La relazione tra giornali tradizionali e Rete deve ancora mostrare tutte le sue conseguenze. I giornali migliori saranno quelli che si sapranno adattare alla nuova situazione e sapranno ascoltare i lettori non solo nei forum predisposti nelle loro pagine online, ma anche partecipando alle discussioni che i lettori si gestiscono autonomamente.
Aggiungerei qualcosa. I giornali migliori saranno quelli scritti da giornalisti in grado di ammettere le proprie debolezze (come dire quelli piu’ intelligenti). E la mutabilita’ della informazione sul media digitale fara’ la differenza. Il fatto che essa possa essere editabile, nel tempo e nel merito, con il contributo di chiunque, rendera’ centrale la figura del giornalista “filtro” rispetto a quella del giornalista “redattore”. Se fino ad oggi redarre fisicamente l’informazione e’ stata percepita come una forma di potere (spesso con pessime conseguenze sulla qualita’ complessiva) domani “ascoltare i lettori” significhera’ semplicemente consegnare le chiavi di casa della notizia a chi ne sa piu’ di noi e riservare per se’ il compito di custode. Non e’ strano che tutto cio’ venga diffusamente percepito come un inconcepibile ridimensionamento.
Giugno 30th, 2005 at 14:52
Per favore fate qualcosa. Avete letto le ultime dichiarazioni del berlus
"Potevamo fare di più
ma vinceremo le elezioni"
"Stefania Craxi nostra candidata, Letizia Moratti sindaco di Milano"
"Mi sento fortissimo, sui cento metri sfido tutti: non c'è gara"
Giugno 30th, 2005 at 15:23
Sottoscrivo tutto, unico appunto sui forum dei giornali: do' stanno? :)
Giugno 30th, 2005 at 19:23
Mah… io mi sentiro' ridimensionato quando un (ehmmm, si fa per dire…) "autorevole" blog che parla di tecnologia e di Internet, come questo, smettera' di pubblicare post talebani e ideologici, scritti senza conoscenza di causa e per partito preso, e incomincera' a fare informazione, per esempio documentandosi seriamente prima di scrivere tavanate.
O a fare qualcosa di almeno lontanamente somigliante all'informazione.
O al limite, anche, si mettera' non a fare informazione ma a produrre opinioni e commenti di livello appena decente.
Oppure, quando non scrivera' piu' insignificanti pressapochismi del tipo "ci ho avuto un formidabile spam telefonico, non ricordo se e' illegale"…
;-)
Tra l'altro, non tutto e' su blog, non ancora, e oggi l'informazione si fa anche consumando scarpe e telefono per seguire convegni, o fare interviste. Qualcuno, tra i wanna be giornalisti della domenica, che son radiologi o comunque hanno un altro mestiere, ha il tempo e la capacita' per fare bene un lavoro del genere? A me non pare.
Fino ad allora, fino a che non trovero' on line dei contenuti decenti al di fuori di qualcosa che sia una "vera" testata, non saprei proprio a chi dovrei dare delle chiavi (che peraltro non ho).
Mantaleb a parte, il mio e' un discorso generale: non conosco nessun blog italiano che faccia un buon lavoro in materia di Internet e di tecnologia. Ogni tanto li cerco, e magari ne seguo qualcuno per qualche settimana, per restarne profondamente deluso. Se ce ne sono, segnalatemeli, pls.
Oh, e quello che penso dei prodotti sfornati da situazioni ibride, come era il per fortuna defunto foglietto di Topo Gigio Giustini, quello che "plagio e' bello", o come e' ancora Pi, quello che "cut and paste e' giusto", penso che sia gia' ben noto.
Non son certo questi soggetti, giornalisti se-dicenti e senza qualita', che possono mettere in crisi gli attuali (e tuttaltro che perfetti) modelli di informazione. Imo.
Ciao, Fabio.
Giugno 30th, 2005 at 19:40
Piu' specificamente, sulla frasetta che hai frammato dal post di De Biase (che forse e' un po' piu' articolato del tuo commento):
"I giornali migliori saranno quelli che si sapranno adattare alla nuova situazione e sapranno ascoltare i lettori non solo nei forum predisposti nelle loro pagine online, ma anche partecipando alle discussioni che i lettori si gestiscono autonomamente"
E' la solita teoria che il gruppo capeggiato da Weinberger, Locke, Levine e Searls sta strillando (invano) da almeno 5 anni. Nel mio piccolo, è forse dal 1993 che scrivo documenti su quanto on line sia importante anche solo rispondere alle mail in tempi decenti. Nulla di nuovo sotto il sole…
Ma nessuno osserva mai quanto sia complicato e oneroso, per un'azienda come per una testata, o per un servizio pubblico, organizzarsi per seguire in modo efficace una "conversazione" on line. Peccato.
Ciao, Fabio.
Luglio 1st, 2005 at 01:57
Caro Mantellini, ma si può sapere cosa avete fatto tu e PI a Fabio Metitieri? Se un posto da opinionista di PI non c'era almeno trovategli un posto da usciere, no?
Luglio 1st, 2005 at 06:24
mi associo alla domanda di Gianluca…
Luglio 2nd, 2005 at 00:32
Gm e Gianluigi, che quando vi firmerete con nome e cognome forse vi si prendera' sul serio, Pi mi fa una pippa. E Mante pure.
Quello che volevo dire, e' che, contrariamente a tanta automasturbazione e autocelebrazione dei bloggaroli italiani, la crisi della stampa italiana dipende da molti fattori ma di certo i blog non li sente manco di striscio.
E i giornalisti italiani, Imo, dei blog se ne fottono. Il mito che i giornalisti temano i blog e' tutto e solo nei sogni erotici del Mante e dei pochi altri che giocano alle blogstar.
I blog non ci sembrano affatto dei concorrenti, non finche' scrivono post abborracciati e spesso non credibili, come qui. E non ci servono neppure come fonte di informazione, purtroppo, semplicemente perche' non hanno informazioni di prima mano e comunque non sono attendibili.
E, ripeto il mio invito, che guarda caso resta sempre inatteso: segnalatemi dei blog italiani che facciano un lavoro decente in materia di Internet e informatica.
Ce ne sono? E' una richiesta che in Rete ho gia' lanciato altre volte, senza mai ricevere manco uno straccio di provocazione in risposta.
E quelli che chiamo "ibridi"? Su Topo Gigio Giustini stendiamo un pietoso velo, ha fatto cose che avrebbero sbattuto fuori una testata normale anche dall'album di Diabolik, altro che un se-dicente direttore fuori a calci in culo dall'ordine. E Pi scopiazza… traduce male cosa passate sulle newsletter internazionali, e senza citare la fonte.
Sarebbero questi soggetti, o il Mantaleb, che dovrebbero farci traballare il cosidetto seggiolino? Maddddaiii…. siamo seri.
I giornalisti che hanno un blog, come De Biase, li pompano un po', ma provate a chiedergli, al De Biase, per esempio se Punto.com, dove scriveva anche lui, ha chiuso per colpa dei blog… O chiedetegli se pensa che il suo lavoro sui grandi mass media mainstream sia minacciato dai blog.
D'altra, parte, al di la' del framing scorretto di Mante, De Biase ha fatto un discorso articolato, la cui conclusione era soltanto che il rapporto tra media e Rete deve ancora svilupparsi. Una conclusione che condivido in pieno e che e' ben diversa dalla manipolazione che – come suo solito – ne ha fatto Mantaleb.
Be', non era chiaro, quello che volevo dire, o siete voi che avete qualche difficolta' di comprensione?
:-)
Ciao, Fabio.
Luglio 2nd, 2005 at 03:11
Riprendendo una frase di Lunar su un altro blog, io non ho nulla da vendere e nulla da comprare, per cui il mio nome di battesimo basta come firma.
Per quanto riguarda i blog o PI, quando tu sarai in grado di avere un blog personale dove parli di informatica o dai qualche tua opnione, saremo in grado di valutare le tue conoscenze. Tu continui a dire che non ti piacciono i blog, ma continui a lasciare commenti per dirottare verso il tuo sitarello per vendere qualche libro. Io se leggo qualche blog che non mi piace non ci torno più, tu perchè perseveri a frequentare blog che non ti piacciono?
Luglio 2nd, 2005 at 09:44
Gianluigi, direttamente dal giurassico:
"Per quanto riguarda i blog o PI, quando tu sarai in grado di avere un blog personale dove parli di informatica o dai qualche tua opnione",
Sei ridicolo….. ho scritto due libri, ciascuno in tre edizioni, e pubblico articoli su almeno tre testate, nonche' collaboro con la Rsi. Segui queste cose, se vuoi sapere cosa so. In parte sono anche disponibili aggratis on line.
Insomma in un mondo dove il concetto di pubblicazione sta diventando piu' aperto, voi siete fermi su una posizione preistorica del tipo: "O pubblichi su blog o non vale"?
Siete non solo fuori dal mondo, ma anche fuori di testa. ;-)
"per cui il mio nome di battesimo basta come firma"
Questione di educazione. Se vuoi prendermi per il culo, almeno dimmi chi sei. Altrimenti non mi scomodo piu' a risponderti.
Ciao, Fabio.
Luglio 2nd, 2005 at 09:55
Ah, e scrivo qui perche' mi diverto, e perche' Mante e' un amico con cui litigo dal '97. Una volta si discuteva su liste, oggi che son di moda i blog, lui scrive solo piu' qui, e occorre seguirlo qui… e domani chissa'.
Quanto ai libri, uno ormai e' stranoto, e' anche gratis on line e non ha bisogno di pubblicita', e l'altro vende poco comunque, e non mi pare proprio che sia "spinto" dai miei commenti qui.
Insomma, non vendo nulla, mi diverto e basta.
Ciao, Fabio.
Luglio 2nd, 2005 at 13:18
Benché il termine redarre non sia tanto scorretto da dovere essere segnato con la matita rossa, il mio dizionario lo classifica come BU (basso uso), consigliando vivamente di rimpiazzarlo con il ben più appropriato redigere.
Cari signori blogger, ricordate che un uso appropriato della lingua italiana non facoltativo, anche per chi non è un giornalista professionista.
Al dottor Mantellini suggerisco poi di prestare la massima attenzione alle lettere accentate: da informazioni affidabili in mio possesso risulta che anche il Mac mini sia in grado di produrre perfettamente i catatteri accentati senza ricorrere al deprecabile artifizio di usare l'apostrofo in luogo dell'accento, perché la nostra bella lingua impone la distinzione tra accenti gravi e acuti.
Luglio 2nd, 2005 at 13:37
— 8< -- ho scritto due libri, ciascuno in tre edizioni, e pubblico articoli su almeno tre testate, nonche' collaboro con la Rsi. -- 8< -- Ecco, lo dicevo: si vedeva anche dalle foto che Metitieri è molto più vecchio dei 46 anni che dice di avere (che sia single invece è credibile).
Adesso comunque ne abbiamo la conferma: già collaborava con la Rsi (la Repubblica Sociale Italiana, più comunemente detta "di Salò").
Non occorre essere un genio della matematica per capire che la sua età reale è quella che appare dalle foto, non quella dichiarata.
Luglio 2nd, 2005 at 17:05
Tra l'altro, Gianluigi, se io ti avessi detto:
"quando tu sarai in grado di pubblicare un manuale universitario con Laterza, cosi' vediamo se sai qualcosa, poi forse ti rispondero'…"
Tu come l'avresti presa? Altro che "dare origine a un circolo inesorabilmente chiuso, riassunto nel noto modello “citarsi addosso”, come ha scritto Giavasan, voi siete bacati, ammalati di settarismo da "ammirazione del proprio ombelico" come forse non lo eravamo neppure negli anni '70.
Ciao, Fabio.
Luglio 2nd, 2005 at 17:20
E, Gianluigi – non per infierire – c'e' anche una piccola differenza: io un blog in stile Mante saprei farlo, magari un po' meno idologico e molto meno caciarone, mentre tu un manuale universitario non sai scriverlo manco se preghi in sanscrito e se ci lavori per dieci anni….
;-)
Detto questo, o in futuro ti firmi o ti metto nel mio filtro ottico per i commenti da non leggere perche' imbecilli e anonimi. E tira fuori l'indirizzo di un tuo blog. Mica sarai senza blog, proprio tu?
Ciao, Fabio.
Luglio 2nd, 2005 at 17:26
metitieri,
non essere offensivo con gli altri commentatori di questo blog. Che se no il filtro ottico te lo metto io a te….rilassati e sii cortese.
saluti
Luglio 2nd, 2005 at 19:41
Oh, ma guarda, Mante si erge a moderatore, e naturalmente solo per difendere i deboli e la giustizia, non per sua personale ideologia. Wowww…
Mante, offensivo e' chi, da *completo anonimo*, dice a me, che tengo da anni un dettagliato cv on line, (anche) per chi e' interessato a sapere con chi sta discutendo, che io non son degno di parlargli perche' non ho un blog.
Che e' una filosofia corrente nella blogosfera, tra l'altro, anche tua (quante volte mi hai invitato ad aprire un mio blog, per risponderti?), e che a me, sinceramente, pare demenziale e maladif, e da correggere con un sano: tornate sulla terra.
Vogliamo giocare, e proprio e persino in Rete, al "Lei non sa chi sono io"? Ok, e' un atteggiamento che critico da anni, dai tempi di "Incontri virtuali", ma se proprio ci tenete, prima dimmi chi sei tu, e poi vediamo… E mi pare ovvio.
E, ti diro', io sono sempre stato il piu' libertario del mondo, nelle discussioni in Rete, come ben sai, ma se dovessi aprire oggi o una lista o un blog vieterei l'anonimato, salvo nei casi in cui e' effettivamente necessario per difendere dei diritti a rischio.
Cosi', facendo gli anonimi per vezzo – o per paura di ammettere che non si e' nessuno e che non si ha nessuna preparazione in nulla – si sta sprecando un diritto di cui invece alcune categorie stigmatizzate hanno molto bisogno.
Tra l'altro, anche tu… quando ti decidi a mettere on line un cv decente?
D'altra parte, a voi che piace tanto "We the media", uno dei manifesti del giornalismo grassroot (che, insinuo sperando in una smentita, certamente citate a cappella, per sentito dire e senza mai averlo letto), suggerisco questa riflessione di Dan Gillmor:
"If we are going to have serious on line discussions, I think all parties should, with few excepions, either be willing to verify who they are, or risk having their contributions be questioned and, in some cases, ignored".
Che e' esattamente quello che sto sostenendo. Che c'e', se lo scrive Gillmor e' giusto e se lo dico io no?
E lo sai leggere, l'inglese, vero? O devo tradurtelo?
(continua…)
Luglio 2nd, 2005 at 19:43
(continuando…)
Quanto a te, fatti una camomilla. Anche perche', quando tu scrivi qui che "parlo a vanvera", o quando Topo Gigio, sempre qui, mi chiama "ignorante", per te va bene? Non siete offensivi, voi, e per diritto divino derivante dall'avere un blog potete dire di tutto?
Anyway, se preferisci che io inizi a giocare con i fake, non hai che da dirlo. Non lo faccio da anni, ma credo di essere ancora abbastanza bravino.
;-)
E devi apprezzare il fatto che ti ho risposto senza neppure tirarti dietro un sano vaffanculo, che peraltro ti saresti molto, molto a m p i a m e n t e meritato, signora maestrina che interviene solo quando le fa comodo.
Ciao, Fabio.
Luglio 3rd, 2005 at 17:40
Ma non stai un po' esagerando? Io ho fatto una semplice domanda e tu te ne esci con uno sproloquio di diversi giorni. Non avro' mica colto nel segno?
Ripeto io non ho nulla da vendere e nulla da acquistare, non vedo perché debbo firmarmi, sopratutto se esprimo un parere senza essere offensivo per nessuno!
Luglio 3rd, 2005 at 17:47
Per quanto riguarda il cv, non mi sembra di averle chiesto se sa scrivere un libro, ma le ho chiesto se sa scrivere un blog che qualcuno trovi interessante da leggere. I due media non mi sembrano esattamente la stessa cosa. Io non ho un blog in quanto non ne sento il bisogo di averne uno.
Luglio 3rd, 2005 at 19:36
Gianluigi, al di la' di tutto il resto, mi sfugge quale importante parere hai espresso.
Prima hai chiesto a Mante di trovarmi un posto da usciere a Pi, e poi mi hai accusato di scrivere qui solo per dirottare tutti sul mio "sitarello", per vendere qualche libro. E ora ribadisci ancora che secondo te non sarei capace di scrivere un blog – e gia' ti ho detto di si', che saprei farlo.
Non mi pare che tu abbia scritto altro. E da un certo punto di vista e se non fossi abituato ai flame e alle prese per il culo da piu' di una dozzina d'anni, avrei anche potuto trovarti offensivo e incazzarmi.
Anyway, il tutto era per ribadire che sull'anonimato sto diventando un po' piu' rigido di una volta.
Nel caso specifico, tu non hai un blog (e non capisco come ti permetti di dire a me che dovrei averne uno per essere credibile…), non hai un curriculum, non hai espresso alcun parere interessante…
Ripeto, la prossima volta che vuoi fare lo spiritoso e prendermi per il culo, Signor Nessuno, per educazione scrivi almeno il cognome. Altrimenti ti ignorero', come gia' ignoro altri.
Ti pare molto strano? E intanto continua pure a darmi del lei, che e' meglio… ;-)
Ciao, Fabio.
Luglio 5th, 2005 at 02:05
Una domanda Metitieri: non è che hai leccato il culo a De Biase solo perché è diventato caporedattore di un settimanale in cui collabori?
Luglio 5th, 2005 at 12:19
Ah, si'? E' caporedattore? E dove? Anyway, non mi pare di avergli leccato il culo. Peraltro De Biase lo conosco anche di persona e spesso sono d'accordo con quello che scrive. Mi pare anche di aver recensito abbastanza bene uno dei suoi libri.
Ma e' possibile che dobbiate sempre insinuare qualcosa? E scrivo qui solo per vendere libri, e uso il blog di Mante solo perche' non son capace di farmene uno io, e critico Pi solo perche' non mi fanno scrivere, e lecco il culo a De Biase…. Che pppalle, che siete…. E parecchio meschini.
Ciao, Fabio.
Luglio 6th, 2005 at 03:10
Fabio, non fare la verginella, visto che non è che scrivi in tanti posti!!!! E soprattutto su settimanali!
E non sono tutti insulti, in certi casi sono ragionevoli dubbi. O no.
Se non è così ti chiedo scusa.
Perché io lo posso e lo so fare.
Luglio 6th, 2005 at 03:11
Su PI non sei l'unico che critica. Altri blogger lo fanno da tempo.
Anche perché oramai non si trovano notizie di prima mano, se non sulla lotta alla pirateria.
Luglio 6th, 2005 at 06:27
Non fare la verginella dillo a tua sorella.
Anyway, bo'… Su Week.it, no, su @lpha, neppure, e su altri settimanali al momento io non scrivo. E scusami, ma non sono tenuto a conoscere il cv dettagliato di tutti i miei colleghi.
Anyway, invece di sparare accuse ridicole, perche' non entri nel merito degli argomenti in discussione?
Sinceramente, mi hai rotto le palle. E anche tu senza indirizzi di riferimento, naturalmente… Mi spiace, ma io smetto di rispondervi.
Ciao, Fabio.
Luglio 8th, 2005 at 02:02
Il sedicente Peci:
"Se non è così ti chiedo scusa.
Perché io lo posso e lo so fare."
Bene, e quando arrivano queste scuse, insieme all'ammissione che hai sparato minchiate a vanvera e senza controllare cosa stavi dicendo, e insieme a una tua identita' verificabile?
Bof, siete solo dei molluschi, tu Gianluigi, Gm, e quant'altri. Senza un briciolo di palle, molli come meduse e giustamente vergognosi di esistere senza qualita'.
Sono l'ultima persona al mondo che se la tira, appartengo alla religione di quelli che ritengono doveroso rispondere sempre a tutti, anche alle cazzate, in mail privata come in luoghi pubblici, ma, sinceramente, mi date un buon motivo, almeno uno, perche' dovrei continuare a rispettare dei fake e a rispondere alle loro maleducate cazzate senza senso?
Siete solo pronti a tentare "la bravata" per poi poter dire che avete fatto il culo a qualcuno che invece un'identita' nota ce l'ha… Abbastanza disgustosi, direi.
Oddio, in questo senso, il Mante con i suoi attacchi allo Zambardino di turno vi ha fatto da cattivo maestro. Ma lui almeno si firma, anche se cerca sempre di non dire esattamente chi e'.
Io, in tanti anni di flame, ho mandato affanculo mezzo mondo, compreso dei direttori di testate per cui ho lavorato, ma anche in Rete l'ho fatto solo e sempre sbattendo prima sotto il naso a tutti quanti la fotocopia della mia carta di identita'. E mi pare il minimo, quando mandi a stendere qualcuno.
A non piu' risentirci e a mai piu' rispondervi, ciao, Fabio.
Luglio 8th, 2005 at 09:00
Ah!
Il caldo cosa combina!