Abbandonate le dotte dissertazioni sulla fisica delle particelle ora l’Onorevole Carlucci si dedica alle analisi sulla pirateria informatica. L’idea di fondo del suo lungo e fenomenale post odierno è che se i pirati informatici spegnessero il computer e si strafogassero di noleggi da Blockbuster, alla fine dell’anno, fra energia elettrica risparmiata, canone adsl, hardware ecc. spenderebbero assai meno.
In estrema sintesi ho intenzione di dimostrare, a tutti coloro che credono di risparmiare scaricando illegalmente materiale multimedia da Internet, che si sbagliano e di grosso. Partiamo da alcuni dati forniti dall’Enel desumibili da un documento ufficiale, di cui riporto di seguito un estratto, contenente un analisi dettagliata dei consumi energetici derivanti dall’uso del personal computer in casa:
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Dicembre 22nd, 2008 at 17:07
La domanda, retorica, è: perché non si degnano di tacere?
Senza distinzione di schieramento politico, colore, religione, razza, o chissà cos’altro, quando uno entra a far parte del gioco politico sarebbe bello che riuscisse a tacere.
Dicembre 22nd, 2008 at 17:14
Ah quindi un pc acceso in casa serve solo per scaricare…?
Ed io che credevo ci si potesse fare un miliardo di cose diverse… che fesso.
Dicembre 22nd, 2008 at 17:20
Non che la Carlucci mi stia particolarmente simpatica… Però non mi sembra abbia tutti i torti.
Qualche dato che dimostri il contrario?
Facili ironie a parte, si intende.
Dicembre 22nd, 2008 at 17:22
@Gospel. Considerato che lo scaricamento non assorbe che una piccolissima parte del processore mentre il computer assolve ai suoi compiti primari (documenti, navigazione, mail, rendering etc.) ecco dimostrato il contrario.
Dicembre 22nd, 2008 at 17:25
[…] Segnalo a riguardo anche il post di Mantellini. […]
Dicembre 22nd, 2008 at 17:38
Combinando le idee espresse dalla Carlucci (chi fa p2p spende di più) con quelle espresse dal presdelcons che ci invita a non diminuire i consumi, in pratica la Carlucci sta sostenendo che chi non usa il p2p è dannoso per l’economia italiana.
Ecco dunque che dopo aver capito che bazzicare nei circuiti p2p è una cosa da buoni padri (vedi “Chi non fa p2p fa ingrassare anche te: digli di cominciare”) oggi scopro che è pure una cosa da buoni patrioti!
Dicembre 22nd, 2008 at 17:40
[…] mucche. Ecco brava, in Fattoria. Ma non il reality, quella vera, e con la zappa, non il microfono. Il conto del pirata: […]
Dicembre 22nd, 2008 at 17:42
Torpedine
però scusa, quello che fa il pirata di professione non gliene frega na cippa del resto. Non è come un pinco pallino qualsiasi che tra una mail e una feicbukkata si scarica l’ultima canzone di britney spears. Non credi?
I grandi pirati. gli uploader e simili usano la loro intera giornata per quello. Quindi va tutto calcolato in proporzione.
Nel senso: fino a che ci sarà offerta ci sarà anche molta domanda. E’ naturale, e non c’è BB che tenga al fatto di starsene a casa spaparanzati e, senza fare nulla, senza spendere benzina, senza muoversi, avere il proprio film sulla tv. Personalmente non scarico praticamente nulla e aspetto apple tv e i il noleggio film da lì, però capisco che molti inevitabilmente preferiscano fare così.
Detto questo, la Carlucci penso non abbia alcuna competenza in materia per trattare dell’argomento e inoltre per quanto io abbia fatto questa precisazione al commento di Torpedine, è evidente che non si va a parare da nessuna parte con questa argomentazione carlucciana.
Dicembre 22nd, 2008 at 17:50
@Torpedine: per quanto io sia un fervente sostenitore del p2p, la Carlucci non ha tutti i torti, e tu non hai dimostrato un bel niente.
Quanto dici si applica allo scaricamento diurno, ma se lasci il computer acceso la notte apposta per scaricare (e c’è un sacco di gente che lo fa) ecco che quei consumi sono ascrivibili al 100% o quasi al p2p.
E anche i 100 euro investiti in supporti, non so che dati abbia, ma se non veri sembrano perlomeno verosimili.
Dove la Carlucci sbaglia è nel conto del pc e del collegamento:
– un computer buono per scaricare costa 1000 euro: ma va! Basta la metà e non lo usi certo solo per scaricare.
– Idem per il costo dell’adsl completamente ascritto al p2p: ma figurati (anche se è innegabile che, almeno all’inizio, il p2p è stato tra i principali motivi per passare alla banda larga – il che per me è un merito, non una colpa, ma è comunque un fatto).
Riassumendo: 1.300 euro è una cifra assurda, ma un costo tra i 200 e i 400 euro annui mi pare plausibile.
Una cifra che, guarda caso, suona simile al budget che qualche anno fa molti destinavano all’intrattenimento audiovisivo (dischi+cinema): io l’ho sempre detto che i p2pisti non usano il p2p per risparmiare, ma spendono in altri modi i loro soldini (anche perché soldi in più la gente non ne ha, e non mi pare che qualcuno stia diventando ricco a botte di risparmio da p2p).
Dicembre 22nd, 2008 at 18:08
Vabbè, comunque non è che si debbano commentare tutte tutte le cazzate che vengono scritti sui vari blog…
Dicembre 22nd, 2008 at 18:55
[…] Prendo spunto dal Mante, e decido di commentare nel blog dell’Onorevole Carlucci quanto […]
Dicembre 22nd, 2008 at 19:34
Fatemi capire una cosa per favore: fosse anche vero che costa di più una cosa diventa illegale se non ne vale la pena e se ne valesse la pena sarebbe legale?
Mi sembra un ragionamento perverso.
bob
Dicembre 22nd, 2008 at 19:46
@Leonaltro:
un pc utilizzato solo per p2p è follia: dividiamo il prezzo per tutto quello che permette di fare e troviamo la quota-p2p.
Banda larga: ogni tanto mi capita di navigare con 56k. In quei momenti, il pensiero “l’adsl serve solo per p2p” viene soverchiato da una risata. Provateci. Quasi nessun sito è più fruibile decentemente.
100 euro per i supporti: se sono un vero pirata e rivendo, non spendo nulla. Se è per uso personale, hanno inventato i riscrivibili da un po’.
Tralasciamo, poi, la “pessima qualità di filmati scaricati”, giusto?
Dicembre 22nd, 2008 at 20:39
no, ma, scusate, qualcuno di voi ha davvero preso a ragionare su quella sparata dell’on. carlucci?
il costo della corrente bollette alla mano?
faccio altro mentre scarico?
ma oh?!?
Dicembre 22nd, 2008 at 20:53
Lei calcola 300 watt o 800 watt di potenza massima di un alimentatore come il consumo medio. E’ assurdo, il consumo medio è mooolto inferiore.
Prendiamolo come un consiglio a non tenere pc accesi inutilmente, il resto è aria fritta.
Dicembre 22nd, 2008 at 21:04
Grazie Mante, mi hai regalato una risata. La Carlucci me la ero dimenticata.
Dicembre 22nd, 2008 at 21:10
[…] parlano anche Mantellini e Simone […]
Dicembre 22nd, 2008 at 21:31
in ogni caso sottoscrivo Dadda. Legalita’ ed interesse spicciolo purtroppo non erano parenti ma lo stanno diventando spesso.
Dicembre 22nd, 2008 at 22:25
chi scarica film su larghissima scala lo fa per guadagnarci, è talmente ovvio che non vale la pena calcolare i consumi.
l’utente medio, invece, ha già un PC e una connessione a banda larga, per cui le spese aggiuntive si riducono ai supporti (solo se si vogliono conservare, e comunque meno di 100 euro all’anno) e – in qualche caso – al PC acceso la notte.
riprova, sarai più fortunata
Dicembre 22nd, 2008 at 22:32
ora mettiamo i conti dell’on…
diciamo che in due anni tra tutti spende 2500 euro… ma facciamo 3000 va il nostro eroe e’ imbranato e brucia male i cd…
ok
lasciamo perdere i video… al nostro pirata piace la musica
e diciamo che si scarica 5 cd audio al mese per un totale di 125 euro al mese…. 1500 all’anno…. e toh 3000 ogni due anni…
ora onorevole posso capire la svalutazione di un pc… ma se da 1000 costava dopo due anni almeno un 300 euro li prende, proprio a pagare paypal e fare scadere l’asta all’una di lunedi notte quando dormono tutti… morale ci “guadagna” 300 euri in due anni che spendera a mignotte penso…
meditate gente meditate
Dicembre 22nd, 2008 at 23:17
Nessuno che crede che il P2P possa creare cultura? Io prima di usarlo non sapevo una cippa di musica, ora ho un hard disk multimediale pieno di chicche anni ’60 e ’70, buoni gruppi contemporanei, molta classica (tutti file lossless)…si scoprono molte cose che non compreresti mai. Il tutto mi sembra molto ridotto all’aspetto merceologico e non a quello culturale. Se parliamo solo di musica, uno dei problemi dell’industria musicale in questo Paese è anche l’ignoranza diffusa di chi sente solo quei 3, 4 cantanti italioti e 3, 4 cantanti e/o gruppi stranieri imposti dalle Industrie Discografiche col marketing. Loro non vogliono il p2p anche perché hanno paura di far scoprire alla “massa” quanto le loro “produzioni” fanno schifo: più ascolti, più cominci a capire, più scarichi, più arricchisci la tua cultura musicale…sempre se sei curioso ed aperto a tutti i generi.
Dicembre 22nd, 2008 at 23:18
D’accordo… Ha scritto parecchie castronerie…
Ma mi pare ancora meno difendibile chi ha l’hard disk pieno di musica che non ascolta mai e video di pessima qualità che, forse, ha visto mezza volta.
E non parlo di “pirati di professione” ma di gente normale.
La difesa tout-court del fenomeno non mi fa impazzire, francamente.
Dicembre 22nd, 2008 at 23:23
@ Gospel
Se è riferito a me (hdd pieno e mai ascoltato) ti sbagli di grosso :-)
Se prima ascoltavo musica raramente, adesso almeno un’ora al giorno la dedico a quello. Per quanto riguarda la qualità video posso essere d’accordo…mi piace anche il cinema ed i divx non mi entusiasmano affatto. Sulla qualità musicale, i file lossless sono senza perdita di qualità rispetto al cd, anzi, con un buon DAC si sentono anche meglio.
Dicembre 22nd, 2008 at 23:27
Aggiungo solo che comprare il cd tarocco sotto casa è molto più deleterio (per l’industria e per la società) che un sano file sharing senza scopo di lucro.
Dicembre 22nd, 2008 at 23:54
Tutto ciò, post e quanto segue è davvero impagabile!
Dicembre 23rd, 2008 at 00:47
le ho risposto: naturalmente non lo pubblicherà!
ecco il mio intervento:
ma che…è scema?
“un personal computer che ci permetta di scaricare velocemente materiale multimediale molto voluminoso non costa meno di 1000 €”
ma guardi che un PC non è come un Ford Transit,
più è grosso, più ce ne sta…
anzi, al massimo il contrario!
complimenti per la fregnaccia!
certo che voi parlamentari prima di parlare di cose che non sapete
potreste almeno avere il bon ton di informarvi!
siete (tutti?) come Maria Antonietta e le briosche!
auguri!
Dicembre 23rd, 2008 at 07:26
L’ autorevolezza dell’ analisi dell’ Onorevole si commenta da sola ; io, passo.
Però l’ interpretazione di Dadda , mi pare, se non altro, quanto mai arbitraria.
Per il sottoscritto è chiaro che tale scritto si limiti a sostenere che oltre ad esser illegale ,alla resa dei conti, è pure sconveniente .
Leggervi dell’ altro, implicito, è una forzatura.
Dicembre 23rd, 2008 at 09:37
Mi pare che Bravuomo (e pochi oltre…) si siano soffermati su un punto derimente: “Stiamo a discutere di quel che dice la Carlucci?”
Il vero problema è che la Signora è in una posizione tale da poterle dire “pubblicamente” certe cose… Segni sempre peggiori…
Dicembre 23rd, 2008 at 09:46
Manca l’apostrofo dopo un.
(Questo è l’unica reazione che mi viene).
Dicembre 23rd, 2008 at 10:06
“…cosa che sicuramente avrete notato toccando la superficie del disco fisso in funzione…”
questo mostra il rapporto intimo che l’On Carlucci ha con i computer *lol*
Dicembre 23rd, 2008 at 10:13
La fregnaccia è grossa, e questo mi pare indiscutibile.
A chi chiedeva qualche conto alternativo e più plausibile, ho provato a rispondere analiticamente alla Carlucci — e sì, prima che qualcuno controbatta: ieri sera non avevo un cazzo di meglio da fare ;)
Dicembre 23rd, 2008 at 10:59
Sfortunatamente anche io sono caduto nel tranello ed ho inviato un commento subito dopo la pubblicazione del suo post.. ma naturalmente non è stato ancora approvato nè credo lo sarà mai.
http://permartina.blogspot.com/2008/12/la-carlucci-e-lignoranza.html
Dicembre 23rd, 2008 at 13:14
pensa te che io scarico tutto mentre lavoro attaccato all’adsl business dell’ufficio, quindi faccio piu’ cose in contemporanea e inoltre detraggo le spese dalle tasse.. ole’
Dicembre 23rd, 2008 at 14:00
Delirante lei ed i suoi difensori.
Il conto della stessa fruizione multimediale che si fa attraverso il p2p è stato fatto?!
Quante botte di biglietti del cinema e/o dvd dovreste comprare per mantenere gli stessi consumi del p2p.
Ma siamo già oltre: tutto questo presumo uno scatola cranica occupata e non un loft sfitto attaccato sopra al collo.
Perle ai porci.
Dicembre 23rd, 2008 at 15:42
Anche io ho inutilmente commentato:
Primo: Non compriamo i pc solamente per scaricare materiale (quindi il costo minimo di 1000 euro si ammortizza su altre attività).
Secondo: molteplici indagini dicono che chi scarica, molto probabilmente non avrebbe mai comprato, visto al cinema o ascoltato quel prodotto.
Terzo: C’è gente che scarica per accertarsi della qualità di un prodotto e poi andare a comprarlo.
Quarto: comprare un prodotto dell’industria culturale comporta costi sia per la tasca che per l’ambiente (questi perché non li ha quantificati???).
Quinto:Perché non si batte per abbassare i costi del biglietto del cinema e dei supporti multimedili visto che ci tiene tanto a combattere la pirateria?
Sesto:Perché non si parla mai del racket e quindi camorre e mafie che vendono prodotti scaricati da internet sfruttando manovalanza africana a pochi euro al giorno? Anche questa è pirateria (che comporta anche ingenti perdite per il fisco e una perdita di immagine per tutta la nazione), o no?
Dicembre 23rd, 2008 at 19:33
trascrivere l’articolo senza apostrofo, però, è stato veramente malvagio da parte tua … ce lo potevi mettere tu
Dicembre 23rd, 2008 at 21:58
L’On. (onorevole???) Carlucci immagino che nel calcolo del nolo dei dvd tralasci nell’ordine:
1- le spese di benzina per recarti al piu’ vicino BB (non tutti ce lo abbiamo sotto casa) e l’inquinamento derivato
2- le spese per l’eventuale parcheggio (a patto di trovarlo, altrimenti aggiungiamo pure le incazzature varie)
Tra l’altro faccio notare come mediamente un pc non consumi 300W di potenza…quella che e’ scritta sull’alimentatore e’ una potenza di picco, erogabile solo per un breve lasso temporale (altrimenti l’alimentatore fa una bella botta).
Mediamente un portatile non arriva a 100 watt di consumo, a pieno carico (cioe’ con hd e cd che frullano, wifi e bluetooth acceso, e monitor con luminosita’ al max).
Ma stiamo discutendo del sesso degli angeli cmq…
Dicembre 24th, 2008 at 10:19
Gabriella è una donna fantastica e se non la capite il problema è solo Vostro.
Una professionista seria che lavora tutta la settimana per noi in parlamento e che trascorre le domeniche ad informarci sulla natura e sull’agricoltura del nostro paese dagli schermi di Mela Verde.
Dovremmo esserle grati invece di criticarla acidamente solo per invidia.
E’ una bella donna che sa parlare con autorevolezza di ogni argomento, spesso competente su tutto, a volte un pochino incauta (ma è solo per eccesso di entusiasmo).
E poi non dimentichiamolo, è una parlamentare eletta, una donna che siede tra i potenti del nostro paese.
Anche io tempo fa ero sempre critico, perplesso, arrabbiato, negativo, acido come voi. Ma poi ho capito.
E adesso è mi è tutto molto più chiaro. Tutto è più sereno, più bello.
Per questo mi sento di darVi un consiglio che potrebbe rasserenare anche i Vostri orizzonti.
Fate come me: lobotomizzatevi.
Dopo vedrete che sarà tutto un mondo migliore.
E Gabriella diventerà la vostra stella cometa.
Credetemi.
Davvero.
Buon Natale.
Dicembre 24th, 2008 at 11:02
Cinghiale,
Grande post :-))
Lobotomizzatevi… ahahah…
Dicembre 27th, 2008 at 16:08
Ho letto quel post appena pubblicato, è pieno di cifre buttate lì quasi a caso. Avevo anche lasciato un commento con delle mie obiezioni, ma non è mai stato pubblicato.
Dicembre 29th, 2008 at 19:21
Quel che mi da fastidio e che molti dei commentatori scagliano la pietra alla Carlucci per una sua teoria che pur strampa rimane sempre nelle speculazioni intelletuali, ma non vedono l’enorme pagliuzza nei loro comportamenti di scaricatori abituali.
Posso capire il vecchio film introvabile, il vecchio cd di quel gruppo degli anni cinquanta ecc ecc…ma alla fine, statistiche alla mano, i maggiori scaricamenti sono di screener di film appena usciti o di cd alla moda.
Credo che si sia persa la misura. NON è obbligatorio VEDERE tutti i film per giudicare quale sia meritevole dell’acquisto in dvd (visto sempre quasi come una graziosa concessione e accompagnato dalla solita frase di rito: io compro un sacco di roba ma non potrei comprarne più di quella che compro adesso, ho il mutuo, i figli, l’iscrizione al club del golf, la palestra ecc…)
Ma ca@@o datti una calmata invece!
Dicembre 31st, 2008 at 01:39
Ed io che pensavo alla Carlucci come ad una che oltre a non saper guidare la Porsche manco sa cambiare una lampadina. Invece si è prodigata in calcoli sul consumo energetico. Come potrei mettere in dubbio tali affermazioni parzialmente fondate, il problema vero è: ma chi glielo ha scritto il post?