Una delle cose che la stampa seria in questo paese dovrebbe smettere di fare è pubblicare articoli come questo del Corriere su Trenitalia. Nulla di personale nei confronti di Alessandra Mangiarotti che si è fatta carico dell’onere di scriverlo materialmente, è solo un esempio che fa al caso nostro per parlare di quacosa di molto piu’ grande. Il pezzo riguarda Trenitalia e la puntualità della linea ad Alta Velocità. Il suo effetto sul lettore è lo stesso di un comunicato stampa della azienda delle ferrovie, con una differenza: nei comunicati stampa ci attendiamo il punto di vista unico e solare dell’azienda, in un articolo giornalistico no. L’articolo della Mangiarotti non è scritto per il lettore. Parla di una questione molto discussa senza porsi il problema dell’interesse informativo di chi lo leggerà: e’ – in definitiva – cattivo giornalismo – se il giornalismo ha a che fare con il racconto dei fatti per chi non li conosce. Come nella famosa scena di Belushi in Blues Brothers, la colpa dei disservizi dellel Ferrovie dello Stato è ovunque, nella meteorologia canaglia, nel rodaggio iniziale, sopratutto nei locomotori francesi (la ditta francese che li produce è citata 9 volte nel pezzo più una nel sottotitolo). I treni poi, come nei tempi che furono, sono quasi tutti sempre in orario. Chi lo dice? Ma ovviamente “i rapporti interni” di Ferrovie dello Stato, come fa il lettore a non crederci? Nemmeno la scusa ridicola del quarto d’ora accademico merita di essere stigmatizzata (lo ha fatto comunque lavoce.info qualche giorno fa). Per le Ferrovie sono “in orario” tutti i treni che arrivano entro 15 minuti dall’orario previsto. Per l’articolista va bene così, anche se non accade in nessun paese europeo (dove esiste una tolleranza massima di 5 minuti e con percentuali di puntualità molto più alte di quelle italiane su tutti i treni, compresi quelli locali). Ma a parte gli orridi francesi che ci forniscono locomotori bacati (chi li ha comprati?) va da se’ che secondo l’articolo i treni aumenteranno di frequenza, saranno dotati di wifi (da aprile con un accordo con Telecom) e dulcis in fundo, avranno i sedili in pelle. Nessun accenno serio ai recenti vistosi aumenti di prezzo dei biglietti, alle conseguenze dell’alta velocità sul traffico locale, al fatto che i 37 minuti da Bologna a Firenze sono tecnicamente impossibili (c’era un bel pezzo al riguardo di Michele Smargiassi su Repubblica quanche giorno fa). Tutto è sempre bello e meraviglioso nel giornalismo scritto per qualcun altro.
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Febbraio 17th, 2010 at 09:48
Chiamare l’articolo della Mangiarotti semplicemente “marchetta” avrebbe reso ancora più chiaro il messaggio.
Febbraio 17th, 2010 at 10:13
Intanto, sulla linea Tirrenica la situazione è ferma da decenni, anzi, sono stati anche ridotti i collegamenti con IC, a vantaggio di ES che però richiedono quasi sempre almeno un cambio. Nessuno ne parla, ma si tratta della linea con cui si va da Napoli a Genova o aTorino, per dire, senza fare cambi. Mica città minuscole. Eppure, appunto, da Napoli a Genova ci vogliono tuttora 7 h30 m per 700 km di percorrenza, per una velocità media di 90 km orari. Lo stesso tempo di dieci anni fa, a un prezzo ovviamente molto più alto, e fra breve pure coi sedili in pelle, magari.
Febbraio 17th, 2010 at 10:16
Mi ha sempre incuriosito il fatto che da un lato si faccia fatica a manutenere i mezzi, dall’altro gli stessi, compresi quelli regionali dove il confort è meno importante della pulizia e del posto a sedere, siano progettati in modo da impedire la pulizia.
Se devo fare 50-100km, non mi interessa il sedile in pelle, preferirei che fosse in plastica, facile da pulire con una spugnata. Il risparmio sulle cazzate potrebbe essere investito sul servizio e sulla sicurezza, su porte che si aprono, sui controlli automatici per impedire gli incidenti.
In futuro avremo sedili in pelle e porte bloccate, il Wi-Fi e bagni senza carta igienica, la musichetta ed il condizionamento bloccato in modalità polo nord anche a Gennaio.
Febbraio 17th, 2010 at 10:24
Credo che molti passeggeri gradirebbero sedili in pelle umana..
Febbraio 17th, 2010 at 10:28
Segnalo una serie di articoli che sta pubblicando la Provincia Pavese sulle linee dei pendolari: niente di sensazionale, solo onesto giornalismo fatto sul campo.
http://tinyurl.com/ya7nn7u
http://tinyurl.com/y8gt348
Febbraio 17th, 2010 at 10:42
Massimo, incavolatino, eh? ;-)
Guarda, sono giusto reduce dai miei bei 1.400 Km. in treno e ti diro’ che non sono stato molto contento… per prezzi e ritardi.
Febbraio 17th, 2010 at 11:09
Lunedì 15 febbraio, “Frecciabianca” 9807 per Lecce.
E` arrivato al marciapiede 8 minuti prima della partenza prevista. Partito con 30 minuti di ritardo circa.
A Pesaro ne aveva accumulati 53.
Fortunatemente sono sceso.
Deduco a questo punto che sia sempre colpa dei francesi, l’avranno consegnato all’ultimo momento.
Febbraio 17th, 2010 at 11:53
Quoto Mantellini.
Febbraio 17th, 2010 at 12:02
E’ il problema che si ha quando i giornalisti si basano su comunicati di ufficio stampa.. non so se questo è il caso ma parrebbe.
Febbraio 17th, 2010 at 12:04
Lasciamo perdere. Uso i “Frecciarossa” molto molto spesso. Moretti dice che con i regionali va in perdita e quindi li lascia marcire, ma con i “frecciaross” ci guadagna, QUINDI DIA UN SERVIZIO ADEGUATO!!!!
RItardi dopo il 13 dicembre sono all’ordine del giorno. I bagni quasi sempre rotti. L’informazione carente. 20 giorni fa su un frecciarossa fermo a ROma per Napoli gli annuci che interessavano il treno (spostamenti, ulteriori ritardi) venivano dati solo dall’altoparlante di stazione, mentre sul treno continuava “benvenuti a bordo di trenitalia…..”
Febbraio 17th, 2010 at 12:41
Alessandro Ronchi, perfettamente.
“In futuro avremo sedili in pelle e porte bloccate, il Wi-Fi e bagni senza carta igienica, la musichetta ed il condizionamento bloccato in modalità polo nord anche a Gennaio.”
Febbraio 17th, 2010 at 13:19
Mi aggancio per segnalare un’altra cosa piuttosto antipatica, specie perchè viene da un giornale al quale mi sono abbonato in virtù della promessa di una certa indipendenza dagli investitori pubblicitari.
Su Il Fatto di ieri 16 febbraio c’è una intera pagina con un articolo, perfettamente titolato ed incolonnato con tanto di boxino, che canta lodi immortali su una certa compagnia di forniture elettriche della quale saluto con riverenza l’ufficio legale.
Bene, si tratta di una “informazione pubblicitaria”, non di un articolo del giornale, come specificato in corpo piuttosto piccolo sul fondo della pagina.
Peccato che ad un occhio disattento o semplicemente presbite possa sembrare un articolo a tutti gli effetti, e non pubblicita.
Mi è sembrata una cosa molto scorretta, specie se visto in un giornale che ha fatto promesse così precise in tal senso da ricevere migliaia di abbonamenti a scatola chiusa tra cui il mio.
Febbraio 17th, 2010 at 13:36
Ishmael, ma tu pensi davvero che sia corretto usare un blog altrui per inserirci le proprie lamentele completamente prive di nesso con il post in questione?E se io mi mettessi a raccontare le mie, di lagnanze private, qui?Che l’hai scambiato, per un muro del pianto, questo blog?
Febbraio 17th, 2010 at 13:43
Paolo,
ho fatto un post breve, credo non maleducato, e che ritenevo e tuttora ritengo essere perfettamente in topic con l’argomento trattato, che mi sbaglierò pure ma a me sembra essere “pubblicità ingannevole nella stampa”.
Tutto qui, non è una lamentela privata, non sto piangendo e non cerco muri.
Sul termine “usare un blog” poi, permettimi, per volontà del tenutario ha i post aperti, io ho postato secondo le sue regole, specificando tra l’altro una mail valida, ecco non sono un eroe borghese ma mi par di avere seguito le regole. Da come tu dici sembra che abbia craccato il sito web per mettere una mia foto in cui reclamizzo una vendita di aspirapolvere multilevel.
Ciao,
I.
Febbraio 17th, 2010 at 13:53
A quando la giornata dello sciopero dei pendolari? Tutti sul treno senza biglietto.
Febbraio 17th, 2010 at 14:07
“Per questo Fs ha anche sospeso Alstom dall’albo delle ditte fornitrici qualificate.”
Per cui dovranno scegliere un altro fornitore (o rinegoziare i rapporti inserendo test periodici e obbligo al pagamento di penali in caso di non conformità, cose che ora forse nemmeno esistono…)
Febbraio 17th, 2010 at 14:08
“Per questo Fs ha anche sospeso Alstom dall’albo delle ditte fornitrici qualificate.”
Cioè, Alstom lavora bene per i TGV e male per i Frecciamarrone?
Per cui dovranno scegliere un altro fornitore (o rinegoziare i rapporti inserendo test periodici e obbligo al pagamento di penali in caso di non conformità, cose che ora forse nemmeno esistono…)
Febbraio 17th, 2010 at 14:17
Non è che riguardi solo “la stampa seria”. Riguarda tutti, e l’abitudine di prendere un comunicato stampa, premere ctrl-C e poi ctrl-V, e poi “pubblica”.
Però stiamo parlando spesso di gente pagata un panino ogni 1000 battute, che cerca di portare a casa la pagnotta.
I giornali fanno quello che ci si aspetta: cercano di vendere. Sarebbe piuttosto il caso di educare il lettore, e fargli capire che non ha in mano una cosa fatta per informare, ma un prodotto commerciale. Sarebbe tutto più semplice.
Febbraio 17th, 2010 at 14:44
Non ho capito, Valerio:dato che lo pagano una pagnotta, fa ctrl c, ctfl v e i pirla sarebbero i lettori che non capiscono che stanno leggendo un foglio di informazione aziendale? C’è qualcosa che mi sfugge.
Febbraio 17th, 2010 at 15:10
L’articolo è un esempio di cattivo giornalismo. A cui nessuno più crede. I commenti dei lettori lo stanno a dimostrare.
Se qualcuno ha dubbi in materia di ferrovie & c., mi sembra una buona idea commentare l’articolo, come già hanno fatto altri…
Febbraio 17th, 2010 at 15:11
Ho ventisei anni e sono triste.
C’è un mondo da costruire. Un mondo sostenibile, eco-compatibile, fatto di treni, di pale eoliche e pannelli solari. Un mondo dove tutto si può e si deve riciclare, consumare per poi riutilizzare, condividere.
Ma qui, in questo piccolo sputo mediterraneo che con il suo sporco deretano si siede (schiacciandola) nella storia antica, c’è un mondo da distruggere. Una realtà fatta di menzogne, dove persino alla corte dei conti prendono mazzette. Uno Stato di cartongesso. Muri finti. Imprenditori finti. Politici teatranti.
E poi leggi questi articoli e ti rendi conto che come sempre ti pisciano in faccia e ti dicono che piove.
Febbraio 17th, 2010 at 15:48
Ok, ok, non avevo colto il nesso, chiedo scusa a Ishmael per la tirata fuori luogo.
Febbraio 17th, 2010 at 15:49
[avvistato refuso a riga tre]
Febbraio 17th, 2010 at 16:32
Assolutamente d’accordo con Mantellini. Quel che è peggio, i giornali (editori-direttori in primis) continuano a rimboccare la copertina ai moloch e a segare il ramo a cui sono attaccati, cioè il rispetto dei lettori che pagano per comprare il prodotto giornale
Febbraio 17th, 2010 at 16:47
Alberto: quello che i lettori pagano è nulla rispetto a quanto paghino gli inserzionisti. Però questa preferenza alla lunga non paga, perché scomparsi i lettori, se ne vanno pure gli inserzionisti.
Febbraio 17th, 2010 at 17:11
Posso dire con tranquillita’, sincerita’ ed un briciolo di vergogna, che le ferrovie italiane sono tra le peggiori d’europa, checche’ ne dicano comunicati e articoli vari.
Febbraio 17th, 2010 at 17:36
Ma i sedili, in pelle di gatto? ;)
Febbraio 17th, 2010 at 17:44
Valerio: “Però stiamo parlando spesso di gente pagata un panino ogni 1000 battute, che cerca di portare a casa la pagnotta”
No guarda, non è questo il caso. Anzi. Trattasi di contrattualizzata rcs da una vita, non di freelance, sono mele e pere.
Sulle tariffe FFSS propongo da sempre un giochetto: andate nel sito delle ferrovie tedesche, che è pure in italiano, trovate un tragitto simile a uno che conoscete, controllate treni e tariffe, senza tralasciare i pacchetti sconto, e fate una botta di conti. Il prossimo che mi viene a dire che le tariffe italiane sono mooolto più basse di quelle degli altri Paesi europei, lo meno, di brutto.
http://www.bahn.de/i/view/ITA/it/index.shtml
Febbraio 17th, 2010 at 18:07
grazie a dio non prendo treni da almeno 6 anni..qualche metrò (milano) proprio in casi di emergenza o all’estero (parigi).
mi muovo in macchina dove, se voglio, posso scendere ed andare al bagno, non muio di puzza o di sporco su mi siedo, non ho caldo ne freddo a seconda delle stagioni e posso telefonare sempre con il vivavoce. ci sono gli ingorghi ed i blocchi del traffico, ma la macchina la pago lo stesso anche se sta in garage, quindi perché non la dovrei usare?
e poi, che tratta fuffa è milano bologna alta velocità se poi non arrivo all’orario previsto e devo anche prendere un taxi per recarmi dove ho necessità?
vivessi in centro a milano, capirei anche, ma vivere fuori per andare dentro, bisogna comunque avvicinarsi in macchina. fare pendolarismo in treno è sempre stato così, inutile nascondersi oggi dietro ad un dito
Febbraio 17th, 2010 at 18:07
Se si tratta di una persona che potrebbe fare meglio, la vedo diversamente, e la colpa e sua.
@Gianmarco: non dico che i lettori siano polli. Ho detto che sarebbe meglio educare il lettore, affinché possa capire cos’ha tra le mani. Mi rendo conto che la differenza è sottile. Se cercassimo, tutti, di far capire a chi non lo sa come stanno le cose, poi il sistema informativo magari cambierebbe di conseguenza. (utopia?).
Febbraio 17th, 2010 at 21:30
L’alta velocità ha ucciso le ferrovie, almeno qui a Torino. I treni AV sono troppo cari per le prestazioni effettive (mezz’ore di ritardo a go-go), servono soprattutto per Torino-Milano ma gli orari sono concepiti per Torino-Roma (e chi deve tornare da Milano a fine giornata deve mettersi ad aspettare un treno “AV” che arriva da Roma mediamente con mezz’ora di ritardo…). Tutti gli altri treni sono stati eliminati o rallentati per costringere la gente a prendere gli AV.
Che il giornalismo italiano sia soprattutto occupato a far marchette è soltanto normale, ormai di giornali e di giornalisti liberi ce ne sono pochissimi. Tutti gli altri fanno propaganda di potere, al massimo cambia un po’ il potere propagandato.
Febbraio 18th, 2010 at 08:13
Per tenersi aggiornati sui disagi e altro sulla tratta Brescia-Milano… e incrementare le visite al mio blog ;)
http://pendolante.blogspot.com
Febbraio 18th, 2010 at 10:22
Volevo far notare che con grande sensibilità al confronto ecc. di libertà e su corriere.it hanno chiuso dopo 76 commenti la possibilità di commentare e leggere i commenti
Febbraio 18th, 2010 at 10:22
Volevi del giornalismo non asservito?
http://bertola.eu/nearatree/?p=1755
Questo pezzo è stato fatto tutto dal basso, con resoconti e immagini ricevuti direttamente via Facebook da chi c’era. Altro che giornali.
Febbraio 18th, 2010 at 10:35
ti ho linkato sul mio blog
(questo è un esempio di trackback amanuense…)
Febbraio 18th, 2010 at 11:39
Quello di Bertola non pare un esempio da seguire di buon giornalismo, è una cronaca di parte, quindi faziosa per definizione.
Febbraio 18th, 2010 at 11:45
lavorando per un settimanale, posso dirvi che le Ferrovie hanno mezzi legali molto convincenti e quindi i pezzi-marchetta (su giornali e riviste a grande tiratura) altro non sono che articoli “di riparazione”, in seguito a inchieste o servizi che avevano messo in cattiva luce Trenitalia, scritti al solo scopo di evitare noie legali.
lo so, è una cosa vergognosa, ma farsi trascinare in tribunale per cause milionarie, anche su fatti di evidente veridicità (sfido chiunque abbia fatto un viaggio in treno a parlarne bene) è un’impresa titanica. loro rischiano solo di pagarvi l’avvocato, i direttori rischiano un tracollo economico (i giornali già se la passano tutti male…).
per avere giornalisti più coraggiosi, forse bisognerebbe fare una legge che preveda, nelle cause di diffamazione a mezzo stampa dove sia infondata l’accusa, il versamento del risarcimento richiesto nelle tasche del presunto diffamatore. vi citano per milioni di danni se scrivete male di un’azienda? se avete detto la verità, quei milioni ve li portate a casa!
Febbraio 18th, 2010 at 14:14
Che tristezza: aumentano i biglietti, aumentano i ritardi, diminuiscono i rimborsi e intimidiscono la stampa, non si potrebbe almeno organizzare il ” Freccia rotta ” day per protestare, visto che singolarmente come utenti siamo meno vulnerabili da parte degli uffici legali di questi arroganti finti manager ?
Febbraio 18th, 2010 at 15:26
Si potrebbe fare un bel NoFreccia Day, va molto di moda il no applicato a qualsiasi cosa. e a chiunque faccia qualcosa.
Febbraio 18th, 2010 at 16:14
la situazione delle FS è semplicemente vergognosa, indegna di qualsiasi paese (ed evito il termine “civile”). se invece di parlare a vanvera le FS si impegnassero un minimo sarebbe già qualcosa. spesso dimenticano che possono parlare quanto vogliono, ma si tratta di un servizio che quasi tutti utilizzano e quindi giudicano, non di un mistero della fede sul quale ci possono raccontare e far digerire le panzane che credono…
Febbraio 18th, 2010 at 18:43
Recentemente ho percorso (ahimè, in treno) la tratta Milano-Torino. Non ho scelto l’Alta Velocità per due motivi: il primo è che il prezzo è scoraggiante, il secondo che per esperienza personale ho imparato che con Trenitalia esiste un rapporto direttamente proporzionale tra rapidità millantata e ritardo effettivo. Prendendo l’Eurostar City (ora rinominato sfavillantemente Freccia Bianca) credevo di aver azzeccato il giusto compromesso tra Regionale-stile-far west e il citato Rapidissimo-con-sedili-in-pelle. Niente da fare: sebbene il ritardo, per un qualche miracolo, sia stato esiguo (appena 6 minuti) il convoglio è risultato sprovvisto di ben due carrozze per le quali, naturalmente, erano stati regolarmente venduti i biglietti. Si pregano i signori viaggiatori sprovvisti di posto a sedere, ma con regolare prenotazione, di sostare a testa bassa nei corridoi. Vi ringraziamo per aver scelto Trenitalia.
Febbraio 18th, 2010 at 21:27
Purtroppo penso che le cose stiano proprio come dice Federico, o si cambia questa cosa della diffamazione o l’Italia è destinata a restare un paese semi-libero qual è.
Febbraio 18th, 2010 at 21:28
quoto federico per tutta la vita
Febbraio 19th, 2010 at 09:12
peccato che i frecciarotta non siano costruiti da alstom, ma da breda … informarsi prima di scrivere?
Febbraio 19th, 2010 at 09:54
Vi segnalo questa news locale, che riguarda una zona vicina alla mia: http://www.noitv.it/notizie/2010/NL140325 In sostanza non ci sono soldi per sostituire i vecchissimi treni che percorrono la storica(e NON ELETTRIFICATA) linea Lucca-Aulla(Garfagnana e Lunigiana), e quindi verranno riutilizzati dei ferri vecchi. Si tratta, per la cronaca, di una linea lunga 89 km, attualmente percorsa alla velocità(si fa per dire)media di 48 km/h. 48 km orari. A cavallo forse si farebbe prima.