frap1964 ha pazientemente estratto (grazie!) dall’intervento del Ministro della Giustizia a Perugia alcuni passaggi interessanti e rivelatori della sua considerazione di Internet e li ha aggiunti ai commenti del mio Contrappunti:


A seguire qualche estratto dal Severino (nomen omen) pensiero:

[30:30]
Io ho sempre considerato Internet un fenomeno a due facce. Una faccia estremamente oscura e negativa e… ma una faccia anche molto positiva perché è la voce della gente.
La voce della gente che passa senza il filtro. E da qui la sua negatività e la sua positività.

[32:12]
Voi sapete quanto oggi tutto venga tramitato attraverso blog e attraverso Facebook.
Perché però questo impulso non diventi un impulso negativo è necessario che anche queste fonti siano regolamentate.
Perché altrimenti dall’ impulso positivo che esse possono dare, da un impulso alla riflessione nella origine della notizia, sull’ origine della notizia, sulla maggiore partecipazione degli altri alla formazione della notizia si passa ad un dominio assolutamente ingovernato della notizia e questo è estremamente preoccupante ed è anche estremamente preoccupante che ci sia una percezione positiva di questo aspetto del fenomeno che potrebbe essere negativo.

[33:20]
La deontologia richiede però che anche queste fonti vengano regolamentate, anche se il processo è difficile, anche se trovare norme adeguate è estremamente difficile… il mio preannunciato viaggio a Bruxelles riguarda tra l’altro proprio la ricerca di una normativa europea sul tema della comunicazione via Internet… la ricerca di un sistema a maglie omogenee, non a macchia di leopardo che consenta di regolamentare il fenomeno nei paesi europei in maniera simile per evitare che poi l’installazione del provider in un paese piuttosto che in un altro crei la possibilità di comunicare con tutti senza che vi sia un filtro.

[35:40]
Se i cittadini preferiscono Internet alla mediazione del giornalista c’è qualcosa sulla quale bisogna meditare. C’è qualcosa da cambiare… e quindi le istituzioni devono preoccuparsi di questo, devono cercare di creare un sistema che funzioni meglio.

(Alla domanda di Enzo Iacopino: “Ma se l’unica cosa che funziona nella considerazione degli italiani è Internet, è possibile che vengano così tanto penalizzati i blog nel provvedimento che lei ha ipotizzato, che è ancora allo studio, definito…”)

[41:15]
Vede per quanto riguarda i blog il problema non è certo quello di vederli con sfavore; il problema è di reprimere anche lì l’abuso.
Cosa che è più difficile perché il giornale ha una sua consistenza cartacea, il giornalista è individuabile, l’editore anche, dunque è possibile intervenire. Il blog ha una diffusione assolutamente non controllata e non controllabile ed è capace di provocare dei danni estremamente più ampi del giornale, estremamente più diffusi.
Ecco perché io dicevo che bisogna vederne anche la parte oscura. E’ un fenomeno sicuramente positivo per certi aspetti, ma è un fenomeno nel quale si possono annidare tante cose negative. Può essere per esempio un punto criminogeno. L’anonimato che spesso accompagna questo tipo di comunicazione può anche incentivare all’uscita delle pulsioni… alla manifestazione delle pulsioni più oscure e normalmente represse, lo abbiamo constatato in tanti casi: Facebook come punto d’incontro e come punto dal quale poi nascono incontri che hanno conclusioni criminose estremamente gravi.
Quindi non si tratta certamente di un preconcetto; si tratta della sensazione che questo mondo vada regolamentato.
Che pur nella spontaneità che ne rappresenta la caratteristica non possa trasfornarsi in arbitrio: e questo credo che sia un messaggio importante.


17 commenti a “Il Severino pensiero”

  1. Fabrizio dice:

    Non ho parole, anzi si una, solo una, Sedibel…

  2. sdkdf dice:

    ma come parlano? c’è ancora chi parla così?

  3. Tramitarla all’uscita » :.:.: (il blog di) Daniele Minotti dice:

    […] Apr 12 Tramitarla all’uscita Tramite (eh…) Massimo Mantellini, scopro che il sempre buon frap1964 s’è preso il video dell’intervento del […]

  4. Daniele Minotti dice:

    Colpa di Internet. Quando ha iniziato a parlare della Rete sono iniziate le confuse perifrasi

  5. Signor Smith dice:

    Non mi pare ci sia nulla di nuovo… Aspettiamo l’annuncio che, al fine di ridurre gli incidenti stradali, si abolirà l’uso delle automobili in favore dei calessi: non inquinano, sono economici e con tutto lo sterco equino con cui sommergeranno le nostre città, potremo finalmente riavviare un’agricoltura “naturale” che è senz’altro meglio dell’agricoltura dominata da OGM e pesticidi, un’agricoltura oscura.

  6. andrea61 dice:

    Non capisco lo stupore.
    Abbiamo la solita persona di mezza età che pretende di leggere fenomeni post-rivoluzione con le stesse categorie valide precedentemente e ovviamente sbaglia i bersagli, sbaglia sui meccanismi e fa proposte assurde.
    La vera preoccupazione sta nel vedere troppe persone di potere presuntose e ignoranti ( da ignorare) pretendere di discettare e legiferare su ció che non capiscono.

  7. frap1964 dice:

    Alll’ascolto del verbo tramitare (che presumo arrivi forse dallo spagnolo “tramitar”) ho effettivamente avuto un’oscura pulsione, normalmente repressa.
    Poi, anche nel timore di poter scivolare su di un punto criminogeno è subito prevalsa l’auto-regolazione ed il desiderio di diffondere il Severino pensiero in tempo (quasi) reale; nell’auspicio di dare un piccolo seppur fattivo contributo alla crescita sociale di questo Paese.
    Immagino ora le facce a Bruxelles durante l’affannosa ricerca di un’improbabile normativa europea sul tema della comunicazione via Internet. Ma perché noi dobbiamo sempre farci riconoscere?

  8. Stefano dice:

    Se tutto va bene, siamo rovinati….quanto è vero

  9. Agh dice:

    Semplicemente agghiacciante

  10. Ministro Severino, non ci siamo « lareteingabbia.net dice:

    […] dal blog di Massimo Mantellini questo passaggio dell’intervento del ministro della Giustizia Paola Severino al festival del […]

  11. garethjax dice:

    Dannazione ci sono i tubi di internet intasati non capite ? Serve l’idraulico liquido!!!1111!!!

  12. Gustavo dice:

    Che Internet sia un far west oramai è chiaro, ma non nel senso inteso da questa “persona diversamente giovane”.
    È un far west nel senso che sia le forze dell’ordine sia i politici pensano di poter calpestare qualsiasi diritto dei cittadini, come se in rete non esistessero più.

    Non dimentichiamoci che abbiamo SEMPRE AVUTO mezzi di comunicazione anonimi, nella fattispecie LE POSTE. Eppure nessun rimbambito salterebbe su a dire che tocca consegnare la propria carta d’identità per spedire una cartolina perché qualcuno potrebbe abusarne.

    Eppure queste “persone diversamente giovani” che non solo di Internet non sanno nulla a parte che gli sta causando un sacco di problemi per la loro poltrona a cui sono attaccati con unghie e denti, ma non sanno nulla nemmeno di diritti civili e delle battaglie che i nostri padri hanno combattuto per garantirceli e che loro vorrebbero poter cancellare come niente fossero.

    Questa storia del “far west” è andata avanti fin troppo a lungo. Il far west esiste, ed esiste solo per questa gente, esiste solo per le forze dell’ordine che ritengono che i diritti online che sono sacrosanti nel “mondo reale” (come se Internet fosse qualcosa di diverso) non siano veri diritti, ma siano capricci.

    È ora di mettere fine al far west. È ora di mettere dei paletti. È ora di appendere al palo chi non li vuole rispettare.

  13. Pier Luigi Tolardo dice:

    All’inizio Monti non voleva che i suoi Ministri rilasciassero interviste ad ogni piè sospinto, invadessero Tv e piazze, si trasformassero da burocrati e professori in Star mediatiche. Capiva che era difficile rimanere tecnici, apprezzati, seri se ci si fosse infilati nel circuito mediatico.
    Poi si è accorto del vuoto politico e sindacale del Paese e ha dato il via libero, compiaciuto che lui e i suoi ragazzi/e potessero riempirlo, e così che Grillo arivò al 20% , perfino le sue cazzate furono ritenute più tecniche e serie.

  14. mfp dice:

    Molta attenzione a combattere gli abusi senza definirli. Per quanto mi riguarda occorrerebbe cioè tagliargli la lingua per evitare che possa abusarne ulteriormente.

  15. La Ministra Severino contro i blog con motivazioni degne di un bambino dice:

    […] di seguito l'articolo del blog lareteingabbia: Ministro Severino, non ci siamo! Rubo dal blog di Massimo Mantellini questo passaggio dell’intervento del ministro della Giustizia Paola Severino al festival del […]

  16. La Ministra Severino contro i blog con motivazioni degne di un bambino « Grida la Tua dice:

    […] di seguito l'articolo del blog lareteingabbia: Ministro Severino, non ci siamo! Rubo dal blog di Massimo Mantellini questo passaggio dell’intervento del ministro della Giustizia Paola Severino al festival del […]

  17. E basta con questi Blog! Ammazziamoli! « Il blog di Roberto Zamperini dice:

    […] Rubo dal blog di Massimo Mantellini questo passaggio dell’intervento del ministro della Giustizia Paola Severino al festival del giornalismo di Perugia. Come giusto e prevedibile la Severino ha dovuto rispondere alle domande sullareintroduzione dell’ “ammazza blog”, tra le quali quella del presidente dell’Ordine dei Giornalisti Enzo Iacopino, che si chiede perché una così marcata penalizzazione dei “diari online”. Così il ministro: Vede per quanto riguarda i blog il problema non è certo quello di vederli con sfavore; il problema è di reprimere anche lì l’abuso.
 Cosa che è più difficile perché il giornale ha una sua consistenza cartacea, il giornalista è individuabile, l’editore anche, dunque è possibile intervenire. Il blog ha una diffusione assolutamente non controllata e non controllabile ed è capace di provocare dei danni estremamente più ampi del giornale, estremamente più diffusi.
 Ecco perché io dicevo che bisogna vederne anche la parte oscura. E’ un fenomeno sicuramente positivo per certi aspetti, ma è un fenomeno nel quale si possono annidare tante cose negative. Può essere per esempio un punto criminogeno. L’anonimato che spesso accompagna questo tipo di comunicazione può anche incentivare all’uscita delle pulsioni… alla manifestazione delle pulsioni più oscure e normalmente represse, lo abbiamo constatato in tanti casi: Facebook come punto d’incontro e come punto dal quale poi nascono incontri che hanno conclusioni criminose estremamente gravi.
Quindi non si tratta certamente di un preconcetto; si tratta della sensazione che questo mondo vada regolamentato.
Che pur nella spontaneità che ne rappresenta la caratteristica non possa trasformarsi in arbitrio: e questo credo che sia un messaggio importante. […]