La moneta elettronica ostacola l’evasione fiscale, il contante no. Fine della ridicola discussione italiana sui costi delle transazioni tramite POS.

18 commenti a “In mano ai peggiori”

  1. camu dice:

    Il vero problema sono le commissioni. Ti pongo una domanda: se queste fossero a carico tuo, il caffè lo pagheresti lo stesso con la carta? Esercenti e consumatori non dovrebbero litigare, dovrebbero unirsi in una lotta dura contro le banche, affinché abbassino le commissioni (o le azzerino sotto certe cifre). Allora vedrai che molti commercianti smetteranno di storcere il naso.

  2. Fulvio dice:

    Sfatiamo la storiella delle commissioni e del caffè. Praticamente sotto i 10/15 euro la quasi totalità delle banche non fanno pagare commissioni. Sopra queste cifre la media nazionale è dell1,5%, con un minimo di 0,90% fino un massimo di 1,8%. Quindi ipotizziamo una spesa di 30 €. Si avrà una commissione di 0,45 cent alla quale va detratto il 30% che lo stato riconosce quale credito d’imposta, la commissione scende a 0,30 cent. Di cosa stiamo parlando?

  3. Bragadin dice:

    È una questione di libertà: io devo essere libero di pagare come voglio e non essere obbligato. Tra l’altro il contante è moneta legale, la moneta elettronica è moneta fiduciaria (se la banca fallisce posso dire addio agli euro ivi depositati).
    Le ridicole discussioni sull’ammontate delle commissioni sono solo un puerile tentativo di sviare il discorso dal tema principale: quello della libertà appunto.
    Tra l’altro sarei curioso di sapere come sono arrivati i soldi nei vari paradisi fiscali disseminati nel mondo: contanti nella valigetta o transazioni elettroniche?

    Bragadin

  4. camu dice:

    Sulla libertà sono pienamente d’accordo. Ma allora perché non incentivare l’uso di app come Satispay, che hanno minori commissioni e sono altrettanto sicure? Così se il bancomat o la carta creano questo senso di allergia negli esercenti (per via del nero o per via delle commissioni, non c’è dato sapere), si può facilmente aggirare il problema, no?

  5. Bragadin dice:

    Si possono sviluppare e incentivare tutte le forme di pagamento elettronico che si vogliono (e possono essere comode, ma in alcuni casi possono essere molto scomode).
    Il punto è che al momento l’unica moneta legale è costituita dalle banconote la cui emissione è demandata per legge alla banca centrale.
    Mi risulta che funzioni così in quasi tutti gli stati del mondo.
    Ripeto che spostare l’attenzione sull’ammontare delle commissioni è fuorviante e squalifica (a mio avviso) un dibattito che per altro potrebbe essere interessante e di ben altro spessore.
    Per esempio le banconote funzionano anche senza corrente elettrica e quindi potrebbero essere “green” per usare il solito neologismo.
    Perché non ci sono lamentazioni contro le emissioni causate dal consumo di energia delle transazioni elettroniche?

    Per quel che riguarda l’evasione (che sembra essere un argomento forte a favore della moneta elettronica) mi piacerebbe conoscere le varie opinioni, anche del padrone di casa, riguardo alla domanda da me posta nel mio precedente intervento.

    Bragadin

  6. camu dice:

    @Fulvio, per bar e ristoranti la situazione non è come la descrivi tu. Le commissioni possono arrivare fino al 5% dell’importo a cui, però, bisogna aggiungere l’affitto del Pos, le spese una tantum oltre ad eventuali manutenzioni. Tutti costi a carico dell’esercente. Se però si tratta di un’attività stagionale, in molti casi, c’è un aggravio di spesa del 50%. D’altra parte se fino a 5 euro le commissioni sono azzerate, l’importo minimo – per cifre superiori – è pari a 50 centesimi con il paradosso che per due cappuccini e due brioche, un barista paga una commissione del 10%.

  7. Bruno Anastasi dice:

    caro Massimo, la “discussione” purtroppo continua perché queste ovvietà (POS, contante etc.) vanno comunque spiegate anche a una significativa percentuale di popolazione che vota ed elegge in parlamento gli eredi (politici e talvolta persino anagrafici) di chi caricava i bambini sui camion diretti ad Auschwitz (https://it.wikipedia.org/wiki/Rastrellamento_del_ghetto_di_Roma) … per dire, l’immancabile replica/obiezione a questo fatto storico – quando va bene – è che allora il PCI si ispirava a un’ideologia sanguinaria e oppressiva … il partito che amministrò la regione in cui prosperarono Ferrari, Ducati, Lamborghini … cioè, su che basi lo imposti un confronto civile con questi?

  8. Bragadin dice:

    Il commento di Bruno Anastasi è un esempio di come si sposta la questione perché mette insieme alcune eccellenze italiane con fatti storici del passato, che se è doveroso ricordare perché non si ripetano, nulla c’entrano con il tema in discussione.

  9. Bruno Anastasi dice:

    il commento di tale Bragadin è una plateale conferma di quanto ho scritto: la “discussione” continua, ed ecco su quali basi …

  10. Bragadin dice:

    @ Bruno Anastasi

    Può capitare di andare fuori tema. Mi vorrebbe cortesemente spiegare quale sarebbe il nesso tra i fatti da lei citati e la possibilità di pagare in contanti?
    Come stabilito per altro dal consiglio dell’Unione europea.

    https://www.corriere.it/economia/consumi/22_dicembre_08/tetto-contante-ue-fissa-10-mila-euro-nuove-regole-f93d2a9a-76fd-11ed-8b31-7101dab59dee.shtml

    Bragadin

  11. Bandini dice:

    @Bragadin le banconote e monete attuali non sono convertibili in oro, quindi sono anche loro moneta fiduciaria.
    https://www.ecb.europa.eu/ecb/educational/explainers/tell-me-more/html/what_is_money.it.html

  12. Bragadin dice:

    @Bandini

    È dal 1944 o giù di lì che solo il dollaro è convertibile in oro ( le altre monete erano – e sono – convertibili in dollari). Dal 1971 neanche il dollaro è convertibile in oro, o meglio, l’emissione di dollari non è più legata alla quantità di oro posseduto.
    Però fino al 31 12 2001 i paesi che per primi aderirono all’euro avevano una propria moneta legale.
    Certo, poi magari uno ha più fiducia nel dollaro usa rispetto per esempio alla lira turca; ciò non toglie che entrambe siano le monete legali dei rispettivi paesi.

    Bragadin

  13. camu dice:

    Scusi, signor tenutario, un mio commento deve essere finito nelle grinfie dell’antispam, potrebbe scagionarlo dalle grinfie del suddetto, per favore? ;)

  14. Bandini dice:

    @Brogadin
    grazie per il ripasso sull’abbandono del gold standard, ora vorrei tornare sul punto.
    A me pare che tu faccia confusione tra moneta legale, moneta fiduciaria, moneta reale e moneta elettronica.
    Monete e banconote sono moneta legale, ma anche fiduciaria (perché non convertibile in oro o altri metalli, non più, come hai spiegato benissimo). Inoltre sono moneta reale.
    I pagamenti elettronici non sono moneta reale, ma sono altrettanto legali della moneta reale, tant’è che in qualsiasi momento puoi andare in uno sportello bancomat e prelevare contanti con la tua carta bancomat, e questa transazione è garantita anche dalla BCE. Poi certo, è moneta fiduciaria, cioè si basa su un patto di fiducia tra banche centrali, autorità monetarie, stati, cittadini. Ma questo vale anche per le banconote. Cordialità.

  15. Bragadin dice:

    @ bondini

    “…tant’è che in qualsiasi momento puoi andare in uno sportello bancomat e prelevare contanti con la tua carta bancomat, e questa transazione è garantita anche dalla BCE. ”

    Mi potrebbe cortesemente citare la fonte dove si stabilisce questa garanzia?

    Credo che i clienti di banca Etruria e di Veneto banca avrebbero qualcosa da dire al riguardo.

    Bragadin

  16. Bandini dice:

    https://www.ecb.europa.eu/ecb/educational/explainers/tell-me-more/html/what_is_money.it.html

    Dopodiché se una banca fallisce ma tu ci hai depositato i contanti non penso che per questo dormi sonni tranquilli.

  17. pino josi dice:

    il bancomat costa un fusso al mese (la mia banca ISP me l’ha messo a 5€ da gratuto chevera dopo che fu abbassata la soglia del cintante) la caeta di credito idem (questa sempre a pagamento) con la “follia” dei 2€ di bollo sull’estratto conto (grazie letta per l’aumento dei bolli ti ssrvuca per portare la concirdua a piombino, racci tasti…) nel mezzi l’evasiine fiscale si fa intestsndp a un nullatenente una srlu con sede in un posto qualunque meglio se periferia di una metropoli e nn poi pagando iva tasse e previdenza e sfruttando il meccanismo delle cartelle…

  18. unAlberto dice:

    Bancomat – moneta – cartamoneta – bitcoin, … non saprei, pratico il baratto.
    Certo in certe transazioni è un po’ scomodo, ma basta organizzarsi