Cosa unisce in un inedito abbraccio Liberazione a La Padania, Avvenire a L’Unità, Europa a Il Manifesto? La vibrante richiesta di un urgentissimo incontro al Presidente del Consiglio Monti affinché siano riviste le intenzioni del Governo di cessare gli aiuti all’editoria di partito. I rischi paventati sono i soliti: “un colpo mortale alla libertà di stampa”, “una grave crisi occupazionale”, “riflessi gravissimi sul pluralismo dell’informazione e sulla stessa democrazia”. Possono i cittadini continuare a pagare la carta e l’inchiostro di giornali che vendono ciascuno poche centinaia di copie? Probabilmente possono ma con modalità e esborsi che dovrebbero essere adeguati ai tempi. Le modalità potrebbero essere la trasformazione di questi giornali in progetti editoriali finanziati dallo Stato ma solo per il web, dove il pluralismo e la democrazia restano intatti ma i costi sono probabilmente un decimo di quelli sopportati fino ad oggi. Il lusso della carta, fin quando dura, lasciamolo a quelli che possono pagarselo da soli.
13
Dic
Cerca nel blog
-
[instagram-feed]
Commenti recenti
- Massimo su Il pensiero impensabile
- Passavo di qua... su Fenomenologia di Matteo Salvini
- Giovanni su Ho sognato comunisti elettrici
- Devis su Un consiglio su YT
- Massimo su Ho sognato comunisti elettrici
- Gimmy su Un consiglio su YT
- Maurizio su Un consiglio su YT
- Anna su Ho sognato comunisti elettrici
- Davide su Un consiglio su YT
- Giuseppe su Cameriere, champagne!
-
-
Blog che leggo
- .mau.
- alessandro gilioli
- alessandro longo
- antonio tombolini
- arkangel
- beppe caravita
- bravuomo
- dotcoma
- emmebi
- falso idillio
- fuoridalcoro
- gaspar torriero
- gianluca diegoli
- giavasan
- giovani tromboni
- giuseppe granieri
- leonardo
- lorenzoc
- luca de biase
- luisa carrada
- macchianera
- melablog
- momoblog
- paferrobyday
- paolo de andreis
- paolo valdemarin
- personalità confusa
- sergio maistrello
- squonk
- stefano berti
- stefano quintarelli
- webgol
- wittgenstein
Archivi del blog
- Marzo 2025
- Febbraio 2025
- Gennaio 2025
- Dicembre 2024
- Novembre 2024
- Ottobre 2024
- Settembre 2024
- Agosto 2024
- Luglio 2024
- Giugno 2024
- Maggio 2024
- Aprile 2024
- Marzo 2024
- Febbraio 2024
- Gennaio 2024
- Dicembre 2023
- Novembre 2023
- Ottobre 2023
- Settembre 2023
- Agosto 2023
- Luglio 2023
- Giugno 2023
- Maggio 2023
- Aprile 2023
- Marzo 2023
- Febbraio 2023
- Gennaio 2023
- Dicembre 2022
- Novembre 2022
- Ottobre 2022
- Settembre 2022
- Agosto 2022
- Luglio 2022
- Giugno 2022
- Maggio 2022
- Aprile 2022
- Marzo 2022
- Febbraio 2022
- Gennaio 2022
- Dicembre 2021
- Novembre 2021
- Ottobre 2021
- Settembre 2021
- Agosto 2021
- Luglio 2021
- Giugno 2021
- Maggio 2021
- Aprile 2021
- Marzo 2021
- Febbraio 2021
- Gennaio 2021
- Dicembre 2020
- Novembre 2020
- Ottobre 2020
- Settembre 2020
- Agosto 2020
- Luglio 2020
- Giugno 2020
- Maggio 2020
- Aprile 2020
- Marzo 2020
- Febbraio 2020
- Gennaio 2020
- Dicembre 2019
- Novembre 2019
- Ottobre 2019
- Settembre 2019
- Agosto 2019
- Luglio 2019
- Giugno 2019
- Maggio 2019
- Aprile 2019
- Marzo 2019
- Febbraio 2019
- Gennaio 2019
- Dicembre 2018
- Novembre 2018
- Ottobre 2018
- Settembre 2018
- Agosto 2018
- Luglio 2018
- Giugno 2018
- Maggio 2018
- Aprile 2018
- Marzo 2018
- Febbraio 2018
- Gennaio 2018
- Dicembre 2017
- Novembre 2017
- Ottobre 2017
- Settembre 2017
- Agosto 2017
- Luglio 2017
- Giugno 2017
- Maggio 2017
- Aprile 2017
- Marzo 2017
- Febbraio 2017
- Gennaio 2017
- Dicembre 2016
- Novembre 2016
- Ottobre 2016
- Settembre 2016
- Agosto 2016
- Luglio 2016
- Giugno 2016
- Maggio 2016
- Aprile 2016
- Marzo 2016
- Febbraio 2016
- Gennaio 2016
- Dicembre 2015
- Novembre 2015
- Ottobre 2015
- Settembre 2015
- Agosto 2015
- Luglio 2015
- Giugno 2015
- Maggio 2015
- Aprile 2015
- Marzo 2015
- Febbraio 2015
- Gennaio 2015
- Dicembre 2014
- Novembre 2014
- Ottobre 2014
- Settembre 2014
- Agosto 2014
- Luglio 2014
- Giugno 2014
- Maggio 2014
- Aprile 2014
- Marzo 2014
- Febbraio 2014
- Gennaio 2014
- Dicembre 2013
- Novembre 2013
- Ottobre 2013
- Settembre 2013
- Agosto 2013
- Luglio 2013
- Giugno 2013
- Maggio 2013
- Aprile 2013
- Marzo 2013
- Febbraio 2013
- Gennaio 2013
- Dicembre 2012
- Novembre 2012
- Ottobre 2012
- Settembre 2012
- Agosto 2012
- Luglio 2012
- Giugno 2012
- Maggio 2012
- Aprile 2012
- Marzo 2012
- Febbraio 2012
- Gennaio 2012
- Dicembre 2011
- Novembre 2011
- Ottobre 2011
- Settembre 2011
- Agosto 2011
- Luglio 2011
- Giugno 2011
- Maggio 2011
- Aprile 2011
- Marzo 2011
- Febbraio 2011
- Gennaio 2011
- Dicembre 2010
- Novembre 2010
- Ottobre 2010
- Settembre 2010
- Agosto 2010
- Luglio 2010
- Giugno 2010
- Maggio 2010
- Aprile 2010
- Marzo 2010
- Febbraio 2010
- Gennaio 2010
- Dicembre 2009
- Novembre 2009
- Ottobre 2009
- Settembre 2009
- Agosto 2009
- Luglio 2009
- Giugno 2009
- Maggio 2009
- Aprile 2009
- Marzo 2009
- Febbraio 2009
- Gennaio 2009
- Dicembre 2008
- Novembre 2008
- Ottobre 2008
- Settembre 2008
- Agosto 2008
- Luglio 2008
- Giugno 2008
- Maggio 2008
- Aprile 2008
- Marzo 2008
- Febbraio 2008
- Gennaio 2008
- Dicembre 2007
- Novembre 2007
- Ottobre 2007
- Settembre 2007
- Agosto 2007
- Luglio 2007
- Giugno 2007
- Maggio 2007
- Aprile 2007
- Marzo 2007
- Febbraio 2007
- Gennaio 2007
- Dicembre 2006
- Novembre 2006
- Ottobre 2006
- Settembre 2006
- Agosto 2006
- Luglio 2006
- Giugno 2006
- Maggio 2006
- Aprile 2006
- Marzo 2006
- Febbraio 2006
- Gennaio 2006
- Dicembre 2005
- Novembre 2005
- Ottobre 2005
- Settembre 2005
- Agosto 2005
- Luglio 2005
- Giugno 2005
- Maggio 2005
- Aprile 2005
- Marzo 2005
- Febbraio 2005
- Gennaio 2005
- Dicembre 2004
- Novembre 2004
- Ottobre 2004
- Settembre 2004
- Agosto 2004
- Luglio 2004
- Giugno 2004
- Maggio 2004
- Aprile 2004
- Marzo 2004
- Febbraio 2004
- Gennaio 2004
- Dicembre 2003
- Novembre 2003
- Ottobre 2003
- Settembre 2003
- Agosto 2003
- Luglio 2003
- Giugno 2003
- Maggio 2003
- Aprile 2003
- Marzo 2003
- Febbraio 2003
- Gennaio 2003
- Dicembre 2002
- Novembre 2002
- Ottobre 2002
- Settembre 2002
- Agosto 2002
- Luglio 2002
- Giugno 2002
Dicembre 13th, 2011 at 23:29
Dài la carta non è un lusso il punto piuttosto è continuare a chiedere soldi per l’editoria ma così come per altri settori di questi tempi appare a maggior ragione una eresia soprattutto se a farlo sono dei prodotti editoriali discutibili. E a proposito di webgiornali di partito spero non ti sia sfuggita questa cover perchè riassume tutto sul cambiamento che vogliono: http://dariosalvelli.com/2011/06/il-grande-change
Dicembre 14th, 2011 at 00:48
Sono d’accordo sul principio ma se non erro, potrei sbagliare ma non ho modo di informarmi ora, Il Manifesto prende soldi non perché giornale di partito ma in quanto cooperativa editoriale (l’unica: altri motivi, quindi, e altre necessità).
Dicembre 14th, 2011 at 00:51
E nulla vieterebbe alle singole realtà sul territorio (circoli del PD, IDV, SEL e compagnia cantante) di stamparsi copie “da bacheca” dei suddetti giornali, da formato simil-pdf, se ci si preoccupa dell’analfabetismo informatico dei potenziali lettori, argomento comunque a mio avviso nullo perché chi cerca un giornale “di nicchia” ha quasi sicuramente anche l’accesso ad internet
Dicembre 14th, 2011 at 08:28
Sono d’accordo con tutto. E mi sembra assurdo rivendicare la cosiddetta libertà di stampa finanziata con i soldi pubblici. Gli editori imparassero a fare prodotti decenti (Il fatto quotidiano è un esempio da seguire) oppure cambino mestiere.
Dicembre 14th, 2011 at 09:31
Mi spiace la disinformazione:
Liberazione: tiratura 60mila diffusione 27mila
La Padania: diffusione 60mila
Avvenire: tiratura 150mila diffusione 100mila
L’Unità: diffusione 50mila
Europa: ND
Il Manifesto: tiratura 70mila diffusione 20mila
(fonte wikipedia)
Ecco, parlare di poche centinaia di copie a me sembra uno sminuire un fatto per tirare l’acqua al proprio mulino. Ad esempio i dati del solo Avvenire non sono così distanti da quelli del resto del Carlino.
Dicembre 14th, 2011 at 09:33
Fra l’altro se il giornale è pagato soprattutto dallo Stato e dalla pubblicità, il lettore “è il prodotto”.
Dicembre 14th, 2011 at 09:44
S. fa un po’ di confusione (tiratura… diffusione), i dati che contano sono di quelli di vendita e la fonte deve essere non certo Wikipedia, ma Ads (http://www.primaonline.it/dati-e-cifre-stampa/).
Dunque, gli ultimi dati Ads (agosto 2011), colonnino VENDITE, dicono ad esempio:
Avvenire: 19mila copie
il manifesto: 15mila
l’Unità: 40mila
Il Resto del Carlino: 134mila
Dicembre 14th, 2011 at 09:49
Questo vuol dire che l’Avvenire stampa 150mila copie ma ne vende solo 19mila?
Le altre 131mila copie che fine fanno?
Spero davvero che l’antiquata assurdità di far circolare tonnellate di carta su base giornaliera finisca al più presto. E’ una reliquia antieconomica ed antiecologica che ci portiamo dietro.
Dicembre 14th, 2011 at 10:04
@esaù: mi dai un valido motivo per cui gli abbonati paganti non dovrebbero essere ricompresi nel conto?
Stessa tabella che citi tu:
Avvenire 19mila in edicola + 86mila abbonati = 105mila copie vendute al giorno. Avvenire è il quotidiano con più abbonati in Italia, a seguire Il Sole 24 Ore (79 mila) e gli altri tutti molto distanziati.
Dicembre 14th, 2011 at 10:14
@S. sono felice che tu abbia abbandonato Wikipedia come fonte su queste cose. Su Avvenire hai ragione, gli abbonamenti vanno compresi, tenendo ben presente che Avvenire avrà tra gli abbonati associazioni cattoliche, chiese, fondazioni (come Famiglia Cristiana).
Resta un fatto: i dati che “parlano” di più sono sempre quelli delle vendite in edicola.
Dicembre 14th, 2011 at 10:16
beh, fa un po’ il paio con la richiesta di radioradicale di avere il rinnovo per via breve della convenzione (10 milioni di di euro annui, mica noccioline) con lo Stato. l’unica volta che si fece una gara – radioradicale unico partecipante, ma guarda – fu nel lontano 1994.
della serie: son tutti bravi a fare il liberali con il culo degli altri.
Dicembre 14th, 2011 at 10:57
come già affermato il soggetto rai è una delle madri sempre in cinta di tutte le disgrazie.Se venisse privatizzata o ridotta all’osso senza pubblicità o canoni tutto il mercato dell’advertdsinding si riaprirebbe dando slancio a iniziative editoriali degne di questo nome.Sempre meglio che fare dei propri porci comodi un buon motivo per allearsi con chi la carta stampata la usa per argomentare discriminazioni di matrice cripto-xenofoba orchestrate da un leader eternamente in bilico tra un Va pensiero e un vaffanculo
Dicembre 14th, 2011 at 11:10
@S. a parte che non ho un mulino, mi pare che le balle sui numeri di “Diffusione” e “Stampa” propinateci fino ad oggi (per evitare di dire per esempio che Il Foglio vende mille copie al giorno e gli altri chissà) ce le possiamo risparmiare. Se Avvenire poi ha decine di migliaia di abbonati (chi paghi poi quelle copie è abbastanza noto) non si capisce perche’ non possa sostenersi da solo.
Dicembre 14th, 2011 at 11:19
Quindi stiamo dicendo che ci sono abbonati paganti (non dico gli abbonamenti omaggio che nessuno legge) di serie A e di serie B?
Il parroco abbonato ad Avvenire vale meno dell’industriale abbonato a Il Sole 24 Ore o alla casa del popolo abbonata a L’Unità?
In base a cosa?
Dicembre 14th, 2011 at 11:28
@S francamente non comprendo l’ostinazione su un tema tanto marginale. A me non interessa se i soldi della CEI abbonano le parrocchie al quotidiano della CEI, mi interessa che lo stato tuteli la voce del quotidiano della CEI se ne ha bisogno nella misura che si ritiene equilibrata. E se non ne ha bisogno meglio.
Dicembre 14th, 2011 at 11:31
Allora siamo perfettamente d’accordo.
I soldi pubblici all’editoria devono servire per mantenere il pluralismo (ché il monopolio, come abbiamo avuto modo di vedere, fa male) e non per sovvenzionare clientelismi né per mantenere dinosauri incapaci di evolversi.
P.S.: L’app di Avvenire al momento consente di leggere il quotidiano gratuitamente dalle 7 del mattino.
Dicembre 14th, 2011 at 11:49
@S
No, non siamo d’accordo.
Io sono abbonato ad un quotidiano e non voglio pagare quello degli altri. Il pluralismo ti consente di arrivare sul mercato, non di starci a spese altrui.
Non c’è un lettore di serie A ed uno di serie B, sono tutti uguali.
Che le mie tasse vadano a sovvenzionare un giornale che non leggo non va bene. Non è pluralismo, è imprenditoria all’italiana: perdite collettive e ricavi privati.
Poi non va bene, tornando alla carta, che coi resi ci si lavino i vetri o ci si incarti il sedano. Non vanno bene i resi nel III millennio, non sono sostenibili. Non possiamo muovere rotative, camion, bravette, muletti per buttare al cesso carta, da dovunque provenga FSC, amazzonia, riciclo.
Non a caso io sono abbonato al PDF del giornale che leggo.
Facciamo così, tassiamo ogni copia cartacea di un quotidiano del 30% del prezzo di copertina per danno ambientale.
Dicembre 14th, 2011 at 19:58
se han tanti lettori ogni contributo è assurdo, se ne han pochi lo è ancora di più
come dico sempre, il resto è storia d’Italia
Dicembre 14th, 2011 at 23:30
Ma sicuri dell’equivalenza tra “tanti giornali” e “pluralismo” o “libertà di informazione”? A me sfugge la “necessità” del finanziamento pubblico.
Dicembre 14th, 2011 at 23:51
mOra
Guarda che meglio del giornale non ce n’e’ per i vetri.
Dicembre 15th, 2011 at 13:33
@ Simone
Non ce n’ERA per i vetri, quando l’inchiostro conteneva piombo ed era in monocromia; adesso non pulisce più e sporca con i colori.
Ma non essendoci il piombo va bene per il sedano.
Dicembre 15th, 2011 at 14:09
Ma perché, scusate, i “grandi” giornali non hanno anche loro contributi? Per non parlare di Radio radicale, una cifra da capogiro, francamente, manco la scusa della carta.
Dicembre 15th, 2011 at 14:11
P.S.: il Manifesto poi non è un giornale di partito.
Dicembre 15th, 2011 at 22:03
a mOra
Devi aver pulito pochi vetri in vita tua
Dicembre 16th, 2011 at 13:02
@Simone
Non voglio andare a toccare le competenze altrui.
Io per i vetri uso un rotolo Coop in carta riciclata (non sbiancata) da 3,75 euro per 500 strappi e una soluzione di ammoniaca.
Con 3,75 euro ci compro 3 giornali scarsi, con i quali ci pulirei molto meno di quanto faccio con 500 strappi quasi A4.
Per tutto il resto c’è Mastica’.
Dicembre 16th, 2011 at 18:15
Credo che la maggior parte degli abbonati ad Avvenire siano sacerdoti e religiosi che si pagano l’abbonamento con i propri soldi che poi verranno anche dall’8×1000 ma questo e’ un altro discorso. In linea di principio sono d’accordo, Avvenire e il Manifesto,giornali che da anni compro in edicola se li paghi chi li legge e non tutti contribuenti. Sarei favorevole ad una piccola detrazione fiscale come c’e’ per le palestre e riduzioni Iva su tutti quotidiani. Lo Stato dovrebbe imporre alle Poste, che sono pubbliche e in attivo, tariffe piu’ leggere per gli abbonamenti,perche’ oggi una delle voci che pesa di piu’ e’ questa.
Dicembre 16th, 2011 at 19:14
Giornali di carta? Contributi? Ancora? Ma se sostituissimo il pregiato supporto cartaceo con un più economico supporto multimediale non sarebbe meglio? Si dice agli editori di mettersi in linea, gli sa da un contributo finale per attuare il passaggio al digitale; chi ci sta bene chi non ci sta chiude. Un ultima possibilità. MI rendo conto che per anni anno lucrato ma almeno così gli si metterebbe un paletto definitivo. Il rinnovo tra qualche anno dei dispositivi se lo fanno a loro spese a fronte dei risparmi ottenuti dal produrre su carta. Ah e poi a tutti la stessa quota senza distinzioni. Altrimenti se un giornale prende i contributi lo si obbliga a non mettere la pubblicità. Come giustamente @F sottolinea o fanno giornalismo o fanno i giornalai ergo ho fai un giornale o fai una raccolta per lo shopping, o metti contenuti o metti la pubblicità. Che scelga l’editore.
Dicembre 16th, 2011 at 19:16
Si si manca l’apostrofo chiedo venia
Dicembre 16th, 2011 at 19:17
E l’H ! Azz un disastro! Povero me che figuraccia