15
Giu




Bret Taylor uno dei fondatori di Friendfeed mostra il grafico del blocco imposto dal regime iraniano al traffico del loro sito.

5 commenti a “Censori 2.0”

  1. mfp dice:

    Una volta che i sistemi di censura sono in essere, attivarli e’ solo questione di schiacciare un bottone. Non sorprende quindi che con la gente per strada, per un voto dubbio o comunque insoddisfacente, vengano soppresse le telecomunicazioni.

  2. Elena dice:

    Censura su censura su censura. L’informazione con il bavaglio è l’ultima frontiera della contemporaneità.

  3. Saverio Fulci dice:

    Succede solo lì? O l’eccesso di informazione che abbiamo qui produce solo controinformazione?
    Ma ci metteremo subito al passo: aspettiamo che sia approvato il DDL sulle intercettazioni e sull’obbligo di rettifica dei blog (ma anche dei twit?)

  4. Enrico (bis) dice:

    Sono ancora inesperti: fra poco capiranno che ci sono metodi più efficaci. Si compreranno qualche televisione. metteranno i propri uomini in quella pubblica, controlleranno la pubblicità, si faranno i giornali e i settimanali di famiglia, magari, per risparmiare tempo, arruoleranno qualche Giord… o Bel…. e voilà, il gioco è fatto. Ho qualche dubbio sull’uso delle veline….

  5. #iranelection | L'Olandese volante dice:

    […] polizia postale, infatti, si è messa a monitorare Twitter, Facebook, FriendFeed (da notare il crollo del traffico), mettendosi a bloccare gli indirizzi IP che diffondevano informazioni con il tag #iranelection. Ma […]