Voi cosa proponete nei confronti del neofascismo leghista declinato in mille varianti in TV e sui social?

Cosa pensate di fare di fronte alla vacuità verbosa della più ridicola controfigura di un Presidente del Consiglio da quando esiste la Repubblica?

Come vi organizzate al cospetto della quotidiana pochezza e pericolosità dei principali dirigenti del M5S?

Voi come vi comportate se i più noti giornalisti del Paese iniziano a dispensare terzismo (nel migliore dei casi) o vere e proprie genuflessioni nei confronti dei nuovi potenti?

Cosa pensate se un direttore di TG stila ogni giorno la lista dei cretini sui social (la medesima persona che minacciava querele dallo scranno del suo TG quando il medesimo giochetto idiota lo faceva Grillo sul suo blog)?

Voi cosa ne pensate quando una lista sempre più ampia di giornalisti, sui giornali in radio e in TV, fa la morale ad una giovane ragazza italiana volontaria in Africa proprio nel momento del suo rapimento (ricordando a me e a molti altri i vari Feltri e Farina che ironizzavano e titolavano vilmente contro il povero Baldoni, giornalisti che varrà la pena ricordarlo sono ancora in giro)?

Io penso una sola cosa. E questa cosa che penso è che non intendo stare in silenzio. Singola voce di singolo cittadino, senza bandierina, valore 1 su 60 milioni, pagherò il prezzo che c’è da pagare, mi renderò ridicolo occupandomi di cose miserevoli e magari irrilevanti (come una volgare rubrica su un giornale o un commento indecente su Twitter), continuerò (assieme spero ad altro di meno spiacevole) a citare i rifiuti di tutta questa gente. 

Sono loro del resto, in una lista che si allunga di giorno in giorno, che quotidianamente scaricano di fronte a casa mia un mondo di idee e azioni grette e violente che non mi appartengono. Sono sempre di più, una legione che si ingrossa, una testuggine direbbe quello.

Non ho intenzione di rimanere in silenzio di fronte a tutto questo dolore provocato con tanta leggerezza. Per quel poco che può servire agli altri. Per quel molto che potrà servire a me.


29 commenti a “Per quel molto che potrà servire a me”

  1. Maurizio dice:

    Caro Mantellini nel mio piccolo cerchero’ di fare la medesima cosa. Vivo in Francia ed ai miei amici francesi è da mesi che cerco di spiegare la tragicommedia che si svolge nel nostro Paese, e che malauguratamente ricorda la nostra storia passata. Molti sono increduli. Alcuni mi deludono, perché trovano l’ operato di questo governo abbastanza giusto. Per quanto riguarda i miei famigliari ed amici italiani…. incomprensione, stupore, incredulità.

  2. Raimondo dice:

    Non ho capito qual è il prezzo che lei è disposto a pagare.
    La vita?
    Cinque anni di confino?
    Botte?
    Apparire come chi sfora il senso del ridicolo?

  3. Giannibino dice:

    La vita Raimondo, costui e’ disposto a mettere in gioco la sua stessa vita pur di opporsi twittando

  4. Matteo dice:

    Credo serva soprattutto dare voce a chi vive, costruisce, lavorare, unisce in un’altra direzione. A chi magari non sta a commentare e litigare, ma costruire ogni giorno come può, dove si trova, un mondo più umano, giusto, libero, solidale. Sono moltissimi.

  5. LUCIANO dice:

    Giunge un tempo nel quale non si può tacere, bisogna dire la verità, almeno quale ci appare grazie alla nostra capacità di ricercarla. Non importa se ne traiamo immediato vantaggio, si deve farlo per rispettare sé stessi, per proteggere i propri cari, per purificare l’aria che respiriamo.In altri tempi molti hanno taciuto, e se ne sono viste le conseguenze.

  6. maria dice:

    non entro nel merito della questione, i giornalisti sono quello che sono in Italia, sempre faziosi da una parte e dall’altra, spesso ignoranti e arroganti. Ma su quel “neofascismo” leghista mi è difficile sorvolare, e non sono un’elettrice leghista. C’è qualcuno che sappia davvero cosa sia stato STORICAMENTE il fascismo? Come e perché sia nato in quel contesto italiano ed europeo? C’è qualcuno che sia capace di parlare di fascismo senza ripetere gli stereotipi in uso, senza , se pure ne abbia le capacità, falsificare o manipolare la storia ad uso di un antifascismo retorico, privo di consistenza veramente critica e storica. L’unico fascismo , che c’è adesso in Italia, è “il fascismo degli antifascisti”(Flaiano, per chi non lo sapesse). Detto questo, sono abbastanza anziana per aver raccolto le testimonianze dei miei genitori e parenti sul fascismo, e non mi sono accontentata di questo, ma, appassionata di storia, ho letto, meditato, riflettuto. senza nessuna

  7. Ornella Frizzera dice:

    Tacere non si può ma neanche inseguire tutti i troll e le stupidate che girano. Talvolta è preferibile come scrive Matteo dare voce a quelli che vivono la solidarietà senza clamori. Il bene purtroppo x noi ama il silenzio. Chi urla esprime la sua paura di fronte alla vita e alla solitudine

  8. maria dice:

    mi è partito il commento incompleto. Termino rapidamente, parlo del fascismo sine ira et studio, senza nessuna nostalgia o partecipazione emotiva, con l’unico atteggiamento che ho sempre mantenuto nella mia vita, no a ogni totalitarismo, no al prevaricare dello Stato sulla libera iniziativa dei singoli cittadini. Ma la passione per la verità e l’onestà intellettuale richiedono che ad ogni epoca della storia, ad ogni protagonista della storia venga dato il suo, meriti e demeriti, colpe e azioni giuste. E’ sconcertante che su Mussolini, per esempio, il giudizio più positivo e ammirativo sia quello di Churcill, dopo la fine della guerra, dopo la vittoria completa su nazismo e fascismo della quale è stato indomito tessitore e coautore.

  9. Sergio dice:

    Io mi limiterò a rompere le balle a tutti gli astenuti che conosco perché al prossimo giro tornino a votare il meno peggio, e non mi frega neppure molto chi considerino il meno peggio perché i governi che stiamo avendo (globalmente) sono il risultato della disaffezione politica.

  10. Annamaria dice:

    Grande @Maria.

  11. Varo dice:

    I veri fascisti sono i “liberali” che vorrebbero trasformarci in un Paese africano. E etnicamente. E economicamente, con la creazione di una piccolissima cerchia di potenti, una iccola corte di giullari, cantori e serventi tecnici iperspecializzati. E il resto della popolazione in miseria con lavori precari a competere con mezza Africa. Non ce la farete mai. Letta è stato l’apice della vostra vergogna, adesso il potere non lo vedrete mai più.

  12. marina dice:

    Grazie

  13. Pietro dice:

    @Maria, @Annamaria e quindi? Voglio dire, non potendo sorvolare sul termine “neofascismo leghista”, dopo un’appassionata difesa della necessità di storicizzare il fascismo, ci sta dicendo che il neofascismo leghista non è neofascismo? O stiamo ancora lì, con il solito “Wnssolᴉuᴉ ha fatto anche cose buone”?

  14. Danilo dice:

    https://youtu.be/rlNjglMvJiM

  15. Michele dice:

    Nel mio piccolissimo cerco di fare qualcosa, di far notare le nefandezze quotidiane a chi conosco e al misero gruppo di follower che mi ritrovo (bontà loro) su Tw.
    Non è facile, la marea fascistoide e qualunquista è potente.
    Però resistere è il minimo, se non altro per rispetto per me stesso. E poi per educare i miei bimbi e insegnarli – se ci riuscirò – a diventare persone per bene. Libere, aperte e rispettose.

  16. cristiana dice:

    E’ troppo tardi. Si doveva fare prima delle ultime elezioni politiche, e s’intuiva già come sarebbe finita. La sinistra ha sbagliato, ma appoggiarla ad ogni costo era l’unico modo per salvarsi. Ora sarà sempre peggio.
    Cristiana

  17. Giovanni dice:

    In un paese in cui la maggioranza di individui sono analfabeti funzionali, privi di memoria storica e coscienza critica, di piagnoni senza pudore , ipocriti, furbi, benaltristi, che insultano gli insegnanti e ritengono la cultura una cosa inutile, governato da mediocri mentecatti, giovani e meno giovani, mi ritorna alla mente un aforisma di O. Wilde che diceva : ” chi racconta la verità prima o poi viene scoperto “

  18. Il bulletto che fa per La7 - Phastidio.net dice:

    […] complementare consigliata: Mantellini, […]

  19. unAlberto dice:

    E se, parte della soluzione fosse da leggere nei commenti di Maria e Giovanni?

  20. Bruno dice:

    In questa fase storica, il non restare in silenzio è già molto. E’ già molto evitare di accodarsi, per pigrizia mentale o gregarismo, al pensiero dominante e alle facili parole d’ordine “a bassa risoluzione” che anche molta sinistra – purtroppo – ha fatto proprie.
    Io cerco di resistere. Grazie, Mantellini.

  21. Umberto dice:

    Immagino quale terribile prezzo avrà da pagare…
    Tutto ciò più che ridicolo è davvero grottesco.

  22. egidio scrimieri dice:

    Be’, bisogna pero’ anche dire che coloro che tirano a campare limitandosi a guardare i difetti altrui e a “citare i rifiuti di tutta questa gente” (…guarda mamma quel bambino s’e’ messo le dita nel naso…) non sono certo la soluzione del problema, ma una sua parte rilevante.

  23. dan dice:

    Che eroe, un vero partigiano contro la marea fascista.
    …ma riesci a rimanere serio mentre scrivi ‘ste cose?

  24. Edoardo dice:

    Non ho capito cosa intendi dire / fare però.
    Credo che tu sia una di quelle (poche) persone che dovrebbe impegnarsi seriamente in politica. E non lo dico perchè siamo sul tuo blog

  25. Erasmo dice:

    Beh, qualcosa si potrebbe fare. Convocare tutti i Buoni in Piazza Navona (virtuale), indire un paio di girotondi (virtuali), poi riconvocare i Buoni (nel frattempo aumentati a dismisura) in Piazza S.Giovanni (virtuale) e raccomandargli “non perdiamoci di vista”, mentre ci si allontana salutando con la mano (virtuale). Poi, naturalmente, far perdere le proprie tracce (virtuali. Oppure no).

  26. A. dice:

    @Umberto. Mi pare che Mantellini un prezzo lo stia già pagando: farsi oggetto dell’inutile sarcasmo (e talvolta del dileggio) di chi visita, ma soprattutto di chi ‘abita’ il suo blog solo per criticare. Da lettrice ho notato alcuni ‘detrattori seriali’.
    Eh sì @dan, contro la ‘marea fascista’ [non c’è troppo da scherzare, purtroppo!] dovremmo impegnarci tutti. Almeno quelli che non si riconoscono nei valori (valori?) del leghista totalmente privo di cultura (per usare un eufemismo) che di fatto ci governa. @Maria, non le piace il termine neofascismo? Possiamo coniarne un altro, ma la sostanza non cambia. Certo il fascismo era cosa diversa: la storia non è mai uguale a se stessa. Attenzione però: non sottovalutiamo i segnali. Anche in passato è stato fatto e se ne sono viste le conseguenze. Dobbiamo riconsiderare Mussolini sul giudizio di un Churchill soddisfatto per il fatto che l’Italia avesse evitato l’ondata bolscevica? Non credo che allo statista interessasse il risvolto sociale, il prezzo pagato dal popolo italiano. Se è studiosa del fascismo, rilegga bene ciò che furono le leggi ‘fascistissime’ ed eventualmente, oltre alle testimonianze dei suoi genitori, raccolga anche quelle di coloro che ne pagarono direttamente le conseguenze. Credo che i ‘meriti’ del personaggio ne escano un po’ appannati.
    A.

  27. Emanuele (l'altro) dice:

    @Giovanni
    “privi di memoria storica”

    La storia però la scrivono i vincitori.

  28. alessandra dice:

    @ Emanuele (l’altro). Compito di una corretta storiografia è anche quella di andare oltre le ragioni dei vincitori. Non a caso il racconto storico si è evoluto, almeno dall’esperienze di Annales in poi.
    A.

  29. dan dice:

    @A. : il dileggio è il minimo sindacale quando, con gli atteggiamenti da martire e da perseguitato, non ci si accorge di aver sfociato nel ridicolo.