Beppe rilancia l’allarme Telecom. Uno spauracchio col quale su Internet ci tocca fare i conti da un decennio.

Internet è stata fin dagli anni 80 una rete relativamente libera e aperta, fatta dagli universitari e dai ricercatori secondo i suoi tre principi costitutivi: nessuno la possiede, tutti la usano, tutti la possono migliorare.
Possiamo scordarcela se va avanti così. Di questo passo dall’anno prossimo avremo un solo padrone della rete a larga banda italiana (quella che conta, in massima parte su Adsl). Questo padrone si chiamerà  Telecom Italia (Ti).
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Telecom Italia fa parte di un gruppo che ha oltre 40 miliardi di euri di debiti (accumulati a nostre spese grazie a D’Alema, Bersani, Berlusconi, Colaninno e Tronchetti), ha un serio gap di credibilità  con gli analisti e investitori finanziari internazionali, ha un titolo che è sceso nell’anno del 30%, deve affrontare l’anno prossimo, in primavera, un cruciale showdown con i suoi principali creditori: le banche.

Condivido molto di quanto scritto in quel post (ne avevo parlato su PI giusto un paio di settimane fa) anche se molti dei temi trattati sembrano argomenti per gli addetti ai lavori. E sono anch’io, come sempre, preoccupato.

12 commenti a “IL 666 di TELECOM ITALIA”

  1. Beppe Caravita dice:

    Bravo Massimo, siamo al dunque. Avremo un 2006 con un solo padrone della rete?

    Questa è la prospettiva. Fermiamo l'Agcom.

    Stavolta andiamo ai materassi. E lo sai che non scherzo. Sto rischiando di persona. E non solo io….;-)

  2. Cyberdany.com dice:

    Solo una cosa, anzi due (facciamo tre, e non se ne parla più).

    Cos'è questo scandalizzarsi per i debiti di Telecom Italia? 40 miliardi di euro non sono poi questa cifra enorme (per me si, per Telecom no). Considerando che ogni anno la società  genera 6 miliardi di euro, mi sembra un livello più che sostenibile. Se poi pensi che Telecom Italia ha un redditività  del 7-8% e che indebitarsi le costa il 3-4 %, più si indebita e meglio è.

    Sparare numeri tanto per fare sensazionalismo non mi sembra il modo migliore di affrontare l'argomento Telecom. Anche questa storia secondo cui i debiti gli abbiamo pagati noi grazie a D'Alema e altri politici mi sembra un'assurdità . I debiti li pagano parte Telecom, parte gli azionisti che la controllano. Io non ho pagato proprio niente, semmai, fossi stato azionista Telecom o Tim, avrei ricevuto un po' di soldini in più a causa della generosa politica dividendi messa in atto per far arrivare soldi alla controllante Olimpia.

    Quanto all'andamento di borsa, non c'è nulla di più fuorviante. Ci sono diversi modi dire le cose. Se ad esempio prendo la performando degli ultimi 24 mesi, vedo che Telecom è salita del 25%. Se mi riferisco all'ultimo anno, ha perso il 20%. Se uno si attiene ai risultati di bilancio, Telecom Italia ha realizzato ottime performance di anno in anno.

    D'accordo sul discorso della banda larga e del ruolo dormiente di Agcom…. Ma infarcire discorsi giusti e doverosi con numeri schiamazzati in maniera grillesca non serve a nulla se non ad indebolire qualsiasi giusta argomentazione.

  3. g.g. dice:

    C'è una ragione per cui Internet non avrà  mai un padrone. Per funzionare ha bisogno degli utenti e per avere un numero sufficiente di utenti deve essere conveniente. Chiunque ha provato chiusure o imposiuzioni, ad oggi, ha cambiato idea prestissimo :)

  4. Alessandro Longo dice:

    Non è vero che più si indebita meglio è, è assurdità : Oltre certi livelli l'indebitamento fa scrollare il sistmea e quello di TI è preoccupante. Lo dicono anche glianalisti di mercato. Vuoi una prova? Telecom mira a portare il debito a 27 miliardi entro il 2007, una promessa solenne. Vaglielo a dire tu che sono pazzi e che più si idnebitano meglio è.

  5. Beppe Caravita dice:

    Sulla questione finanziaria la mia fonte non è certo il blog di Grillo, anche se ne apprezzo la vis polemica.

    Ovviamente è il giornale per cui lavoro. E non mi pare vi sia da menare scandalo più di tanto. La storia del debito Telecom Italia è ben conosciuta in tutti i suoi aspetti. Rimando a un ottimo saggio di Giuseppe Oddo e Giovanni Pons, l'affare Telecom edito da Sperling & Kupfer.

    Il nodo finanziario non esaurisce comunque la questione nè deve servire a giustificare strategie aziendali non accettabili.

    Esistono soluzioni, come quella avviata in Gran Bretagna, che consentono anche migliori performance finanziarie in un quadro di regolazione chiara, di libertà  di mercato e di sviluppo della rete aperta a tutti.

  6. Cyberdany.com dice:

    X Alessandro. Diglielo tu a Pagine Gialle che è un'assurdità  indebitarsi. I fondi che stanno dietro a Pagine Gialle sono diventati miliardiari in pochi giorni capendo che la società  aveva una redditività  superiore al costo dell'indebitamento. Ovvio che il giochino non funziona all'infinito. Oltre ad un certo livello la sostenibilità  diventa critica se il tuo giro d'affari non è così stabile.

    Telecom Italia forse ha oltrepassato quel livello, ma non di tanto. 27 miliardi di indebitamento del 2007? Io direi che sono un obiettivo plausibile. Adesso ne ha pochi meno di 40 e come ti dicevo la società  genera 6 milardi di cash ogni anno.

  7. carla dice:

    "Il risultato di scelte sbagliate nel sistema Italia non toccherà  minimamente Internet o la sua architettura, ma semplicemente rallenterà  l'Italia rendendo a noi italiani più complicato partecipare al grande mercato dell'innovazione" g.g.

    A me non sembra un problema da poco, soprattutto, quando una soluzione si prospetta solo a lunghissimo termine con una nuova classe dirigente. Il problema è questo ed è un problema di libertà  (se non possiamo partecipare saremo meno liberi).

    Beppe Caravita ha scritto all'Agcom per impedire il rallentamento dell'Italia. Non so voi, ma io sono con lui e come cittadina farò tutto quello che è in mio potere per fermarli.

  8. Fabio Metitieri dice:

    Per una volta concordo con gigi'.

    Il problema Telecom – e non entro nel merito, dato che di finanza io mi intendo poco – e' del sistema Italia, non di Internet, che continuera' a essere libera e bella per chi vorra' usarla in modo piu' intelligente e non solo come un blockbuster.

    Poi, come sempre, ci sara' un'utenza piu' evoluta, che comunica e che produce contenuti, presumibilmente minoritaria, e una meno evoluta e piu' passiva, che scarica, scarica, scarica e forse in futuro guardera' anche i film.

    Nulla di nuovo sotto il sole, secondo me.

    (Miiii… Longo, vabbe' che scrivi sempre di fretta, pero' mi hai fatto cercare su google quale indice di borsa o di bilancio fosse il "Sistmea" che poi scrolla.. ;-)

    Ciao, Fabio.

  9. .mau. dice:

    i quaranta miliardi ci sono, e sono indubbiamente legati soprattutto a colaninno e tronchetti che hanno comprato entrambi telecom con i soldi di telecom (e a tronchetti che ha voluto prendersi tutta tim perché non gli bastava il 57% dei ricavi).

    Con un amministratore come Buora sono anche capaci a scendere a 27 (che sarebbe i due terzi del fatturato attuale, giusto per avere un ordine di grandezza) ma saranno lacrime e sangue.

    Però guardate che non è che all'estero i grandi gruppi siano messi così bene…

  10. Alessandro Longo dice:

    eheh, il sistema crolla, ma forse stavo pensando a unca cane bagnato dalla pioggia di questi giorni quando ho scritto scrolla:)

  11. Fabio Metitieri dice:

    Unca cane? Longo, te l'ho detto molte volte in privato. Forse dovresti scrivere un po' meno e un po' meglio. Con calma. Se non hai tempo non e' obbligatorio scrivere.

    E poi cazzo, comperati dei manuali di stile e leggili, che' iniziare sempre le frasi con tre avverbi forse non va bene. Sei in assoluto il collega piu' cane che conosco, di cui mi diverto di piu' a leggere gli strafalcioni. Detto affettuosamente e senza offesa, perche' sinceramente leggerti mi diverte molto.

    ;-)

    E concentrati solo sulle cose che sai, cercando di approfondire un po' di piu', di elaborare, per poi scrivere un pochino piu' seriamente. Dai, che a poco a poco forse ci riesci. E lavora, sugli argomenti, informati, intervista, ragiona… che sembra sempre che tu butti giu' quattro cazzate che ti hanno detto in una telefonata di cinque minuti…

    Io ho dato un esame di economia politica e un esame di economia aziendale, e per quasi tre anni ho lavorato su procedure di bilancio per gli enti pubblici, ma, sinceramente, non mi sento in grado di sproloquiare sui bilanci di Telecom come hai fatto tu.

    L'analisi di bilancio – te lo dico amichevolmente – e' una materia da addetti ai lavori, su cui il rischio di sparare cazzate o di sembrare degli imbecilli e' molto grosso.

    Il sistema scrolla? E tu chi sei, per dirlo? Dimmi, un filosofo che ha come unico serio background una grande esperienza sui videogiochi, quando avrebbe studiato economia aziendale o finanziaria?

    Dai cerca di essere serio… Gia' non si capisce un beato degli articoli che scrivi sul tuo cavallo di battaglia, le connessioni, e adesso sai anche valutare i bilanci di Telecom?

    Io credo che conoscere i propri limiti sia una grande dote. Sono anche convinto che la professionalita', per un giornalista, consista spesso nella rinuncia sia a scrivere su cosa non si conosce bene sia a produrre a tutti i costi e troppo in fretta.

    Pensaci.

    Ciao, Fabio.

  12. Fabio Metitieri dice:

    Scusate i due commenti vuoti, mi sono scappati.

    Beppe sei troppo ideologico, sempre. Non riesco a seguirti. Io credo di essere molto piu' "hard" di te su molti argomenti di Rete.

    Certamente, sono molto piu' duro di te nel modo di comunicare on line. Il che mi pare piu' produttivo.

    Anyway, va bene… Si fa politica in Rete, bella soft?

    Nessuno piu' disponibile di me a spedire fax, scegliere candidati politici da votare e da promuovere in Rete, o piantare casino… ma su cosa, per chi e con chi?

    Tiri fuori uno stracazzo di progetto politico?

    Ciao, Fabio.