Fassino ieri sera ha detto che il 26% del PD alle europee è un risultato comunque dignitoso. Quindi se ne deduce (andando di 6 punti in 6 punti) che il 20% sarebbe stato un risultato più che sufficiente, il 14% una sufficienza risicata, l’8% un risultato che deve farci meditare e il 2% un evidente segnale di insoddisfazione del nostro elettorato. Per la valutazione sui numeri negativi attendiamo la consulenza di Franceschini che è uno che ha scritto dei libri.

27 commenti a “Bicchieri molto pieni”

  1. diego dice:

    Siamo giù di morale, eh?

  2. soloparolesparse dice:

    Il fatto è che secondo me Franceschini temeva di essere più sotto il 20% che sopra… quindi dal suo punto di vista…
    Certo che di questo passo…

  3. Roberto Marsicano dice:

    Mi sembra che l’ex PCI, ora re-branded PD, si preoccupasse di una cosa abbastanza improbabile: scendere sotto al 27%, che è la stessa percentuale che aveva il PCI contro la DC, e che avrà probilmente sempre e senza fare grandi (e inutili) sforzi presso il suo elettorato ormai fidelizzato e che compra a scatola chiusa.

    Al contrario, il PDL aveva scarsissime probabilità di andare oltre al 35%, che è la percentuale che in media aveva la DC, e che non può essere superata, qualsiasi operazioni pubblicitaria si faccia, perchè altri tipi di elettori-prospect vogliono un prodotto diverso da quello che propone una DC contenitore di rinfuse e re-branded PDL.

  4. Antonio dice:

    26% vuol dire il voti dei DS, se non sbaglio. Quindi tutto il casino della fusione con la Margherita, il nuovo partito, primarie, Veltroni, gli scazzi coi teodem e tutto il resto a cosa sono serviti?

  5. Asdrubale88 dice:

    Antonio: tutte quelle operazioni politiche di valutazione sono inutili quando non sei capace a fare opposizione, sei vecchio, non fai scelte decisive. Ehi, stiamo parlando del PD!

  6. Carlo M dice:

    prc 3,4%
    sin&lib 3,1%
    la sinistra de sinistra si è spaccata esattamente a metà, conquistando l’ambito traguardo di restare fuori dal parlamento europeo.
    loro sì che sono dei geni della politica.
    loro sì che fanno opposizione vera.

  7. Stefano Gorgoni dice:

    c’è da dire che sono stati confermati i voti delle politiche di un anno fa. premesso che ovviamente il risultato buono è quello che ti fa vincere, c’è comunque da dire che tutto è relativo. ed il PD + IDV + Radicali (che all’epoca erano incorporati dentro il PD) hanno fatto ora lo stesso totale di un anno fa. risultato buono? risultato cattivo?

  8. ArgiaSbolenfi dice:

    Io la vedo così: al momento dell’abbandono di Veltroni, c’era una situazione da marasma totale (non c’erano dei sondaggi che davano il PD al 22%?). E contemporaneamente, la parte opposta sembrava destinata alla maggioranza assoluta. Quindi poteva andare molto, molto peggio.

  9. Pier Luigi Tolardo dice:

    Era un voto europeo e proporzionale, ad appena 1 anno dalla vittoria di Berlusconi: non è scattato più il voto utile, per cui il Pd ha perso sia nei confronti dell’Idv e della sinistra radicale(divisa, senza raggiungere il quorum, ha quasi raddoppiato i consensi dell’anno scorso), se ci aggiungiamo una parte dei voti della Lista Bonino, l’elettorato Pd c’è tutto, in compenso Berlusconi aggiungendoci i voti della Lega è sotto di 2 punti.

  10. Bill The Butcher dice:

    Perché noi ci continuiamo a tirare martellate mentre i Berluscones si stringono a quadrato, anche dopo un risultato chiaramente deludente?

  11. Daniele Minotti dice:

    Pier, io sono comunque convinto che questo voto serva a poco (a parte a far ringalluzzire Bossi e Di Pietro).
    Qui da noi in Italia non esiste una vera cultura dell’Europa, lo si vede a tutti i livelli (anche a livello giuridico-giudiziario, per parlar del mio).
    Lo si deduce anche dalla sostanziale inesistenza di un partito euro-scettico (che, appunto, sarebbe sintomo di importanza del tema).
    E’ provato anche dal fatto che un partito come il PD che, indipendentemente da vittoria, tenuta o sconfitta, e’ pur sempre un partito da 27% – e non e’ poco, non ha dichiarato, prima delle elezioni, a che gruppo UE aderira’ (Rosy Bindi, ieri sera, ha fatto un giro di parole patetico, l’avrete sentita).
    Certo, questo mancato schieramento preventivo dipende anche dall’estrema variegatura del PD (dove convive di tutto, tranne Berlusconi, s’intende), ma credo che il motivo principale sia non lo scetticismo (che in Italia proprio non esiste, come detto sopra), ma ancora peggio: il fregarsene, dell’Europa.
    Come e’ stata condotta la campagna elettorale? Su temi europei? (anche perche’ l’Europa decide molto, per tutti noi)
    No, sappiamo tutti come e’ andata, da parte di tutti (o quasi).

  12. Carlo M dice:

    io vorrei far notare che i partiti socialisti crollano fragorosamente in tutta europa (per non parlare dei residuati bellici del comunismo). sicché la tanto disprezzata e denigrata idea da cui è nato il piddì, ovvero quella di costruire qualcosa che vada oltre il socialismo, forse non è poi così barbina.

  13. Pier Luigi Tolardo dice:

    Mi pare ormai acquista la decisione dell’Assemblea del Pd: il Pd non aderisce al Pse ma aderirà al nuovo Gruppo dei Democratici e Socialisti che prende il posto del vecchio Gruppo Socialista. Con questa nuova formula potrà anche assorbire gli ecologisti francesi di Cohn-Bendit che è molto interessato a questa nuova soluzione che va oltre i confini classici della socialdemocrazia. Il Pd dovrebbe essere la seconda componente per numero di deputati.

    Non sarebbe male che anche gli eurodeputati dell’Idv aderissero a questo nuovo gruppo democratico e socialista.

  14. Cronosisma dice:

    Polli assoluti o relativi?…

    Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE MicrosoftInternetExplorer4 …

  15. ottopassi dice:

    Bicchieri pieni…

    Ho trovato troppo forte questo commento di Massimo Mantellini….lo condivido …fino alle lacrime! 08 Giu Bicchieri molto pieni Fassino ieri sera ha detto che il 26% del PD alle europee è un risultato comunque dignitoso. Quindi se ne dedu…

  16. Pier Luigi Tolardo dice:

    Basti dire che il Cavaliere che sarebbe il vincitore delle elezioni non sta facendo nessuna dichiarazione: gli bruciano troppo l’astensione dell’Abruzzo, il calo nel Sud con la crescita di Lombardo in Sicilia, il mancato raggiungimento del 40% dopo aver previsto da settimane addirittura il superamento del 40%, il fatto che nel Nord-Est perfino una sconosciuta come la Debora lo ha superato per preferenze,la crescita che gli presenterà il conto, il successo di Di Pietro e la crescita di Casini. No, Fassino ha ragione!

  17. peer to peerla dice:

    il risultato della serracchiani ci dice che quello del PD è soprattutto un problema di crediblità dei suoi esponenti, mentre i Fassino boys pensano, col 26%, di non essere andati poi malaccio e che possono starsene in sella ancora per un paio di decenni… disgustorama!

  18. Carolina dice:

    Fassino ha torto marcio, se ci fosse ancora un minimo di dignità da quelle parti Franceschini dovrebbe subito andarsene. Veltroni lo fece con il 33% e questa specie di prestanome ci viene a dire che non è poi andata malaccio. Ridicolo.
    La cosa più sensata l’ha detta Scalfarotto: ” Perdere otto punti percentuali in un anno, comunque la si veda, è un cataclisma; il 26 per cento è una percentuale risibile per una forza che aspira a governare il Paese”.
    Questa è la realtà per chi la vuole vedere, il resto sono le solite balle di chi vuole rimanere in sella a tutti i costi dopo anni e anni di sconfitte ed errori.

  19. Daniele Minotti dice:

    Ecco, giusto Scalfarotto, na accennavo altrove.
    Anche lui mi sembra una faccia pulita, come la Serrachiani, ma perché continua a prendere mazzate? (beninteso che mi dispiace per lui, non sono qui a prenderlo in giro).
    Non so se, tra l’altro, avete visto il boom della Matera col Pdl.
    Sono risultati che, proprio, non mi sarei mai aspettato.

  20. raxi dice:

    >Anche lui mi sembra una faccia pulita, come la Serrachiani

    la Serracchiani ha talento politico da vendere,
    è carismatica, ficcante, acuta, visionaria

    Scalfarotto è quel che è

    La faccia pulita serve solo per connotazione emotiva.

    In fondo i politici sono come i cavalli.

    Come nell’ippica le categorie son categorie.

  21. Carolina dice:

    Scalfarotto ormai è un ex giovane speranza, come le tante “facce nuove” che nel tempo sono state riassorbite nella palude pd bruciando in poco tempo speranze e illusioni. Sono i boss del partito che comandano e continueranno a farlo, per gli altri solo briciole di potere e qualche parcheggio periferico, il caso Cofferati insegna.
    Ovviamente è lo stesso destino della Serracchiani che, per inciso, mi ha molto deluso con le sue prime dichiarazioni molto piacione e molto autoreferenti (Minotti hai proprio ragione).

    Mi risollevano solo le belle immagini dei pirati svedesi che festeggiano il loro 7%. Ah, ve lo immaginate un partito così nell’Italia delle gerarchie inamovibili e del vecchiume che avanza?

  22. Pier Luigi Tolardo dice:

    Innanzitutto Veltroni non si è dimesso al 33% ma quando il Pd ha toccato il 22% alle elezioni sarde, Franceschini non vedo perchè debba dimettersi, è stato eletto per sostituire Veltroni fino al Congresso che si svolgerà ad ottobre e a cui, più volte, ha detto che non si ripresenterà per segretario, quindi il problema non si pone proprio, per quello che doveva fare, si è battuto molto bene.
    Scalfarotto dice: è deludente il 26% per una forza che vuole governare il Paese, ed ha, in parte, ragione. Solo in parte perchè il Pdl lo governa con il 35% , quindi quello che non funziona è la pretesa di poter vincere e governare da soli, il centrodestra è in minoranza, senza una politica delle alleanze non vincerebbe il centrodestra e non vince il centrosinistra. L’alleanza che pur con tutte le naturali divisioni e competizioni regge più nel tempo è considerata più credibile, tutto lì.
    La Serracchiani ha preso un sacco di preferenze anche perchè era l’unica candidata del Friuli Venezia, dopo tanti anni che il FVG non aveva un suo eurodeputato.

  23. Emanuele dice:

    Se consideri che fino a prima che Franceschini si svegliasse per fare un po’ d’opposizione si pensava al 20-22% … :)

  24. Carolina dice:

    Tolardo è vero che Veltroni si è dimesso dopo la sconfitta in Sardegna ma non come sola conseguenza di quella sconfitta bensì del fallimento complessivo del suo progetto politico che aveva ben altri obiettivi. Ein ogni caso pochi mesi prima alle politiche il pd aveva avuto il 33% e al momento delle dimissioni era ancora su quelle percentuali. Se alle politiche avesse avuto il risultato che si prefiggeva, se il suo progetto politico avesse funzionato, il risultato della Sardegna sarebbe stato ininfluente.
    Quella di voler governare da soli per il pd non è stata una “pretesa” ma una necessità strategica visti i risultati precedenti e i comportamenti ben poco corretti dei cosiddetti alleati (che in realtà erano né più né meno che avversari in lotta perenne tra loro).
    Il confronto con il pdl non regge perchè lì l’alleanza è forte e granitica (anche se non certo per motivi virtuosi), mentre il csx era solo un’accozzaglia rissosa e senza prospettive, non si può e non si potrà mai governare con certa gente, un ritorno a quel passato sarebbe un tragico errore (anzi stavolta sarebbe solo una farsa).
    Franceschini ora ammette la pesante sconfitta, cosa che non aveva fatto subito, e va bene, ma mi pare che invece di lasciare come sarebbe suo dovere stia cercando la strada dell’autoassoluzione o del mal comune mezzo gaudio (anche B. ha perso, e allora?). Brutto modo di affrontare la sconfitta, non c’è una vera autocritica, ora addirittura sta cavalcando il successo della Serracchiani che mi pare ancora più brutto.
    Si è battuto bene dici? direi di no, ha solo fatto un po’ di antiberlusconismo per recuperare qualcosa a Di Pietro e a tratti ha usato le stesse tecniche di B. nel farlo. Ma non ho sentito nulla di serio nei suoi discorsi, niente programmi, niente idee, niente progetti, niente valori forti in cui riconoscersi. Se battersi bene vuol dire slogan, slogan slogan e testa bassa contro B. allora tanto vale votare chi lo fa da tempo come ADP o Grillo.

  25. raxi dice:

    Franceschini ha fatto bene per quel che poteva fare
    essendo Franceschini.

    Una persona cui credo si possa affidare la propria figlia minorenne e da cui si potrebbe comprare una macchina usata.

    Forse non è sufficiente dite voi.

    Siete cosi’ sicuri che una Serracchiani leader del PD
    sia idea cosa cosi’ stramba o prematura?

    Sarebbe dirompente.

  26. Pier Luigi Tolardo dice:

    Presentarsi da solo nel 2008 dopo il fallimento dell’alleanza che già era comunque insufficiente numericamente per l’esigua vittoria è stata una scelta obbligata ma pensare che il Pd in tempi non biblici possa miracolosamente espandersi fino a vincere da solo le elezioni è una prospettiva non realistica e la politica si fa anche per vincere le elezioni mentre pensatre di poter, con una legge elettorale come quella che uscirebbe dal referendum, bypassare il problema grazie al fatto che col 33% potresti avere il 55% se arrivi primo mi fa letteralmente schifo ed è anche, per i miei gusti, un è un po’ fascista(o comunista, in questo senso fa lo stesso). Per cui il tema delle alleanze è centrale e Veltroni o Franceschini o Bersani se non lo affrontano possono andare tutti a casa.
    Quanto agli slogan ci vogliono perchè se gli altri vioncono con “Abbasso i negri” o “Meno tasse” tu non è che puoi andare in giro a dire: leggete, per favore, la mia Summa Teologica.

  27. Carolina dice:

    Beh scelta obbligata è già meglio di pretesa come l’hai definita prima. In ogni caso non sono molto d’accordo, la politica a slogan gridati e basta (perchè altro non c’e) è un errore e lo sarà sempre, come è un errore inseguire l’avversario sul suo stesso terreno. E’ il segno della resa e del fallimento della politica.
    E continuo a credere che il tema delle alleanze non sia più centrale, appartiene al passato, non al futuro. Mi conforta in questa convinzione ciò che sta accadendo a sinistra (si fa per dire) del pd. Una certa politica non cambia, non può cambiare a meno di un ricambio totale. E vedere certe facce inamovibili, le stesse che hanno condotto la sinistra al fallimento con la loro incapacità, pontificare su possibili alleanze è abbastanza farsesco. A meno che lo scopo non sia solo quello di vincere piccole battaglie e poi perdere regolarmente tutte le guerre, come sempre ha fatto la sinistra della II repubblica.
    Ma siccome nella politica della sinistra della II repubblica la coazione a ripetere sempre gli stessi errori senza mai cambiare nulla è la caratteristica fondante, ci sta che qualcuno provi a rifare quell’orrendo pasticcio di finte alleanze tra parenti-serpenti.
    Beh non c’è nulla di male, falliranno ancora una volta e noi qui torneremo a ripetere sempre le stesse cose. E’ una gran barba, ma tanto ci siamo abituati.