiamo per mail, che andiamo per le lunghe) migliori del Mac allo stesso prezzo, sia per quanto riguarda le prestazioni sia per quanto riguarda i componenti.
Non voglio parlare di SO, ma una piccola nota devo farla: non ho capito bene per quale motivo tra i pregi di MacOSX si deve sempre annoverare la presunta immunita' a virus e troiani, e il risparmio di tempo sulle formattazioni e incompatibilita'. Uso per tutti i giorni indifferentemente Windows e Linux (diverse distribuzioni, in questo momento una Ubuntu Dapper) e riformatto il PC solo appena dopo averlo acquistato o quando cambio hard disk e non becco virus da non so quanto.
In compenso pochi giorni fa mi hanno sventrato un Joomla che avevo colpevolmente lasciato a se stesso su un server: ma questo non ha nulla a che vedere con il sistema operativo, ne' con l'hardware che usi. Semplicemente si tratta di usarlo bene, e in quel caso l'ho usato male. Se avessi avuto MacOS invece di una Slackware non avrebbe fatto alcuna differenza, visto che si trattava di code injection.
Marzo 2nd, 2006 at 08:57
Joe: sull'armamentario classico di obiezioni ad Apple non mi pare il caso di tornare. Sono sempre le stesse, e' una discussione gia' fatta e piuttosto noiosa. In breve: no, non e' solo marketing, coolness o appeal, sono prodotti disegnati con una filosofia e con uno scopo, cosa che non e' altrettanto riscontrabile nella maggioranza dei concorrenti. Poi chiaro, non e' detto che siano adatti alle esigenze di tutti e vivaddio: per fortuna non sono monopolisti.
Sul fatto che la sicurezza dipenda dall'utente, lasciamo perdere, e' ovvio, ma e' una banalizzazione interessata che serve a coprire le pecche di software house che lavorano male.
Infine sul Mac Mini, parliamo, dibattiamo e tutto, tra parentesi i macentusiasti sembrano per primi abbastanza delusi. Pero', quel form-factor, quello di pc fissi supercompatti e' il futuro, portatili a parte. Un giorno o l'altro riusciremo a liberarci dai cassonetti grigi, alti mezzo metro e che sbuffano e sferragliano. Che la strada la apra Apple e gli altri seguano non importa: quella e' la direzione.
salut
Marzo 2nd, 2006 at 09:17
Antonio, non ho detto che Apple vende *solo* per quanto costruito intorno al marchio (il brand). Ho detto che quanto costruito intorno al marchio, ovvero il fatto di essere cool, pesa nella scelta di acquistare Apple. Per alcuni, molti?, mica per tutti.
In tutto questo, il prezzo fa parte della strategia: un Mac Mini Intel con core Solo, per le caratteristiche tecniche che ha, non vale più di 350 euro iva inclusa, ma per un prodotto che nell'essere cool trova una buona parte del suo valore, il prezzo basso è controproducente. Succede in molti settori, il più famoso esempio è in quello delle automobili. Tra una Seat Ibiza e una Golf ormai non ci sono più molte differenze tecniche (stesso pianale, stessi materiali, stessa tecnologia), e di design forse è più bellina la Ibiza. Solo che a parità di dotazioni la golf costa di più. Il marchio VW "vale" di più di quello "Seat". E tutto questo si ripercuote anche nell'usato.
Con Apple vale lo stesso discorso: fanno parte delle suggestioni (e dico "suggestioni" perché molto spesso non corrisponde a verità tangibile) la presunta resistenza ai virus, ai trojani, la stabilità del sistema operativo, il suo perfetto suppporto per il suo hardware (ci credo! deve funzionare su cinque combinazioni di hardware, non su migliaia!), la "bellezza" dello stesso e dell'hardware, e tutte le altre cose che sovente vengono ripetute dai macchisti.
Se chiedi a un novello acquirente della Nike Silver perché secondo lui quelle scarpe "valgono" 169 euro (poco più di 300.000 lire) ti dirà un sacco di cose che in realtà non c'entrano nulla: saranno il risultato combinato di moda, struscio in Corso V.E., balletti alla TV di ciccione che dicono "ditemi che non sono un'atleta", e invece quelle sono solo le cose che servono per poter vendere a 169 euro qualcosa che a occhio non potrebbe costarne più di 30 (compresi tutti i guadagni per la filiera).
Marzo 2nd, 2006 at 19:37
Questa vignetta l'avevi vista?
Marzo 3rd, 2006 at 09:51
Joe: il tuo discorso fila in generale. Daltronde quando gli asiatici riusciranno a sommare alla mostruosa capacità produttiva, anche una certa competenza progettuale e la capacità di essere trend-setter ci manderanno tutti a nanna. Ma tutti-tutti. Quello che non mi torna è il perché nessuno mette in dubbio il valore aggiunto per esempio di un Sony, fatto di attenzione al dettaglio, design, progettazione, nome, qualità , rispetto a un qualsiasi pur onorevole concorrente, mentre con Apple sembra un obbligo rimarcare ogni volta che "lo compro uguale al discount e costa la metà ". Viva il libero mercato: ma qual'è il punto? Io tengo ferma la mia teoria che sia colpa di Jobs: probabilmente se anche i nipponici invece di tenere un basso profilo si presentassero con dolcevita neri e jeans a celebrare i propri traguardi (scarsi ultimamente a dire il vero) sarebbero invisi da mezzo mondo. E vabbeh.
Sul prezzo comunque non sono d'accordo. I processori appena entrati in listino costano. Il Core Duo parte da $240 dollari all'ingrosso, il Core singolo è sui $200 (http://www.theregister.co.uk/2006/01/03/intel_prices_up_yonah/). Sicuramente la Apple si sarà fatta spuntare uno sconto, ma se aggiungi il resto della dotazione, la manifattura, la commercializzazione e il margine di vendità vedrai che il prezzo ci sta. 350 euro, equivalente, dove? L'unico che vedo è il mini della Aopen che è praticamente una copia e costa uguale, solo che monta un celeron, non ha telecomando e via dicendo. I media center che pure vendono bene partono da una fascia di prezzo superiore e al massimo concorrono con il Mac Mini col Core Duo.
Insomma alla fine si ritorna al fatto che dicevo: quella CPU è leggermente esagerato per un apparecchio simile e rende il prezzo di partenza non più terribilmente competitivo.
ciao
Marzo 3rd, 2006 at 14:41
Guarda Antonio, il discorso fila anche sulla Sony e non ho difficoltà a dirlo. Il fatto semmai è che i prodotti della Sony non si portano dietro una fracca di fanatici che vedono nella marca una specie di feticcio religioso, pronti a difenderla da ogni critica anche la più ragionevole e documentata.
Per quanto riguarda il processore del Mac Mini che all'ingrosso sarebbe caro, sono spiacente, ma nel mondo Intel non si possono fare questo genere di ragionamenti. Se usi si parla di un G5, posso argomentare che probabilmente un P4 farebbe la stessa bella figura, ma non ne avrò mai quella certezza che mi consente di chiudere il discorso sul prezzo.
Ma se usi un processore x86, quale l'Intel Single Core è, ti posso tranquillamente dire che se quello è troppo caro, puoi metterci un P4, un AMD Athlon 64, o quel che ti pare, che magari va uguale (o di più) e costa meno. Quello che contano sono le prestazioni e il prezzo, non è necessario usare lo stesso modello.
Da "questa parte" è così che funziona, benvenuti ;-)
Marzo 3rd, 2006 at 15:27
Io non sono un applista, anche se ho posseduto un paio di mac in un passato remoto. Su un Mini ci sto pensando, perché appunto mi sembra innovativo il formato e per pasticciare col sistema. Se altre proposte interessanti venissero da altri produttori bene, anzi lo spero. I cassonetti voglio vederli sparire :)
Bhe per i processori è quello che dicevo: potevano sceglierne uno più economico. Ma non gli Amd visto che hanno un accordo con Intel e non i desktop in ogni caso (P4 e soci) perché manderebbero a fuoco la scatolina. Stesso motivo per cui non veniva utilizzato il G5. Quindi rimane poco altro, direi solamente il Celeron (improponibile) e il Centrino. Come mai non hanno usato quest'ultimo?
Grazie della discussione.
bye
Marzo 3rd, 2006 at 16:14
Il processore Yonah è appunto l'evoluzione del Centrino, con un migliore rapporto prestazioni/consumi, ecco perché hanno scelto gli Intel Core Duo e i Single core anziché i Centrino.
Penso che già abbiano fatto una castroneria sufficiente con la scheda grafica condivisa e non credo che il mercato avrebbe apprezzato che si inserisse anche un processore ormai vecchio.
Btw, gli Aopen citati tipo il miniPC scopiazzato da Apple stanno intorno ai 1000 euro e sono dei fornetti rumorosi poco adatti per qualsiasi compito che non sia basilare.
http://www.engadget.com/2005/12/22/aopen-mini-pc-reviewed/
Il fatto che Apple per essere competitiva debba vendere ad un terzo del prezzo macchine più nuove, silenziose e decisamente migliori segue una logica che solo Joe sembra in grado di spiegare
Marzo 3rd, 2006 at 19:09
arbaman: mi è piaciuta la battuta con cui concludi il commento sicché incasso e non faccio polemica :)
Marzo 3rd, 2006 at 19:41
Arbaman: per la scheda grafica non avevano alternative, ne sono abbastanza convinto. Avrebbe fatto lievitare troppo il prezzo. Anche se ora si sta rivelando un pasticcio d'immagine (almeno finché non cominceranno a confluire un po' di test hands-on per rassicurare gli animi). Quanto al Centrino/Core, dopo esser stati costretti gioco forza a tirare processori obsoleti, ora hanno deciso di rifarsi equipaggiando tutte le macchine di CPU fiammanti. Li capisco. Ma anche questo incide sul prezzo.
ciao
Marzo 5th, 2006 at 03:58
Io avevo un portatile pc fino a due mesi fa. Uso i sistemi di Microsoft e pc da sempre, avevo 11 anni e smanettavo inconsapevole con il Dos 6.22. Dopo tre anni il mio toshiba p4 1.6 (pagato 2500 euro iva inclusa) ho deciso di cambiarlo, era una buona macchina ma con grossi difetti di progettazione. Rumorosissimo, la batteria non durava più di un'ora e mezza nemmeno appena acquistato, la ventola risucchiava dentro una quantità di polvere impressionante che otturava il dissipatore e ogni 6 mesi era da aprire e pulire per evitare che la macchina andasse da sola in blocco per le alte temperature raggiunte.
Dovevo cambiarlo e il dilemma è stato difficile da risolvere: passare al mac o no?
Con la stessa cifra spesa per l'iBook 12" (con disco da 80gb e 1,5 gb di ram) potevo prendere un pc portatile dalle caratteristiche "mostruose", i prezzi in tre anni sono letteralmente crollati (tant'è che il mio non valeva più niente).
Avrei avuto il masterizzatore dvd dual layer, un disco da 120gb e una scheda video molto potente.
Ho preferito l'iBook perchè è più piccolo e leggero (il portatile per me deve essere "portabile"), la batteria dura 4 ore tranquillamente, MacOsX è oggettivamente più stabile (la macchina è progettata per lui) di WinXp, per Mac sono disponibili tutti i software di cui necessito e anche altri che non userò mai, tutti i problemi di "comunicazione" tra questa piattaforma "minoritaria" e quella monopolista sono risolti e facilmente aggirabili, le prestazioni nel mio uso quotidiano sono assolutamente comparabili con qualsiasi super portatile pc in commercio.
Ok, in proporzione costa di più un mac che un pc ma quanto "rendono" messi a confronto in situazioni d'uso specifiche?
La "resa" per me va valutata globalmente.
JoeTempesta, capisco il tuo astio per i mac-fanatics, li conoscevo già prima ma visti dal di dentro sono anche più ridicoli, ma mi pare che tu commetta un errore comune a molti che si scatenano nelle critiche alla apple ogni volta che qualcuno parla di mele: scendere sotto lo stesso piano di certi personaggi. Fa perdere lucidità , si finisce per essere poco equilibrati.
Marzo 6th, 2006 at 09:32
Sono contento di averti fatto sorridere Joe..siamo qui per scambiarci idee e punti di vista in fondo :) Chapeau !
@ Gabriele – Hai perfettamente ragione sui macevangelisti o mactifosi, sono un "movimento" insopportabile. Sulla rete se ne incontrano molti purtroppo e a qualcuno fanno pensare che tutti i macusers siano teste vuote stregate dal verbo di Jobs.
Io continuo a vedere il computer come uno strumento che mi dia il miglior rapporto prezzo/prestazioni senza aver la pretesa di essere un utilizzatore rappresentativo di nulla e tranquillamente mi incazzo con Apple quando fa castronerie. Sono offeso dall'inserimento del chip Fritz sulle loro macchine e sono molto perplesso sull'eventualità di acquistare nuovamente mac in futuro.
Fin qui direi che é andata bene ma le prospettive, anche con Apple, non mi rendono terribilmente felice.