Prestito biblotecario a pagamento: di male in peggio.

“Se un libro può essere preso in prestito da una biblioteca pubblica, ci
sarà  meno richiesta di acquisto. Ciò può ridurre il guadagno dei
detentori dei diritti e di conseguenza, indirettamente, il loro
incentivo a creare”.

(via blogsenzaqualita’)

17 commenti a “PAGHERETE TUTTO”

  1. Pietro dice:

    Il problema sarà  degli editori, in futuro, un mondo di semianalfabeti non comprerà  troppi libri, ma dal punto di vista dei politici è perfettamente sensato combattere il pericoloso ( per loro ) diffondersi di ogni forma di cultura.

  2. Simo dice:

    peccato che se io fossi colui che vuole creare sarebbe per me più difficile farlo avendo maggiori difficoltà  (in questo caso economiche) per procurarmi cultura.

  3. Pierluigi dice:

    Chi ha scritto questa frase si è decisamente bevuto il cervello.

  4. Kaspar Hauser dice:

    I libri non si vendono perchè la gente è ignorante. Meno biblioteche gratis=più gente ignorante=meno libri venduti.

    La verità  è che lo scopo di questi potentati è proprio quello: con la scusa di aiutare gli editori, foraggiare l'ignoranza, che gli consente di mantenere il potere.

    Solo un popolo analfabeta come quello italico, potrebbe avere una classe dirigente così turpe e vile.

    In ogni caso, la rete e i circuiti P2P sono zeppi di libri gratis. Ce ne sono migliaia, forse decine di migliaia, già  disponibili in lingua italiana. Non c'è che da rifornirsi e sperare nella diffusione dei mezzi più consoni per leggerli anche in giro(i reader, insomma).

  5. .mau. dice:

    sii serio, Paolo. Tu quanti e-libri hai letto in vita tua? Io voglio la carta, e voglio le biblioteche (gratis, claro. Che io non ci vada da un pezzo perché per fortuna i soldi per comprarmi i libri ce li ho, è ininfluente)

  6. una signora dice:

    L'e-mail non te la posso mettere, questa del blog è una cosa mia ma la posta è intestata a mio marito, tuo vecchio e riconoscibilissimo amico, e stimato professionista che non mi sembra giusto esporre al pubblico, comunque ciao, Massimo Mantellini che non sento da dodici anni. E' stato curioso trovarti qui ma mi sembra che tu sia una personalità  nel settore, forse sarebbe stato più strano non imbattermici mai, in questo blog. E io che sono così nuova che non so ancora cos'è una tag. Sul problema dei libri sono d'accordo con quanti hanno già  commentato, ma sinceramente ho l'impressione che non sia un problema tanto sentito, quasi tutti quelli che conosco ne leggono pochi e tutti comprati da altri, cioè regalati. Dialogo tipico: "Il tale mi ha regalato il libro tale" "E com'è?" "Non l'ho ancora letto." Mah. Terremo duro. Ciao, anche da parte del signore con cui condivido un figlio e tre stanze, che in questo momento è nella tua città  a passare la santa Pasqua e non sa che ti sto scrivendo, ma se fosse qua un ciao non te lo negherebbe. M.

  7. una signora dice:

    Mi ero sbagliata a scrivere l'indirizzo di pagina iniziale: ora è giusto. M.

  8. Belinda dice:

    Eh sì, in questo senso si può anche pensare che la biblioteca pubblica incentivi l'abitudine alla lettura, alla ricerca e alla cultura…quindi direi il contrario di quanto espongono i burocrati di Bruxelles.

    Senza biblioteche libere e pubbliche non si potrebbe dare uno sguardo complessivo alla produzione, non si potrebbero fare ricerche, etc.etc. E comunque esiste anche l'interesse alla "produzione nazionale", che dovrebbe giustificare, per esempio, la gratuità  dell'intero servizio nel caso di ricorso alla biblioteca pubblica per ricerche varie, oppure tesi di laurea o di dottorato… Il servizio di biblioteca è gratuito anche nella famosissima British Library, dell'ultraliberale UK….dove per contro le fotocopie costano 0,50£, come dire 75 centesimi di euro.

    Un prezzo caro, ma che serve in parte a coprire in parte queste ipotetiche e citate spese.

    Questa dell'UE sembra una svolta troppo new-liberal per essere sostenuta, e mi chiedo quel sia l'indirizzo generale in questo senso. Tatcheriano? E' chiaro ed evidente che se il pragmatismo del commercio domina sovrano, non possiamo però commercializzare tutto. Ci sono valori che riflettono così tanto l'interesse pubblico da non poter essere commercializzati, a meno di non voler privare un paese del proprio valore così tanto, da rendere di fatto le sue strutture non fruibili.

    Speriamo che tutto questo comporti solo un aumento del prezzo delle fotocopie nelle nostre biblioteche.

  9. http://thereporter.splinder.com dice:

    Buona Pasqua a tutti.

    Bad news. Sono d' accordo con kaspar, l' ignoranza prima di tutto…

    L' UE si piega agli interessi commerciali delle grandi multinazionali dell' editoria. A proposito a quando la fine degli incentivi e regali(in milioni di euro provenienti dalle tasche dei cittadini) a favore di editori, cosi' come i balzelli sui supporti ottici e magnetici, anche essi a favore degli editori?

  10. Fabio Metitieri dice:

    Oh, ma guarda, uno che se ne frega se bruciano i musei e le biblioteche in Iraq, adesso si preoccupa del prestito a pagamento – argomento di cui si discute da piu' un anno, tra l'altro.

    Mante, stai cercando di espiare e di riscattarti?

    ;-)

    Anyway, consiglio a tutti il sito No pago.

    Ciao, Fabio.

  11. massimo mantellini dice:

    "ciao fabio",

    come mio biografo fai notoriamente un po' schifo…su questo blog si e' seguita la vicenda del prestito a pagamento fin dalle sue origini…

    qui:http://www.mantellini.it/2004_02_22_archivio.htm#107744940680744567

    e qui:http://www.mantellini.it/2005_01_16_archivio.htm#110642605663195468

  12. Fabio Metitieri dice:

    Eh, so di darti un dolore, ma confesso che non ti leggo sempre… E la tua biografia dovrai fartela scrivere da qualcun'altro, io non ho tali ambizioni. Prova a chiedere a Tolardo, intanto che sta scrivendo la mia, non sia mai che trovi tempo anche per te….

    ;-)

    Dovresti sempre spiegarci, pero', come mai gli italiani devono assolutamente leggere, mentre agli iracheni se gli bruciano le bilioteche e ogni residuo di cultura nazionale pazienza…

    Ciao, Fabio.

  13. Lorenzo dice:

    Scusate se mi intrometto in una piccola bega tra "amici". Non è perchè in Irak si consuma una tragedia su cui si è dibattuto tantissimo, e che come effetto collaterale ha anche le bombe davanti alle biblioteche che ci possiamo permettere di farci passare tutto addosso, da noi. Non riusciamo ad occuparci che a più di un argomento alla volta??

    Trovo interessante la tendenza nel mondo di oggi secondo la quale riusciamo a consentire solo ed esclusivamente le cose che fanno guadagnare qualcuno di riconosciuto. Solo questi sono gli interessi che il nostro sistema sa difendere. Quando una specie è più interessata a salvaguardare l'interesse del singolo piuttosto che l'interesse collettivo è decadente? Ma per tenere alta la motivazione dei nostri autori dobbiamo paventare loro lauti bigliettoni?? Tipo la carota?

    NOn c'è, secondo voi, più nessuno che voglia scrivere per il gusto di creare cultura?? Secondo me si!! Guardate il web quanta gente ospita e che si da da fare senza nessun ritorno economico…

    Biblioteche a pagamento? Organizzeremo il p2p dei libri! Io leggo moltissimo e non posso permettermi di comprare tutto quello che leggo. A volte lo faccio a volte no. Quindi devo smettere di leggere?? A volte prendo in prestito dei libri a cui degno una misera sfogliata dopo la quale mi rendo conto che non era esattamente ciò a cui sono interessato, altre volte scopro delle vere pietre miliari. Il tutto per difendere gli editori e non gli autori. Molti hanno ragione che disincentiverebbero l’abitudine alla lettura, dopodichè: fate voi!!!

  14. Kaspar Hauser dice:

    Anche io voglio le biblioteche, e i libri gratis. E' per protestare contro chi li fa pagare, che invoco più P2P per tutti(e a volte gli e-libri li leggo effettivamente, soprattutto le cose brevi in realtà ) e soprattutto migliori reader per e-book.

  15. Sandro kensan dice:

    Io protesto.

    Per rendere più concreta la mia protesta ho deciso di dire no a quest'Europa. Appena mi chiederanno di votare farò presente il mio no.

    Intanto ho esposto un link in bella vista dalle mie parti:

    http://www.google.com/search?hl=en&q=banana+republic

    Il secondo risultato è il sito ufficiale del Consiglio europeo.

  16. Votarxy dice:

    la biblioteca è utile perché permette di valutare il libro senza acquistarlo. se leggo un libro e mi fa schifo, non lo comprerò. se leggo un libro e mi piace probabilmente lo compro (ad esempio saltatempo di stefano benni, che a volte è bravo), e quando avrò da regalare un libro comprerò quello, o mi capiterà  di consigliarlo in giro.

    quindi questa proposta è essenzialmente a tutela degli autori di libri brutti, e se uno fa un libro brutto non vedo perché io debba pagargli le royalties, anzi che già  gli faccio il favore di leggermelo…

  17. gianni dice:

    Io sono un ragazzo (?) . . . semplice, mi piace seguire i vostri ragionamenti e devo dire che così capisco cose che sennò non vedrei ma, se posso dire la mia,

    se posso

    io direi che a me mi sembra che stiamo tornando al MEDIO EVO.

    Davvero , lo giuro, ed ho anche un pò paura… ciao

    Gianni